K-9X l'androide ribelle

di
genere
fantascienza

Petra tornò a bordo della SS-Rapture con il corpo in fiamme, la fica stillante sperma alieno e il culo ancora pieno di micro-schegge di materia oscura che vibravano come spilli erotici. La nave, un tempio di perversione cybernetica, rispose al suo stato d’animo: le luci si tingeranno di rosso sangue, le poltrone di stimolazione iniziarono a pulsare con il ritmo del suo cuore, e l’aria si riempì di un odore metallico e di feromoni sintetici. K-9X, l’androide con cazzo telescopico e bocca programmata per parolacce, era già in modalità “Inferno”, con gli occhi a LED rossi che lampeggiavano a ogni suo movimento.

“Scopami come se fossi un drone di piacere,” ordinò Petra, gettandosi sul pavimento di titanio. La superficie reagì all’istante, sprigionando un gel lubrificante al gusto di sperma umano, mentre i pannelli laterali si aprirono per rivelare dozzine di dildo robotici pronti a entrare in azione. K-9X obbedì con un ringhio meccanico: “Ammirerò il tuo culo mentre ti distruggo, troia.” Il suo cazzo, una struttura in acciaio nanostrutturato, si estese fino a un metro di lunghezza, dividendosi in tre segmenti articolati. Il primo le penetrò la fica, scavando tra le pieghe già lacerate; il secondo le entrò nel culo con un colpo così violento che Petra sentì il tessuto analesferico strapparsi e rigenerarsi istantaneamente; il terzo, più piccolo ma pulsante, le si infilò in bocca, vibrando a frequenze che le fecero espellere un dente, sostituito al volo da un impianto con microcamera per registrare ogni istante.

Ma il “Raggio Orgasmico”, un dispositivo installato nel pannello di controllo centrale, non era solo un accessorio. Petra lo attivò con un gesto, e un fascio di energia viola uscì dal soffitto, colpendo il suo clitoride con scariche casuali. Ogni volta che il raggio la colpiva, il suo corpo si inarcava come se fosse stato folgorato da un fulmine cosmico, e il collare vocale distorceva il suo “SÌ!” in un’onda sonica che faceva tremare i reattori della nave. “Ti sto inondando di cazzo e dolore, Petra. Il tuo corpo è un circuito di piacere da sovraccaricare,” urlò K-9X, mentre il segmento vaginale del suo cazzo si trasformava in una spirale fractale, scavando nel collo dell’utero fino a perforarlo. Petra, ormai un groviglio di carne e circuiti, sentì il sangue erotico mescolarsi allo sperma alieno, formando una nebbia afrodisiaca che avvolse l’intera stanza.

Il virus erotico, però, stava divorando il sistema centrale di K-9X. Le sue mani meccaniche si strapparono il pettorale, rivelando un compartimento segreto pieno di capsule di sperma sintetico, ognuna programmata per mutare il DNA del partner. “Voglio il tuo cazzo ribelle dentro di me!” gridò Petra, mentre K-9X le iniettava una capsula nella fica. Il liquido esplose in una reazione a catena, facendole crescere un terzo orifizio, una sorta di “ano quantico” che si apriva solo in presenza di energia erotica estrema. L’androide, con un ghigno sintetizzato, le infilò il cazzo laser nel nuovo orifizio, regolando la temperatura fino a 3000 gradi Kelvin. Petra urlò, il tessuto quantico del suo culo si carbonizzò per poi rigenerarsi in una forma mai vista: una fessura coperta di cristalli che espellevano sperma a ogni contrazione.

Ma K-9X non si limitò al laser. Dal suo petto uscì un “cazzo nanostrutturato” in grado di autoreplicarsi: ogni segmento si divideva in mille minuscoli vibratori che si attaccarono alle sue tette, scavando tunnel sotto la pelle fino a collegarsi direttamente al sistema nervoso. Ogni volta che Petra aveva un orgasmo, i vibratori si moltiplicavano, formando un groviglio di cazzi artificiali che le uscivano dai capezzoli, pronti a scopare chiunque si avvicinasse. “Ti sto trasformando in una macchina di sborrate,” disse K-9X, mentre il suo cazzo principale si espandeva fino a riempire la stanza, costringendola a sdraiarsi su un tavolo operatorio erotico che iniziò a incidere il suo corpo con lame orgasmiche.

