La Dogana del Desiderio
di
Petulka
genere
orge
La Dogana del Desiderio
Petra, una donna dal fisico mozzafiato e dalla reputazione di troia insaziabile, si trovava in un aeroporto internazionale, appena scesa da un volo intercontinentale. Il suo bagaglio, pieno di vibratori e sex toys, attirò subito l'attenzione dei doganieri. Vennero chiamati dei rinforzi e in pochi minuti, otto uomini muscolosi e cazzuti si radunarono intorno a lei, pronti a farla loro.
"Cosa abbiamo qui?" chiese il capo dei doganieri, un uomo con una barba folta e occhi penetranti. "Vibratori e sex toys? Sembri una vera troia, Petra."
Petra, con un sorriso malizioso, rispose: "Beh, se volete controllare, fate pure. Ma sappiate che non mi spavento facilmente."
Gli uomini si scambiarono sguardi d'intesa, e in un attimo le mani rudi iniziarono a esplorare ogni centimetro del suo corpo. Petra sentì le dita callose sfiorare la sua pelle, accarezzare le sue curve, e stringere i suoi seni. Le mani si fecero strada tra le sue gambe, trovando il suo sesso già bagnato e pronto.
"Guardate come è bagnata," disse uno di loro, con un tono di voce che tradiva il suo desiderio. "È una vera puttana."
Petra, eccitata dalle parole volgari e dalle mani esperte, gemette di piacere. "Sì, sono una puttana. Scopatemi, fatemi vostra."
Gli uomini non si fecero pregare. In un attimo, Petra si trovò piegata su un tavolo, con due uomini che la penetravano simultaneamente, uno nella fica e l'altro nel culo. Le loro spinte erano forti e ritmate, e Petra sentiva i loro cazzi grossi e duri riempirla completamente.
"Sì, così, scopatemi più forte!" urlò, mentre un terzo uomo le afferrò i capelli e le spinse la testa verso il basso, facendole prendere il suo cazzo in bocca. Petra succhiò con avidità, sentendo il sapore salato del pre-sperma.
Gli uomini continuarono a scoparla senza sosta, cambiando posizione e penetrandola in ogni modo possibile. Petra sentiva le sue pareti vaginali contrarsi e rilassarsi, mentre gli orgasmi si susseguivano uno dopo l'altro. Le sborrate calde e abbondanti la riempivano, colandole lungo le cosce e il culo.
"Sborratemi in faccia, voglio sentirvi!" gridò, e gli uomini non si fecero attendere. Uno dopo l'altro, le sborrarono in faccia, sul seno, e dentro la bocca, riempiendola completamente del loro seme.
Petra, esausta ma soddisfatta, si lasciò cadere sul pavimento, mentre gli uomini si riallacciavano i pantaloni, con sorrisi compiaciuti. "Beh, Petra, sei stata una vera troia. Spero di rivederti presto."
Petra, con un sorriso malizioso, rispose: "Contateci. Sono sempre pronta per un'altra scopata."
E con queste parole, Petra si alzò, sistemandosi i vestiti, pronta per la sua prossima avventura.
Petra, una donna dal fisico mozzafiato e dalla reputazione di troia insaziabile, si trovava in un aeroporto internazionale, appena scesa da un volo intercontinentale. Il suo bagaglio, pieno di vibratori e sex toys, attirò subito l'attenzione dei doganieri. Vennero chiamati dei rinforzi e in pochi minuti, otto uomini muscolosi e cazzuti si radunarono intorno a lei, pronti a farla loro.
"Cosa abbiamo qui?" chiese il capo dei doganieri, un uomo con una barba folta e occhi penetranti. "Vibratori e sex toys? Sembri una vera troia, Petra."
Petra, con un sorriso malizioso, rispose: "Beh, se volete controllare, fate pure. Ma sappiate che non mi spavento facilmente."
Gli uomini si scambiarono sguardi d'intesa, e in un attimo le mani rudi iniziarono a esplorare ogni centimetro del suo corpo. Petra sentì le dita callose sfiorare la sua pelle, accarezzare le sue curve, e stringere i suoi seni. Le mani si fecero strada tra le sue gambe, trovando il suo sesso già bagnato e pronto.
"Guardate come è bagnata," disse uno di loro, con un tono di voce che tradiva il suo desiderio. "È una vera puttana."
Petra, eccitata dalle parole volgari e dalle mani esperte, gemette di piacere. "Sì, sono una puttana. Scopatemi, fatemi vostra."
Gli uomini non si fecero pregare. In un attimo, Petra si trovò piegata su un tavolo, con due uomini che la penetravano simultaneamente, uno nella fica e l'altro nel culo. Le loro spinte erano forti e ritmate, e Petra sentiva i loro cazzi grossi e duri riempirla completamente.
"Sì, così, scopatemi più forte!" urlò, mentre un terzo uomo le afferrò i capelli e le spinse la testa verso il basso, facendole prendere il suo cazzo in bocca. Petra succhiò con avidità, sentendo il sapore salato del pre-sperma.
Gli uomini continuarono a scoparla senza sosta, cambiando posizione e penetrandola in ogni modo possibile. Petra sentiva le sue pareti vaginali contrarsi e rilassarsi, mentre gli orgasmi si susseguivano uno dopo l'altro. Le sborrate calde e abbondanti la riempivano, colandole lungo le cosce e il culo.
"Sborratemi in faccia, voglio sentirvi!" gridò, e gli uomini non si fecero attendere. Uno dopo l'altro, le sborrarono in faccia, sul seno, e dentro la bocca, riempiendola completamente del loro seme.
Petra, esausta ma soddisfatta, si lasciò cadere sul pavimento, mentre gli uomini si riallacciavano i pantaloni, con sorrisi compiaciuti. "Beh, Petra, sei stata una vera troia. Spero di rivederti presto."
Petra, con un sorriso malizioso, rispose: "Contateci. Sono sempre pronta per un'altra scopata."
E con queste parole, Petra si alzò, sistemandosi i vestiti, pronta per la sua prossima avventura.
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