Natale 7 - 🤰Il parto e poi la cena come fidanzati insieme al marito
di
Andrea inc
genere
incesti
A mia madre, piaceva l'idea di tenermi sempre eccitato anche quando non facevamo l'amore.
Aveva capito bene, che vederla scopare con mio padre mi eccitava molto e dunque, quando lo facevano (Oramai sempre più di rado via via che la pancia cresceva) ed io ero in casa, assumeva sempre la stessa postura con lei sopra distesa di schiena su mi padre in maniera da mostrare a me che li guardavo da fuori la porta senza essere visto da lui, la fica completamente aperta e la clitoride eretta mentre si faceva inculare o la ferita rosse tra le piccole labbra quando la scopava nella fica.
Io li guardavo e mi segavo stando attendo al segnale di mia madre quando sentiva che lui stava per venire, per poter sborrare insieme a lui mentre anche lei si contorceva in preda al suo orgasmo.
Al quarto mese, mio padre, nel timore di danneggiare il feto, aveva smesso di cercarla mentre io, mi infoiavo sempre più ad ogni piccola crescita della sua pancia.
Già dall'ottavo mese comunque, ogni iniziativa sul modo e la postura di fare l'amore, lo decideva lei.
Oramai, erano quasi solo pompini, leccate di fica e inculate con lei appoggiata sul tavolo in cucina, sul bracciolo della poltrona o sul bordo del letto.
Quando poi, aveva voglia di essere chiavata sul serio, era lei a cavalcarmi mentre le giacevo sotto supino.
Era oramai al nono mese quando incredibilmente arrapata, aveva voluto scopare di brutto.
Come sempre, io sotto e lei sopra a cavalcarmi come una vera cavallerizza tenendomi le spalle come fossero briglie e muovendosi in un frenetico crescendo alternando le penetrazioni tra la fica e il buco del culo.
Dio che sensazioni!
Era davvero scatenata e mentre dai seni gonfi sballottati come palloni, schizzi di latte bagnavano il mio corpo e il viso, lei gemeva e ansimava accompagnando il suo piacere con parole mai uscite dalla sua bocca: "Ti piace porco, ti piace chiavare la tua mamma, porco, porco incestuoso, ti piace farla godere e martellare col tuo cazzo la creatura che ho in pancia .. porco.. porco.. godi, godi....."
D'un tratto il suo corpo si era irrigidito e dopo un rantolo che accompagnava un improvviso orgasmo, ne era seguito un grido di dolore: "Oddio .. oddio le doglie . ahi .. ahi!"
Mentre anch'io nel pieno del mio orgasmo le sparavo dentro i miei fiotti di sperma, lei di era piegata sul fianco accasciandosi tra atroci lamenti di dolore.
Subito anch'io ero saltato fuori dal letto avvicinando il viso al suo nel tentativo di lenire in qualche modo il suo dolore.
Ero terrorizzato incapace di capire come affrontare quel momento.
Fortunatamente, le fitte di dolore si erano attenuate e, con un filo di voce, lei mi aveva chiesto di portarla in ospedale.
Approfittando di quella calma, con un telo di spugna da bagno mi ero asciugato il cazzo umido e gocciolante e con lo stesso asciugamani, le avevo pulito le grandi labbra della fica madida di sperma e umori.
Eravamo entrambi sudati ma non c'era il tempo per una pulizia più accurata e, dopo averla vestita alla meglio, l'avevo portata in macchina con la fica ancora piena.
In ospedale, l'avevano subito accolta sottoponendola alle prime cure.
L'ostetrica dopo aver visionato le carte che avevo portato ed una prima visita superficiale,
era venuta da me e, con una strana espressione sul volto, mi aveva detto: "Non si preoccupi, la bimba gode ottima salute ed anche sua moglie sta molto bene anche se in quelle condizioni, bisognerebbe essere molto prudenti"
Avendola trovata con la vagina carica di un fresco rapporto, mi aveva scambiato per il marito.
D'altra parte, mia madre era una donna molto bella e la gravidanza, l'aveva migliorata regalandole, oltre l'espressione dolce tipico di tutte le gestanti, anche un aspetto più giovanile che la faceva sembrare mia coetanea.
