Il contabile 1

Scritto da , il 2018-10-11, genere pulp

“Dannazione!” esclamò l’uomo vestito da becchino, appoggiato alla mercedes metallizzata accostata di fronte l’ingresso di Miami central station.
“Datti un calmata Jack” disse il tipo al volante dell’auto, “Darmi una calmata dici, cazzo sono due ore che siamo qui ad aspettare quel figlio di puttana” “
“E’ il nostro lavoro Jack”
“Già dovrebbero pagarci di più per chi ci hanno preso per due fottuti autisti del cazzo”
“Tu sei schizzato” rispose l’uomo al volante
“ Già perché tu che te ne stai lì con quel cruciverba del cazzo cosa sei?”
“Sono uno che lavora”
“ Adesso il tuo lavoro è fare cruciverba Jules?”
“Vaffanculo Jack”
“ fanculo tu Jules”
I due si guardarono per un po’ negli occhi senza dire niente poi Jules spezzò il silenzio:” E’ arrivato”.
Jack si diresse verso l’uomo che stava uscendo in quel momento dalla stazione, esibì un tesserino e disse: “Mister Smith! Il procuratore vuole vederla” mister Smith non pronunciò parola, era calvo, grassottello e dalla sua fronte si vedeva che gocciolava del sudore, seguì come un cagnolino Jack, forse aveva capito.
Si accomodò sul sedile dietro, l’auto partì, svolto la prima a destra, in direzione della 36th strada, poi proseguì per la 46th.
L’uomo timidamente protestò: “Dove stiamo andando?” Jules gli rispose con tono arrogante: “ Stai calmo amico”, si diressero in periferia verso una nuova zona residenziale di Miami, dove sorgevano le ville dei magnati del petrolio russi venuti a vivere a godersi il sole della florida.
L’auto si fermò davanti ad un cancello questo si aprì, percorse il lungo viale alberato fino a fermarsi davanti il piazzale antistante la villa.
Jack scese aprì la portiera dietro e quasi sibilò:” prego mister Smith”

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