Giada 6° - Il suocero protagonista: Leccate, inculata e pompino con ingoio.
di
Andrea inc
genere
incesti
Il pomeriggio, grazie alla Tachipirina la febbre era passata ed anche l'infiammazione ed il dolore allo sfintere anale pareva lenita grazie alla pomata e all'antibiotico.
Restava ancora un senso di fastidio soprattutto nel profondo del retto dove l'unguento non poteva fare effetto, ma era solo un senso di pieno senza dolore.
La convalescenza comunque, avrebbe richiesto almeno una settimana di cure prima di guarire e rendere ancora "Accessibile l'ingresso" come diceva scherzosamente la suocera.
Il trasporto a casa della suocera era avvenuta con lui disteso a pancia in giù sul sedile posteriore della macchina.
Era una domenica e dunque, il suocero era a casa che li stava aspettando ed essendo passate le 18 aveva già preparato un aperitivo.
Non potendo restare seduto, il maritino era stato sdraiato sul divano mentre Giada e la mamma erano sedute di fronte a lui il quale, mentre sorseggiava lo spumantino, aveva notato che sia la moglie che accavallava le gambe che la suocera a cosce larghe e la gonna tirata su, erano senza mutande.
Il suocero seduto su una poltrona di fianco alle due donne, aveva anche lui tra le dita, il bicchiere con l'aperitivo.
Mentre parlavano senza censure dell'incidente, la suocera, rivolgendosi al marito, aveva chiarito:
-Sai caro, ieri mentre tua figlia e lui giocavano con quel plug che piace tanto a te, la loro inesperienza gli ha fatto fare lo stesso errore che aveva commesso quella mia amica con te.
Non ne hanno calcolato bene le misure, e come era successo a te, gli si è lacerato lo sfintere anale.
Comunque è andata meglio che con te in quanto Giada l'aveva già aperto un po' giocando con degli ortaggi ed altre cose gustose.
Tu invece che avevi visto come io lo usavo con la mia amica e lei con me, eccitato dalla situazione, avevi voluto provarlo anche tu senza considerare però, che a quel tempo ero ancora vergine lì, e dunque, inculandoti, te l'aveva sfasciato completamente al punto che ti ci è voluto quasi un mese prima di riprenderti completamente.
Giada ce l'ha nella borsa e se tu hai fatto come ti ho chiesto, abbiamo tutto il tempo prima di cena, di mostrare a Gianni, qualcosa di bello ed eccitante per tutti.
Ti sei lavato come ti avevo chiesto?-
-Si!-
Aveva risposto il marito
-Su allora, datti da fare!-
In quattro e quattr'otto il marito si era tolta la camicia e sfilandosi i pantaloni con sotto niente, era rimasto completamente nudo con la sola gabbietta di castità a coprirgli il sesso.
Poi, si era inginocchiato davanti alla figlia e portandosi le sue gambe sulle spalle, era sparito con la testa sotto la sua gonna ed aveva cominciato a leccarle la fica.
Contemporaneamente la mamma dietro di lei la baciava sul collo e le orecchie e contemporaneamente abbracciandola, le strizzava i capezzoli con le dita.
Dopo circa cinque minuti Giada aveva cominciato a gemere e tremare sulla poltrona sino all'esplosione di un potente orgasmo che le aveva strappato un grido di piacere provocandole anche contrazioni di tutto il corpo.
Mentre Giada si riprendeva dall'affanno, la mamma era tornata a sedersi sulla poltrona con le gambe larghe e la gonna tirata su, subito raggiunta dal marito che le aveva fatto lo stesso servizio fatto alla figlia.
Dopo due orgasmi in sequenza, mentre il cornuto incestuoso si alzava, la moglie gli aveva ordinato di chiedere a Gianni se gradiva lo stesso servizio di bocca.
Gianni eccitato ma sconvolto da quello che aveva visto, aveva risposto di no con un lieve movimento del capo.
A quel punto ad un cenno della moglie, il cornuto si era inginocchiato sul tappeto, e mentre lei indossava lo strap-on dal cazzone equino, aveva chiesto a Giada di prendere una ciotola di vetro e metterglielo sotto la pancia "Questo pervertito è capace di sborrare e sporcare tutto mentre me lo inculo anche se ha la gabbietta.
In effetti prima ancora che la moglie glielo appoggiasse sul buco aperto come una caverna, dalla gabbietta apparivano già goccioline lucide di pre-sperma.
La scopata aveva un non so che di selvaggio, una monta animalesca come uno stallone con la sua giumenta.
La cavalcata potente ed incredibilmente profonda (Gli entrava completamente nel retto coi suoi 40 centimetri e tornando indietro dava plasticamente il senso della sua mostruosa grandezza)provocava scosse nel corpo del marito accompagnate ad ogni affondo da un singulto di piacere e di dolore.
Comunque, era evidente l'abitudine a prenderlo tanto era aperto!
Il grugnito della 'Cavalla' nel momento in cui aveva cominciato a sborrare, aveva riempito la stanza di un suono sinistro e terrificante.
