Tony - cap 2

Scritto da , il 2021-10-04, genere bisex

L’esperienza con Miranda m’aveva lasciato per certi aspetti sconvolto, anche se non era stato il mio primo rapporto etero, era stata l’unica occasione in cui una donna m’avesse fatto godere.
Cercai però di non pensarci, anche perché in fondo non avevo fatto certo il maschio, ma non passarono che pochi giorni, che lei mi chiamò fissando un appuntamento in un bar vicino a casa mia.
Quando la vidi entrare capii che il vestire in modo appariscente era per lei normale, indossava una camicetta sbottonata che lasciava ben vedere il reggiseno, ed una mini decisamente corta.
"Ciao Tony." mi salutò dandomi un bacio sulla guancia "Che ne dici di sederci, devo chiederti un grosso favore personale e vorrei farlo con tutta calma."
Ci accomodammo in un tavolo un po' in disparte e, dopo aver ordinato due soft-drink, lei mi fece un discorso molto chiaro ed esplicito.
"Vedi c'è una persona che potrebbe aiutarmi molto col mio lavoro, il problema è che lui non vuole solo scoparmi, altrimenti me lo sarei già fatto e rifatto, in fondo è anche belloccio. Il tipo in questione vorrebbe provare, insieme alla moglie che dev'essere una gran porca, un rapporto a quattro con un lui che sia anche passivo. Io credo che in realtà desideri scoparsi un uomo, ma che non lo voglia senza donne per non fare la figura del finocchio."
"Dovrei farmi scopare da uno sconosciuto per farti un favore ?" chiesi non poco adirato.
"Puoi vederla così oppure come l'occasione per qualcosa di diverso." continuò imperterrita Miranda "In fondo lui non è male, anzi si dice che abbia un gran cazzo, e poi in privato saprei come ripagarti, se non ricordo male l'altra volta ti ho lasciato a pezzi ..."
"Infatti !" risposi con un mezzo sorriso "Non dico che non sia stato piacevole, ma il culo m'ha fatto male per un paio di giorni."
"Vorrà dire che ti ficcherò entrambe le mani in quel bel culetto che hai." mi disse ridendo "Dai non fare il difficile, in fondo sai che ti piacerà..."
"Va bene però se non sarà più che gradevole sarò io a sfondarti il culo, e la mia mano non è certo piccola."
"Correrò il rischio, ma sono certa che godrai come un porco, ti chiamo appena ho fissato la serata." concluse Miranda prima d'alzarsi e lasciarmi senza aver il tempo di controbattere.
L'attesa fu molto breve, un paio di giorni che passai pensando a cosa sarebbe successo con quella coppia che non conoscevo affatto. Mi rassicurava solo il fatto di sapere che Miranda non sembrava un'incosciente, e che avrei avuto l'opportunità di vendicarmi su di lei se qualcosa fosse andato storto.
L'appuntamento fu fissato in casa della coppia per le nove di sera, io mi vestii in modo casual scegliendo una bella maglia un po' attillata, che metteva in risalto il mio fisico, e dei pantaloni sportivi.
Quando passai a prendere Miranda rimasi un po' sorpreso, non era vestita come al solito da puttana, ma era fin troppo sobria, con un completo elegante che le stava benissimo.
"Ma sei uno splendore." le dissi non appena salì in macchina.
"E non hai visto sotto." mi rispose dandomi un bacio sulla guancia "Ora però muoviti che non voglio fare tardi."
Il viaggio fu un po' lungo, un paio d'ore in cui parlammo del più e del meno come due vecchi amici. Scoprii che Miranda faceva la restauratrice, e che l'uomo a cui voleva offrirmi era un dirigente delle Belle Arti dal quale voleva prendere un appalto. Lui si chiamava Ignazio, ed era il classico uomo che non si faceva sfuggire mai l'occasione di portarsi una bella donna a letto, magari con la moglie Adele, che mi disse Miranda, era una gran maiala, capace di partecipare a gang bang con un numero molto alto di uomini, per soddisfare la sua voglia di cazzo.
