La direttrice del carcere ispezione
di
Kyknox
genere
etero
Una settimana dopo, Carla decise di fare un’ispezione notturna nelle celle. Entrò nel corridoio con passo silenzioso, il profumo inconfondibile che si diffondeva nell’aria.
Nella prima cella, trovò Gino intento a gonfiare un profilattico come se fosse un palloncino.
«Signor Gino,» disse con un sorriso ironico, «lei lo usa… per il soffio?»
«Direttrice,» replicò lui con aria poetica, «è che senza di lei mi manca l’aria.»
Nella seconda cella, due detenuti stavano “allenandosi” con i cetrioli rimasti dalla lezione. Alla vista della direttrice balzarono sull’attenti, ma lei li fissò con sguardo languido.
«Avanti, non fermatevi per me. Mi piace vedere… impegno.»
Le sue parole furono come benzina sul fuoco. Nessuno osava oltrepassare il limite, ma il confine era così vicino che bastava un suo sguardo per incendiare l’immaginazione di tutti.
Nella prima cella, trovò Gino intento a gonfiare un profilattico come se fosse un palloncino.
«Signor Gino,» disse con un sorriso ironico, «lei lo usa… per il soffio?»
«Direttrice,» replicò lui con aria poetica, «è che senza di lei mi manca l’aria.»
Nella seconda cella, due detenuti stavano “allenandosi” con i cetrioli rimasti dalla lezione. Alla vista della direttrice balzarono sull’attenti, ma lei li fissò con sguardo languido.
«Avanti, non fermatevi per me. Mi piace vedere… impegno.»
Le sue parole furono come benzina sul fuoco. Nessuno osava oltrepassare il limite, ma il confine era così vicino che bastava un suo sguardo per incendiare l’immaginazione di tutti.
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