Il videogioco e una scoperta inattesa

di
genere
gay

Era un pomeriggio come tanti altri. Io e Stefano eravamo a casa sua, immersi nel mondo della PlayStation, come quasi ogni giorno. Le ore volavano via tra controller e schermi, concentrati sul gioco che ci teneva incollati. Finalmente, dopo una sessione particolarmente intensa, il gioco è finito e c'è stato un attimo di silenzio, rotto solo dal ronzio della console.
​Stefano non ha detto nulla. Ha solo preso il telecomando e ha cambiato canale. Sullo schermo è apparso un video. Non era quello che mi aspettavo. C'erano due ragazzi, nudi, che si stavano masturbando. All'inizio, ognuno era concentrato sul proprio cazzo, i movimenti lenti, poi più rapidi.
​Li ho guardati in silenzio, un po' sorpreso ma anche in qualche modo incuriosito. Poi, uno dei due ragazzi ha allungato una mano verso l'amico. Ho visto la sua mano iniziare a muoversi sul cazzo dell'altro, un tocco diverso, più attento. Quello che mi ha colpito è stato il modo in cui la sua mano si alternava, prima sul proprio cazzo, poi su quello dell'amico, in un ritmo condiviso, un gioco di mani che diventava sempre più intenso e sincronizzato.
​La stanza è rimasta in silenzio, riempita solo dai suoni del video. Non ho detto nulla. Ho solo continuato a guardare.
​​Il video continuava a scorrere, i gemiti e i sospiri dei ragazzi riempivano la stanza. Io e Stefano eravamo seduti vicini sul divano, le nostre ginocchia che quasi si toccavano. Sentivo il mio respiro farsi più pesante, e un calore iniziare a diffondersi nel mio corpo.
​Ho distolto lo sguardo dallo schermo per un attimo, e ho colto Stefano che mi stava fissando. I suoi occhi erano accesi da una curiosità intensa.
​Senza dire una parola, ho abbassato la mano verso i miei pantaloni, il mio cazzo che iniziava a pulsare. Un istante dopo, anche la mano di Stefano è scesa, premendo contro la sua erezione che si faceva sempre più evidente sotto il tessuto.
​Abbiamo continuato a guardare il video, ma adesso eravamo entrambi coinvolti in un altro tipo di azione. Ognuno di noi si masturbava in silenzio, concentrato sulle proprie sensazioni. Le nostre dita si muovevano, i respiri si facevano più affannosi, ma nessuno dei due ha allungato la mano verso il cazzo dell'altro. Il piacere cresceva, isolato ma condiviso in quella tensione palpabile.
​Il ritmo della mia mano si è fatto frenetico. Un attimo dopo, un getto caldo è schizzato via dal mio cazzo, macchiando il divano. Ho percepito che anche Stefano era venuto, con schizzi di sperma sulla sua maglietta.
​Per un momento, siamo rimasti lì, i corpi ancora scossi, i nostri respiri pesanti. Poi, senza una parola, ci siamo guardati, e quasi contemporaneamente abbiamo iniziato a rivestirci, come se niente fosse successo, ma con la consapevolezza di aver condiviso qualcosa di inatteso e intimo.
Il pomeriggio seguente, ci siamo ritrovati a casa di Stefano. Non abbiamo perso tempo. Abbiamo acceso la PlayStation, ma abbiamo finito di giocare quasi subito. La vera attrazione era un'altra.
​Senza una parola, proprio come il giorno prima, le nostre mani sono scese ai pantaloni. I nostri cazzi erano subito tesi. Abbiamo iniziato a masturbarci, ognuno concentrato sul proprio, ma con la consapevolezza dell'altro lì accanto. Il respiro si faceva sempre più affannoso, il silenzio rotto solo dai gemiti e dagli schiocchi delle mani sui corpi.
