Un pomeriggio decisivo
di
minkanku91
genere
gay
L'aria nel bagno dei maschi era sempre un po' tesa, ma quel giorno l'avevo spinta al limite. I miei pantaloni erano scesi, lasciando il culo quasi nudo, e Cenzo era dietro di me. Sentivo distintamente la sua eccitazione spingermi contro anche attraverso i vestiti. Eravamo persi in quel momento, la consapevolezza del rischio che aggiungeva un brivido in più.
Improvvisamente, la porta si spalancò. Erano Nico e David. Li ho visti lì, in piedi sulla soglia, i loro sguardi che passavano da me a Cenzo e poi di nuovo a me, con una curiosità intensa e un'espressione che mescolava sorpresa e un velato interesse. Cenzo è stato liquidato in fretta, una parola svelta e un gesto, e poi siamo rimasti solo noi tre.
L'imbarazzo durò solo un attimo, soppiantato da un'aria diversa. "Ehi," disse uno di loro, non ricordo chi per primo, "possiamo fare anche noi qualcosa con te?" La domanda era diretta, quasi schietta, ma priva di qualsiasi pressione. Non ho esitato. La proposta era inaspettata ma incredibilmente allettante. Il mio cuore ha fatto un balzo. "Quando e dove?" ho risposto subito, senza pensarci due volte. Non ero mai stato con due ragazzi contemporaneamente, e sapevo che non avrei voluto perdere quell'occasione. Il mio consenso era chiaro, la mia curiosità e il mio desiderio di esplorare erano immediati. E così, l'incontro fu fissato.
Il giorno dell'incontro, il mio arrivo all'indirizzo concordato fu accolto da un'elettricità palpabile. Erano solo loro due, Nico e David, e l'atmosfera nella stanza era già densa di aspettativa. Nico, con la sua sigaretta tra le dita, mi osservava con un sorriso che prometteva piacere, mentre David mi apriva la porta, invitandomi a entrare con uno sguardo che non lasciava dubbi sulle loro intenzioni. Si vedeva che non vedevano l'ora che mi spogliassi, e la verità è che il desiderio era reciproco. Fu quasi un gioco, le loro mani che si muovevano con una certa fretta sui miei vestiti, aiutandomi a svestirmi, una sensazione di liberazione ad ogni indumento che cadeva.
Avevamo tutti un'idea chiara di ciò che sarebbe successo: una sorta di orgia, un'intesa tacita che non necessitava di molte parole. Non c'era alcuna costrizione, solo un desiderio condiviso di esplorare la nostra sessualità insieme. Appena Nico si accomodò sul divano, il suo corpo nudo invitante, mi avvicinai senza esitazione. Le mie labbra si posarono sul suo pene, mentre un'ondata di piacere iniziava a diffondersi. In quel momento, mentre la mia bocca iniziava il suo ritmo su e giù, David, con un tocco giocoso ma deciso, mi sculacciava il sedere, aggiungendo un brivido ulteriore all'eccitazione che mi avvolgeva completamente. Mi dedicavo completamente alla stimolazione, ogni movimento un'espressione del desiderio che mi pervadeva, perdendomi nella sensazione e nel piacere che stavo dando e ricevendo.
Poi fu la volta di David. Si spogliò, e il suo corpo muscoloso si mosse con agilità per posizionarsi dietro di me. Ho sentito il suo respiro sul collo mentre le sue labbra umide iniziavano a leccarmi il sedere, una scarica di brividi lungo la schiena. La sensazione era intensa, e sapevo che quello era solo l'inizio.
Poco dopo, sentii le sue dita farsi strada. Prima un dito, poi un altro, che esploravano con delicatezza ma con crescente pressione. Poi, con una sapiente abilità, due dita insieme, che si muovevano più in profondità. Certo, il mio "culetto" non era vergine, e loro lo sapevano benissimo. Non c'era bisogno di eccessive cautele, solo un piacere che cresceva ad ogni spinta.
Infine, sentii la sensazione inconfondibile del suo pene che si faceva strada. L'ho sentito spingere forte, la sua pancia che sbatteva ritmicamente contro le mie natiche, un suono e una sensazione che amplificavano ogni ondata di piacere. E mentre David mi penetrava con forza, io non ho mai smesso di continuare a succhiare il pene di Nico, completamente immerso in quel vortice di sensazioni e corpi intrecciati.
Dopo un po', in un fluido passaggio, i ruoli si invertirono con naturalezza. David prese il posto di Nico, e Nico quello di David. Ora era il pene di David che avevo in bocca, mentre sentivo quello di Nico penetrarmi nel sedere. La pressione si faceva sempre più intensa, i loro respiri ansimanti riempivano la stanza, e ogni spinta mi avvicinava all'obiettivo comune: farli arrivare all'orgasmo contemporaneamente. Le mie fauci lavoravano con dedizione sul membro di David, percependo l'imminenza del rilascio, mentre dietro di me, Nico spingeva con una forza crescente, il suo corpo che vibrava.
Il culmine arrivò quasi all'unisono, un'esplosione coordinata di piacere. Un gemito profondo e gutturale da David, seguito quasi immediatamente da un sospiro rauco e liberatorio di Nico. Ho sentito la spinta finale di entrambi, un'ondata calda e densa che mi ha riempito la bocca, e subito dopo, una sensazione simile, ma più interna, nel mio ano. Mi sono ritrovato con il sapore metallico e cremoso dello sperma in bocca, mentre il mio sedere si sentiva pieno e soddisfatto, il calore che si irradiava dall'interno. I nostri corpi erano un groviglio di sudore e piacere, esausti ma pienamente appagati in quel momento di intenso e condiviso rilascio.