Arrivammo a casa loro con qualche minuto d'anticipo, ed io ero già molto eccitato alla sola idea di conoscere quella coppia così disinibita. Quando suonai alla loro porta ci venne ad aprire Adele, una bella donna sui quaranta, che indosso aveva solo l'intimo appena coperto da una vestaglia corta decisamente troppo trasparente.
"Benvenuta Miranda, lui dev'essere Tony vero ?" disse baciandola "Non m'avevi detto che era anche un bell'uomo il tuo amico, sono sicura che stasera ci divertiremo tutti quanti."
Adele diede un bacio anche a me, mettendomi un po' a disagio, ma poi arrivò il marito che si dimostrò subito molto cordiale.
"Miranda vedo che sei riuscita a convincere il tuo amico ! Devo dire che ne ero sicuro, so ben quali mezzi sei in grado d'usare, ah ah ! Dai andiamo in salotto che ho preparato dei drink."
Mentre Adele rimaneva seduta in poltrona mostrando quasi oscenamente la sua persona, Ignazio si dimostrò un buon padrone di casa, facendo battute neanche troppo velate, ma mai troppo volgari. Alla fine fu Miranda a prendere l'iniziativa, mi fece alzare ed insieme c'avvicinammo ad Ignazio.
"Che ne dite d'iniziare a fare qualcosa di serio ?" disse col suo solito sorriso perverso "Non credo siamo qui per fare salotto."
Con molta malizia iniziò a baciare Ignazio mentre gli apriva la camicia mettendo a nudo un fisico di tutto rispetto, gli addominali erano ben scolpiti senza però essere eccessivi, e nascondevano bene l'età.
"Tony non vuoi finire tu a spogliami ?" mi disse guardami fisso negli occhi.
"Certamente non vedo l'ora." gli risposi mettendomi al suo fianco.
Gli sbottonai i pantaloni prima d'abbassargli i boxer neri che indossava, e fui molto colpito dalle dimensioni del suo pene. Ignazio aveva una gran bella mazza anche se ancora floscia, ma le dimensioni erano già ragguardevoli, e mi venne l'acquolina in bocca al solo pensiero che presto sarebbe stato mio. Anche se avevo una gran voglia di prenderglielo in bocca seppi resistere, ed iniziai a baciarlo sul collo e succhiargli i lobi, facendolo eccitare notevolmente.
"Ma sei proprio una brava troietta !" mi disse sfiorandomi il petto "Ora spogliati, ti voglio nudo."
"Sì sì faccio in fretta." gli risposi come una femmina in calore.
"Miranda vieni qui con me." disse poi Adele "Vediamo cosa fanno questi due maschioni."
Miranda si tolse i vestiti mostrandosi praticamente nuda, il perizoma era talmente ridotto che non riusciva a coprirle il pube, mentre il reggiseno le arrivava sotto le tette, mettendo in mostra i capezzoli già duri.
Quando fui nudo Ignazio mi prese per mano e mi condusse in camera, seguiti dalle due donne.
"Mettiti sul letto." mi disse spingendomi sopra.
Come mi sdraiai lui si mise al mio fianco, e senza dire nulla iniziai a baciargli il membro sulla punta tenendolo in mano. I miei sensi furono subito avvolti dal suo odore di maschio, lo sentivo muoversi sotto i miei baci, e così persi ogni freno inibitore. Tirai fuori la lingua e la passai più volta lungo tutta quell'asta per ritrovarmi in bocca i suoi testicoli duri, che succhiai con ingordigia senza mai smettergli di toccargli il cazzo, che ormai era diventato duro.
Poi poggiai le labbra sulla punta di quel palo di carne, e lentamente lo feci entrare nella mi bocca, circondandolo con la lingua. Per tenermi meglio gli passai una mano dietro la chiappa ed iniziai a succhiarlo con tutta la voglia che avevo dentro, facendo ben presto gemere di piacere Ignazio.