La bambina era nata sana e bellissima con gli occhi ed i capelli neri come la mamma ed io orgoglioso, avevo voluto riconoscere una parte di me nella sua espressione.
Dopo circa due mesi mia madre si era completamente ripresa ed al parere positivo del suo ginecologo, avevamo subito fatto l'amore.
La regola vorrebbe che dopo il parto e per molto tempo, le donne subiscano un calo del desiderio.
Con lei, nulla di tutto questo era avvenuto se, dopo una settimana mentre allattava la bimba, aveva voluto farmi un pompino ed alla terza settimana, ce lo eravamo leccati reciprocamente e poi, mi aveva anche dato il culo.
Il mistero di tanta esuberanza si poteva spiegare secondo noi, solo col fatto che il nostro rapporto trasgressivo, era incestuoso ed accompagnato da una creatura che mi era figlia e sorella.
Naturalmente alla ripresa della sua attività sessuale partecipavo solo io giacché il marito, dopo quella lunga astinenza, aveva perso quel riconquistato slancio precedente la gravidanza che lui giustificava col fatto che lei fosse ancora convalescente e con l'impegno della bimba da allattare.
A quella freddezza sessuale però, non corrispondeva la crescente ammirazione per i cambiamenti della moglie che dopo la "Convalescenza" aveva recuperato e migliorato il florido ed esuberante aspetto che aveva prima del parto.
Pareva davvero ringiovanita mia madre!
In cuor mio ero convinto che quei cambiamenti fossero dovuti alla intensa attività sessuale che avevamo ripreso.
Il marito era talmente ammaliato da quei cambiamenti, che aveva deciso di aiutarla ad apparire ancora più giovane.
Le regalava capi intimi e d'abbigliamento sempre più da giovinetta con un tocco malizioso.
L'aveva poi, accompagnata lui stesso dal parrucchiere per farle tagliare i capelli a caschetto tipico delle attrici e delle ragazze di quel tempo.
Dio che cambiamento!
Sembravamo davvero coetanei "Fratello e sorella" come amava ripetere lui che nel frattempo si era fatto crescere la barba che, col suo colore sale&pepe, lo faceva apparire più vecchio.
Mio padre era talmente fiero di me e di sua moglie, che ci aveva proposto più volte di uscire a cena con lui ma, si poneva il problema della bambina che non potevamo lasciare da sola.
Dopo alcuni tentativi di cercare una baby sitter andati a vuoto in quanto non ci ispiravano fiducia, avevamo avuto un colpo di fortuna.
Un mattino andando all'università, avevo incontrato la mia vecchia ragazza alla quale, dopo i convenevoli di rito, avevo proposto l'idea di darci una mano con la bambina.
Lei si era mostrata subito entusiasta e, quella sera stessa era venuta a conoscere la bimba ed i miei genitori.
Si sono piaciuti subito e già la sera successiva si era presentata a casa nostra.
Dall'espressione del suo viso, avevo capito subito che le faceva specie il fatto che uscissimo io, mio padre e mia madre.
Lei forse sparava di rimanere sola con me visto che aveva da poco chiuso con un ragazzo.
Mio padre ci aveva portati in un elegante ristorante lontano dalla nostra città dove ci eravamo presentati come il genitore di lei ed il suo fidanzato.
La serata era trascorsa in modo assai piacevole con mio padre che non stava nella pelle gratificato dagli sguardi di ammirazione rivolti verso me e mia madre, pardon, verso sua figlia ed il suo aitante fidanzato.
Alla fine della cena, mio padre si era alzato per andare a pagare il conto ed a quel punto, io e mia madre (Che, seppur gratificati da tutti quegli sguardi, avevamo sofferto per tutta la sera il fatto di non poterci toccare) ,ci eravamo avvicinati e tenendoci per mano,🫂 ci eravamo baciati sulla bocca.
Avevamo gli occhi chiusi e le labbra sigillate👄quando mio padre ci aveva detto: "Andiamo ragazzi!"
A quel traumatico risveglio, mia madre era avvampata in volto mentre io, fingendo una improbabile calma, aveva cercato di farfugliare qualcosa subito interrotto da una pacca sulla spalla di mio padre e la sua voce che diceva: "Andiamo ragazzi che è tardi e la baby sitter deve andare via!"
