Piazza dei Mirti pt4

di
genere
confessioni

È arrivato Dicembre e con lui anche l' atmosfera natalizia, le luminarie del quartiere quasi vanno a sostituirsi all' illuminazione pubblica, i negozi, aperti la domenica sono pieni così come i bar ma in tutto questo c'è l' umore di Carmen a fare da contraltare.
Carmen non riesce a studiare, i racconti di Federica sono sempre impressi nella sua mente e tutto questo porta la ragazza a provare nuove forme di eccitazione ma allo stesso tempo anche molti dubbi.
A rimetterci però è lo studio, infatti si accorge di non riuscire a concentrarsi come vorrebbe.
Come arma di difesa decide di ignorare la cugina Federica, quando la incontra per strada la saluta a malapena adducendo un impegno e così fa anche al telefono.
Ma Federica non è tipo da far passare liscia una cosa del genere, odia essere ignorata.
La metropolitana arriva alla stazione e lì, da lontano, Federica scruta la sagoma della cugina, con uno scatto la raggiunge, le afferra il braccio e, con voce decisa: "Ti pare il modo di comportarti?".
Carmen, ferma e spaventata, comincia a farfugliare qualcosa.
Federica, disposta anche a fare una piazzata intima la cugina di non prenderla per il culo altrimenti quella giornata se la sarebbe ricordata come la giornata più vergognosa della sua vita.
Carmen conosce bene la cugina, sa il suo temperamento e, saggiamente, decide di raccontare tutto.
"Ok, Fede, hai ragione, ti dico tutto, ma per favore in un posto tranquillo".
Uscite dalla stazione Federica saluta gli amici che si erano ritrovati lì in mezzo alla piazza.
A piedi raggiungono un piccolo parco pubblico poco frequentato.
Federica chiede sarcasticamente alla cugina se fosse abbastanza tranquilla.
Carmen arriva al punto: "Fede qui mi trovo male, non riesco ad abituarmi ai vostri ritmi, autobus pieni, traffico, per me, abituata alla campagna, tutto questo mi destabilizza".
Ancora arrabbiata Federica ascolta Carmen che stava diventando una valle di lacrime.
"Mi manca casa mia, qui non ce la faccio, voglio ritornare giù".
Federica, con il suo solito tono di quando è arrabbiata, le risponde: "Se vuoi tornare giù fallo, tanto neanche devi pagare l' autobus visto che scendiamo anche noi, ma in tutto questo io che c'entro?".
Carmen cerca di divincolarsi chiedendo spiegazioni.
"Se io mi trovo in una situazione di difficoltà e, in quella situazione, trovo una persona che mi vuole bene, di sicuro non la allontano, giusto?".
Carmen annuisce con la testa.
"E perché tu allora lo hai fatto?
Carmen sperava di non arrivare a quel punto ma allo stesso tempo sapeva anche che era una speranza vana.
Comincia allora a prendere fiato come voler scacciare via l' imbarazzo e riprende a parlare:
"Ecco, i tuoi racconti, non riesco a concentrarmi, mi tocco ma allo stesso tempo mi frullano tanti pensieri in testa, non riesco a concentrarmi".
Federica se lo aspettava e sapeva anche come rispondere.
"Cominciò col dirti che tu, chiusa nel mondo fatto di libri, nemmeno ti accorgi di quanto sei fortunata.
Vivi in una casa da sola, e sottolineo da sola, e, se parlassi con qualcuno, ti racconterebbe di problemi di convivenza, di turni di pulizia da rispettare che non vengono rispettati e di tante altre cose, te invece fai come ti pare".
Carmen ascolta in silenzio smaltendo le lacrime.
"Io ho conosciuto alcuni compagni di università che di questi problemi me ne parlano quasi quotidianamente, e anche loro, come te, vengono dalla provincia, però mica mollano. Inoltre, sempre perché non parli mai con nessuno, non sai nemmeno che tanti lavorano per pagarsi l'affitto, tu l' affitto mica lo paghi".
"Hai ragione cugina ma io proprio non ci riesco, mi manca passeggiare per le campagne, voglio tornare giù".
Federica allora continua la sua filippica: "Se vuoi tornare giù fallo, non sarò io a trattenerti ma quando pensi di crescere? Quando tiri fuori un po' di coraggio? Pensi di studiare tutta la vita medicina trovandoti a 30 anni con migliaia di master e zero esperienze sul campo?, si cugina perché tu farai questo per non affrontare la vita reale".
"No, io voglio fare il chirurgo e lo sai" cerca di controbattere Carmen.
"Si, ma fare il chirurgo è il tuo sogno ma lo vuoi capire che non lo raggiungerai mai?".
Stavolta è Carmen ad essere arrabbiata: "E come fai a dirlo?".
Non prima di una risata sarcastica Federica le risponde: "Perché se non riesci ad abituarti ad una realtà diversa come fai a fare il chirurgo?, ma ora arriviamo al punto che mi riguarda, i miei racconti ti stanno facendo sbarellare perché stai provando cose nuove e le devi metabolizzare, comunque ad ogni modo non sarò io a dirti quello che devi fare, ma sparirò totalmente, salveremo le apparenze a Natale ma poi ognuno per la sua strada, chiaro?".
Carmen riprende a piangere e, singhiozzando continua a parlare: "Ti invidio cugina, sei bella, intelligente, quindi quello che fai te io non lo posso mai provare...".
"Anche te sei bella, sono anni che te lo dico, comunque fammi sapere cosa intendi fare....".
Federica se ne va, lasciando Carmen in una valle di lacrime...
scritto il
2025-05-09
3 6 6
visite
7
voti
valutazione
5.6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Piazza dei Mirti pt3

racconto sucessivo

Piazza dei Mirti pt5
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.