Alla ricerca di sensazioni ancora più estreme; l'esibizione teatrale di un vero masochista
di
Maktero
genere
sadomaso
Uscita dall'umiliante ricorso al pronto soccorso per farmi medicare le lesioni subite dalla mia ultima esperienza estrema; ho passato più di una settimana a curare le scorticature e le lesioni subite durante lo strascicamento con la macchina.
In ogni momento, mentre mi medicavo pensavo a quei straordinari momenti di dolore in cui venivo trascinata sul terreno ruvido scorticandomi.
Mi masturbavo ferocemente stimolata da quegli splendidi ricordi.
Ero ossessionata da quella meravigliosa esperienza di dolore; insolita rispetto alle mie consuete esperienze masochistiche.
Tra una masturbazione e l'altra e tra una medicazione e l'altra contattai per telefono la coppia sadica che mi aveva massacrata.
Loro molto gentilmente mi chiesero come stessi; io gli raccontai dei miei dolori, della sofferenza delle lesioni che mi avevano inflitto; delle medicazioni a cui dovevo ricorrere, dell'umiliazione che avevo subito al pronto soccorso.
Loro mi chiesero se ero contenta di tutto questo; io gli risposi che ero felicissima, entusiasta di essere ridotta in quello stato; ma aggiunsi pertanto che una volta guarita volevo provare qualcosa di altrettanto devastante.
Loro mi risposero che potevano organizzare una nuova corsa in macchina, magari più spinta di quella dell'altra volta.
Gli dissi che mi sarebbe piaciuto ma che volevo qualcosa di più.
Mi proposero di essere ustionata da colature di stagno o piombo fuso; ma, se pur allettata in primo momento, gli risposi che non mi sarebbe piaciuto riportare le ciccatrici permanenti che avrebbe comportato una simile pratica.
Mi proposero di spaccarmi le costole; sarebbe stato molto doloroso ma mi sarei potuta riprendere in poco tempo senza conseguenze permanenti.
Rimasi molto dubbiosa e chiusi la comunicazione assicurandoli che ci avrei pensato.
Dopo qualche giorno mi richiamarono loro; dicevano che avevano un incontro, uno "spettacolo", con un masochista estremo che senzaltro mi sarebbe piaciuto.
Mi chiesero se volevo assistere; il tizio era disponibile a farsi osservare durante la sua sofferenza; anzi c'erano altri altri spettatori paganti per l'esibizione; per me mi avrebbero fatto assistere gratis.
Accettai incuriosita da quanto proposto.
L'appuntamento era previsto per tre giorni dopo.
Arrivai in orario, il luogo era davanti ad un magazzino in una zona periferica della città.
Davanti allo stabile c'erano altre persone, uomini e donne, in attesa che la porta si aprisse; feci conoscenza con loro e mi resi conto che anch'essi avevano usufruito delle loro prestazioni.
Mi confidarono di essere clienti della coppia di sadici e che avevano piacevolmente sofferto le loro attenzioni.
Cominciammo a raccontarci delle sofferenze e delle umiliazioni subite, fu piacevole scambiare delle parole con altri masochisti e condividere le nostre strazianti esperienze.
Poi ci chiedevamo per che cosa ci eravamo trovati in quel luogo, che cosa ci sarebbe aspettato.
Poi la porta si aprì ed una ragazza nuda, con il corpopieno di ematomi ci invitò ad entrare; seguimmo quella fanciulla, affascinati dal suo splendido culo che si muoveva provocatoriamente, e dai suoi ematomi che ci eccitavano.
Arrivammo fino ad un ampio ambiente, ampio, ma molto ben riscaldato, veramente caldo.
La ragazza ci disse che dovevamo spogliarci.
Ubbidimmo e poi ci disse di inginocchiarci a terra più o meno al centro dell'ambiente; aggiunse che eravamo liberissimi di masturbarci durante l'esibizione.
Continuò dicendo che lei era disponibile, o meglio obbligata dalla coppia dei padroni, ad offrire prestazioni sessuali agli astanti, uomini o donne, che lo avessero richiesto.
