L'amore per il bonus al sexy shop
di
Maktero
genere
sadomaso
Da quando sono diventata la maggiore attrazione al sexy shop della mia amica, mi sento orgogliosa e realizzata.
Ogni mattina prima di iniziare il mio servizio curo il mio aspetto, la mia pulizia, la mia depilazione; il trucco.
Voglio sempre presentarmi al meglio per non deludere gli utenti.
Dal momento in cui il sexy shop apre io mi adagio, nuda e felice, con fare sensuale e seducente da vera troia sul divanetto alle spalle della cassa.
Quando il cliente del sexy shop supera una certa soglia di spesa io vengo offerta come bonus.
Non tutti accettano ma tanti altri vogliono approffittare incuriositi e sorpresi da quella offerta del sexy shop.
In quel caso la cassiera, invita il cliente od i clienti recarmi nella stanzetta accanto alla cassa dove vengo usufruita sessualmente.
Quello che amo di più di questa situazione è lo sguardo di complicità con la cassiera che ha la piena visione di ciò che avviene nalla stanzetta; quando spompino un cazzo o vengo inculata, guardo la cassiera che si tocca mentre mi guarda.
Mi domando sempre se si eccita perchè vorrebbe essere al mio posto o perchè le piace vedermi così sottomessa.
Quando sarà possibile approffondirò il discorso con la commessa, perchè quell'incertezza nel suo sguardo devo dire che mi eccitta più dei cazzi che soddisfo.
Trovo bellissima questa mia attività; sono contenta di incentivare con la mia attività il profitto commerciale dell'azienda e nello stesso tempo mi piace conoscere ogni giorno un mucchio di cazzi.
Talora, raramente, ma non tropo, ci sono delle clienti donne che vogliono approffitare di me.
E'una cosa insolita, ma talora diverse donne vogliono approffitare della mia lingua per farle godere oppure dello strap-on che hanno appena comprato per verificare l'effetto su un corpo maschile.
Sono veramente felice di questa attività che mi permette di conoscere ogni giorno persone nuove; perversioni sconosciute che mi vengono proposte; nonchè incontri che mi vengono prospettati.
Per questi ultimi informo i miei utilizzatori che sono di proprietà della mia padrona e che se vogliono utilizzarmi al di fuori del Sexy Shop devono chiedere il permesso alla mia padrona che potrà concedeglierlo dopo il giusto compenso.
Questi possono chiedere ala cassa il contatto per poter contattare la padrona con la quale contrattare il mio utilizzo al di fuori del sexxy Shop.
Non sono molti quelli che chiedono questo utilizzo extra; in genere basta per loro comprare i sexy Toy con una cifra sufficiente per potermi utilizzre lì al negozio.
Tuttavia qualcuno ogni tanto mi compra per una serata.
Per me è uno svago, mi permette di uscire dall'ambito del sexy Shop dove sono relegata.
In genere mi porta agli incontri mia sorella.
Ma ma eccezionalmente oggi, essendo indisponibile mia sorella vengo accompagnata dalla cassiera.
Sono stata richiesta da una coppia dichiaratamente sadica che ha concordato con mia sorella un trattamento duro.
Per mia sorella è stato solo un prolema di prezzo e dopo aver concordato la cifra mi ha affitata e chiesto alla cassiera di portarmi al mio martirio.
Quale migliore occasione del viaggio in macchina von Gioia la cassiera per approffondire quelle sensazioni che si erano svliluppate con gli sguardi enigmatici tra la cassa e lo stanzino del mio utilizzo.
Mentre io vestita di una magliettina che mi copriva appena, mi masturbavo il cazzo in attesa delle sevizie che avrei subito cominciai a chiacchierare con Gioia.
Le dissi che avevo capito che provava del piacere dal mio stato, dalla mia situazione.
Lei dopo un lungo silenzio alternato a sgurdi sul mio cazzo che mi stavo masturbando ammisse timidamente che c'era qualcosa.
Avevo indovinato; quella piccola ammissione prospettavva qualcosa di più.
Dopo un lungo silenzio lei ammise che provava un sentimento indefinibile verso di me.
Palesemente comprendeva che ero un frocio; ma che tuttavia per la mia natura sottomessa ero disposto a farmi sottomettere anche dalle donne.
Mi disse che era confusa, lei amava i maschi, i maschi veri; ma che ultimamente era attratta da me.
Quando mi vedeva spompinare o farmi inculare nello stanzino accanto alla cassa provava una sorta di eccitazione che non riusciva a comprendere.
Non comprendeva se l'eccittazione derivava dall'essere al mio posto o dal vedermi trattare così.
