Nessun fastidio2
di
Troy2a
genere
incesti
Che sono la pecora nera della famiglia credo di averlo già detto, ma ancor più che lo si sia capito. Eppure, la facilità con cui ero riuscito a scopare mia madre mi portava a pensare che, tutto sommato, avevo buona compagnia in famiglia. Tuttavia, avevamo ben poche occasioni di ripetere quella stupenda mattinata: la casa era libera solo nelle ore antimeridiane e, se anche mia madre lebera 3 giorni a settimana, io avevo gli impegni della scuola e lei era stata categorica: avrebbe chiuso ogni porta se il mio rendimento scolastico si fosse abbassato. Poi, la domenica eravamo tutti a casa: ne consegue che le nostre scopate erano una rarità. Quando succedeva di essere sicuramente liberi, ci piaceva, dopo aver scopato come ricci, rimanere nel letto a coccolarci e a parlare di quegli argomenti che, alla presenza di altri , non avremmo mai affrontato.
“Hei, mamma! Quali erano le vostre fantasie erotiche, da giovani?”
“Tesoro, quando ero giovane, qui, si fantasticava poco. Erano tutti tabù che non si potevano infrangere. Gli uomini avevano più libertà ed il loro sogno ricorrente era quello di potersi scopare due donne contemporaneamente. Era il sogno anche di tuo padre, anche se dubito che avrebbe retto. Invece, le vostre?”
“Lo hai detto, mamma! Noi abbiamo molta più libertà: diciamo che difficilmente ci immaginiamo soli. Ci piace farci idee su sesso di gruppo. Devo dire, comunque, che pochi sognano di scopare due donne. È molto più facile trovare chi vorrebbe condividere la propria donna con 2 o più uomini. E penso che sia anche più facile, non credi?”
“Beh, credo sia un fatto naturale, di conformazione fisica e fisiologica.”
“E a te darevìbbe fastidio una cosa del genere?”
“Non lo so! Non ho mai provato. Anzi, ad essere sincera, non ho mai pensato di fare le corna a tuo padre e non mi aspettavo di farlo con la leggerezza con cui gliele faccio con te.”
Mi abbracciò e mi baciò con un’intensità indimenticabile. Quando si staccò, la fissai negli occhi.
“Mamma, non mi basta le volte che lo facciamo.”
“Tesoro, lo sai che non è facile. E poi, non hai le tue ragazzine?”
“Mamma, non riescono a darmi le metà delle sensazioni che provo con te: sei unica! Cercherò una soluzione, se anche tu lo vuoi.”
“ti sembro una che si tira indietro da una bella scopata, soprattutto con un giovane che ti fa sentire così importante?”
Circa una settimana dopo, mentre lei si preparava per andare al lavoro ed io a fare colazione, posai sul tavolo due chiavi, attirando la sua attenzione.
“Di che sono?”
“Sono le chiavi della casa a mare di Fabrizio. Mi ha fatto la copia! Possiamo andarci quando vogliamo!”
“Già! E se arrivano i suoi?”
“Non ci vanno mai in questa stagione. Solo poche volte ci va lui per controllare che sia tutto a posto.”
venne vicino e mi baciò
“Vuoi dire che abbiamo un nido tutto nostro da usare quando ci pare?”
“Voglio dire che ho voglia di scopari oggi stesso, ma tocca a te trovare una scusa per uscire.”
“per quella, diventerò una maestra, sta tranquillo.”
Prendemmo ad andare in quella casa due o tre volte la settimana: ci eravamo creato un angolo con le nostre cose, quali lenzuola ed asciugamani e ci facevamo delle scopate memorabili, senza paura che arrivasse qualcuno…
Anche perché sapevo che Fabrizio sarebbe arrivato e sapevo anche in quale giorno: eravamo d’accordo. Avevo una fiducia infinita nella sua discrezione, al punto di volerlo coinvolgere nel tentativo di imputtanire mia madre, di farle provare il sesso a tre.
La porta si aprii con un leggero cigolio che la fece trasalire ed anche io finsi di spaventarmi.
“Oh, scusate!”
Mia madre cercò di coprirsi al meglio, con il lenzuolo. Mentre io, alzandomi, mi dirigevo verso Fabrizio, cercando di nascondere il nostro piano.
“Conosci mia madre, vero? Non so spiegarti come sia successo, ma confido nel tuo silenzio. Se vuoi ti restituisco le chiavi.”