​Questa volta, però, c'è stata una sorpresa. In un momento di pura, irrefrenabile curiosità, la mia mano ha lasciato il mio cazzo per un istante. Si è allungata verso quello di Stefano. Ho sentito il calore e la durezza della sua erezione sotto il mio palmo. Ho iniziato a muovere la mano su di lui, esattamente come avevo visto fare nel video. E poi, ho alternato. Un movimento sul mio cazzo, un altro sul suo. Sentivo la risposta del suo corpo, un gemito strozzato, un'accelerazione del suo respiro.
​Il ritmo si è fatto incalzante. Le mie mani si muovevano con consapevolezza, prendendoci entrambi al culmine. Ho sentito Stefano venire per primo, con uno schizzo potente di sperma che ha macchiato il divano e un gemito che ha riempito la stanza. Subito dopo, il mio corpo ha ceduto al piacere. Ho finito di masturbarmi, sentendo anche il mio sperma schizzare via, un rilascio totale che ha lasciato entrambi esausti ma appagati.
​​Il giorno dopo, quando ho bussato alla porta di Stefano, una sorpresa mi ha accolto. Mi ha aperto ed era completamente nudo. Il suo corpo era lì, esposto, un'offerta silenziosa che mi ha colto di sorpresa. Quel giorno, la PlayStation è rimasta spenta.
​Sono rimasto vestito, ma ho allungato la mano verso di lui. Ho afferrato il suo cazzo duro, caldo e pulsante. Ho iniziato a masturbarlo con decisione, i miei movimenti ritmici che lo portavano rapidamente al limite. Ha gemuto, i suoi occhi chiusi per il piacere, e un attimo dopo è venuto, il suo sperma che è schizzato via, finendo sul suo petto nudo.
​Subito dopo, Stefano ha spostato la sua attenzione su di me. Ha afferrato il mio cazzo, e mentre lo masturbava, la sua mano ha toccato il mio ano, un tocco leggero, quasi una carezza. Poi, con una decisione inaspettata, ha infilato un dito nel mio culo. Il contatto mi ha colto di sorpresa, ma era un'emozione nuova, intensa. Non ho detto nulla, non ho protestato, lasciandomi andare a quella nuova sensazione. Mentre il suo dito esplorava, il mio piacere è esploso in uno schizzo di sperma che è finito dritto sul suo petto. Lui mi ha guardato, il suo petto ora sporco del mio sperma, e mi ha chiesto: "Ora girati."
​Sono rimasto fermo per una decina di secondi come se non avessi capito, poi mi sono girato, mettendo in mostra il mio didietro. Sentivo ancora il suo dito dentro di me, un calore che mi preparava. Stefano non ha perso tempo. Ho percepito il suo corpo nudo premersi contro la mia schiena, e la punta del suo cazzo premette e poi scivolò dentro, lento e inesorabile.
​Ho ansimato, sentendo la pienezza del suo cazzo che si faceva strada in profondità. Le sue mani hanno afferrato i miei fianchi, guidandomi nel ritmo, mentre le sue spinte si facevano sempre più decise e potenti.
​Ogni affondo mi riempiva completamente, e sentivo la sua erezione pulsare dentro di me, un'esperienza viscerale che mi legava a lui in un modo nuovo. I nostri gemiti si mescolavano nell'aria, e il piacere saliva, inesorabile, fino a un picco che mi ha fatto tremare.
​Sentivo il suo respiro farsi più affannoso, le sue spinte diventare più veloci e profonde. Un urlo strozzato gli è sfuggito dalle labbra mentre il suo corpo si contraeva con forza. Ho sentito la scarica calda e abbondante del suo sperma inondarmi, riempiendomi fino in fondo. Il suo cazzo ha pulsato dentro di me per qualche istante, rilasciando ogni goccia, lasciandoci entrambi senza fiato.
​Siamo rimasti in quella posizione per un lungo momento, i nostri corpi esausti ancora uniti, i respiri che si placavano lentamente. Il silenzio nella stanza era denso, carico della consapevolezza di ciò che era appena successo.

scritto il
2025-09-11
2 9 0
visite
5
voti
valutazione
8
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.