A casa si masturbava spesso e con moltissimo piacere pensando alle mie esibizioni.
Per quelle parole io fui entusiasta di aver fornito tanto stimolo a Gioia.
Nel frattempo eravamo eravate a destinazione; scendendo dalla macchina le dissi che mi sarebbe toccata una nottata di sevizie torture, che erano state pagate ed a cui non potevo sottrarmi.
Le dissi che se voleva aspettarmi mi poteva recuperare dopo che mi avrebbero utilizzata per il loro piacimento.
Poi avremmo potuto approffondire l'argomento che avevamo iniziato.
Gioia accosenti e die che mi avrebbe apettato per tutta la notte finchè non mi avrebbero rilasciato i clienti.
Così fù dopo una nottata di sevizie in cui mi fecero di tutto abbandonai la compagnia sperando che Gioia mi avrebbe aspettato.
Così fù aveva passato la nottata in macchina ad aspettarmi.
Io salì con il corpo massacrato per le torture che avevo subito da quei sadici, non avevo neppure più la lercia maglietta con cui ero arrivata.
Gioia mi chiese se volevo essere portato a Sexy Shop od a casa sua.
Io tra un gemito ed un altro le chiesi di portarmi a casa sua; aggiungiendo che se ne andasse a fare in culo mia sorella, aveva guadagnato abbastanza dai miei tormenti.
Gioia mi portò a casa sua, per farmi uscire dalla macchina, e per nascondermi dai vicini, mi coprì con uno straccio che aveva in macchina.
Entrai a casa sua e le cominciò delicatamente e con amore a curare le mie ferite.
I sadici mi avevano trattato veramente male; avevano usato ogni genere di oggetto offendente per farmi del male.
Avrei discusso con mia sorella se la cifra che le avevano dato era stata adeguata alle sevizie che avevo subito.
Ero convinto che lei aveva chiesto veramento troppo poco per ciò che mi era stato inferto.
Gioia curò le mie piaghe, le mie ferite, poi mi fece una iniezione di calmante per arrestare i dolori che mi tormentavano.
Mentre i dolori si placavano per il calmante ed io cominciavo a calmarmi ed a sprofondare in un sonno ristoratore sentivo la voce di Gioia che amorevolmente abbracciandomi mi cantava una cantilena, una ninna nanna come se fossi stato un bambino.
Compresi in quel momento l'amoe che lei aveva per me.
Poi tutto si sprofondò nel buio.
Ogni mattina prima di iniziare il mio servizio curo il mio aspetto, la mia pulizia, la mia depilazione; il trucco.
Voglio sempre presentarmi al meglio per non deludere gli utenti.
Dal momento in cui il sexy shop apre io mi adagio, nuda e felice, con fare sensuale e seducente da vera troia sul divanetto alle spalle della cassa.
Quando il cliente del sexy shop supera una certa soglia di spesa io vengo offerta come bonus.
Non tutti accettano ma tanti altri vogliono approffittare incuriositi e sorpresi da quella offerta del sexy shop.
In quel caso la cassiera, invita il cliente od i clienti recarmi nella stanzetta accanto alla cassa dove vengo usufruita sessualmente.
Quello che amo di più di questa situazione è lo sguardo di complicità con la cassiera che ha la piena visione di ciò che avviene nalla stanzetta; quando spompino un cazzo o vengo inculata, guardo la cassiera che si tocca mentre mi guarda.
Mi domando sempre se si eccita perchè vorrebbe essere al mio posto o perchè le piace vedermi così sottomessa.
Quando sarà possibile approffondirò il discorso con la commessa, perchè quell'incertezza nel suo sguardo devo dire che mi eccitta più dei cazzi che soddisfo.
Trovo bellissima questa mia attività; sono contenta di incentivare con la mia attività il profitto commerciale dell'azienda e nello stesso tempo mi piace conoscere ogni giorno un mucchio di cazzi.
Talora, raramente, ma non tropo, ci sono delle clienti donne che vogliono approffitare di me.
E'una cosa insolita, ma talora diverse donne vogliono approffitare della mia lingua per farle godere oppure dello strap-on che hanno appena comprato per verificare l'effetto su un corpo maschile.
Sono veramente felice di questa attività che mi permette di conoscere ogni giorno persone nuove; perversioni sconosciute che mi vengono proposte; nonchè incontri che mi vengono prospettati.
Per questi ultimi informo i miei utilizzatori che sono di proprietà della mia padrona e che se vogliono utilizzarmi al di fuori del Sexy Shop devono chiedere il permesso alla mia padrona che potrà concedeglierlo dopo il giusto compenso.
