L'ufficio - cap.2

di
genere
etero

Petra, ancora tremante per l'orgasmo, si alzò lentamente dalle ginocchia del signor Rossi, sentendo il suo membro duro premere contro di lei. Si voltò a guardarlo, con un sorriso malizioso sulle labbra. "Penso che sia giunto il momento di rendere le cose un po' più interessanti, non crede, signor Rossi?"

Lui ricambiò il sorriso, i suoi occhi brillavano di lussuria. "Sono d'accordo, Petra. Mostrami cosa sai fare."

Petra si inginocchiò davanti a lui, le sue mani esperte si mossero rapidamente per slacciare la cintura e abbassare la cerniera dei suoi pantaloni. Tirò fuori il suo membro eretto, già gocciolante di desiderio. Si leccò le labbra, guardandolo negli occhi mentre lo prendeva in bocca, sentendo il suo sapore salato e maschio.

Il signor Rossi gemette, inclinando la testa all'indietro mentre Petra lo succhiava con fervore. Le sue labbra scivolavano su e giù lungo la sua asta, la lingua girava intorno alla punta sensibile. Le sue mani lo accarezzavano dolcemente, aumentando il piacere.

"Cazzo, Petra, sei una vera maestra," gemette lui, affondando le dita nei suoi capelli per guidare i suoi movimenti.

Petra continuò a lavorarlo con la bocca, sentendo il suo membro pulsare e ingrossarsi. Sapeva che era vicino, e voleva sentirlo venire. Aumentò il ritmo, succhiando più forte, fino a quando non sentì il suo corpo tendersi e un gemito profondo uscire dalla sua gola.

Il signor Rossi venne con un getto potente, riempiendo la bocca di Petra con il suo seme caldo. Lei deglutì, continuando a succhiare fino a quando non ebbe estratto ogni ultima goccia. Si alzò, pulendosi la bocca con il dorso della mano, un sorriso soddisfatto sul viso.

"Porca puttana, Petra, sei stata fantastica," disse lui, ancora senza fiato. "Ma ora tocca a me ricambiare il favore."

La fece alzare e la voltò verso la scrivania, piegandola leggermente in avanti. Sollevò la gonna e le abbassò le mutandine, esponendo il suo culo sodo e invitante. Le accarezzò le natiche, stringendole con forza. "Hai un culo perfetto, Petra. Non vedo l'ora di scoparti."

Si posizionò dietro di lei, il suo membro già di nuovo duro. Con un colpo deciso, entrò dentro di lei, riempiendola completamente. Petra gemette, spingendo indietro contro di lui per accoglierlo più a fondo.

"Sì, scopami, signor Rossi. Fammi tua," lo incoraggiò, la voce tremante di desiderio.

Lui iniziò a muoversi, spinte profonde e potenti che la facevano gemere a ogni colpo. Le sue mani stringevano i suoi fianchi, tenendola ferma mentre la scopava con foga. Il suono della carne che sbatteva contro la carne riempiva la stanza, mescolato ai loro gemiti di piacere.

"Sei così stretta, Petra. Mi fai impazzire," ringhiò lui, aumentando il ritmo.

Petra sentiva l'orgasmo montare di nuovo, il suo corpo teso e pronto per l'esplosione. "Sto per venire, signor Rossi. Non ti fermare."

Lui continuò a scoparla con forza, spinte profonde e decise che la portarono oltre il limite. Petra gridò, il suo corpo tremava mentre un orgasmo potente la travolgeva. Le sue pareti interne si contrassero intorno a lui, stringendolo in una morsa di piacere.

Con un ultimo gemito, il signor Rossi venne di nuovo, riempiendola con il suo seme caldo. Rimase dentro di lei per un momento, godendo delle ultime ondate di piacere, prima di uscire lentamente.

Petra si raddrizzò, voltandosi a guardarlo con un sorriso soddisfatto. "Be', signor Rossi, direi che è stato un primo giorno di lavoro molto... produttivo."

Lui ricambiò il sorriso, sistemandosi i vestiti. "Assolutamente, Petra. Non vedo l'ora di vedere cosa ci riserva il futuro."

Mentre uscivano dall'ufficio, Petra non poteva fare a meno di sentirsi orgogliosa di sé. Aveva iniziato il suo nuovo lavoro con un botto, e sapeva che sarebbe stata una segretaria molto speciale per il signor Rossi. E con un sorriso malizioso, pensò a tutte le avventure oscene che li aspettavano.
scritto il
2025-07-01
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