Sentirsi desiderato
di
minkanku91
genere
gay
La storia con Fausto è iniziata nel modo più inaspettato: bloccato nel traffico, mi sono fermato proprio davanti alla fermata dell'autobus e l'ho visto. L'ho invitato a salire e, appena si è messo al mio fianco, l'aria nell'abitacolo si è fatta densa. La tensione era definita da un segreto che entrambi conoscevamo: suo cugino, da ubriaco, gli aveva confessato che aveva fatto sesso anale con me circa un mese prima. Non provavo disagio, anzi, il pensiero era chiaro: se Fausto avesse voluto anche lui, ero disponibile.
La macchina si è trasformata in un confessionale. Fausto si è scusato per averlo saputo, e subito dopo mi ha sganciato la bomba: mi ha confessato di essersi fatto qualche sega pensando che fosse la mia mano a farlo. In quel momento, l'occasione era di quelle da non farsi sfuggire. Senza dire una parola, ho allungato la mano e ho toccato il suo cazzo attraverso i pantaloni.
Lui ha subito imposto un compromesso: mi ha chiesto di toccarlo a intermittenza per non destare sospetti, finché non fossimo arrivati da qualche parte.
Siamo finiti in un parcheggio isolato di un centro commerciale. Non appena ho spento il motore, Fausto ha tolto fuori il cazzo e l'ho afferrato subito e ho incominciato a segarlo. Ho intensificato il ritmo e dopo qualche minuto è venuto con un sospiro profondo sulla mia mano.
Dopo che si è ricomposto, ho chiarito la situazione. "Non è il posto adatto per fare altro," gli ho detto. "Ma domani, se vuoi, sono disponibile." Il suo sorriso è stata la conferma: domani si sarebbe andati fino in fondo.
L'indomani, non c'è stato bisogno di pretesti. Ci siamo rinchiusi nella mia camera e la tensione accumulata si è sciolta in un preludio focoso.
Ero ancora vestito, ma ho aiutato Fausto a spogliarsi. Ci siamo stretti in un bacio profondo e famelico, e mentre le mie labbra erano sul suo collo, la mia mano lo ha segato piano piano. Poi, la mia bocca è scesa, e glielo ho succhiato un pò, portando la sua eccitazione al culmine. Solo dopo mi sono spogliato, segnando la fine del preludio.
Eravamo nudi. Non c'è stata esitazione. Sapeva che io volevo il suo cazzo, e io sapevo che lui lo sapeva. Mi sono girato e mi sono appoggiato al letto in posizione. Fausto mi ha preso da dietro.
Ho sentito la pressione e poi il suo cazzo è entrato, una sensazione che non era di sforzo, ma di pura e immediata pienezza. Non era la prima volta che provavo quel piacere, ma la sensazione era potente e appagante. Ho risposto al suo ritmo, e i nostri corpi si sono mossi insieme in un climax potente, lui è venuto quasi subito.
Subito dopo, sono venuto anch'io, travolto dall'eccitazione. Non mi bastava farlo solo una volta dopo aver preso un pò di respiro lo abbiamo fatto ancora una volta.
Il nostro desiderio è stato soddisfatto. Dopo quell'incontro così atteso, la nostra storia non si è conclusa come un gioco: ci siamo rivisti spesso e volentieri. Con lui mi sentivo desiderato e mi piaceva farlo con lui. Ci eravamo imposti di vederci almeno una volta alla settimana ma a volte non resisteva e mi chiamava prima.
La macchina si è trasformata in un confessionale. Fausto si è scusato per averlo saputo, e subito dopo mi ha sganciato la bomba: mi ha confessato di essersi fatto qualche sega pensando che fosse la mia mano a farlo. In quel momento, l'occasione era di quelle da non farsi sfuggire. Senza dire una parola, ho allungato la mano e ho toccato il suo cazzo attraverso i pantaloni.
Lui ha subito imposto un compromesso: mi ha chiesto di toccarlo a intermittenza per non destare sospetti, finché non fossimo arrivati da qualche parte.
Siamo finiti in un parcheggio isolato di un centro commerciale. Non appena ho spento il motore, Fausto ha tolto fuori il cazzo e l'ho afferrato subito e ho incominciato a segarlo. Ho intensificato il ritmo e dopo qualche minuto è venuto con un sospiro profondo sulla mia mano.
Dopo che si è ricomposto, ho chiarito la situazione. "Non è il posto adatto per fare altro," gli ho detto. "Ma domani, se vuoi, sono disponibile." Il suo sorriso è stata la conferma: domani si sarebbe andati fino in fondo.
L'indomani, non c'è stato bisogno di pretesti. Ci siamo rinchiusi nella mia camera e la tensione accumulata si è sciolta in un preludio focoso.
Ero ancora vestito, ma ho aiutato Fausto a spogliarsi. Ci siamo stretti in un bacio profondo e famelico, e mentre le mie labbra erano sul suo collo, la mia mano lo ha segato piano piano. Poi, la mia bocca è scesa, e glielo ho succhiato un pò, portando la sua eccitazione al culmine. Solo dopo mi sono spogliato, segnando la fine del preludio.
Eravamo nudi. Non c'è stata esitazione. Sapeva che io volevo il suo cazzo, e io sapevo che lui lo sapeva. Mi sono girato e mi sono appoggiato al letto in posizione. Fausto mi ha preso da dietro.
Ho sentito la pressione e poi il suo cazzo è entrato, una sensazione che non era di sforzo, ma di pura e immediata pienezza. Non era la prima volta che provavo quel piacere, ma la sensazione era potente e appagante. Ho risposto al suo ritmo, e i nostri corpi si sono mossi insieme in un climax potente, lui è venuto quasi subito.
Subito dopo, sono venuto anch'io, travolto dall'eccitazione. Non mi bastava farlo solo una volta dopo aver preso un pò di respiro lo abbiamo fatto ancora una volta.
Il nostro desiderio è stato soddisfatto. Dopo quell'incontro così atteso, la nostra storia non si è conclusa come un gioco: ci siamo rivisti spesso e volentieri. Con lui mi sentivo desiderato e mi piaceva farlo con lui. Ci eravamo imposti di vederci almeno una volta alla settimana ma a volte non resisteva e mi chiamava prima.
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