Improvvisamente, la porta si spalancò. Erano Nico e David. Li ho visti lì, in piedi sulla soglia, i loro sguardi che passavano da me a Cenzo e poi di nuovo a me, con una curiosità intensa e un'espressione che mescolava sorpresa e un velato interesse. Cenzo è stato liquidato in fretta, una parola svelta e un gesto, e poi siamo rimasti solo noi tre.
L'imbarazzo durò solo un attimo, soppiantato da un'aria diversa. "Ehi," disse uno di loro, non ricordo chi per primo, "possiamo fare anche noi qualcosa con te?" La domanda era diretta, quasi schietta, ma priva di qualsiasi pressione. Non ho esitato. La proposta era inaspettata ma incredibilmente allettante. Il mio cuore ha fatto un balzo. "Quando e dove?" ho risposto subito, senza pensarci due volte. Non ero mai stato con due ragazzi contemporaneamente, e sapevo che non avrei voluto perdere quell'occasione. Il mio consenso era chiaro, la mia curiosità e il mio desiderio di esplorare erano immediati. E così, l'incontro fu fissato.
Il giorno dell'incontro, il mio arrivo all'indirizzo concordato fu accolto da un'elettricità palpabile. Erano solo loro due, Nico e David, e l'atmosfera nella stanza era già densa di aspettativa. Nico, con la sua sigaretta tra le dita, mi osservava con un sorriso che prometteva piacere, mentre David mi apriva la porta, invitandomi a entrare con uno sguardo che non lasciava dubbi sulle loro intenzioni. Si vedeva che non vedevano l'ora che mi spogliassi, e la verità è che il desiderio era reciproco. Fu quasi un gioco, le loro mani che si muovevano con una certa fretta sui miei vestiti, aiutandomi a svestirmi, una sensazione di liberazione ad ogni indumento che cadeva.
Avevamo tutti un'idea chiara di ciò che sarebbe successo: una sorta di orgia, un'intesa tacita che non necessitava di molte parole. Non c'era alcuna costrizione, solo un desiderio condiviso di esplorare la nostra sessualità insieme. Appena Nico si accomodò sul divano, il suo corpo nudo invitante, mi avvicinai senza esitazione. Le mie labbra si posarono sul suo pene, mentre un'ondata di piacere iniziava a diffondersi. In quel momento, mentre la mia bocca iniziava il suo ritmo su e giù, David, con un tocco giocoso ma deciso, mi sculacciava il sedere, aggiungendo un brivido ulteriore all'eccitazione che mi avvolgeva completamente. Mi dedicavo completamente alla stimolazione, ogni movimento un'espressione del desiderio che mi pervadeva, perdendomi nella sensazione e nel piacere che stavo dando e ricevendo.
Poi fu la volta di David. Si spogliò, e il suo corpo muscoloso si mosse con agilità per posizionarsi dietro di me. Ho sentito il suo respiro sul collo mentre le sue labbra umide iniziavano a leccarmi il sedere, una scarica di brividi lungo la schiena. La sensazione era intensa, e sapevo che quello era solo l'inizio.
Poco dopo, sentii le sue dita farsi strada. Prima un dito, poi un altro, che esploravano con delicatezza ma con crescente pressione. Poi, con una sapiente abilità, due dita insieme, che si muovevano più in profondità. Certo, il mio "culetto" non era vergine, e loro lo sapevano benissimo. Non c'era bisogno di eccessive cautele, solo un piacere che cresceva ad ogni spinta.
Infine, sentii la sensazione inconfondibile del suo pene che si faceva strada. L'ho sentito spingere forte, la sua pancia che sbatteva ritmicamente contro le mie natiche, un suono e una sensazione che amplificavano ogni ondata di piacere. E mentre David mi penetrava con forza, io non ho mai smesso di continuare a succhiare il pene di Nico, completamente immerso in quel vortice di sensazioni e corpi intrecciati.
Dopo un po', in un fluido passaggio, i ruoli si invertirono con naturalezza. David prese il posto di Nico, e Nico quello di David. Ora era il pene di David che avevo in bocca, mentre sentivo quello di Nico penetrarmi nel sedere. La pressione si faceva sempre più intensa, i loro respiri ansimanti riempivano la stanza, e ogni spinta mi avvicinava all'obiettivo comune: farli arrivare all'orgasmo contemporaneamente. Le mie fauci lavoravano con dedizione sul membro di David, percependo l'imminenza del rilascio, mentre dietro di me, Nico spingeva con una forza crescente, il suo corpo che vibrava.
Il culmine arrivò quasi all'unisono, un'esplosione coordinata di piacere. Un gemito profondo e gutturale da David, seguito quasi immediatamente da un sospiro rauco e liberatorio di Nico. Ho sentito la spinta finale di entrambi, un'ondata calda e densa che mi ha riempito la bocca, e subito dopo, una sensazione simile, ma più interna, nel mio ano. Mi sono ritrovato con il sapore metallico e cremoso dello sperma in bocca, mentre il mio sedere si sentiva pieno e soddisfatto, il calore che si irradiava dall'interno. I nostri corpi erano un groviglio di sudore e piacere, esausti ma pienamente appagati in quel momento di intenso e condiviso rilascio.
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