Piazza dei Mirti pt5

di
genere
masturbazione

La latitanza di Federica pesa come un macigno a Carmen, aveva perso l' unico supporto che aveva lì a Roma.
All' università andava sempre meno e passava giornate intere a piangere.
Federica, dal canto suo, invece continuava la vita di sempre tra studio, redazione e amici, i suoi genitori facevano il tifo affinché il loro rapporto tornasse quello di prima, specialmente il padre, più emotivamente coinvolto in quanto sapeva benissimo cosa stesse provando in quel momento la nipote.
Infilata la giacca Carmen quel giorno esce di casa, ha bisogno di aria fresca, negli ultimi giorni stava pensando sotto ad un' altra prospettiva le parole della cugina, camminando ripensa alla sua vita, giungendo alla conclusione che si stava perdendo i migliori anni e che vent'anni solo una volta arrivano.
Voleva chiamare la cugina ma alla fine opta per un caffè, guarda le persone passare focalizzando la sua attenzione sulle coppiette che avranno avuto la loro età curiosando su come si fossero conosciute, su come avessero fatto a capire che erano innamorati, sul loro primo bacio ed anche sulla loro prima volta.
Dopo una mezz'ora buona, sempre a passo lento, si ritrova a Piazza dei Mirti e lì, vede Federica con i suoi amici. Stavolta non avrebbe tirato dritto ma sarebbe entrata, Federica la vede arrivare, le si fa incontro e le chiede che ci facesse da queste parti.
"Semplicemente ho accettato il tuo invito a farmi conoscere i tuoi amici".
Federica rimane basita, mai avrebbe pensato di riuscire a fare breccia.
Fatte le presentazioni Carmen focalizza la sua attenzione su un ragazzo, di nascosto lo guarda, ha quell' aria così rassicurante per lei, Federica se ne accorge e se la ride.
Nonostante l'imbarazzo la mattinata è piacevole, Carmen stava rompendo il ghiaccio, con i suoi tempi ce l' avrebbe fatta.
Di ritorno a casa chiama la cugina, le spiega che aveva ragione, che voleva provare a sciogliersi e chiede informazioni sul ragazzo che ha fissato tutto il tempo.
"Si chiama Lorenzo, il mio Lollo, siamo amici storici, dalle elementari, un ragazzo eccezionale, pensa che fa volontariato e studia medicina nella tua stessa università, quindi sicuramente vi incontrerete. Ah, non è fidanzato, recentemente si vedeva con una ma poi alla fine non è andata".
Carmen chiede lumi su come approcciarsi e Federica le risponde di stare tranquilla ed essere sé stessa che, conoscendolo, Carmen avrebbe fatto colpo.
Finita la chiamata con la cugina Carmen si mette a letto ma stavolta con un sorriso.
Nella sua mente le si proietta l'immagine di Lorenzo, lo immagina come potesse essere sotto la maglia e lei che gli faceva di tutto.
La mano ovviamente andava lì, su quella fica bagnata, immaginando di prendere in bocca il suo arnese comincia a masturbarsi il clitoride, il pensiero del suono dei suoi gemiti la fa eccitare ancora di più, infatti le dita scivolano dentro.
Ora l' immagine è di lei, a gambe larghe, e lui che sotto lavora di lingua. L' immaginazione è talmente tanto tangibile che a Carmen sembra di sentire proprio la lingua dell' uomo e questo la fa sussultare in un orgasmo da mozzare il fiato.
Carmen però sente di non averne abbastanza, vuole andare avanti, la fantasia la porta a pensare che Lorenzo, da sopra, aderisce sul suo corpo caldo e desideroso, immagina il suo arnese dentro la sua intimità e lui che sapientemente lo usa prima dolcemente per poi, piano piano, aumentare il ritmo. Ora le mani a darsi piacere sono due, la grandezza del suo seno le permette di portarsi alla bocca il capezzolo e leccarselo mentre con l'altra mano riprende a dedicarsi a quel fiore nuovamente bagnato.
È in estasi totale, il corpo è un continuo contorcersi all' unisono col ritmo che la sua mano sinistra imprime al clitoride.
Immaginando che lei sta sopra e lui le stringe i seni e i capezzoli si abbandona ad un altro orgasmo stavolta sussurrando il suo nome: "Si, Lollo, siiiiii".
Guidata dall' istinto si porta la mano sinistra, impregnata di umori, in bocca, immaginando che stia ripulendo il cazzo di Lorenzo.
Quella notte Carmen la passa beatamente tra le braccia di Morfeo, la mattina dopo, determinata, manda un messaggio alla cugina: "Buongiorno, stanotte immaginando Lorenzo non puoi immaginare cosa ho combinato alle lenzuola, devo averlo...".
La cugina risponde dopo qualche minuto: "Buondì, spero tu abbia dormito bene, comunque fidati di tua cugina".
scritto il
2025-05-10
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