“Non devi, assolutamente e state tranquilli che non parlerò. Anzi, ti invidio tanto.”
“possiamo stare tranquilli? Sicuro?”
“Puoi metterci la mano sul fuoco!”
Fece per andarsene.
“Non vuoi salutare mia madre!”
“Oh, sì, certo! Che screanzato!”
Si avvicinò al letto porgendo la mano amia madre che, per ricambiare, dovette mollare un po’ il lenzuolo, che scivolò, scoprendole il seno. Lui fissò quelle mammelle piene, rimanendo col braccio teso che non raggiungeva mai quello di mia madre.
“Oh al diavolo!” Esclamai “Ormai la frittata è fatta. Fermati con noi.” Poi, rivolgendomi a mia madre “O ti dà fastidio?”
“Potrò dirtelo solo dopo!”
Non servivano altre parole: Fabrizio ci mise un attimo a spogliarsi e senza alcun problema si fiondò a baciare mia madre, mentre io mi posizionavo alle sue spalle e le spingevo il cazzo nel culo. Fu un pomeriggio intenso, in cui le facemmo di tutto, in particolare, alternandoci tra fica e culo, le facemmo fare una bella esperienza di doppia penetrazione. Ma il suo massimo piacere fu quando entrambi le infilammo il cazzo nella fica.
“Oddio! È meraviglioso: non pensavo si potesse fare. Mi state prosciugando la fica a furia di farmi squirtare. Siete due porci ed io la vostra degna compagna.”
“Zitta e godi, mamma! Ti posso garantire che non avremmo potuto trovare una donna più calda di te. Scoparti è stupendo!”
“Davvero, signora! Sono felicissimo di essere capitato qui per caso. È una fortuna che passa una volta nella vita.”
Lei volle che le venissimo in bocca, entrambi. Ingoiò avidamente la nostra sborra, prima di stendersi sul letto, attirandoci sul suo seno e tenendoci abbracciati. Ci addormentammo e ci svegliammo che il sole era ampiamente tramontato. Il telefono di mia madre squillava disperato.
“Dove siete? È successo qualcosa?”
“Nulla, amore! Solo non ci siamo accorti che si era fatto tardi. Dieci minuti e siamo a casa.”
Lasciammo tutto in disordine: saremmo tornati presto. In macchina, soli, le chiesi
“Allora?”
“Nessun fastidio, anzi… se intendi questo. Ma non lo so se Fabrizio è capitato lì per caso” aggiunse sornione.
Le sorrisi
“Allora posso dirgli che può venire quando vuole’”
“D’altronde è casa sua, no?”
Le misi una mano tra le cosce
“Sei impareggiabile, mamma!”
“Hei, mamma! Quali erano le vostre fantasie erotiche, da giovani?”
“Tesoro, quando ero giovane, qui, si fantasticava poco. Erano tutti tabù che non si potevano infrangere. Gli uomini avevano più libertà ed il loro sogno ricorrente era quello di potersi scopare due donne contemporaneamente. Era il sogno anche di tuo padre, anche se dubito che avrebbe retto. Invece, le vostre?”
“Lo hai detto, mamma! Noi abbiamo molta più libertà: diciamo che difficilmente ci immaginiamo soli. Ci piace farci idee su sesso di gruppo. Devo dire, comunque, che pochi sognano di scopare due donne. È molto più facile trovare chi vorrebbe condividere la propria donna con 2 o più uomini. E penso che sia anche più facile, non credi?”
“Beh, credo sia un fatto naturale, di conformazione fisica e fisiologica.”
“E a te darevìbbe fastidio una cosa del genere?”
“Non lo so! Non ho mai provato. Anzi, ad essere sincera, non ho mai pensato di fare le corna a tuo padre e non mi aspettavo di farlo con la leggerezza con cui gliele faccio con te.”
Mi abbracciò e mi baciò con un’intensità indimenticabile. Quando si staccò, la fissai negli occhi.
“Mamma, non mi basta le volte che lo facciamo.”
“Tesoro, lo sai che non è facile. E poi, non hai le tue ragazzine?”
“Mamma, non riescono a darmi le metà delle sensazioni che provo con te: sei unica! Cercherò una soluzione, se anche tu lo vuoi.”
“ti sembro una che si tira indietro da una bella scopata, soprattutto con un giovane che ti fa sentire così importante?”
