Storie vere - Rescue 1

Scritto da , il 2021-06-04, genere etero

Premessa: si tratta di una storia vera. Non come quelle cazzate che leggete qui sopra, di tipi che all'improvviso scoprono di avere voglie cuckold e si fanno scopare la moglie da qualcun altro. O di moscerine che rimangono incinte praticando fellatio. No, questa è una storia rigorosamente vera, con dei risvolti scientifici a sostegno. Alcuni dei quali non posso rivelare perché ancora coperti da segreto, ma vedrete che quei pochi che citerò sapranno convincervi. Dopo di che, se non vi convincete, cazzi vostri.

Ciao, sono la comandante Annalisa del quattrocentoventunesimo stormo dell'aeronautica militare. Sì, lo so che se cercate su Google non trovate nessun quattrocentoventunesimo stormo dell'aeronautica militare. Grazie al cazzo, certe cose ce le teniamo per noi. Sempre tra di noi, lo chiamiamo semplicemente "lo Stormo", oppure "the wing", "the group" o "l'escadre". Con i tedeschi "geshwader" non me lo ricordo mai, li chiamo "al cesso". Per fortuna che non mi capiscono, non capiscono quasi mai un cazzo.

Perché vedete, è vero che ogni stormo ha una sua denominazione ufficiale, ma in realtà siamo un raggruppamento unico, formato dalle singole eccellenze nazionali.

No, noi non facciamo missioni internazionali, che cazzo avete capito? Noi facciamo missioni interstellari. Solo che non lo diciamo in giro, tutto qui.

Io sono un pilota. Anzi, una pilota, ci tengo. Almeno in italiano, femminilizziamo il termine, ok? Pure abbastanza brava. No, scusate, mettiamo da parte la modestia: sono proprio la più brava, nonché la più giovane. Con me può competere solo Jean-Luc, un canadese. Molto bravo anche lui, un fuoriclasse. Peccato che sia totalmente stupido. L'ultima missione gliel'ho sfilata da sotto il naso che nemmeno se n'è accorto, eppure c'era già l'ordine con il suo nome scritto sopra, anziché il mio. Poiché però io ci tenevo, e poiché lui come tutti qui dentro mi fa il filo, è andata diversamente. Gli ho infilato la mescalina sintetica nel bicchiere, la usiamo ogni tanto nei viaggi particolarmente noiosi dopo avere inserito l'automatico. Mi dispiace Jean-Luc, lo sai che al simulatore non si beve. E nemmeno ci si fa succhiare il cazzo. Ti sei schiantato su Upsilon Andromedae ridendo e cantando voilà voilà qui je suis, te ne sei reso conto?

Purtroppo però, essere la migliore porta con sé delle rogne.

Ero appena atterrata con uno shuttle, un giocattolino che per me è l'equivalente di un monopattino elettrico, facendo il mio classico slalom tra i depositi di idrogeno liquido. "Yu-huuuu". "Rifornimento, convergenza e dateme pure 'na lavata ai vetri", avevo detto agli ingegneri addetti al controllo dei parametri scendendo la scaletta tra i tipici vaffanculo in varie lingue. In quel momento ho sentito gracchiare dal casco "Annalisa…". No, dico, dal casco. Nemmeno il tempo di accendere il telefono. Ecco la solita lavata di capo del solito rompicoglioni, ho pensato, e che cazzo...

- Annalisa...

- Capitano Morr... - ho risposto riconoscendo la voce. Qualcosa mi ha detto che non doveva essere il solito cazziatone.

- Comandante Morr...

- Vabbè, dica marescià...

(sospiro)

- Annalisa, devi ripartire.

- Ahò, mica so' il 3570...

- Devi ripartire, lo sai com'è no? Senza preavviso. Fatti una doccia e indossa la tuta, quella intergalattica. Poi il Cucciolo26 è tutto tuo. Ah, non farti aiutare come al solito da Ayman, ad infilare la tuta, abbiamo fretta.

- Ma porco Giuda, non ci può andare qualcun altro? E l'ordine di missione?

- Quando sei a bordo ti arriva il solito autodistruggente, 25 secondi per leggerlo, stacci attenta. Ok?

- Ok un cazzo, almeno toglieteci le informative sulla privacy da sti cazzo di messaggi autodistruggenti!

