Se questa è una nonna! 12 - Mia nonna e suo marito alla fattoria🐕- Io e mia sorella🫂💞👄

di
genere
incesti

Manuel e mia nonna erano esciti dalla stanza per dare prova a tutta la famiglia, nonostante la loro differenza di età, della loro capacità di godere in modo intenso e assai trasgressivo i piaceri del sesso.

Lei infatti aveva quasi 60 anni mentre lui da poco aveva compiuto i venti e, nonostante quella differenza, la passione e la voglia di godere che li univa era la stessa.

Quanto a me e mia sorella invece, eravamo ancora chiusi nella nostra camera giacché, oltre che fare l'amore, lei aveva una voglia pazzesca di raccontare la sua storia e di come in pochissimo tempo, era riuscita a diventare come sua madre, una "Troietta" capace di passare da un cazzo all'altro, da una fica all'altra con la massima disinvoltura senza vergogna ne inibizioni e con la capacità di godere e far godere i suoi partners, mantenendo comunque sempre, il controllo della situazione.

Sino a quel momento i suoi rapporti incestuosi si erano limitati alla mamma (Mia nonna) ed al papà che, seppure non era quello genetico, era pur sempre il marito della mamma e l'uomo che l'aveva cresciuta come un padre e l'aveva sverginata al compimento dei suoi 18 anni.

In verità lei avrebbe voluto farlo prima giacché in Brasile, l'incesto e la maggiore età per il sesso, erano concetti alquanto elastici e piuttosto diffusi e condivisi.

Lei spesso aveva assistito agli incontri dei suoi con altre persone tra le quali anche dei trans ed altrettanto spesso aveva ascoltato a tavola i loro racconti più trasgressivi tra i quali, quello che più l'aveva impressionata era di quando, in una fattoria avevano avuto un rapporto con due cani.

Tutto era cominciato quando il padre aveva portato a casa due ragazzoni neri che si occupavano di cavalli in un maneggio all'interno di una grossa piantagione di canna da zucchero.

Due mandingo in grado di farli godere entrambi per ore con le loro dotazioni extra.

I due un giorno, li avevano invitati ad andare a fare sesso "Creativo" all'interno del fienile della fazenda.

Farsi scopare entrambi in quell'ambiente cosi naturale e bestiale(Da lontano avevano visto una persona in ginocchio sotto un cavallo dal cazzo enorme sfoderato) aveva ulteriormente alzato il livello delle loro voglie trasgressive al punto che, al culmine della lussuria, uno dei due negroni, aveva proposto di farsi scopare da due cani addestrati addestrati alla monta umana.

Tale era il livello di libidine del marito che aveva accettato subito di provare lui per primo mentre la moglie, più controllata aveva voluto aspettare.

Il culo già ben aperto dai due ragazzi e sborrato da uno di loro, era stato offerto, nella postura di una cagna, al golden retriever mentre gocciolava ancora.

Quanto al boxer, attratto dall'odore della femmina, col cazzo già sfoderato aveva cercato di leccarle la fica subitamente allontanato da lei.

L'altra bestia invece, aveva preso a leccare l'ano del marito e poi, senza bisogno di alcun aiuto, gli era salito in groppa e trovandolo già ben aperto e lubrificato, l'aveva infilzato al primo colpo dando inizio ad un frenetica monta.

Notoriamente i cani cominciano a rilasciare gocce di sperma già all'inizio, mentre leccano il sesso della cagna ma quasi subito, mentre hanno già dentro il cazzo, si apre il nodo che li lega alla cagna.

Da quel momento, ogni spinta cessa mentre inizia la sborrata vera e propria che in quel caso era andata avanti per quasi mezz'ora prima che il nodo si sciogliesse.

Per tutto il tempo, l'uomo aveva goduto come una vera cagna col corpo avvinghiato dal cane, con la mentre perversa ed il cazzo dal quale sin da subito, avevano cominciato a colare filamenti di sborra senza orgasmo e senza una vera eiaculazione.

Una specie di mungitura, insomma!

A quel punto, alla vista del marito, anche lei, infoiata come una cagna, aveva voluto essere montata dal Boxer il quale, nella scomoda postura del "Missionario, le aveva subito sborrato dentro facendola godere ma, senza riuscire a legarsi col nodo.

Invitata dai due ragazzi, si era sdraiata ed aveva cominciato a succhiare il cazzo della bestia che continuava a gocciolarle in bocca il suo sperma liquido e caldo.

Poi lei, oramai completamente preda della lussuria, si era sdraiata sotto il marito e quando il cazzo della bestia si era sfilato, un fiume di sperma le era colato in bocca dal cazzo del cane e dal buco del culo del marito.

Insieme a lui, poi lo avevano spompinato ancora sino ad accasciarsi sfiniti sul pavimento cosparso di paglia e bagnato di sborra.

Non l'avevo più fatto ma, il ricordo di quella volta, aveva riempito di racconti le molte giornate e mesi a seguire mentre Lidia ascoltava e si eccitava per essere pronta a scopare come porci, con mamma e papà.

Appena entrati in camera, prima ancora che ci spogliassimo, Lidia mi aveva baciato in bocca con libidine e poi, lasciandosi scivolare sul mio cormo ancora in piedi, si era inginocchiata e dopo avermi aperto i pantaloni se lo era preso in bocca e mi aveva fatto un pompino senza mai fermarsi (Come faceva la mamma, mia nonna!) sino a che, con le labbra ben serrate, mi aveva fatto sborrare ingoiando ogni goccia di sperma: "Mmmm.. buono, buono davvero! Aveva ragione la mamma quando diceva che la tua crema è più dolce e gustosa di qualunque altra avesse provato" mi aveva detto.

Poi, dopo avermi baciato ancora, ed esserci spogliati e portati sul letto aveva aggiunto:

-Adesso leccami e fammi godere e poi, chiavami e fammi godere ancora.

Sai Gigi, la mamma mi ha parlato molto della tua potenza, della tua resistenza e della tua capacità di ricarica e questo è il momento di darmene prova.

Chiavami fratellino, chiavami e riempimi di sborra sino a farmi impazzire.

Che meraviglia avere tutti per me un marito col cazzo grosso e sempre duro che mi chiava e mi fa godere come se il tempo non avesse mai fine ed un fidanzato col cazzo asinino che mi apre e mi fa sentire piena di carne sino allo stomaco e che mi monta per quasi un'ora prima di versarmi in corpo o in bocca un fiume di sborra bollente e poi, si abbandona per molto tempo tra le mie braccia in modo languido offrendomi il suo giocattolo grosso e morbido come un orsacchiotto in letargo da accarezzare e leccare sino al suo risveglio.

Ma Manuel non ha solo quel dono, ha anche una lingua fantastica, due coglioni grossi e morbidi e due chiappe col buchino annesso veri e propri giocattoli per femmine insaziabili ed esigenti come me e la mia mamma.-

Quelle parole me lo avevano fatto diventare ancora più duro di quanto già lo fosse e lei, senza indugio, mi si era messa sopra e se l'era infilata nel culo cavalcandomi con violenza sino a che, dopo tre orgasmi, non mi aveva implorato di sborrare riscaldandole
il retto mentre con le dita le "Lavoravo" la fica madida di umori e il grilletto turgido come un vero cazzetto.

segue

scritto il
2025-12-02
7 0
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.