Se questa è una nonna 14 - La mia futura sposa scopata🫂dal padre👄mentre Manuel sfascia 🤪il buco del c....di una nuora🤰gravida .

di
genere
incesti

Alla cena di quella stessa sera partecipavano io e mia sorella Lidia insieme a mia suocera (Sua mamma), Manuel ed il nonno di casa, suo padre naturale in compagnia di una nuora (Moglie di un suo figlio) col pancione che lui stesso aveva ingravidata quattro mesi prima, nel giorno stesso del matrimonio con suo figlio.

Per quella occasione, il marito era rimasto nella sua camera in attesa che la moglie, dopo aver fatto la conoscenza di Lidia, appena rientrata dal Brasile, ritornasse da lui che l'aspettava con ansia per sapere e fare l'amore.

L'incontro con Lidia che l'aveva conosciuta molti anni prima quando era ancora fidanzata, era stato molto caldo ed affettuoso.

Si erano subito riconosciute e si erano abbracciate unendo le labbra in un bacio voluttuoso, complice e carico di promesse.

In fondo la creatura che lei aveva in corpo, era figlia dello stesso padre e dunque, erano fratelli.

Mentre le due donne abbracciandosi strette si riconoscevano nella stessa incestuosa passione, la mamma di Lidia, si era inginocchiata davanti al "Nonno" e, dopo avergli slacciato i pantaloni, si era presa cura del suo ancora gagliardo e "Prolifico" cazzo con la bocca.

Quando infine la verga del vecchio era ben turgido e le due donne si erano staccate dal loro caldo abbraccio, la mamma aveva accompagnata Lidia, già senza mutandine, a sedersi in grembo al padre per infilarselo tutto nella fica:

-Ciao papà... finalmente!-

-Ciao cucciola, mi hanno detto che sei già una brava troietta e, bella come sei, chissà quanti ne hai già fatto impazzire:

-Baciami papà...baciami mentre mi fai l'amore!

Dio che bello, sentirti finalmente dentro di me e godere della tua lingua nella mia bocca così diversa dai bacini che mi davi da bambina mentre facevi l'amore con quelle la'!-

Il padre, tenendole la testa tra le mani ed il cazzo profondamente conficcato nella fica guardandola negli occhi vogliosi, le aveva risposto:

-Bada a come parli Lidia, le donne alle quali ti riferisci non sono sgualdrine, non sono "quelle là", ma sono le stesse che mi hanno reso felice, mi hanno fatto godere, hanno goduto loro stesse ed hanno dato piacere ai loro mariti e parenti e che mi hanno permesso di regalarti tanti fratellini e sorelline che al momento opportuno potranno far godere anche te!-

-Scusami papà, scusami, non volevo offenderle.
Il fatto è che già da ragazzina, quando venivo a trovarti in Italia, sapevo che tu eri il mio vero padre ed ero pazza dalla voglia di fare l'amore con te.

Non che l'altro papà non mi piacesse, anzi, con lui e la mamma ho goduto tanto ed imparato molte cose ma, il mio chiodo fisse eri tu, l'oggetto dei miei desideri eri tu ed in questo momento sei dentro di me!

Che meraviglia!

La mamma, mi aveva sempre impedito di venirti a cercare per via della mia età e delle regole della famiglia rimarcando anche il fatto che, tu non l'avresti voluto proprio per via della mia giovane età.-

-Giusto! In questa famiglia non è tollerata la pedofilia di qualunque genere di rapporto familiare si tratti!-

Aveva precisato il nonno e lei, insistendo aveva detto:

E poi la mamma, mi decantava i momenti in cui la facevi godere tra le tue braccia ed il fatto di sentirmi rifiutata, mi faceva soffrire molto.

Papà, ero rosa dalla gelosia e piangevo mentre mi masturbavo pensando a te!-

Mentre tra padre e figlia si svolgevano quei chiarimenti, la nuora si era avvicinata a Manuel ritirandosi poi, con uno scatto secco nel momento in cui, lui le aveva mostrato la bestia che custodiva nei pantaloni: "Dio che mostro! Ma come fanno le altra a prenderlo?-

A quel punto, era intervenuta mia nonna la quale, offrendosi già senza mutande, si era inginocchiata lasciando che Manuel dopo essersi lubrificato con la sua stessa saliva, la penetrasse direttamente nel culo con una potente spinta pelvica.

In quel momento, gli occhi della donna erano strabuzzati mentre dalle sue labbra, colavano vogliose gocce di saliva alla vista della facilità con la quale la "Vecchia" ingoiava quel mostruoso randello:

-Anch'io! Anch'io aveva gridato mettendosi carponi accanto a mia suocera impalata dalla verga gigante di Manuel.

A quel punto, vedendola così infoiata, ero intervenuto io per evitare che Manuel la sfasciasse mandandola in ospedale col culo rotto ed il rischio di provocarle un aborto.

Le avevo leccato io stesso la fica e il buco del culo, aprendola poi con le dita ed il grosso vibratore che mia nonna aveva sempre nella sua borsa.

Poi, dopo averla ben lubrificata con una crema emolliente e antidolorifica, l'avevo montata io stesso e, dopo averle riempito la fica con una mia sborrata, avevo lasciato che fosse la nonna con la sua esperienza ad accompagnare quel palo di carne nel suo corpo pregno.

Nella fica era entrato con una relativa facilità e dopo grida di dolore e tremuli lamenti, aveva avuto un primo orgasmo ed un altro ancora.

Quando però, la cappella oramai durissima, aveva superato lo sfintere anale, il suo lancinante urlo risuonato per tutta la casa, era stato sentito anche dal marito che, prontamente era accorso in aiuto della moglie.

Col culo sanguinante, l'aveva presa sottobraccio e, claudicante e coi rivoli di umori e di sangue che le colavano tra le cosce, se l'era riportata nella loro camera.

A quella scena Lidia che continuava a cavalcava il cazzo del padre collezionando orgasmi su orgasmi, mordendogli il lobo dell'orecchio, gli aveva sussurrato sardonica: "Dilettante!" "E tu Troia!" le aveva risposto il padre mentre accelerando le spinte, le aveva riempito la fica coi suoi bollenti fiotti di sborra.

Dopo la cena, Lidia, sua mamma e suo padre se ne erano andati da soli nella camera del "Vecchio" dove avrebbero trascorso tutta la notte mentre io e la mia mamma, siamo andati nella mia camera insieme a Manuel per continuare a giocare col suo cazzone che non aveva ancora sborrato.

segue

scritto il
2025-12-04
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