- Perché, tu leggi le informative sulla privacy?

- Certo...

- Ma allora non sei pazza come credevo, sei proprio cretina...

- Sempre gentile, generà. Comunque sono una cretina che legge e manda tutto a memoria in 21 secondi e 8, eh? Privacy compresa. Dia un'occhiata all'ultimo test.

- Sbruffona...

Che megagalattica rottura di coglioni, come dicono al comando. Ma cazzo, una settimana in ricognizione sugli anelli di Saturno, che poi non succede mai niente. Un po’ di respiro me lo volete dare? Senza contare che quando sono partita ero al terzo giorno di mestruazioni, ne volete tenere conto? Sì, daccordo, i pompini a quello nuovo, carino, dell'assistenza al volo. Il messicano, Xavier. Dicevo, sì due pompini al giorno sono divertenti, ma ogni tanto ci starebbe pure altro, eh? Che sfacciato, però: "Si tienes tuo periodo tal vez te guste que te jodan por el culo...?". Eh, a veces nada a veces mucho. Però, a Ciàvi, e che cazzo, sei appena arrivato e già siamo al capitolo "sodomizing the pilot"? Lo so che il mio è fuori mercato, però... E poi non mi piace che mi si veda l'assorbente sporco in mezzo alle caviglie o il filetto del tampax. E' una cosa che mi imbarazza, che cazzo ci volete fare.

Uff… Io sognavo soltanto di farmi una doccia, sì, poi un pisolino. E poi andare nella game room dei meccanici a chiedere se mi aiutavano a mettere le mutandine. Li preferisco, i meccanici. Sono più simpatici, bevono un sacco e non vanno tanto per il sottile. In qualsiasi lingua me lo dicano, io traduco sempre come se fosse la prima volta: "Nduma comandà, che ti facciamo uscire da qui come se camminassi sulle ciaspole". Io manco sapevo cosa fossero, le ciaspole. Dopo l'ho capito.

Sto fatto che Ayman non mi possa aiutare a infilarmi la tuta, poi, la considero una vera cattiveria. “Pronta?”. “No, prima fammi il pieno”. “Ok appoggiata al muro come l’ultima volta?”. “Come cazzo ti pare a te, Ayman, metti la bestia in rampa”. Niente, stavolta nemmeno questo.

Di buono c’è che Cucciolo26 è la mia nave intergalattica preferita. Comoda, maneggevole, interni di lusso. Chissà a quale pazzo è venuta in mente l’idea delle poltrone in pelle e delle cuccette a due piazze. L’avranno licenziato, capirai. Qui risparmiano sul catering. I liofilizzati Lidl, non so se vi rendete conto… E poi è una nave con un armamento leggero, come piace a me. Tutto quel peso non lo sopporto, non mi serve. Tanto, se c’è da fare a botte, io scappo.

Eh sì, perché tanto brava sono nel volo quanto una mezza sega negli scontri armati. Cioè, non è che sono una sega, è che i comandi del puntatore laser sono troppo sensibili, partono da soli. L'ultima volta durante una esercitazione stavo cantando dietro a Mahmood "volevi solo soldi, soldiii" picchiettando il ritmo sulla cloche. E' partito il raggio, inavvertitamente. Ho distrutto un'ala della Iss. Mi hanno detto che da allora Samantha mi cerca con una piastra liscia capelli per infilarmela dove dice lei. E anche bella calda. Peccato, però, soprattutto se penso a quella volta che mi ha cercata con un dildo vibrante molto ma molto realistico. "Se ne vuoi ancora posso attaccarlo a una cintura, ti va?". Che domande, Samà, certo che mi va. “Me l’avevano detto che sei una zoccola…”. “Uuuuuh… pianoooo!”.

Cucciolo26, va bene. Chissà dove cazzo mi mandano stavolta. Lo saprò solo un minuto prima del decollo. Quello che invece vengo a sapere due minuti prima del decollo non è per niente ok. Eh no, e stavolta mi incazzo davvero. Un navigatore, perché un navigatore? Che cazzo ci faccio io con un navigatore? Primo, a me piace andare da sola. Secondo, ci capisco più io di tutti i navigatori dello Stormo messi insieme. Sono, di norma, dei subnormali, dei nerd. Sempre a dare retta al loro cazzo di protocolli. Io invece ho manomesso la programmazione dell’automatico di Cucciolo26, e faccio come mi pare. Tipo usare il deflettore spazio-temporale quando cazzo piace a me, va bene? Speriamo davvero che la missione duri poco perché sai che cazzo di conversazione ci faccio con un navigatore.

