Se questa è una nonna 2 👩🏻❤️👨🏻 il primo pompino
di
Andrea inc
genere
incesti
Mia nonna aveva avuto la mia mamma a 18 anni e mia madre mi aveva avuto che frequentava ancora il liceo.
Mia nonna col marito si era trasferita all'estero che ero da poco nato e negli anni era tornata in Italia pochissime volte e l'ultima io avevo 10 anni.
Quando era rientrata a causa del decesso del marito per via di un incidente, l'avevo trovata esattamente come me la ricordavo.
Una bella donna, con tutti gli attributi al posto giusto, elegante, ben truccata e coll'aria giovanile al punto che, quando usciva con mia madre, le scambiavano per sorelle.
Al suo rientro, prima di trovare una sua sistemazione, si era fermata a casa nostra dove avevamo disponibile una camera per gli ospiti.
La sua apparizione col suo aspetto, l'aria spigliata ed un carattere gioviale ed aperto, aveva portato aria nuova nella mia famiglia ed al tempo stesso, aveva stupito tutti per il fatto che, solo da un anno avesse perso il marito.
Aveva un ottimo rapporto con sua figlia (Mia madre) ed il genero ma, soprattutto, stravedeva per me, il suo unico nipotino.
Il suo muoversi disinvolto per la casa, faceva si che spesso, si muovesse in abbigliamento alquanto succinto stimolando in me, pensieri che non avrei dovuto avere nei confronti di mia nonna tant'è che quando mi masturbavo, nei miei pensieri lei aveva preso il posto in precedenza occupato da alcune amiche o donne famose e sexi.
I nostri rapporti di reciproca simpatia, erano stati sconvolti quel mattino in cui, con incredibile naturalezza, mi aveva fatto una sega prima di mandarmi a scuola.
Erano 2 giorno che i miei genitori erano fuori per impegni di lavoro e sin da subito, mia nonna aveva cominciato ad indossare quei fuseaux che non le avevo mai visto addosso e quella camicetta in seta semitrasparente.
Il primo giorno, sicuramente indossava le mutandine ed anche il reggiseno in pizzo ben visibile sotto il tessuto trasparente.
Quel primo giorno dunque, pur avendo un'aspetto alquanto sexi con le sue forme ben esposte, seppure in modo casto, mi aveva fatto eccitare costringendomi a masturbarmi una volta a scuola ed una durante la notte.
Il secondo giorno, era cominciato con quella vista che mi aveva turbato ed eccitato più che se l'avessi vista nuda conclusasi poi, con quelle incredibile sega il cui ricordo mi aveva accompagnato sino al mio ritorno a casa.
Al mio rientro ero stato accolto con un forte abbraccio ed un bacio sulla guancia.
L'avevo trovata completamente diversa nell'abbigliamento.
Indossava una t shirt bianca, con una minigonna e scarpe da tennis ugualmente bianchi.
Insomma, un'aspetto sportivo da giovane ragazza accentuato dai capelli raccolti a coda di cavallo, da un trucco leggero ed un trasparente rossetto rosa sulle labbra tumide.
Mi aveva aspettato per pranzo e mentre era affaccendata in cucina, non potevo non notare le gambe nude, slanciate e dalla pelle liscia e dall'aspetto vellutato.
In alcuni movimenti le si scoprivano le cosce lasciandomi senza fiato nell'attesa che si scoprisse altro di quel culo che la gonna non riusciva a nascondere.
Un tonfo al cuore mi ara venuto quando chinandosi verso il forno, avevo scoperto che non indossava le mutandine.
-Scusami Gigi per stamattina, spero che tu non ti sia arrabbiato per quello che è successo.-
Mi aveva detto notando un certo mio imbarazzo mentre eravamo seduti a tavola.
-Ma no nonna, cosa vai a pensare!-
Avevo balbettato non sapendo bene casa rispondere.
-Dai Gigi, sei un giovanotto e sai anche tu che le nonne non fanno mai le seghe ai nipoti.-
Aveva detto proprio "Seghe!" e la cosa mi aveva provocato una repentina erezione del cazzo già barzotto dentro i pantaloni.
Poi aveva ripreso:
-Sai, io tuo nonno non avevamo ne segreti ne tabù in fatto di sesso.
Sai che mi ha messa incinta che avevo da poco compiuto 18 anni e da quel momento, la nostra vita erotica e sessuale, aveva avuto un incredibile crescendo facendoci superare pregiudizi e taboo di ogni genere e dunque, oggi mi era sembrato del tutto naturale masturbarti quando ti avevo visto eccitato.
Il fatto poi che tu ti fossi arrapato per me, mi aveva lusingata ed eccitata a mia volta.-
Aveva detto proprio "Arrapato" provocando un nuovo scossone al mio equilibrio psico-fisico già così provato.
E poi le cose così intime che mi aveva raccontato me la facevano vedere in un'ottica nuova e meravigliosa: "Che nonna che ho, che meraviglia!"
Ero ancora assorto in quei pensieri quando si era alzata ed avvicinandosi a me, si era inginocchiata per abbassare la cerniera del mio jeans ed estrarre la verga dura come il marmo per avvicinarvisi con le labbra tenendo gli occhi fissi sui miei che ricambiavo tremando, il suo sguardo carico di libidine.
Poi, aveva aperto le labbra e prima di imboccarlo, mi aveva leccato le palle, l'asta ed il frenulo facendomi fremere nell'ansia dell'attesa che il fatto si compisse.
