Settimana bianca cena in hotel
di
Kyknox
genere
corna
Capitolo 5 – Cena in hotel
La sala da pranzo dell’hotel è elegante: tovaglie bianche, luci soffuse, camerieri in frac. Lino si presenta con il suo maglione natalizio a rombi, troppo stretto sulla pancia, e con un fazzoletto al collo “alla Totò Cutugno”.
La moglie invece è mozzafiato: vestitino corto nero, scollatura generosa, gambe nude che brillano sotto le luci. Tutti i maschi in sala si voltano come fossero telecomandati.
Lino, a bassa voce:
— «Ecco, mo’ manco la cena posso magnà tranquillo. Tutti co’ la forchetta a mezz’aria e la lingua che penzola… e io pago pure il conto!»
Ed eccolo comparire Markus, elegantissimo nel completo scuro, che si infila al loro tavolo con naturalezza.
— «Posso unirmi a voi? Una signora così bella merita compagnia.»
La moglie sorride compiaciuta. Lino brontola:
— «Eh già… compagnia… come no. Prima je insegni a sciare, poi je sistemi la sauna… adesso pure la cena. Ma che sei, maestro di sci o pacchetto all inclusive?»
Arriva il vino. Markus prende la bottiglia e si offre di versarlo. Si china verso la moglie, sfiorandole la mano mentre le riempie il calice. Lei lo guarda negli occhi, sorridendo.
Sotto il tavolo, intanto, qualcosa si muove: un piede elegante in scarpa col tacco accarezza la gamba di Markus.
Lui non si scompone, anzi, continua a parlare serafico di piste e discese.
Lino, sentendo sfiorarsi anche lui, s’illumina:
— «Ahò, ma guarda che tenera la mia mogliettina! Me fa’ piedino, amò?»
Alza la tovaglia e scopre la verità: il piedino non era per lui, ma per Markus.
— «Aho! Ma allora fate i giochi olimpici sotto al tavolo!»
Tutti i vicini di tavolo si girano a guardarlo. La moglie, imbarazzata ma divertita, finge di tossire per coprire le risate. Markus sorride compiaciuto, alzando il calice:
— «Alla salute… e alle discese… morbide.»
La moglie brinda con lui, sfiorandogli il bicchiere. Lino invece ingoia un bicchiere intero in un colpo solo, borbottando:
— «Discese morbide… sì, ma io già vedo la salita… delle corna mie!»
La sala da pranzo dell’hotel è elegante: tovaglie bianche, luci soffuse, camerieri in frac. Lino si presenta con il suo maglione natalizio a rombi, troppo stretto sulla pancia, e con un fazzoletto al collo “alla Totò Cutugno”.
La moglie invece è mozzafiato: vestitino corto nero, scollatura generosa, gambe nude che brillano sotto le luci. Tutti i maschi in sala si voltano come fossero telecomandati.
Lino, a bassa voce:
— «Ecco, mo’ manco la cena posso magnà tranquillo. Tutti co’ la forchetta a mezz’aria e la lingua che penzola… e io pago pure il conto!»
Ed eccolo comparire Markus, elegantissimo nel completo scuro, che si infila al loro tavolo con naturalezza.
— «Posso unirmi a voi? Una signora così bella merita compagnia.»
La moglie sorride compiaciuta. Lino brontola:
— «Eh già… compagnia… come no. Prima je insegni a sciare, poi je sistemi la sauna… adesso pure la cena. Ma che sei, maestro di sci o pacchetto all inclusive?»
Arriva il vino. Markus prende la bottiglia e si offre di versarlo. Si china verso la moglie, sfiorandole la mano mentre le riempie il calice. Lei lo guarda negli occhi, sorridendo.
Sotto il tavolo, intanto, qualcosa si muove: un piede elegante in scarpa col tacco accarezza la gamba di Markus.
Lui non si scompone, anzi, continua a parlare serafico di piste e discese.
Lino, sentendo sfiorarsi anche lui, s’illumina:
— «Ahò, ma guarda che tenera la mia mogliettina! Me fa’ piedino, amò?»
Alza la tovaglia e scopre la verità: il piedino non era per lui, ma per Markus.
— «Aho! Ma allora fate i giochi olimpici sotto al tavolo!»
Tutti i vicini di tavolo si girano a guardarlo. La moglie, imbarazzata ma divertita, finge di tossire per coprire le risate. Markus sorride compiaciuto, alzando il calice:
— «Alla salute… e alle discese… morbide.»
La moglie brinda con lui, sfiorandogli il bicchiere. Lino invece ingoia un bicchiere intero in un colpo solo, borbottando:
— «Discese morbide… sì, ma io già vedo la salita… delle corna mie!»
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