Questi possono chiedere ala cassa il contatto per poter contattare la padrona con la quale contrattare il mio utilizzo al di fuori del sexxy Shop.
Non sono molti quelli che chiedono questo utilizzo extra; in genere basta per loro comprare i sexy Toy con una cifra sufficiente per potermi utilizzre lì al negozio.
Tuttavia qualcuno ogni tanto mi compra per una serata.
Per me è uno svago, mi permette di uscire dall'ambito del sexy Shop dove sono relegata.
In genere mi porta agli incontri mia sorella.
Ma ma eccezionalmente oggi, essendo indisponibile mia sorella vengo accompagnata dalla cassiera.
Sono stata richiesta da una coppia dichiaratamente sadica che ha concordato con mia sorella un trattamento duro.
Per mia sorella è stato solo un prolema di prezzo e dopo aver concordato la cifra mi ha affitata e chiesto alla cassiera di portarmi al mio martirio.
Quale migliore occasione del viaggio in macchina von Gioia la cassiera per approffondire quelle sensazioni che si erano svliluppate con gli sguardi enigmatici tra la cassa e lo stanzino del mio utilizzo.
Mentre io vestita di una magliettina che mi copriva appena, mi masturbavo il cazzo in attesa delle sevizie che avrei subito cominciai a chiacchierare con Gioia.
Le dissi che avevo capito che provava del piacere dal mio stato, dalla mia situazione.
Lei dopo un lungo silenzio alternato a sgurdi sul mio cazzo che mi stavo masturbando ammisse timidamente che c'era qualcosa.
Avevo indovinato; quella piccola ammissione prospettavva qualcosa di più.
Dopo un lungo silenzio lei ammise che provava un sentimento indefinibile verso di me.
Palesemente comprendeva che ero un frocio; ma che tuttavia per la mia natura sottomessa ero disposto a farmi sottomettere anche dalle donne.
Mi disse che era confusa, lei amava i maschi, i maschi veri; ma che ultimamente era attratta da me.
Quando mi vedeva spompinare o farmi inculare nello stanzino accanto alla cassa provava una sorta di eccitazione che non riusciva a comprendere.
Non comprendeva se l'eccittazione derivava dall'essere al mio posto o dal vedermi trattare così.
A casa si masturbava spesso e con moltissimo piacere pensando alle mie esibizioni.
Per quelle parole io fui entusiasta di aver fornito tanto stimolo a Gioia.
Nel frattempo eravamo eravate a destinazione; scendendo dalla macchina le dissi che mi sarebbe toccata una nottata di sevizie torture, che erano state pagate ed a cui non potevo sottrarmi.
Le dissi che se voleva aspettarmi mi poteva recuperare dopo che mi avrebbero utilizzata per il loro piacimento.
Poi avremmo potuto approffondire l'argomento che avevamo iniziato.
Gioia accosenti e die che mi avrebbe apettato per tutta la notte finchè non mi avrebbero rilasciato i clienti.
Così fù dopo una nottata di sevizie in cui mi fecero di tutto abbandonai la compagnia sperando che Gioia mi avrebbe aspettato.
Così fù aveva passato la nottata in macchina ad aspettarmi.
Io salì con il corpo massacrato per le torture che avevo subito da quei sadici, non avevo neppure più la lercia maglietta con cui ero arrivata.
Gioia mi chiese se volevo essere portato a Sexy Shop od a casa sua.
Io tra un gemito ed un altro le chiesi di portarmi a casa sua; aggiungiendo che se ne andasse a fare in culo mia sorella, aveva guadagnato abbastanza dai miei tormenti.
Gioia mi portò a casa sua, per farmi uscire dalla macchina, e per nascondermi dai vicini, mi coprì con uno straccio che aveva in macchina.
Entrai a casa sua e le cominciò delicatamente e con amore a curare le mie ferite.
I sadici mi avevano trattato veramente male; avevano usato ogni genere di oggetto offendente per farmi del male.
Avrei discusso con mia sorella se la cifra che le avevano dato era stata adeguata alle sevizie che avevo subito.
Ero convinto che lei aveva chiesto veramento troppo poco per ciò che mi era stato inferto.
Gioia curò le mie piaghe, le mie ferite, poi mi fece una iniezione di calmante per arrestare i dolori che mi tormentavano.
Mentre i dolori si placavano per il calmante ed io cominciavo a calmarmi ed a sprofondare in un sonno ristoratore sentivo la voce di Gioia che amorevolmente abbracciandomi mi cantava una cantilena, una ninna nanna come se fossi stato un bambino.
Compresi in quel momento l'amoe che lei aveva per me.
Poi tutto si sprofondò nel buio.
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