Circa una settimana dopo, mentre lei si preparava per andare al lavoro ed io a fare colazione, posai sul tavolo due chiavi, attirando la sua attenzione.
“Di che sono?”
“Sono le chiavi della casa a mare di Fabrizio. Mi ha fatto la copia! Possiamo andarci quando vogliamo!”
“Già! E se arrivano i suoi?”
“Non ci vanno mai in questa stagione. Solo poche volte ci va lui per controllare che sia tutto a posto.”
venne vicino e mi baciò
“Vuoi dire che abbiamo un nido tutto nostro da usare quando ci pare?”
“Voglio dire che ho voglia di scopari oggi stesso, ma tocca a te trovare una scusa per uscire.”
“per quella, diventerò una maestra, sta tranquillo.”
Prendemmo ad andare in quella casa due o tre volte la settimana: ci eravamo creato un angolo con le nostre cose, quali lenzuola ed asciugamani e ci facevamo delle scopate memorabili, senza paura che arrivasse qualcuno…
Anche perché sapevo che Fabrizio sarebbe arrivato e sapevo anche in quale giorno: eravamo d’accordo. Avevo una fiducia infinita nella sua discrezione, al punto di volerlo coinvolgere nel tentativo di imputtanire mia madre, di farle provare il sesso a tre.
La porta si aprii con un leggero cigolio che la fece trasalire ed anche io finsi di spaventarmi.
“Oh, scusate!”
Mia madre cercò di coprirsi al meglio, con il lenzuolo. Mentre io, alzandomi, mi dirigevo verso Fabrizio, cercando di nascondere il nostro piano.
“Conosci mia madre, vero? Non so spiegarti come sia successo, ma confido nel tuo silenzio. Se vuoi ti restituisco le chiavi.”
“Non devi, assolutamente e state tranquilli che non parlerò. Anzi, ti invidio tanto.”
“possiamo stare tranquilli? Sicuro?”
“Puoi metterci la mano sul fuoco!”
Fece per andarsene.
“Non vuoi salutare mia madre!”
“Oh, sì, certo! Che screanzato!”
Si avvicinò al letto porgendo la mano amia madre che, per ricambiare, dovette mollare un po’ il lenzuolo, che scivolò, scoprendole il seno. Lui fissò quelle mammelle piene, rimanendo col braccio teso che non raggiungeva mai quello di mia madre.
“Oh al diavolo!” Esclamai “Ormai la frittata è fatta. Fermati con noi.” Poi, rivolgendomi a mia madre “O ti dà fastidio?”
“Potrò dirtelo solo dopo!”
Non servivano altre parole: Fabrizio ci mise un attimo a spogliarsi e senza alcun problema si fiondò a baciare mia madre, mentre io mi posizionavo alle sue spalle e le spingevo il cazzo nel culo. Fu un pomeriggio intenso, in cui le facemmo di tutto, in particolare, alternandoci tra fica e culo, le facemmo fare una bella esperienza di doppia penetrazione. Ma il suo massimo piacere fu quando entrambi le infilammo il cazzo nella fica.
“Oddio! È meraviglioso: non pensavo si potesse fare. Mi state prosciugando la fica a furia di farmi squirtare. Siete due porci ed io la vostra degna compagna.”
“Zitta e godi, mamma! Ti posso garantire che non avremmo potuto trovare una donna più calda di te. Scoparti è stupendo!”
“Davvero, signora! Sono felicissimo di essere capitato qui per caso. È una fortuna che passa una volta nella vita.”
Lei volle che le venissimo in bocca, entrambi. Ingoiò avidamente la nostra sborra, prima di stendersi sul letto, attirandoci sul suo seno e tenendoci abbracciati. Ci addormentammo e ci svegliammo che il sole era ampiamente tramontato. Il telefono di mia madre squillava disperato.
“Dove siete? È successo qualcosa?”
“Nulla, amore! Solo non ci siamo accorti che si era fatto tardi. Dieci minuti e siamo a casa.”
Lasciammo tutto in disordine: saremmo tornati presto. In macchina, soli, le chiesi
“Allora?”
“Nessun fastidio, anzi… se intendi questo. Ma non lo so se Fabrizio è capitato lì per caso” aggiunse sornione.
Le sorrisi
“Allora posso dirgli che può venire quando vuole’”
“D’altronde è casa sua, no?”
Le misi una mano tra le cosce
“Sei impareggiabile, mamma!”
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