Una famiglia normale 2 -💞🤱👄👩🏻‍❤️‍👨🏻 La mamma chiavata da uno sconosciuto nel cesso di un cinema.

di
genere
incesti

Fasciata come una seconda pelle da un fuseaux color carne aperto proprio "Lì" come quelli della mamma,Barbara era accucciata in grembo al padre col pene dentro di lei sino al contatto dei testicoli con le grandi labbra della fica.

Col respiro corto del padre dietro di lei, era rivolta verso la mamma seduta di fronte sul lato opposto della tavola e parlavano di ciò che era accaduto quel mattino.

Quando i genitori era giunti in cucina, la ragazza stava canticchiando e saltellando giuliva per la felicità mentre appoggiava le pietanze sulla tavola già imbandita e decorata da un piccolo bouquet di fiori colorati a centrotavola.

Dopo aver baciato la mamma sfiorandole le labbra ed il padre con un rapido lingua in bocca, si erano seduti nelle abituali posizioni col papà a capotavola, la mamma di fronte e lei di lato tra i due.

-Grazie papà, oggi mi hai dato davvero un gran sollievo col tuo aiuto.

Rientrando a casa, ero distrutta dalla frustrazione di un orgasmo interrotto a metà.

Grazie anche a te mamma, che hai subito capito cosa era successo e mi hai dato il tuo magnifico e prezioso contributo necessario a ridarmi l'equilibrio che mi sembrava di aver perso.-

-Ma cos'è successo esattamente cucciola?-

Aveva chiesto la mamma.

- Mamma è successo che Roberto non aveva la macchina sulla quale abitualmente ci appartiamo per fare l'amore e dunque, approfittando del fatto che nell'università non c'era nessuno, eravamo entrati in un locale dei professori, in quel momento vuoto ed avevamo cominciato a fare l'amore.

Sul più bello, proprio nel momento che sentivo salire il mio orgasmo ed aumentare le contrazioni di Roberto, ci era giunto lo starnazzare di un gruppetto di ragazzi che si avvicinavano alla nostra porta che avevamo lasciato aperta.

Per sottrarci a quello sgradito incontro, ci eravamo ricomposti ed alla velocità della luce, ci eravamo nascosti dietro un armadio.

Quando il pericolo sembrava passato, la mia voglia di riprendere era più forte di prima mentre Roberto un po' tremebondo, aveva detto che aveva ancora paura e che, la voglia gli era passata.

In effetti il pisello gli si era ritratto ed a stenti ero riuscita a ritrovarlo.

Tornando a casa più eccitata che mai, incazzata con Roberto e frustrata come un cane bastonato, mi ero spogliata e mi ero distesa sul mio letto per masturbarmi.

Poi mi ero ricordata che di li a poco sarebbe rientrato papà e dunque, mi ero spostata dal mio lettino sul vostro lettone e nuda, con le cosce aperte ed una mano in mezzo alle gambe, avevo aspettato il suo rientro.

Dio che meraviglia mentre mi leccava facendomi avere due orgasmi prima di mettermelo dentro per condividere con me il mio terzo orgasmo e per infiammarmi tutto il corpo coi suoi caldi schizzi.

Poi sei arrivata tu, meravigliosa a completare l'opera con la tua lingua frusciante e ruvida come quella di una gatta.

Che meraviglia! Grazie, grazie a te mamma ed a te papà!-

I genitori l'avevano ascoltata in silenzio prima di farle una ovvia domanda:

-Ma barbara, che senso ha scopare in macchina o in un luogo a rischio quando lo potete tranquillamente fare a casa sul tuo letto?-

-E' proprio questo il punto mamma!

Lo sai com'è Roberto.

Riservato e geloso com'è delle sue cose, non vuole che si sappia che facciamo l'amore.

Lui vuole presentarmi come una fidanzata seria, pulita e illibata da condurre vergine sull'altare.

Queste sono le regole della sua famiglia che lui, trasferisce anche nei rapporti con voi ed altre persone.

Lo vedete anche voi che quando viene a studiare da me, lascia sempre la porta aperta per evitare che vi facciate strane idee senza sapere quanto piacere vi farebbe se oltre che studiare facessimo anche l'amore.-

Alla fine della cena, quando erano alla frutta, Barbara si era alzata e , dopo aver baciato la mamma con la lingua, ed un sorriso ammiccante, si era trasferita tra le braccia del padre e gli si era seduta in grembo con la gambe larghe in modo da favorire la penetrazione del suo cazzo nella sua fica.-

A quel punto la mamma, a conclusione di quella incredibile discussione aveva deciso di gettare un asso sul tavolo rivelandole una cosa che non le avevano mai detto nonostante l'intimità sessuale che li legava da più di un anno:

- Sai Barbara, anche a me e tuo padre era successa una cosa simile un giorno in cui al cinema ci si era scatenata improvvisa la voglia di fare l'amore.

Bada, non era un film porno ma era talmente noioso, che, piuttosto che continuare a guardarlo, ci eravamo toccati eccitandoci a vicenda.

Ci eravamo così, alzati ed appartati in un box del bagno delle donne.

