Racconti a caso: numero 6
di
Andrea MCMLXXXIV
genere
etero
Da quando aveva conosciuto Alba, circa due anni fa, Raul si era messo in testa di averla.
Per arrivare allo scopo decide di adottare la tecnica della goccia che scava la pietra, un corteggiamento graduale, la sua specialità, infatti è così che aveva conquistato Michela, la sua ragazza, solo che in questo caso deve stare molto attento visto che Alba è la nonna paterna di Michela.
Alba ha 61 anni, qualche segno dell' età in volto lo porta ma nel complesso è una donna di classe ancora molto piacente. È rimasta vedova da qualche anno e si è sempre rifiutata di mettersi un altro uomo accanto.
Raul attua il suo piano.
All' inizio poteva contare sul fatto che, essendo un' idea talmente folle, Michela non avrebbe potuto sospettare nulla se il suo fidanzato faceva qualche complimento.
Certo, questo non lo doveva portare ad esagerare, infatti i complimenti erano sempre gentili e contestualizzati.
Alba apprezza i complimenti, specie se sono fatti da un ragazzo di 27 anni, più della metà dei suoi.
La casa dove vive Alba è vecchia, e spesso ha bisogno di qualche intervento di manutenzione.
Raul per queste cose è portato e, molto spesso Alba lo chiama in soccorso.
È proprio grazie a questi guasti che Raul può passare al piano successivo.
Sempre tenendo conto della regola del contesto, il ragazzo passa a complimenti più audaci, Alba arrossisce ma cerca sempre di tenere le distanze.
La donna vorrebbe dire tutto alla nipote ma è combattuta.
Essendo ancora molto bella di sicuro non le mancano i corteggiatori ma Raul è diverso, i suoi complimenti e la sua disponibilità la fanno sentire desiderata.
Però è pur sempre il ragazzo della nipote e sarebbe troppo sporco.
Adducendo un finto lavandino che perde Alba lo invita a casa.
Appena arrivato a casa Alba getta via la maschera: "Dobbiamo parlare".
Alba gli dice che certe frasi vanno evitate, e di certo non deve spiegare il motivo.
Più che ascoltarla Raul la osserva.
Osserva e vede una donna che è costretta a dire questo ma che in realtà vorrebbe altro.
Finito quel monologo Raul fa una semplice domanda: "Ok, capisco, ma, da donna, come ti senti quando, diciamo, ti lusingo?".
Alba risponde che prova disgusto.
"Hai la voce tremolante, cammini nervosamente e ti stai mangiando le unghie. Se vuoi io smetto, ma questo è sintomo che tu, come donna, vorresti altro".
Aveva colpito.
Alba però, con molta difficoltà, rimane ferma nella sua convinzione.
Passano i giorni, Raul mantiene la promessa ma solo per convenienza, voleva calmare le acque.
In stazione non c'era nessuno quella Domenica, solo Raul, Michela e qualche avventore.
Raul aveva accompagnato Michela in quanto doveva partire per un viaggio di lavoro.
Poco prima dell' arrivo del treno squilla il telefono del ragazzo.
È Alba.
"Pronto!".
"Ho bisogno di sentirti dentro di me!", Alba ha la voce categorica.
"Ora!".
Raul riesce a fingere.
"Oooh Alba buongiorno, ancora quel rubinetto che perde?. Ora aspetto che Michela parta e poi vengo".
Appena riagganciato Michela da un bacio al fidanzato: "Come sono contento che aiuti la nonna".
Puntuale arriva il treno. Michela sale e sparisce assieme al convoglio.
Raul sale in macchina e copre un percorso di venti minuti in soli dieci.
Sale e trova Alba con con una vestaglia trasparente.
Senza dirsi niente i due si baciano.
Le mani di Raul percorrono tutto il corpo della donna che si lascia andare.
Alba non smette di toccare il pacco dell' uomo.
Arrivati sul letto Alba è a gambe aperte, Raul le lecca la vagina.
Alba geme di goduria.
Seguendo l'istinto si tocca il seno.
Raul le passa la lingua sul clitoride, sulle labbra.
"Mmm si di più".
Con due dita la penetra quando è Alba a dire: "Non ce la faccio più, dai ti voglio dentro, ma fai piano, sono anni che non lo faccio".
