Natale 9 - Verso l'altare con accanto la mia sposa gravida🤰e mia madre al 4°🤰 mese

di
genere
incesti

Sara da mantide del sesso, abile e disinibite, conduceva le danze.

Il suo iniziale abbraccio rispettoso e quasi materno, aveva assunto un tono virile nella stretta di quel corpo dalle forme generose e tremanti mentre le labbra, inizialmente serrate, si erano dischiuse aprendo l'accesso alla frullante lingua di Sara che in pochi secondi, aveva trasformato quel bacio in una danza intima e voluttuosa.

Mia madre era schiacciata sullo schienale del divano pressata dal corpo di Sara che, con le mani libere, aveva cominciato a palparle i seni ancora gonfi di latte, i capezzoli gonfi, ingrossati dai risucchi della bimba ed induriti dalla montante eccitazione.

Mia madre si lasciava fare col corpo scosso da fremiti di piacere, con gli occhi chiusi e la lingua ancora intrecciata a quella di Sara mentre una mano, scivolando sulla seta leggera del camicia, si era intrufolata tra le cosce trovando la sua fica senza mutande, completante bagnata di caldi e scivolosi umori.

-Quanto sei bella Anna e quanto sei calda.. ti desidero da morire, ti voglio.. voglio farti godere e godere di questo corpo meraviglioso che so appartenere a tuo figlio.. al ragazzo che sognavo di sposare.. che meraviglia, non sposo il figlio ma faccio l'amore con la mamma!-

Lentamente, con movenze misurate, si era lasciata scivolate verso il basso trascinando con se, la camicetta sbottonata della mamma e la sua gonna sino a lasciarla completamente nuda:

-Dio che spettacolo!

Mai avevo avuto tra le mani un corpo così morbido, voluttuoso e profumato!-

Col viso oramai perduto tra sue cosce, aveva cominciato a leccarle la fica strappandole dei gemiti di piacere esploso quasi subito in un grido di lussuria "Godo.. godo.. Sara.. vengo.. vengoooo!-

Quando mia madre godeva, le sue cosce divenivano pareti irrorate dagli zampilli del suo piacere che spruzzavano come fosse urina trasformando il cuscino sotto i suoi glutei in un vero laghetto.

-Godi.. godi Anna.. godi e lasciati andare, urla il tuo piacere, urla e fammi impazzire mentre mi sconvolgi col tuo orgasmo!-

Anche Sara aveva goduto con una mano che le masturbava la fica da sopra le mutandine.

Immerse in un lago di umori e di sudore, avevano deciso di trasferirsi sul lettone dove i o le avevo trovate impegnate in un incredibile 69.

Dal modo col quel mia madre le leccava la fica provocandole tremori alle gambe, convulsioni del corpo stappandole anche acuti gemiti di piacere, avevo capito che anche in quel genere di rapporti mia madre imparava presto.

D'altra parte, era del tutto naturale con una maestra come Sara.

-Ciao Luca, spogliati e vieni dietro tua madre che voglio leccarvi entrambi mentre la scopi.-

Mi aveva detto Sara vedendomi sulla porta titubante davanti a quella scena così insolita per me.

Infatti Sara non mi aveva mai parlato della sua passione per il sesso saffico ne, mi aveva mai proposto di fare sesso a tre con qualche sua amica.

In quel momento invece, stravolgendo completamente il senso del nostro passato rapporto, mi invitava a scopare mia madre mentre lei da sotto ci leccava entrambi.

Avevo scopato mia madre, avevo scopato lei, mi ero fatto succhiare da mia madre ed anche da lei e, nel momento topico di quell'incredibile rapporto doppiamente incestuoso, mi ero ritrovato con le loro bramose bocche in attesa che io vi scaricassi i miei potenti fiotti di calda sborra.

Ed era avvenuto che le innaffiassi entrambe sui loro visi, sui capelli e le imploranti bocche spalancate con le lingue pronte a raccogliere ogni schizzo del mio piacere.

Alla fine si sono ripulite reciprocamente con le lingue prima di congiungersi in un bacio meraviglioso ed osceno che me lo aveva fatto tornare subito duro.

Le avevo chiavate entrambe con urgenza scaricandomi infine, nella fica di Sara.

Da quel momento Sara aveva cominciato a frequentare regolarmente la nostra casa innamorata com'era della nostra bambina e, nel ruolo di mia fidanzata ed amante di mia madre.

Naturalmente, il fatto che si fosse quasi accasata, non le impediva di frequentare ancora il letto del padre e di altri occasionali amanti tra persone conosciute o perfettamente estranee.

Le volte che ci incontravamo per fare l'amore o semplicemente chiacchieravamo mentre sorseggiavano un aperitivo, ci raccontava con naturalezza e senza alcun pudore (Come peraltro faceva con me da fidanzati) dei suoi incontri, con chi si era vista, cosa aveva fatto e quanto piacere ne aveva provato.

Talvolta si soffermava, con una vogliosa espressione sul viso, a descrivere la sua predilezione per i ragazzi di colore con le loro incredibili dotazioni e la capacità di durare sino a farla impazzire di piacere.

La cosa piaceva molto a mia madre che alla fine di ogni racconto, era talmente eccitata che ci portava subito a letto a scopare.