Mentre tuo padre era seduto sul Water io ero in ginocchio e glielo stavo succhiando quando avevamo sentito il brusio di due maschi che subito dopo, abbassando il tono della voce, avevano cominciato a fare sesso orale.

D'un tratto quello in ginocchio che come me gli stava facendo un pompino, si era bloccato dicendo:

-Cazzo, abbiamo compagnia! C'è qualcuno li dietro!-

A quel punto, il ragazzo in piedi, tenendosi con una mano il pantalone per evitare di perderlo, si era avvicinato ed aveva aperto la porta che non avevamo chiuso.-

Dopo una breve pausa aveva aggiunto rivolgendosi al marito:

-Vuoi continuare tu il racconto amore?!-

-Si, certo!-

Aveva chiosato il padre col fiato corto ed un tono roco della voce.

-Aprendo la porta, quel giovane ci si era presentato davanti con la verga in tiro, umida di saliva, il glande gonfio e livido, il gambo scuro vergato di vene a rilievo che si ergeva ritto sopra lo scroto ricoperto di peli neri che a malapena riusciva a stringere con le dita della mano.

Io e tua madre ci eravamo scambiati uno sguardo quasi d'intesa e lei, come ipnotizzata, aveva reagito all'invito del ragazzo "Se la signora vuole, può gradire!" avvicinando la bocca a quell'incredibile cazzo e dischiudendo le labbra, aveva tirato fuori la lingua come a volerne assaggiare il sapore.

Poi, incoraggiata dalla spinta della mia mano dietro la sua nuca, lo aveva preso in bocca.

A quel punto il ragazzo avvicinandosi ed assumendo una postura più comoda, le aveva messo le mani dietro la testa per darle il ritmo del pompino.

Quel giovane (Sicuramente di qualche anno più grande di me), si stava facendo fare un pompino dalla mia fidanzata eppure, dandomi del lei, sbuffando mi aveva detto: "Se vuole, si faccia fare anche lei un pompino da quel frocio dalla bocca di rosa!

In un attimo Bocca di rosa, questo il suo nome d'arte, era prono davanti a me, per prendersi cura con le mani e la bocca del mio cazzo diventato durissimo in quell'insolita circostanza.

Dopo più di un quarto d'ora di quel trattamento, il giovane aveva messo le mani sotto le ascelle di tua madre e, sollevandola, l'aveva fatta girare chinandola con la testa sull'asse del cesso, le aveva strappato le mutande e glielo aveva messo nella fica senza fatica per quanto era bagnata.

La stessa cosa aveva fatto "Bocca di rosa" che si era girato e ponendosi col culo scoperto a pecoroni, mi aveva invitato a incularlo.

Dio che situazione Barbara, io e tua madre sembravamo posseduti dal demonio tale era la libidine con la quale lei si faceva chiavare mentre io inculavo Bocca di rosa.

Tua madre aveva gridato non so quante volte in preda a devastanti orgasmi che aumentavano la mia eccitazione facendomi sprofondare sempre più dentro il culo già sfondato di quel ragazzo.

La cosa che però, aveva scosso più in profondità il mio corpo e la mia mente, era stato il grugnito del ragazzo quando aveva cominciato a scaricare fiumi di sborra nel corpo di tua madre.

Un urlo, un grugnito bavoso, che come un ruggito feroce, assecondato dalle urla di tua madre "Godo.. godo.. sborra sborrami dentro..aprimi..spaccami..godo..godooooooooo" mi aveva scosso come una frustata nel corpo e nella mente facendomi scaricare nel retto di quel ragazzo martoriato dal mio cazzo e dalle unghie conficcate nella carne, fiotti e fiotti e fiotti di sborra.

Dio che bestia quel ragazzo! Un vero animale che senza chiedere se poteva, l'aveva inseminata coi suoi spruzzi di sperma col rischio di ingravidarla.

Certo, mentre lui si scaricava, tua madre lo incitava a farla godere, chiavarla più forte e sborrarle dentro in un delirio senza controllo.

Fortuna che lei già prendeva la pillola altrimenti....chissà!

Sfilandomi dal mio cazzo, il ragazzo era scivolato tra le cosce di tua madre per raccogliere con la bocca il fiume di sperma e umori che le colavano dalla fica.

Mentre lui leccava, io aveva raccolto le mutande di tua madre e mi ci ero pulito dalle disgustose eiezioni del ragazzo.

Da quell'episodio avevamo tratto due lezioni: la prima è che non bisogna mai fidarsi della capacità di controllo della propria libidine e la seconda, e che non bisogna mai rimanere sprovvisti di preservativi per evitare gravidanze e disgustosi insozzamenti del cazzo e del buco del culo.-

Barbara aveva ascoltato come in trance il racconto del padre alla fine del quale, si era ritrovata con la fica piena di sperma e madida dei suoi stessi umori.

-Fortuna che anch'io prendo la pillola!-

Aveva detto ridendo e mostrando le dita bagnate ai genitori che la guardavano orgogliosi di tanta disinvolta figlia.

A quel punto la mamma si era distesa per terra e la ragazza con disarmante naturalezza, le si era seduta sul viso per farsi leccare la fica ben aperta e gocciolante.

segue


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scritto il
2025-12-06
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