Noi un poco sconcertati le dicemmo che ci avremmo pensato.
Poi la ragazza, magrissimma, comprendendo il nostro iniziale imbarazzo ci lasciò con uno sguardo ambiguo, sicura certo che qualcuno avrebbe approffitato di lei.
Noi nudi cominciammo a chiacchirare incerti su ciò che ci aspettava, ma che senzaltro doveva essere eccitante.
Poi ad un certo punto iniziò una dolce musica che ci zittì; apparve la ragazza di prima che adornata di veli colorati alle caviglie ed ai polsi si esibii in deliziosi femminili ed eccitanti passi di danza.
Era veramente sensuale ed io come altri uomini cominciammo ad agguantare il nostro cazzo anche le donne cominciarono a toccarsi guardando quell'esserino, dal corpo massacrato esibirsi in dolci sensuali movenze.
Poi la musica terminò, la ragazza si accasciò delicatamente da una parte; ed apparvè la coppia sadica che trascinava con una catena un uomo.
Erano tutti nudi; i due sadici splendidi nei loro corpi tonici, mentre lo schiavo, anche lui nudo, era pelle ed ossa coperto da piaghe, ciccatrici, segni di frustate ed ogni tipo di ogni altro tipo di tortura.
Faceva veramente schifo per come era ridotto ed io ed altri cominciammo a masturbarci ecittati da quella straordinaria visione.
I nostri occhi erano fissi ed incantati da quella visione.
La coppia con il tizio alla catena arrivarono al centro del nostro piccolo circolo.
Il sadico prese la parola, sputò sulla faccia di quell'uomo dall'età incerta e poi cominciò a dire che quella "roba" era un masochista che viveva da tempo nella loro casa.
Prese la parola la donna che dopo aver preso a calci nei coglioni il disgraziato che stavamo tutti invidiando gli concesse la parola permettendogli di aprirsi e di dire quale ra la sua vita
Quello schifo di uomo guardandoci negli occhi, cominciò a dire che viveva in prigionia dai sadici da un tempo che non sapeva determinare; aveva pagato lautamenteper essere trattato così.
Ogni giorno veniva picchiato ferocemente con bastoni, fruste ed ogni altro oggetto.
Da quando si trovava lì veniva nutrito solamante con la merda ed il piscio dei padroni.
Subiva ogni tipo di abuso sessuale; sbavando aggiunse che era felice di quella sua condizione, e che continuava a pagare lautamente i suo seviziatori per essere trattato così.
Le sue parole ci colpivano e ci eccitavano, ci masturbavamo tutti, uomini e donne.
Quella merda umana aggiunse che era contenta che i suo padroni guadagnassero dall'esibizione della sua umiliazione e del suo dolore
Sapeva che adesso sarebbe stato sottoposto ad un trattamento straordinario e sperava che con il suo dolore ci avrebbe fatto divertire.
Noi ci masturbavamo sempre più eccitati nel sentire le parole di quella merda.
A quel punto riprese la musica la ragazza si rialzò e con un fare delicato si avviò verso un lato della sala dove qualcuno le porse un contenitore fumante.
Lei con il contenitore si avviò danzando verso la coppia sadica che appoggiò ai loro piedi.
La coppia disse che in quel catino vi erano dei carboni ardenti; poi rivolgendosi alloschiavo gli chieserose era disposto a arsi bruciare dai caboni.
Lui urlando per il desiderio di quel dolore chiese di iniziare subito, implorando di bruciarlo vivo.
Il sadico racogliendo un carbone ardente con una pinza alzò in maniera enfatica il carbone ardente.
Noi eravamo senza fiato, entusiasmati da quella situazione e non vedevamo l'ora di sentire le urla di quel masochista.
Poi il sadico abbassò la pinza e la appoggio sul petto del masochista in ginocchio davanti a lui e rivolto davanti a noi.
Il tizio cominciò ad urlare come una bestia mentre il sadico affondava il carbone ardente nel suo petto.
Mentre la musica continuava e la ragazza ballettava attorno alla coppia che torturava il sadico.