"Cazzo come succhi bene, sei un maestro del pompino ! Hai una bocca magica, e che lingua.... mai vista una puttana fare una cosa del genere."
Quelle parole mi spinsero a fare ancora di più, lo tirai fuori ma solo per mettere la bocca da un lato, ed una mano dall'altro, per poi tornare a spompinarlo con ancora più foga. A quel punto non vedevo l'ora che mi prendesse da vero maschio dominante, e quando mi disse di mettermi a carponi, lo feci immediatamente, allargando le chiappe con le mani più che potevo per facilitargli la penetrazione. Per un attimo vidi Miranda ed Adele che si stavano masturbando mentre ci guardavano, ma subito dopo sentii la sua cappella forzarmi l'ano.
Ignazio mi prese con irruenza, oserei dire con brutalità, ma fu lo stesso bellissimo sentirmi lo sfintere riempirsi del suo membro in pochissimo tempo. Urlai il mio piacere mentre lui m'afferrava i fianchi con forza per fottermi da vero cavallo di razza. Godevo tanto che non cercai neanche di toccarmi, farmi scopare da lui era più che sufficiente per appagare le mie voglie da femmina vogliosa. Fu un lungo viaggio verso il piacere più puro, durante il quale io lo incitai ad incularmi sempre di più, e lui m'insultava per la mia frociaggine, dicendomi però anche parole molto dolci che m'eccitavano al massimo.
"Ti piace il mio cazzo vero ? Dai dillo quanto ti piace prenderlo nel culo !"
"Tanto ! Adoro i cazzoni come il tuo ! Mi fai impazzire sentirlo dentro."
"Hai il culo che è una favola, non sai com'è morbido e come godo a scoparti."
Alla fine mi fece sedere per segarsi a pochi centimetri dal mio petto, ed anch'io me lo presi in mano per venire, ritrovandomi ben presto coperto dal seme d'entrambi.
Come mi rilassai sdraiandomi sul letto, mi ritrovai sopra Adele e Miranda, che come due avvoltoi si buttarono sul mio petto per leccare lo sperma mio e di Ignazio. Poi le due donne iniziarono a succhiarceli, Adele era in mezzo alle mie gambe e mentre lo teneva in bocca mi palpava le palle, facendomi tornare la mazza presto in tiro.
"Ho voglia di cazzo !" disse Adele guardando il marito "Dai sdraiati che ti faccio godere io !"
Ignazio si mise al mio fianco e la moglie fu subito sopra di lui, facendo sparire quel bel cazzone fra le sue gambe in men che non si dica.
"T'è piaciuto il suo culo vero ? Ma la mia fica ti fa impazzire, lo so che è così !"
"Tu mi fai uscire di testa sempre amore, perchè sei una gran troia." le rispose Ignazio.
Non so perchè ma ebbi un momento d'assurda gelosia, o forse di rabbia nei confronti di quella donna che mi voleva essere superiore a tutti i costi. Miranda s'accorse di ciò e si sdraiò vicino a me per iniziare a masturbarmi lentamente.
"Lo so che la stai odiando questa stronza." mi sussurrò all'orecchio "Ora tu glielo metti nel culo e la sfondi come merita una vacca del genere, e stai tranquillo che a farlo reggere ci penso io."
Lo sguardo che ci scambiammo fu d'intesa perfetta, sembrava quasi che ci conoscessimo da anni e non una settimana. Miranda mi diede un bacio in bocca prima d'abbassarsi fra le mie gambe, cominciò un sontuoso pompino mentre mi faceva sentire una leggera pressione del dito contro il mio ano ormai aperto, ma ciò basto a farmi diventare la mazza dura e ben gonfia. Muovendomi velocemente mi misi
poi dietro Adele, e lascia cadere un po' di saliva sopra il suo buchetto, con Miranda dietro di me che iniziava ad infilarmi due dita dentro.
