Piazza dei Mirti pt3
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
confessioni
Nell' ultimo mese, causa la pioggia autunnale che comincia a fare la sua comparsa, sia perché l' anno accademico è iniziato ed entrambe si erano messe sotto per arrivare a passare le feste natalizie senza essere troppo indietro col programma, l' unico contatto che le due cugine hanno è una telefonata la sera per raccontarsi la giornata. È sempre Federica a telefonare, e quella Domenica non ha fatto eccezione.
Federica: "Sai, ieri, a quella serata dove tu non sei voluta venire, mi sono divertita ed ho conosciuto uno... Carino...".
Carmen: "Beh dai racconta....".
Federica: "Stavo ballando quando mi si avvicina questo ragazzo, riccio con un bel fisico".
Carmen: "Quindi la cugina fa conquiste".
Federica: "Diciamo che mi difendo. Poi mi invita a bere qualcosa, ridiamo, scherziamo, poi usciamo fuori dal locale. Ci baciamo, lui mi infila una mano sotto la gonna".
Carmen prova a farla smettere di raccontare ma Federica la zittisce subito: "Tanto lo so che ti stai eccitando, quindi continuo".
La soluzione è a portata di mano per Carmen, basta riattaccare ma non lo fa e, questo, la cugina glielo fa notare: "Cugina perché non attacchi?". Il silenzio dall' altro capo del telefono dice molto più di quanto possano dire le parole, quindi Federica riprende il racconto: "Mi mette una mano sotto la gonna, mi stringe forte le natiche, io ricambio, ma poi ci rendiamo conto che eravamo troppo esposti. Saliamo nella sua macchina, guida per qualche chilometro e ci ritroviamo in un prato. Lì gli tiro fuori l' aggeggio e comincio a prenderlo in bocca".
Carmen rantola di piacere. Federica capisce che la mano della cugina già sta viaggiando nei bassifondi vaginali.
Sottovoce continua a raccontare: "Cugina, un cazzo veramente notevole, ero bagnatissima. Allora mi sono alzata la gonna, sono salita sopra di lui e ho cominciato a fare su e giù. Godevamo da matti, ho avuto 2/3 orgasmi potenti".
Dall' altro capo del telefono, Carmen, distesa, oscenamente a gambe larghe come le capita ultimamente spesso, toccava la sua patata".
"Saremmo stati si e no venti minuti in quella posizione, mmm se ci ripenso. L' ultimo orgasmo mi ha devastata, mi sono sfilata da lui che ha cominciato a toccarsi, io che guardavo fisso il suo arnese, bello poderoso, poi... quando è venuto, gli ho preso il liquido e me le sono ingoiato.
Carmen stavolta non riesce a trattenersi: "Siii cuginaaaa vengooooo", il suo primo orgasmo urlato e no soffocato.
Segue un silenzio rotto solo dai respiri profondi di Carmen.
"Cugina tutto bene?", Carmen, ripreso il respiro normale le risponde di si e riprende a parlare.
"Si cugina, sto bene, ma come si chiama questo?".
Federica: "E chi lo sa".
Carmen: "Comeeeeeeee, cioè tu hai fatto quello che hai fatto con uno di cui non sai nemmeno il nome?".
Federica: "Si, lui aveva voglia, io pure, ci siamo trovati e lo abbiamo fatto, pensa che non ho nemmeno il suo numero di telefono".
Carmen rimane basita dalla normalità con cui la cugina racconta tutto questo: "Certo che tu sei tutta matta!".
Federica: "Cugina mia, quante cose ancora devi sapere...".
Federica: "Sai, ieri, a quella serata dove tu non sei voluta venire, mi sono divertita ed ho conosciuto uno... Carino...".
Carmen: "Beh dai racconta....".
Federica: "Stavo ballando quando mi si avvicina questo ragazzo, riccio con un bel fisico".
Carmen: "Quindi la cugina fa conquiste".
Federica: "Diciamo che mi difendo. Poi mi invita a bere qualcosa, ridiamo, scherziamo, poi usciamo fuori dal locale. Ci baciamo, lui mi infila una mano sotto la gonna".
Carmen prova a farla smettere di raccontare ma Federica la zittisce subito: "Tanto lo so che ti stai eccitando, quindi continuo".
La soluzione è a portata di mano per Carmen, basta riattaccare ma non lo fa e, questo, la cugina glielo fa notare: "Cugina perché non attacchi?". Il silenzio dall' altro capo del telefono dice molto più di quanto possano dire le parole, quindi Federica riprende il racconto: "Mi mette una mano sotto la gonna, mi stringe forte le natiche, io ricambio, ma poi ci rendiamo conto che eravamo troppo esposti. Saliamo nella sua macchina, guida per qualche chilometro e ci ritroviamo in un prato. Lì gli tiro fuori l' aggeggio e comincio a prenderlo in bocca".
Carmen rantola di piacere. Federica capisce che la mano della cugina già sta viaggiando nei bassifondi vaginali.
Sottovoce continua a raccontare: "Cugina, un cazzo veramente notevole, ero bagnatissima. Allora mi sono alzata la gonna, sono salita sopra di lui e ho cominciato a fare su e giù. Godevamo da matti, ho avuto 2/3 orgasmi potenti".
Dall' altro capo del telefono, Carmen, distesa, oscenamente a gambe larghe come le capita ultimamente spesso, toccava la sua patata".
"Saremmo stati si e no venti minuti in quella posizione, mmm se ci ripenso. L' ultimo orgasmo mi ha devastata, mi sono sfilata da lui che ha cominciato a toccarsi, io che guardavo fisso il suo arnese, bello poderoso, poi... quando è venuto, gli ho preso il liquido e me le sono ingoiato.
Carmen stavolta non riesce a trattenersi: "Siii cuginaaaa vengooooo", il suo primo orgasmo urlato e no soffocato.
Segue un silenzio rotto solo dai respiri profondi di Carmen.
"Cugina tutto bene?", Carmen, ripreso il respiro normale le risponde di si e riprende a parlare.
"Si cugina, sto bene, ma come si chiama questo?".
Federica: "E chi lo sa".
Carmen: "Comeeeeeeee, cioè tu hai fatto quello che hai fatto con uno di cui non sai nemmeno il nome?".
Federica: "Si, lui aveva voglia, io pure, ci siamo trovati e lo abbiamo fatto, pensa che non ho nemmeno il suo numero di telefono".
Carmen rimane basita dalla normalità con cui la cugina racconta tutto questo: "Certo che tu sei tutta matta!".
Federica: "Cugina mia, quante cose ancora devi sapere...".
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