Dopo essersi sfilata, la suocera si era avvicinata a Gianni che mostrava un bozzo gonfio sotto i pantaloni ed accarezzandogli il viso gli aveva chiesto:
-Allora?!-
A quella seconda domanda, la risposta era stata si!
Con un cenno della mano, il cornuto si era avvicinato a Gianni e, rimanendo sempre in ginocchio, gli aveva slacciato i pantaloni sotto il quale spingeva il cazzo già in tiro.
A quel punto la suocera vi aveva versato sopra tutto il contenuto della ciotola e senza ricevere ulteriori ordini, il marito aveva leccato la sua stessa sborra con la lingua prima di avviare un pompino durato troppo poco tanto era l'eccitazione di Gianni.
Dopo aver ingoiato anche quella sborrata schizzatagli direttamente in gola, aveva ripulito con la lingua ogni residuo umido prima di richiudere i pantaloni.
Nell'espressione soddisfatta di Gianni, la suocera leggeva anche la domanda non fatta sul perché il marito indossasse la gabbia di castità.
-Sai Gianni, mio marito è un porco pervertito e traditore e quando era lontano da me, non perdeva occasione per scoparsi qualche troia.
Io gli vogli bene anzi, ci vogliamo molto bene ma io sono molto gelosa e potevo tollerare che lui mi tradisse e così, sono stata costretta ad ottenere la sua fedeltà in modo coatto.
Adesso sono io che ho il controllo del suo uccello e del suo piacere.
Come vedi ha una struttura a gabbia di acciaio, comoda anche per l'igiene quotidiano.
La chiavetta ce l'ho solo io e se passa un periodo troppo lungo che non facciamo l'amore (Due tre settimane) glielo tolgo giusto il tempo di farsi una sega per scaricare lo scroto come mi ha suggerito il medico e poi glielo rimetto ancora in attesa della volta successiva.
Comunque, come hai potuto vedere riesco a farlo scaricare anche se ce l'ha addosso giocando col suo culo o i suoi testicoli da quando poi, ha cominciato a giocare anche con la figlia, le occasioni per farlo godere e sborrare non mancano.
Il porco pervertito, un giorno che io non ero in casa, l'aveva convinta anche a farsi scopare con indosso la gabbietta.
Dio solo sa come abbia potuto fare comunque, Giada mi ha detto di aver goduto e lui era riuscito a sborrarle dentro senza minimamente preoccuparsi del rischio di ingravidare la figlia per di più già sposata.. Il porco!
Comunque poi, si è pentito e ha chiesto scusa e allora, qualche volta gli tolgo la gabbietta e col preservativo addosso, li lascio soli a fare l'amore.
Tanto rimane tutto in famiglia.. che male c'è?!
segue
Restava ancora un senso di fastidio soprattutto nel profondo del retto dove l'unguento non poteva fare effetto, ma era solo un senso di pieno senza dolore.
La convalescenza comunque, avrebbe richiesto almeno una settimana di cure prima di guarire e rendere ancora "Accessibile l'ingresso" come diceva scherzosamente la suocera.
Il trasporto a casa della suocera era avvenuta con lui disteso a pancia in giù sul sedile posteriore della macchina.
Era una domenica e dunque, il suocero era a casa che li stava aspettando ed essendo passate le 18 aveva già preparato un aperitivo.
Non potendo restare seduto, il maritino era stato sdraiato sul divano mentre Giada e la mamma erano sedute di fronte a lui il quale, mentre sorseggiava lo spumantino, aveva notato che sia la moglie che accavallava le gambe che la suocera a cosce larghe e la gonna tirata su, erano senza mutande.
Il suocero seduto su una poltrona di fianco alle due donne, aveva anche lui tra le dita, il bicchiere con l'aperitivo.
Mentre parlavano senza censure dell'incidente, la suocera, rivolgendosi al marito, aveva chiarito:
-Sai caro, ieri mentre tua figlia e lui giocavano con quel plug che piace tanto a te, la loro inesperienza gli ha fatto fare lo stesso errore che aveva commesso quella mia amica con te.
Non ne hanno calcolato bene le misure, e come era successo a te, gli si è lacerato lo sfintere anale.
Comunque è andata meglio che con te in quanto Giada l'aveva già aperto un po' giocando con degli ortaggi ed altre cose gustose.
Tu invece che avevi visto come io lo usavo con la mia amica e lei con me, eccitato dalla situazione, avevi voluto provarlo anche tu senza considerare però, che a quel tempo ero ancora vergine lì, e dunque, inculandoti, te l'aveva sfasciato completamente al punto che ti ci è voluto quasi un mese prima di riprenderti completamente.
Giada ce l'ha nella borsa e se tu hai fatto come ti ho chiesto, abbiamo tutto il tempo prima di cena, di mostrare a Gianni, qualcosa di bello ed eccitante per tutti.
Ti sei lavato come ti avevo chiesto?-
-Si!-
Aveva risposto il marito
-Su allora, datti da fare!-
In quattro e quattr'otto il marito si era tolta la camicia e sfilandosi i pantaloni con sotto niente, era rimasto completamente nudo con la sola gabbietta di castità a coprirgli il sesso.