Quando l'aveva preso in bocca, aveva cominciato il suo movimento avanti-indietro, dentro-fuori senza mai interrompere sino a quando, ansimante avevo balbettato, "Nonna sto per venire!" e lei, per tutta risposta, si era bloccata con la cappella attaccata all'ugola e serrando le labbra, mi aveva strizzato i coglioni dando il via libera alla mia interminabile sborrata.
segue
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Mia nonna col marito si era trasferita all'estero che ero da poco nato e negli anni era tornata in Italia pochissime volte e l'ultima io avevo 10 anni.
Quando era rientrata a causa del decesso del marito per via di un incidente, l'avevo trovata esattamente come me la ricordavo.
Una bella donna, con tutti gli attributi al posto giusto, elegante, ben truccata e coll'aria giovanile al punto che, quando usciva con mia madre, le scambiavano per sorelle.
Al suo rientro, prima di trovare una sua sistemazione, si era fermata a casa nostra dove avevamo disponibile una camera per gli ospiti.
La sua apparizione col suo aspetto, l'aria spigliata ed un carattere gioviale ed aperto, aveva portato aria nuova nella mia famiglia ed al tempo stesso, aveva stupito tutti per il fatto che, solo da un anno avesse perso il marito.
Aveva un ottimo rapporto con sua figlia (Mia madre) ed il genero ma, soprattutto, stravedeva per me, il suo unico nipotino.
Il suo muoversi disinvolto per la casa, faceva si che spesso, si muovesse in abbigliamento alquanto succinto stimolando in me, pensieri che non avrei dovuto avere nei confronti di mia nonna tant'è che quando mi masturbavo, nei miei pensieri lei aveva preso il posto in precedenza occupato da alcune amiche o donne famose e sexi.
I nostri rapporti di reciproca simpatia, erano stati sconvolti quel mattino in cui, con incredibile naturalezza, mi aveva fatto una sega prima di mandarmi a scuola.
Erano 2 giorno che i miei genitori erano fuori per impegni di lavoro e sin da subito, mia nonna aveva cominciato ad indossare quei fuseaux che non le avevo mai visto addosso e quella camicetta in seta semitrasparente.
Il primo giorno, sicuramente indossava le mutandine ed anche il reggiseno in pizzo ben visibile sotto il tessuto trasparente.
Quel primo giorno dunque, pur avendo un'aspetto alquanto sexi con le sue forme ben esposte, seppure in modo casto, mi aveva fatto eccitare costringendomi a masturbarmi una volta a scuola ed una durante la notte.
Il secondo giorno, era cominciato con quella vista che mi aveva turbato ed eccitato più che se l'avessi vista nuda conclusasi poi, con quelle incredibile sega il cui ricordo mi aveva accompagnato sino al mio ritorno a casa.
Al mio rientro ero stato accolto con un forte abbraccio ed un bacio sulla guancia.
L'avevo trovata completamente diversa nell'abbigliamento.
Indossava una t shirt bianca, con una minigonna e scarpe da tennis ugualmente bianchi.
Insomma, un'aspetto sportivo da giovane ragazza accentuato dai capelli raccolti a coda di cavallo, da un trucco leggero ed un trasparente rossetto rosa sulle labbra tumide.
Mi aveva aspettato per pranzo e mentre era affaccendata in cucina, non potevo non notare le gambe nude, slanciate e dalla pelle liscia e dall'aspetto vellutato.
In alcuni movimenti le si scoprivano le cosce lasciandomi senza fiato nell'attesa che si scoprisse altro di quel culo che la gonna non riusciva a nascondere.
Un tonfo al cuore mi ara venuto quando chinandosi verso il forno, avevo scoperto che non indossava le mutandine.
-Scusami Gigi per stamattina, spero che tu non ti sia arrabbiato per quello che è successo.-
Mi aveva detto notando un certo mio imbarazzo mentre eravamo seduti a tavola.
-Ma no nonna, cosa vai a pensare!-
Avevo balbettato non sapendo bene casa rispondere.
-Dai Gigi, sei un giovanotto e sai anche tu che le nonne non fanno mai le seghe ai nipoti.-
Aveva detto proprio "Seghe!" e la cosa mi aveva provocato una repentina erezione del cazzo già barzotto dentro i pantaloni.
Poi aveva ripreso:
-Sai, io tuo nonno non avevamo ne segreti ne tabù in fatto di sesso.
Sai che mi ha messa incinta che avevo da poco compiuto 18 anni e da quel momento, la nostra vita erotica e sessuale, aveva avuto un incredibile crescendo facendoci superare pregiudizi e taboo di ogni genere e dunque, oggi mi era sembrato del tutto naturale masturbarti quando ti avevo visto eccitato.
Il fatto poi che tu ti fossi arrapato per me, mi aveva lusingata ed eccitata a mia volta.-
Aveva detto proprio "Arrapato" provocando un nuovo scossone al mio equilibrio psico-fisico già così provato.
E poi le cose così intime che mi aveva raccontato me la facevano vedere in un'ottica nuova e meravigliosa: "Che nonna che ho, che meraviglia!"
Ero ancora assorto in quei pensieri quando si era alzata ed avvicinandosi a me, si era inginocchiata per abbassare la cerniera del mio jeans ed estrarre la verga dura come il marmo per avvicinarvisi con le labbra tenendo gli occhi fissi sui miei che ricambiavo tremando, il suo sguardo carico di libidine.
Poi, aveva aperto le labbra e prima di imboccarlo, mi aveva leccato le palle, l'asta ed il frenulo facendomi fremere nell'ansia dell'attesa che il fatto si compisse.
Quando l'aveva preso in bocca, aveva cominciato il suo movimento avanti-indietro, dentro-fuori senza mai interrompere sino a quando, ansimante avevo balbettato, "Nonna sto per venire!" e lei, per tutta risposta, si era bloccata con la cappella attaccata all'ugola e serrando le labbra, mi aveva strizzato i coglioni dando il via libera alla mia interminabile sborrata.
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