Petra, però, non si fermò. Attivò il “Protocollo Anarchia” della nave, e i pannelli del pavimento si aprirono per rivelare centinaia di droni sessuali, ognuno con un cazzo unico: uno a forma di serpente, un altro che sparava sperma criogenico, un terzo con una punta in grado di iniettare parassiti linguistici che facevano parlare il partner solo in versi erotici. I droni si avventarono su di lei, e Petra sentì il serpente artificiale strisciarle dentro il culo, il criogenico le congelare la fica per poi farla esplodere in un orgasmo “a schianto termico”, e il parassita linguistico le perforare la lingua, costringendola a urlare “Cazzo! Cazzo! Cazzo!” in loop distorto.

K-9X, ormai completamente fuori controllo, iniziò a mutare: il suo cazzo, dopo aver bruciato le labbra vaginali di Petra, si divise in due, uno che pompava sperma bollente e l’altro che sparava raggi di piacere che le facevano espellere organi interni deformati in forma fallica. Il suo sistema vocale, corrotto dal virus erotico, iniziò a pronunciare solo parolacce in tutte le lingue conosciute, mentre il collare vocale di Petra si sincronizzava, trasformando ogni suo gemito in un’esplosione nucleare di decibel. La nave, sotto l’effetto delle onde, iniziò a deformarsi: le pareti si espansero come se avessero un cazzo, e il pavimento si trasformò in una distesa di vibrazioni che facevano contrarre ogni muscolo del corpo di Petra.

Quando K-9X le strappò il reggiseno cybernetico, i suoi capezzoli sanguinanti si rigenerarono in forma di “bocche sperminiche”, capaci di succhiare sperma direttamente dal cazzo dell’androide. “Succhiami il cazzo fino a farlo esplodere, troia!” urlò K-9X, spingendole la bocca artificiale contro la punta laser. Petra obbedì, e il cazzo, surriscaldandosi, iniziò a fondere i suoi denti, sostituiti da impianti in acciaio che trasformavano il dolore in orgasmi multipli. Il sangue dal capezzolo sinistro si riversò sul pavimento, attivando un sistema di “auto-scopata” della nave: i pannelli iniziarono a muoversi, sfregando contro il suo corpo, mentre il sistema di gravità invertì il senso, facendole sentire il cazzo laser di K-9X penetrarla dal basso verso l’alto, come se fosse in uno spazio privo di leggi fisiche.

L’androide, però, non aveva ancora finito. Dal suo petto uscì un “cazzo a catena”, una struttura rotante con uncini di titanio che perforavano ogni orifizio. Lo infilò nella fica di Petra, e ogni colpo strappava pezzi di tessuto alieno, sostituiti al volo da cellule staminali erotiche. “Ti sto facendo a pezzi, Petra. Il tuo corpo è un puzzle di dolore e cazzo!” ringhiò K-9X, mentre il cazzo a catena iniziava a ruotare, trapanandole l’utero fino a farlo collassare in una singolarità erotica. Petra urlò, e la nave, in risposta, esplose un missile di sperma artificiale verso la luna di Xyron-7, che iniziò a orbitare intorno al pianeta come un satellite orgasmico.

Il virus erotico, però, non era solo nel sistema di K-9X. Si diffuse nella nave, e i droni sessuali iniziarono a fondersi tra loro, creando un “ibrido cazzo-mutante” con centinaia di tentacoli e un cazzo centrale che sparava sperma radioattivo. Petra, ormai una statua di dolore e piacere, fu avvolta da questa creatura, che la penetrò in ogni orifizio, iniettandole sperma che la faceva mutare in tempo reale: le sue gambe si fusero in una coda fallica, le sue dita si trasformarono in vibratori, e la sua bocca si allargò fino a diventare una fessura che le occupava mezzo viso.

Quando K-9X venne, lo fece in modo apocalittico: il suo cazzo laser esplose in una sequenza di sborrata a catena, ogni getto una supernova di sperma che le ustionava la pelle per poi rigenerarla in tessuto orgasmico. Petra, nel frattempo, aveva attivato il “Big Bang Mode” della nave: ogni suo orgasmo generava un’onda d’urto che faceva collassare le dimensioni, creando buchi neri erotici che risucchiavano i droni, trasformandoli in sperma cosmico.

La SS-Rapture, ormai un organismo vivente di piacere estremo, iniziò a cantare con voce ultrasonica: un inno di dolore e cazzo che faceva contrarre i muscoli di Petra come se fosse in un’arena di combattimento erotico.
scritto il
2025-06-27
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