Poi, si era inginocchiato davanti alla figlia e portandosi le sue gambe sulle spalle, era sparito con la testa sotto la sua gonna ed aveva cominciato a leccarle la fica.
Contemporaneamente la mamma dietro di lei la baciava sul collo e le orecchie e contemporaneamente abbracciandola, le strizzava i capezzoli con le dita.
Dopo circa cinque minuti Giada aveva cominciato a gemere e tremare sulla poltrona sino all'esplosione di un potente orgasmo che le aveva strappato un grido di piacere provocandole anche contrazioni di tutto il corpo.
Mentre Giada si riprendeva dall'affanno, la mamma era tornata a sedersi sulla poltrona con le gambe larghe e la gonna tirata su, subito raggiunta dal marito che le aveva fatto lo stesso servizio fatto alla figlia.
Dopo due orgasmi in sequenza, mentre il cornuto incestuoso si alzava, la moglie gli aveva ordinato di chiedere a Gianni se gradiva lo stesso servizio di bocca.
Gianni eccitato ma sconvolto da quello che aveva visto, aveva risposto di no con un lieve movimento del capo.
A quel punto ad un cenno della moglie, il cornuto si era inginocchiato sul tappeto, e mentre lei indossava lo strap-on dal cazzone equino, aveva chiesto a Giada di prendere una ciotola di vetro e metterglielo sotto la pancia "Questo pervertito è capace di sborrare e sporcare tutto mentre me lo inculo anche se ha la gabbietta.
In effetti prima ancora che la moglie glielo appoggiasse sul buco aperto come una caverna, dalla gabbietta apparivano già goccioline lucide di pre-sperma.
La scopata aveva un non so che di selvaggio, una monta animalesca come uno stallone con la sua giumenta.
La cavalcata potente ed incredibilmente profonda (Gli entrava completamente nel retto coi suoi 40 centimetri e tornando indietro dava plasticamente il senso della sua mostruosa grandezza)provocava scosse nel corpo del marito accompagnate ad ogni affondo da un singulto di piacere e di dolore.
Comunque, era evidente l'abitudine a prenderlo tanto era aperto!
Il grugnito della 'Cavalla' nel momento in cui aveva cominciato a sborrare, aveva riempito la stanza di un suono sinistro e terrificante.
Dopo essersi sfilata, la suocera si era avvicinata a Gianni che mostrava un bozzo gonfio sotto i pantaloni ed accarezzandogli il viso gli aveva chiesto:
-Allora?!-
A quella seconda domanda, la risposta era stata si!
Con un cenno della mano, il cornuto si era avvicinato a Gianni e, rimanendo sempre in ginocchio, gli aveva slacciato i pantaloni sotto il quale spingeva il cazzo già in tiro.
A quel punto la suocera vi aveva versato sopra tutto il contenuto della ciotola e senza ricevere ulteriori ordini, il marito aveva leccato la sua stessa sborra con la lingua prima di avviare un pompino durato troppo poco tanto era l'eccitazione di Gianni.
Dopo aver ingoiato anche quella sborrata schizzatagli direttamente in gola, aveva ripulito con la lingua ogni residuo umido prima di richiudere i pantaloni.
Nell'espressione soddisfatta di Gianni, la suocera leggeva anche la domanda non fatta sul perché il marito indossasse la gabbia di castità.
-Sai Gianni, mio marito è un porco pervertito e traditore e quando era lontano da me, non perdeva occasione per scoparsi qualche troia.
Io gli vogli bene anzi, ci vogliamo molto bene ma io sono molto gelosa e potevo tollerare che lui mi tradisse e così, sono stata costretta ad ottenere la sua fedeltà in modo coatto.
Adesso sono io che ho il controllo del suo uccello e del suo piacere.
Come vedi ha una struttura a gabbia di acciaio, comoda anche per l'igiene quotidiano.
La chiavetta ce l'ho solo io e se passa un periodo troppo lungo che non facciamo l'amore (Due tre settimane) glielo tolgo giusto il tempo di farsi una sega per scaricare lo scroto come mi ha suggerito il medico e poi glielo rimetto ancora in attesa della volta successiva.
Comunque, come hai potuto vedere riesco a farlo scaricare anche se ce l'ha addosso giocando col suo culo o i suoi testicoli da quando poi, ha cominciato a giocare anche con la figlia, le occasioni per farlo godere e sborrare non mancano.
Il porco pervertito, un giorno che io non ero in casa, l'aveva convinta anche a farsi scopare con indosso la gabbietta.
Dio solo sa come abbia potuto fare comunque, Giada mi ha detto di aver goduto e lui era riuscito a sborrarle dentro senza minimamente preoccuparsi del rischio di ingravidare la figlia per di più già sposata.. Il porco!
Comunque poi, si è pentito e ha chiesto scusa e allora, qualche volta gli tolgo la gabbietta e col preservativo addosso, li lascio soli a fare l'amore.
Tanto rimane tutto in famiglia.. che male c'è?!
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