Se questa è una nonna! 11 - La nonna🤱 con Manuel: Abbracciati🫂 in delirio dei sensi👄💞

di
genere
incesti

Io ero in camera sul letto coniugale dei miei insieme a Lidia, mia sorella rientrata da Rio de Janeiro mentre sua madre (Mia nonna) si era chiusa nella sua camera insieme a Manuel, il meticcio brasiliano fidanzato di mia sorella, mia promessa sposa.

L'arrivo di Manuela a casa, aveva acceso un fuoco tra le cosce di mia nonna che l'aveva spinta a gettarsi tra le sue potenti braccia per trascinarlo subito nell'alcova che lei, aveva preparato da giorni senza dire niente a me ed al resto della famiglia.

D'altra parte, troppo tempo era passato dall'ultima volta che si erano visti, il giorno della partenza ed avevano fatto l'amore.

La sua frustrazione e quella di Manuel, era pari solo al desiderio di scopare per recuperare il tempo perduto.

Per lei Manuel era come un figlio avendolo visto crescere ed avendolo addestrato lei stessa ai piaceri del sesso.

Per lei era come un figlio appunto, e questo esaltava ed appagava ogni suo desiderio incestuoso.

Gli stessi sentimenti incestuosi affollavano la mente di Manuel che aveva vissuto il suo "Addestramento" insieme a Lidia con la quale aveva un rapporto ugualmente incestuoso trattandola alla stregua di una sorella.

Erano cresciuti insieme ed insieme avevano fatto i primi giochi al dottore, scoprendo il loro cambiamenti e le differenze dei loro corpi senza andare però, mai oltre piccoli toccamenti, carezze ed esplorazione dei loro corpi con tutti i 5 sensi.

Aveva poi provveduto poi la mamma al momento opportuno, ad addestrarli a dovere.

Per più di 2 ore, chiusi nella loro stanza, avevano fatto sesso come innamorati, come mamma e figlio, e come amanti, con punte di lussuria animaleschi!

Si baciavano, si accarezzavano, si graffiavano, si mordevano mentre lui col suo spropositato randello la penetrava in ogni orifizio allargandola e facendola sentire piena come con nessun altro.

Le prime volte, mia nonna non riusciva a controllare la potenza dei suoi orgasmi e delle sue copiose sborrate che, trovando spazi troppo stretti, schizzavano fuori dai bordi delle labbra della bocca e della fica e, dalle le increspature anali inzozzando ogni cosa coi suoi spruzzi.

Col tempo aveva imparato a capire quando era il momento di stringere i muscoli della vagina facendosela riempire sino a farla assorbire dalle mucose vaginali e dall'utero.

Quanto all'ano, ben serrato, i fiotti risalivano sino a riempire il canale rettale dandole la lussuriosa sensazione che lo sperma potesse risalire sino in gola.

Le sborrate in bocca, erano forse le più difficili da gestire giacché, aveva impiegato più tempo per riuscire ad imboccare completamente l'enorme cappella ma poi, superato anche il problema dei conati di vomito, riusciva a a farlo godere col foro uretrale attaccato all'esofago e dunque, tutti i fiotti, colavano spruzzando, direttamente nello stomaco.

Quell'operazione la esaltava più di ogni altra giacché, solo un terzo della verga le entrava in bocca (La cappella e parte del fusto) mentre gli oltre venti centimetri che restavano li stringeva con entrambe le mani come fosse un flauto: "Vieni Manuel che ho voglia di suonare il tuo strumento!" Gli diceva ridendo quando voleva farlo godere nella sua bocca.

In effetti, anche se potevano apparire strani, i suoni, gli gorgoglii, i conati, gli ansimi , i rantoli ed i grugniti prodotti da quei pompini, avrebbero potuto benissimo sortire da uno strumento musicale.

Chiunque avesse conosciuto queste cose, avrebbe capito il motivo di quell'urgenza che li aveva fatti appartare con tanta fretta; Lei bramava per quel cazzone mentre lui, negli spasmi dell'orgasmo, con gli occhi chiusi immaginava di fare sesso con sua madre "Quella vera!" come la vedeva fare da bambino con suo padre ed i suoi fratelli neri.

Alla fine di quell'interminabile seduta di sesso consumata in ogni possibile postura, erano usciti dalla stanza nudi, sporchi di sudore e umori corporei per sfilare stravolti ma gioiosi davanti ai familiari che attirati dalle loro grida, si erano assiepati davanti alla porta.

Un'applauso li aveva accolti mentre dalla sua fica, rivoli di sperma colavano ancora tra le cosce e dal cazzo di Manuel pendulo come una proboscide, lacrime di sborra filavano verso il pavimento.

Segue




scritto il
2025-12-01
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