Una famiglia normale

di
genere
incesti

Lei sapeva a che ora il papà sarebbe arrivato a casa dal lavoro.

La mamma quel giorno sarebbe rientrata più tardi del solito e lei, era tornata a casa eccitata a causa di un rapporto col fidanzato, interrotto, a scuola, dall'arrivo improvviso di alcuni rompipalle.

Tornata a casa fremeva eccitata dalla voglia di godere e non volendo aspettare l'arrivo della mamma e neanche masturbarsi, aveva deciso di prepararsi ad accogliere il padre come piaceva a lei.

Quando l'uomo era rientrato, l'aveva trovata distesa sul suo letto nuziale, completamente nuda nell'atto di masturbarsi.

-Ciao Barbara, che fai?-

-Ciao papà, non lo vedi, mi sto masturbando!-

Il padre senza fare altre domande e senza alcun commento, aveva lasciato cadere a terra la borsa dei documenti e chinandosi sulla figlia, le aveva messo le braccia sotto le gambe e sollevandola, aveva cominciato a leccarle la fica.

Le aveva leccato la fica e il buco del culo procurandole tre orgasmi a catena poi, senza spogliarsi, si era aperta la patta dei pantaloni e sfilando il cazzo già duro, glielo aveva messo dentro.

Alle spinte del padre la ragazza si contorceva e contemporaneamente ne contrastava gli affondi aumentando la potenza lussuriosa delle spinte.

Il padre aveva una dotazione normale ma, in quella postura, ad ogni spinta, il glande si schiantava sull'utero della figlia procurandole spasmi di dolore e fitte di piacere concluse con due orgasmi l'uno dietro l'altro.

Infine il padre, mordendole i fianchi con una stretta dolorosa delle mani, le si era inchiodato dentro ed aveva cominciato a riempirla coi suoi caldi fiotti di sperma.

Poi, chinandosi su di lei, l'aveva baciata sulla bocca prima teneramente e poi, facendosi largo tra le sue labbra carnose, le aveva infilato la lingua corrisposto da lei che a sua volta intrecciava la sua incuneandosi anche tra le labbra del padre in una danza liquida e vorace.

-Grazie papà, ne avevo proprio bisogno.-

-Grazie a te porcellina!-

Mentre il padre andava nel suo studio prima di tornare in camera e cambiarsi, la ragazza, senza lavarsi, aveva indossato una tutina leggera da casa ed era andata in cucina a preparare la cena.

Al suo arrivo la mamma l'aveva trovata ancora indaffarata vicino ai fornelli.

Al rumore dei tacchi ed al suo ciao,la ragazza si era girata per andarle incontro e salutarla con un bacio come faceva sempre.

-Ciao cucciola, dov'è papà?-

-Nel suo studio mamma.-

-Com'è andata la giornata a scuola?-

-A scuola bene mamma ma era stata lo stesso una giornata di merda prima che tornasse papà.-

A quel punto la mamma allontanandola un po' da se, aveva gettato lo sguardo sul petto e tra le gambe:

-Bene, bene, vedo che il papà è riuscito a raddrizzare la tua giornata anche in mia assenza.

Grazie di avermelo detto senza parlare!-

Aveva ripreso sorridendo la mamma, notando il pigiama bagnato all'altezza dell'inguine e dell'attaccatura dell gambe.

-Scusami mamma, scusami se non ho aspettato te ma sai, quando sono tornata a casa ero eccitatissima per colpa di quegli stronzi che ci avevano interrotto sul più bello.

Io e Roberto eravamo nella sala professori a fare l'amore quando lo schiamazzo di quattro ragazzotti ci aveva interrotti proprio nel momento in cui stava montando il mio primo orgasmo.

Che nervi cazzo!

ERo già tutta bagnata ed anche Roberto stava per venire.

Proprio allora dovevano passare quelli li?-

-Non te la prendere cucciola, fortuna che hai un papà meraviglioso che ti capisce.-

-Grazie mamma!-

-A che punto è la cena cucciola?-

-E' tutto pronto mamma, bisogna solo apparecchiare la tavola.-

-Ah bene!

Non vorrai però sederti a tavola così, ancora bagnata?

Appoggiati un attimo al tavolo prima di mettere la tovaglia.

La ragazza si era distesa sul tavolo e la mamma dopo averle abbassato il pigiama le aveva allargato le gambe e le aveva leccato la fica facendola godere ancora e ripulirgliela con la lingua, da ogni traccia di sborra.

-Così va meglio cucciola. Adesso mentre io vado a fare una doccia, tu cambiati il pigiama e poi apparecchia la tavola che ho una fame da lupi.

segue
scritto il
2025-12-05
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