In tutto questo, i rapporti di mia madre col marito non erano cambiati anche se, in sua presenza io e mia madre ci comportavamo, come fossimo moglie e marito e, quando volevamo trascorrere la notte insieme, lui ,senza protestare, andava a dormire nella mia camera.

Anche i loro rapporti a letto non erano molto cambiati e capitava, che a volte mia madre lo andasse a cercare per farsi scopare anche da lui.

Sara che era oramai divenuta di famiglia a tutti gli effetti, sapeva di quella strana convivenza e, stimolata dal suo essere profondamente troia e all'occorrenza, crocerossina del sesso, una notte mentre io e la mamma facevamo l'amore nel lettone, era andata nella mia camera e vi aveva trascorso tutta la notta tra grida di piacere, rintonare di mobili e cigolii di reti.

Chissà com'era ridotto mio padre dopo gli assalti di quella mantide.

A mio padre la cosa era piaciuta molto e talvolta Sara, dopo aver scopato con me e la mamma, andava da lui per farsi scopare con la fica ancora piena della mia sborra.

Una sera, mentre eravamo seduti tutti a tavola, mia madre si era alzata e ponendosi dietro al marito come aveva già fatto una volta, lo aveva baciato sulle labbra e gli aveva detto:

-Amore, sono incinta.. aspetto un altro bambino da nostro figlio.-

La notizia aveva sorpreso tutti!

Infatti, ne io ne Sara ne eravamo al corrente.

La reazione di mio padre, aveva sorpreso tutti e, dopo averla ringraziata per la bella notizia, l'aveva presa per mano e l'aveva portato sul talamo coniugale dove avevano passato tutta la notte a fare l'amore.

Anche io e Sara avevamo passato la notte nella mia camera a scopare come ricci.

Mentre facevamo l'amore Sara mi aveva confessato che a lei sarebbe piaciuto avere un bambino.

Diverse volte aveva provato col padre ma senza successo ed un'altra volta aveva avuto un "Incidente" ed era rimasta incinta da un ragazzo nero.

Aveva trascorso giorni di angoscia tormentata dalla voglia di portare a termine quella gravidanza così trasgressiva e così vicina al suo modo di essere e la coscienza che la realtà sociale nella quale viviamo avrebbe reso la vita difficile a lei ed al bambino.

A malincuore, aveva abortito.

Dopo un paio di mesi quando la pancia della mamma dimostrava già il suo stato, mentre eravamo tutti seduti a cena, Sara si era alzata e venendomi dietro, come aveva visto fare a mia madre, mi aveva baciato in bocca e mi aveva detto:

-Luca, aspetto un bambino!-

Io preso così alla sprovvista, avevo reagito di soprassalto: "Di chi?"

-Tuo stupido, tuo!

Non ti sei accorto che in questi due mesi non sono mai uscita con nessuno, non ho mai fatto l'amore con tuo padre e neanche con mio padre!

Sono due mesi che faccio l'amore solo con te e tua madre e, siccome lei non può avermi ingravidata non rimani che tu!

Pensa che meraviglia tesoro, regalerai un nuovo fratellino alla tua bimba ed alla creatura che tua madre porta in grembo in questo momento.-

Mia madre si era mostrata subito entusiasta ed alzandosi anche lei dalla sua sedia, era venuta con slancio ed un viso radioso, ad abbracciare me e Sara.

Anche mio padre, senza parlare, aveva dato il suo cenno di assenso.

Nei giorni successivi, si era anche parlato di matrimonio e di quale tipo di libertà avrebbe potuto godere lei all'interno del nuovo rapporto matrimoniale.

Mia madre e mio padre erano completamente schierati dalla sua parte:

-Luca pensaci, non possiamo tarparle le ali!

Come puoi immaginare di tenere a bada la sua esuberanza!

La trasformeresti in un uccello in gabbia frustrando la sua natura rendendola una creatura infelice.

Se tu avessi ragione, dovrebbe interrompere ogni rapporto con me, con suo padre e con tuo padre e questo non sarebbe giusto.-

-Ok mamma, con suo padre, papà e con te, non avrei da ridire, ma gli altri?-

- Luca, mi stupisci, ti comporti come certo bacchettoni del secolo scorso o come certi maschilisti impenitenti che poi, sono tutti cornuti!

Tua moglie non è un buco da sigillare o una mente da chiudere o una personalità da cambiare!

Sara è una ragazza meravigliosa, onesta e sincera che è stata capace di sfidare tutte le peggiori convenzioni e pregiudizi e tu vorresti rinunciare a lei per uno stupido senso di possesso.

Sara non è un oggetto di tua proprietà, è una donna dolce, dal carattere meraviglioso ed unica nel suo genere.

E' una donna davvero libera!

Sposala Luca, e lasciale il dono di abbandonarsi al fascino di ogni colore, di posarsi su qualunque fiore che la seduca, suggerne il nettare e godere delle sue forme, lasciala annusare qualunque profumo che le inebri la mente e le faccia vibrare il corpo se poi torna da te e ti rende felice per la donna che è e ti rende partecipe della sua gioia coi suoi racconti di piaceri segreti e trasgressivi.-

Ci eravamo sposati che lei era incinta di due mesi ed in chiesa, davanti al prete e tutti i presenti, non avevo potuto nascondere il mio orgoglio per sfilare verso l'altare con accanto le due donne della mia vita custode delle mie creature che avevano in grembo.








scritto il
2025-11-09
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