Noi ci sentivamo entusiasmati per la visione soplendida che vedevamo e per le urla del masochista.
La visione eramagnifica quanti di noi avremmo voluto essere al posto del tizio.
Il sadico continuò ad infierire su quel disgraziato appoggiandoli altri caboni roventi.
Lui urlava come una bestia per i dolore, io ed altri arrivvammo sborrando come bestie per l'eccitazione.
Altri continuavano a masturbarsi; mentre il sadico continuava a bruciare quel disgraziato.
Il tutto condito dalla ragazza che continuava a ballare attorno a quel corpo torturato.
Arivai altre volte, io come altri, uomini e donne che provavamo piacere da quello spettacolo.
Poi stanchi mentre il masochista, semisvenuto per il dolore e veniva avviato dalla ragazza nel suo recittacolo, cominciammo ad allontanarci.
Qualcuno rimase perchè voleva approfitarsi della ragazza messa a disposizione.
Fù una serata eccitante ed inquietante che mi fece riflettere se ridurmi allo stato di quella merda di schiavo che avevo visto.
In ogni momento, mentre mi medicavo pensavo a quei straordinari momenti di dolore in cui venivo trascinata sul terreno ruvido scorticandomi.
Mi masturbavo ferocemente stimolata da quegli splendidi ricordi.
Ero ossessionata da quella meravigliosa esperienza di dolore; insolita rispetto alle mie consuete esperienze masochistiche.
Tra una masturbazione e l'altra e tra una medicazione e l'altra contattai per telefono la coppia sadica che mi aveva massacrata.
Loro molto gentilmente mi chiesero come stessi; io gli raccontai dei miei dolori, della sofferenza delle lesioni che mi avevano inflitto; delle medicazioni a cui dovevo ricorrere, dell'umiliazione che avevo subito al pronto soccorso.
Loro mi chiesero se ero contenta di tutto questo; io gli risposi che ero felicissima, entusiasta di essere ridotta in quello stato; ma aggiunsi pertanto che una volta guarita volevo provare qualcosa di altrettanto devastante.
Loro mi risposero che potevano organizzare una nuova corsa in macchina, magari più spinta di quella dell'altra volta.
Gli dissi che mi sarebbe piaciuto ma che volevo qualcosa di più.
Mi proposero di essere ustionata da colature di stagno o piombo fuso; ma, se pur allettata in primo momento, gli risposi che non mi sarebbe piaciuto riportare le ciccatrici permanenti che avrebbe comportato una simile pratica.
Mi proposero di spaccarmi le costole; sarebbe stato molto doloroso ma mi sarei potuta riprendere in poco tempo senza conseguenze permanenti.
Rimasi molto dubbiosa e chiusi la comunicazione assicurandoli che ci avrei pensato.
Dopo qualche giorno mi richiamarono loro; dicevano che avevano un incontro, uno "spettacolo", con un masochista estremo che senzaltro mi sarebbe piaciuto.
Mi chiesero se volevo assistere; il tizio era disponibile a farsi osservare durante la sua sofferenza; anzi c'erano altri altri spettatori paganti per l'esibizione; per me mi avrebbero fatto assistere gratis.
Accettai incuriosita da quanto proposto.
L'appuntamento era previsto per tre giorni dopo.
Arrivai in orario, il luogo era davanti ad un magazzino in una zona periferica della città.
Davanti allo stabile c'erano altre persone, uomini e donne, in attesa che la porta si aprisse; feci conoscenza con loro e mi resi conto che anch'essi avevano usufruito delle loro prestazioni.
Mi confidarono di essere clienti della coppia di sadici e che avevano piacevolmente sofferto le loro attenzioni.
Cominciammo a raccontarci delle sofferenze e delle umiliazioni subite, fu piacevole scambiare delle parole con altri masochisti e condividere le nostre strazianti esperienze.
Poi ci chiedevamo per che cosa ci eravamo trovati in quel luogo, che cosa ci sarebbe aspettato.