In effetti Alberto trova difficoltà nell' entrare. Anni di inattività sessuale l' avevano portata ad avere difficoltà nel lubrificarsi ma poi, piano piano, il dolore lascia posto al piacere.
Raul aumenta il ritmo.
Alba finalmente stava tornando a godere con un uomo e le stava piacendo.
Col passare dei minuti il piacere monta sempre di più.
"Dai, non trattenerti".
Questo era il lascia passare per Raul affinché sfogasse la sua voglia.
Alba ormai è irrefrenabile, lo vuole e lo vuole forte.
Raul è un treno e così Alba, dopo tanto tempo, prova un orgasmo.
"Mmm finalmente, che bellooooo".
Vorrebbe che Raul continuasse ma, non essendo più giovanissima, sente il bisogno di una sosta.
I due sono abbracciati o meglio è Raul che abbraccia Alba, visto che la donna è impegnata a mantenere il pisello in erezione con le mani.
Alba riprende l' iniziativa e si posiziona sopra Raul.
Stavolta la penetrazione è più agevole e, ripresa dalle fatiche del primo orgasmo, Alba comincia a cavalcarlo.
Raul non poteva mai immaginare che una donna così di classe e posata, potesse essere una furia così a letto.
Alba è sempre più indemoniata, vuole un altro orgasmo che, dopo qualche minuto, arriva.
"Siiiiiiiiiiiii".
Alba ormai aveva preso il via.
Senza pensarci due volte la donna si fionda sul cazzo del ragazzo e lo comincia a leccare.
Con sua immensa sorpresa non aveva perso l' abilità, avvolge con le sue labbra la cappella del ragazzo e lo fa con golosità e tanta saliva, alternando anche qualche smanettata.
Raul gode immensamente.
"Mmm siiii".
Non riesce a dire una parola ma non è che gli interessasse più di tanto in quel momento.
Senza preavviso ad Alba gli arrivano schizzi di sperma.
Con il viso ricoperto di quel liquido passa a pulire la cappella.
Raul è appagato.
Alba pure.
"Aaaahhhh ci voleva", dice la donna concludendo con: "la prossima volta potrai prendermi anche dietro".
Per arrivare allo scopo decide di adottare la tecnica della goccia che scava la pietra, un corteggiamento graduale, la sua specialità, infatti è così che aveva conquistato Michela, la sua ragazza, solo che in questo caso deve stare molto attento visto che Alba è la nonna paterna di Michela.
Alba ha 61 anni, qualche segno dell' età in volto lo porta ma nel complesso è una donna di classe ancora molto piacente. È rimasta vedova da qualche anno e si è sempre rifiutata di mettersi un altro uomo accanto.
Raul attua il suo piano.
All' inizio poteva contare sul fatto che, essendo un' idea talmente folle, Michela non avrebbe potuto sospettare nulla se il suo fidanzato faceva qualche complimento.
Certo, questo non lo doveva portare ad esagerare, infatti i complimenti erano sempre gentili e contestualizzati.
Alba apprezza i complimenti, specie se sono fatti da un ragazzo di 27 anni, più della metà dei suoi.
La casa dove vive Alba è vecchia, e spesso ha bisogno di qualche intervento di manutenzione.
Raul per queste cose è portato e, molto spesso Alba lo chiama in soccorso.
È proprio grazie a questi guasti che Raul può passare al piano successivo.
Sempre tenendo conto della regola del contesto, il ragazzo passa a complimenti più audaci, Alba arrossisce ma cerca sempre di tenere le distanze.
La donna vorrebbe dire tutto alla nipote ma è combattuta.
Essendo ancora molto bella di sicuro non le mancano i corteggiatori ma Raul è diverso, i suoi complimenti e la sua disponibilità la fanno sentire desiderata.
Però è pur sempre il ragazzo della nipote e sarebbe troppo sporco.
Adducendo un finto lavandino che perde Alba lo invita a casa.
Appena arrivato a casa Alba getta via la maschera: "Dobbiamo parlare".
Alba gli dice che certe frasi vanno evitate, e di certo non deve spiegare il motivo.
Più che ascoltarla Raul la osserva.