- Ma quanti siete in quella tuta, due? – guarda te che razza di robo m’hanno dato.

- Sciaò, mi chiamo Patrìck… tu?

- Io mi chiamo Agli ordini comandante… ora zitto un attimo che aspetto il comando di missione.

- Veramonte…

- E zitto ‘n’attimo porco cazzo!

Cominciamo proprio bene. E poi dove cazzo sarà sto pianeta Hd82137x? Ma dove cavolo le avete prese ste coordinate, alla Conad? Eleven, ten, nine, eight, seven, six, five… beh, io parto che me sò rotta er cazzo. Ciaone, eh? Madonna, Cucciolo che sei… che seduta, manco si sente l’accelerazione, uaaaaoooo. Appena mi tolgo la tuta vedi che ditale mi faccio su sta poltro… ah no, porca troia, c’è sto rompicojoni… mai ‘na gioia.

Non è il solo, ma uno dei motivi per cui mi piace viaggiare da sola, soprattutto su Cucciolo26, è spararmi dei supermega ditalini stravaccata su questa poltrona. Mai ‘na gioia, davvero.

- Comandonte?

- Eh…

- Impostò le coordonnées?

- Ma che cazzo te voi impostà, a Patrick, ‘n semo manco al semaforo de Cerere… fuori dal sistema solare io c’arivo a marcia indietro… ma di dove cazzo sei?

- Reunion…

- Quella accanto al Madagascar?

- E’ un territorio d’outre-mer…

- Sempre Africa è… com’è che parli italiano?

- I miei parènts sono emigré a Tarantò quand j’avais douze ans.

- A Taranto?

- Oui.

- Con tutti i posti al mondo dove emigrare i tuoi sono emigrati a Taranto?

- Papà è ingenieur en acier… de l’asciaiò.

- E tu sei in Italia da quando avevi dodici anni e parli ancora così?

- Eh…

- Scusa Patrick, ma quanti anni hai?

- Discianneuf, tu?

- Diciannove-lei-signor-comandante…

- Oui… discianneuf, lei seigneur comandonte?

- Ventis… ma c… ma che cazzo te frega? Diciannove? E no, dai, ahahah e che cazzo, non è possibile, ma guarda sti stro… no no no, non dirmelo… è la tua prima missione, no vero?

- Ah oui…

Fantastico, sono la baby sitter. Metti che mi serviva uno sveglio su Hd82137x, che ne so, metti che c’è da tirar fuori il deatomizzatore… un bambino, mi hanno dato.

- Va bene, non ti preoccupare… tu guarda e non toccare niente, ok? Dai che siamo oltre Giove, togliamoci ste tute almeno.

Mi tolgo il casco, lui il suo e lo vedo in faccia. Capelli corti, mulatto, occhi verdi. Bell’incrocio, bel manzetto.

- Patrick, quella mascella… te la sei fatta rifare o è tua?

- Eh? Purkuà?

- Nulla…

Sotto le tute, per regolamento, indossiamo roba comoda. Intimo o poco più. Intimo militare, ovviamente. La mia t-shirt e la sua sono bianche uguali. Anche le mie mutandine lo sarebbero, ma ogni volta che ritiro la dotazione gli faccio fare un giro in lavatrice con qualcosa di rosso, per stingerle in rosa. Vezzo femminile, direte. E infatti sono femmina. Se ero maschio avevo un vezzo maschile. Tipo, che ne so, tipo quelle Calvin Klein attillate assolutamente non di ordinanza che indossa lui. Blu, con quell’assurdo rigonfiamento al centro. Davvero assurdo. E che cazzo di Cristo che è… guarda che spalle, e le braccia…

- Patrick?

- Comandonte?

- Sei uno che si eccita a vedere un superiore in mutande?

- Non…

- Adesso, in questo preciso istante, non sei eccitato?

- Non…

- Ok, fammi impostare il deflettore che poi metto l’automatico.

- Non è trop tot pour il deflecteur?

- Lascia fare a me, Patrick, tu pensa a toglierti quelle mutande.

CONTINUA




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