"Guarda il frocetto ! Ora gli piacciono anche i culi delle donne ! Dai leccamelo bene che mi piace." mi disse la stronza con tono ironico.
"No ! Non te lo voglio leccare ma rompere." le risposi spingendolo dentro con tutta la mia forza e tenendola per le spalle "Hai detto che volevi il cazzo ? Eccoti accontentata !"
"Ahh ! No non così ! Mi stai spaccando il culo bastardo."
"Stai zitta puttana !" le urlò in faccia Ignazio "Come se non sapessi che ti fai sbattere da chiunque ti passi intorno. Dai Tony rompile il culo più che puoi che non merita altro."
Incitato in quella maniera da Ignazio inizia a spingere più che potei, dando a quella donna violenti colpi in rapida successione, tali da farla gemere di solo dolore. In quei momento odia tanto Adele da dimenticarmi quanto mi piacesse poco, ma era tale la rabbia che pensavo solo a sodomizzarla il più violentemente possibile, fregandomene del suo piacere, facendole solo male.
La donna però non stava solo soffrendo, infatti dopo qualche momento iniziò a gemere ancor più di prima, spingendomi a dare il peggio di me quasi non le bastasse mai il sesso che stavamo facendo.
Miranda poi mi diceva piano all'orecchio particolari poco da signora sul conto di Adele, compreso quando per scommessa si fece sbattere in un garage da tre ragazzi di colore appena conosciuti.
Alla fine le venni dentro, facendole un autentico clistere di sperma, seguito poco dopo da Ignazio che le schizzò in faccia mentre la insultava pesantemente.
"Adesso vai nel cesso e lavati." disse Ignazio alla moglie "Che poi ti porto a battere, almeno guadagnerò qualcosa dal tuo essere puttana !"
Adele scappò via piangendo, e lui come non la vide più, tornò calmo e cordiale.
"Ragazzi scusatemi per questo increscioso incidente, ma non so perchè stasera non ho sopportato più quella grandissima troia. Tranquilli che non la manderò dove in fondo merita d'andare, solo vedrò di fargli pagare almeno in parte tutte le corna che m'ha messo."
Io e Miranda cercammo di fargli capire che non c'era bisogno di scusarsi con noi, e che la serata non era stata poi un fiasco. Alla fine lui promise alla mia amica i favori che gli aveva chiesto, e senza tanti indugi ci rivestimmo in tutta fretta per tornare a casa.
Appena entrammo in macchina Miranda si mise a ridere, ed io la seguii a ruota.
"Non sai come ho goduto quando l'hai inculata." mi disse continuando a ridere "Quella stronza spocchiosa non meritava altro che esser sputtanata dal marito. Però uno come lui che fa il moralista è il massimo, cazzo scopa come un riccio e poi si lamenta di lei...."
"In effetti da quello che m'hai detto non hai tutti i torti." le risposi "In fondo i proverbi non sbagliano mai, Dio li fa e poi l'accoppia."
"Senti Tony tu abiti qui vicino, o almeno meno distante di me. Ti spiace se dormo da te stasera, non ho voglia di farmi un paio d'ore di macchina."
"Certo dov'è il problema ? Ho una stanza per gli ospiti, basta fare il letto ed è pronta."
"Grazie sei proprio un amico."
Per arrivare a casa mia impiegammo più di un’ora, durante la quale continuammo a parlare di quella strana coppia e di quanto fossero entrambi falsi. Una volta nel mio appartamento finì che nessuno aveva voglia di fare il letto e così dormimmo insieme, e stranamente coricarmi con una donna, peraltro mezza nuda, non mi diede nessun fastidio, anzi mi provocò una certa eccitazione vederla dormire come un angioletto, anche se sapevo che dentro era un demone tentatore.


Invito tutti a visitare il mio piccolo blog
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