Osserva e vede una donna che è costretta a dire questo ma che in realtà vorrebbe altro.
Finito quel monologo Raul fa una semplice domanda: "Ok, capisco, ma, da donna, come ti senti quando, diciamo, ti lusingo?".
Alba risponde che prova disgusto.
"Hai la voce tremolante, cammini nervosamente e ti stai mangiando le unghie. Se vuoi io smetto, ma questo è sintomo che tu, come donna, vorresti altro".
Aveva colpito.
Alba però, con molta difficoltà, rimane ferma nella sua convinzione.
Passano i giorni, Raul mantiene la promessa ma solo per convenienza, voleva calmare le acque.
In stazione non c'era nessuno quella Domenica, solo Raul, Michela e qualche avventore.
Raul aveva accompagnato Michela in quanto doveva partire per un viaggio di lavoro.
Poco prima dell' arrivo del treno squilla il telefono del ragazzo.
È Alba.
"Pronto!".
"Ho bisogno di sentirti dentro di me!", Alba ha la voce categorica.
"Ora!".
Raul riesce a fingere.
"Oooh Alba buongiorno, ancora quel rubinetto che perde?. Ora aspetto che Michela parta e poi vengo".
Appena riagganciato Michela da un bacio al fidanzato: "Come sono contento che aiuti la nonna".
Puntuale arriva il treno. Michela sale e sparisce assieme al convoglio.
Raul sale in macchina e copre un percorso di venti minuti in soli dieci.
Sale e trova Alba con con una vestaglia trasparente.
Senza dirsi niente i due si baciano.
Le mani di Raul percorrono tutto il corpo della donna che si lascia andare.
Alba non smette di toccare il pacco dell' uomo.
Arrivati sul letto Alba è a gambe aperte, Raul le lecca la vagina.
Alba geme di goduria.
Seguendo l'istinto si tocca il seno.
Raul le passa la lingua sul clitoride, sulle labbra.
"Mmm si di più".
Con due dita la penetra quando è Alba a dire: "Non ce la faccio più, dai ti voglio dentro, ma fai piano, sono anni che non lo faccio".
In effetti Alberto trova difficoltà nell' entrare. Anni di inattività sessuale l' avevano portata ad avere difficoltà nel lubrificarsi ma poi, piano piano, il dolore lascia posto al piacere.
Raul aumenta il ritmo.
Alba finalmente stava tornando a godere con un uomo e le stava piacendo.
Col passare dei minuti il piacere monta sempre di più.
"Dai, non trattenerti".
Questo era il lascia passare per Raul affinché sfogasse la sua voglia.
Alba ormai è irrefrenabile, lo vuole e lo vuole forte.
Raul è un treno e così Alba, dopo tanto tempo, prova un orgasmo.
"Mmm finalmente, che bellooooo".
Vorrebbe che Raul continuasse ma, non essendo più giovanissima, sente il bisogno di una sosta.
I due sono abbracciati o meglio è Raul che abbraccia Alba, visto che la donna è impegnata a mantenere il pisello in erezione con le mani.
Alba riprende l' iniziativa e si posiziona sopra Raul.
Stavolta la penetrazione è più agevole e, ripresa dalle fatiche del primo orgasmo, Alba comincia a cavalcarlo.
Raul non poteva mai immaginare che una donna così di classe e posata, potesse essere una furia così a letto.
Alba è sempre più indemoniata, vuole un altro orgasmo che, dopo qualche minuto, arriva.
"Siiiiiiiiiiiii".
Alba ormai aveva preso il via.
Senza pensarci due volte la donna si fionda sul cazzo del ragazzo e lo comincia a leccare.
Con sua immensa sorpresa non aveva perso l' abilità, avvolge con le sue labbra la cappella del ragazzo e lo fa con golosità e tanta saliva, alternando anche qualche smanettata.
Raul gode immensamente.
"Mmm siiii".
Non riesce a dire una parola ma non è che gli interessasse più di tanto in quel momento.
Senza preavviso ad Alba gli arrivano schizzi di sperma.
Con il viso ricoperto di quel liquido passa a pulire la cappella.
Raul è appagato.
Alba pure.
"Aaaahhhh ci voleva", dice la donna concludendo con: "la prossima volta potrai prendermi anche dietro".
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