L'aveva detto ad alta voce affinché tutti gli astanti sentissero.
Aveva capito bene, che vederla scopare con mio padre mi eccitava molto e dunque, quando lo facevano (Oramai sempre più di rado via via che la pancia cresceva) ed io ero in casa, assumeva sempre la stessa postura con lei sopra distesa di schiena su mi padre in maniera da mostrare a me che li guardavo da fuori la porta senza essere visto da lui, la fica completamente aperta e la clitoride eretta mentre si faceva inculare o la ferita rosse tra le piccole labbra quando la scopava nella fica.
Io li guardavo e mi segavo stando attendo al segnale di mia madre quando sentiva che lui stava per venire, per poter sborrare insieme a lui mentre anche lei si contorceva in preda al suo orgasmo.
Al quarto mese, mio padre, nel timore di danneggiare il feto, aveva smesso di cercarla mentre io, mi infoiavo sempre più ad ogni piccola crescita della sua pancia.
Già dall'ottavo mese comunque, ogni iniziativa sul modo e la postura di fare l'amore, lo decideva lei.
Oramai, erano quasi solo pompini, leccate di fica e inculate con lei appoggiata sul tavolo in cucina, sul bracciolo della poltrona o sul bordo del letto.
Quando poi, aveva voglia di essere chiavata sul serio, era lei a cavalcarmi mentre le giacevo sotto supino.
Era oramai al nono mese quando incredibilmente arrapata, aveva voluto scopare di brutto.
Come sempre, io sotto e lei sopra a cavalcarmi come una vera cavallerizza tenendomi le spalle come fossero briglie e muovendosi in un frenetico crescendo alternando le penetrazioni tra la fica e il buco del culo.
Dio che sensazioni!
Era davvero scatenata e mentre dai seni gonfi sballottati come palloni, schizzi di latte bagnavano il mio corpo e il viso, lei gemeva e ansimava accompagnando il suo piacere con parole mai uscite dalla sua bocca: "Ti piace porco, ti piace chiavare la tua mamma, porco, porco incestuoso, ti piace farla godere e martellare col tuo cazzo la creatura che ho in pancia .. porco.. porco.. godi, godi....."
D'un tratto il suo corpo si era irrigidito e dopo un rantolo che accompagnava un improvviso orgasmo, ne era seguito un grido di dolore: "Oddio .. oddio le doglie . ahi .. ahi!"
Mentre anch'io nel pieno del mio orgasmo le sparavo dentro i miei fiotti di sperma, lei di era piegata sul fianco accasciandosi tra atroci lamenti di dolore.
Subito anch'io ero saltato fuori dal letto avvicinando il viso al suo nel tentativo di lenire in qualche modo il suo dolore.
Ero terrorizzato incapace di capire come affrontare quel momento.
Fortunatamente, le fitte di dolore si erano attenuate e, con un filo di voce, lei mi aveva chiesto di portarla in ospedale.
Approfittando di quella calma, con un telo di spugna da bagno mi ero asciugato il cazzo umido e gocciolante e con lo stesso asciugamani, le avevo pulito le grandi labbra della fica madida di sperma e umori.
Eravamo entrambi sudati ma non c'era il tempo per una pulizia più accurata e, dopo averla vestita alla meglio, l'avevo portata in macchina con la fica ancora piena.
In ospedale, l'avevano subito accolta sottoponendola alle prime cure.
L'ostetrica dopo aver visionato le carte che avevo portato ed una prima visita superficiale,
era venuta da me e, con una strana espressione sul volto, mi aveva detto: "Non si preoccupi, la bimba gode ottima salute ed anche sua moglie sta molto bene anche se in quelle condizioni, bisognerebbe essere molto prudenti"
Avendola trovata con la vagina carica di un fresco rapporto, mi aveva scambiato per il marito.
D'altra parte, mia madre era una donna molto bella e la gravidanza, l'aveva migliorata regalandole, oltre l'espressione dolce tipico di tutte le gestanti, anche un aspetto più giovanile che la faceva sembrare mia coetanea.
La bambina era nata sana e bellissima con gli occhi ed i capelli neri come la mamma ed io orgoglioso, avevo voluto riconoscere una parte di me nella sua espressione.
Dopo circa due mesi mia madre si era completamente ripresa ed al parere positivo del suo ginecologo, avevamo subito fatto l'amore.
La regola vorrebbe che dopo il parto e per molto tempo, le donne subiscano un calo del desiderio.
Con lei, nulla di tutto questo era avvenuto se, dopo una settimana mentre allattava la bimba, aveva voluto farmi un pompino ed alla terza settimana, ce lo eravamo leccati reciprocamente e poi, mi aveva anche dato il culo.
Il mistero di tanta esuberanza si poteva spiegare secondo noi, solo col fatto che il nostro rapporto trasgressivo, era incestuoso ed accompagnato da una creatura che mi era figlia e sorella.
Naturalmente alla ripresa della sua attività sessuale partecipavo solo io giacché il marito, dopo quella lunga astinenza, aveva perso quel riconquistato slancio precedente la gravidanza che lui giustificava col fatto che lei fosse ancora convalescente e con l'impegno della bimba da allattare.
A quella freddezza sessuale però, non corrispondeva la crescente ammirazione per i cambiamenti della moglie che dopo la "Convalescenza" aveva recuperato e migliorato il florido ed esuberante aspetto che aveva prima del parto.
Pareva davvero ringiovanita mia madre!
In cuor mio ero convinto che quei cambiamenti fossero dovuti alla intensa attività sessuale che avevamo ripreso.
Il marito era talmente ammaliato da quei cambiamenti, che aveva deciso di aiutarla ad apparire ancora più giovane.
Le regalava capi intimi e d'abbigliamento sempre più da giovinetta con un tocco malizioso.
L'aveva poi, accompagnata lui stesso dal parrucchiere per farle tagliare i capelli a caschetto tipico delle attrici e delle ragazze di quel tempo.
Dio che cambiamento!
Sembravamo davvero coetanei "Fratello e sorella" come amava ripetere lui che nel frattempo si era fatto crescere la barba che, col suo colore sale&pepe, lo faceva apparire più vecchio.
Mio padre era talmente fiero di me e di sua moglie, che ci aveva proposto più volte di uscire a cena con lui ma, si poneva il problema della bambina che non potevamo lasciare da sola.
Dopo alcuni tentativi di cercare una baby sitter andati a vuoto in quanto non ci ispiravano fiducia, avevamo avuto un colpo di fortuna.
Un mattino andando all'università, avevo incontrato la mia vecchia ragazza alla quale, dopo i convenevoli di rito, avevo proposto l'idea di darci una mano con la bambina.
Lei si era mostrata subito entusiasta e, quella sera stessa era venuta a conoscere la bimba ed i miei genitori.
Si sono piaciuti subito e già la sera successiva si era presentata a casa nostra.
Dall'espressione del suo viso, avevo capito subito che le faceva specie il fatto che uscissimo io, mio padre e mia madre.
Lei forse sparava di rimanere sola con me visto che aveva da poco chiuso con un ragazzo.
Mio padre ci aveva portati in un elegante ristorante lontano dalla nostra città dove ci eravamo presentati come il genitore di lei ed il suo fidanzato.
La serata era trascorsa in modo assai piacevole con mio padre che non stava nella pelle gratificato dagli sguardi di ammirazione rivolti verso me e mia madre, pardon, verso sua figlia ed il suo aitante fidanzato.
Alla fine della cena, mio padre si era alzato per andare a pagare il conto ed a quel punto, io e mia madre (Che, seppur gratificati da tutti quegli sguardi, avevamo sofferto per tutta la sera il fatto di non poterci toccare) ,ci eravamo avvicinati e tenendoci per mano,🫂 ci eravamo baciati sulla bocca.
Avevamo gli occhi chiusi e le labbra sigillate👄quando mio padre ci aveva detto: "Andiamo ragazzi!"
A quel traumatico risveglio, mia madre era avvampata in volto mentre io, fingendo una improbabile calma, aveva cercato di farfugliare qualcosa subito interrotto da una pacca sulla spalla di mio padre e la sua voce che diceva: "Andiamo ragazzi che è tardi e la baby sitter deve andare via!"
L'aveva detto ad alta voce affinché tutti gli astanti sentissero.
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Natale 6 - 🫂 Godere del corpo gravido🤰 della mamma💘
Commenti dei lettori al racconto erotico