Poi la porta si aprì ed una ragazza nuda, con il corpopieno di ematomi ci invitò ad entrare; seguimmo quella fanciulla, affascinati dal suo splendido culo che si muoveva provocatoriamente, e dai suoi ematomi che ci eccitavano.
Arrivammo fino ad un ampio ambiente, ampio, ma molto ben riscaldato, veramente caldo.
La ragazza ci disse che dovevamo spogliarci.
Ubbidimmo e poi ci disse di inginocchiarci a terra più o meno al centro dell'ambiente; aggiunse che eravamo liberissimi di masturbarci durante l'esibizione.
Continuò dicendo che lei era disponibile, o meglio obbligata dalla coppia dei padroni, ad offrire prestazioni sessuali agli astanti, uomini o donne, che lo avessero richiesto.
Noi un poco sconcertati le dicemmo che ci avremmo pensato.
Poi la ragazza, magrissimma, comprendendo il nostro iniziale imbarazzo ci lasciò con uno sguardo ambiguo, sicura certo che qualcuno avrebbe approffitato di lei.
Noi nudi cominciammo a chiacchirare incerti su ciò che ci aspettava, ma che senzaltro doveva essere eccitante.
Poi ad un certo punto iniziò una dolce musica che ci zittì; apparve la ragazza di prima che adornata di veli colorati alle caviglie ed ai polsi si esibii in deliziosi femminili ed eccitanti passi di danza.
Era veramente sensuale ed io come altri uomini cominciammo ad agguantare il nostro cazzo anche le donne cominciarono a toccarsi guardando quell'esserino, dal corpo massacrato esibirsi in dolci sensuali movenze.
Poi la musica terminò, la ragazza si accasciò delicatamente da una parte; ed apparvè la coppia sadica che trascinava con una catena un uomo.
Erano tutti nudi; i due sadici splendidi nei loro corpi tonici, mentre lo schiavo, anche lui nudo, era pelle ed ossa coperto da piaghe, ciccatrici, segni di frustate ed ogni tipo di ogni altro tipo di tortura.
Faceva veramente schifo per come era ridotto ed io ed altri cominciammo a masturbarci ecittati da quella straordinaria visione.
I nostri occhi erano fissi ed incantati da quella visione.
La coppia con il tizio alla catena arrivarono al centro del nostro piccolo circolo.
Il sadico prese la parola, sputò sulla faccia di quell'uomo dall'età incerta e poi cominciò a dire che quella "roba" era un masochista che viveva da tempo nella loro casa.
Prese la parola la donna che dopo aver preso a calci nei coglioni il disgraziato che stavamo tutti invidiando gli concesse la parola permettendogli di aprirsi e di dire quale ra la sua vita
Quello schifo di uomo guardandoci negli occhi, cominciò a dire che viveva in prigionia dai sadici da un tempo che non sapeva determinare; aveva pagato lautamenteper essere trattato così.
Ogni giorno veniva picchiato ferocemente con bastoni, fruste ed ogni altro oggetto.
Da quando si trovava lì veniva nutrito solamante con la merda ed il piscio dei padroni.
Subiva ogni tipo di abuso sessuale; sbavando aggiunse che era felice di quella sua condizione, e che continuava a pagare lautamente i suo seviziatori per essere trattato così.
Le sue parole ci colpivano e ci eccitavano, ci masturbavamo tutti, uomini e donne.
Quella merda umana aggiunse che era contenta che i suo padroni guadagnassero dall'esibizione della sua umiliazione e del suo dolore
Sapeva che adesso sarebbe stato sottoposto ad un trattamento straordinario e sperava che con il suo dolore ci avrebbe fatto divertire.
Noi ci masturbavamo sempre più eccitati nel sentire le parole di quella merda.
A quel punto riprese la musica la ragazza si rialzò e con un fare delicato si avviò verso un lato della sala dove qualcuno le porse un contenitore fumante.
Lei con il contenitore si avviò danzando verso la coppia sadica che appoggiò ai loro piedi.
La coppia disse che in quel catino vi erano dei carboni ardenti; poi rivolgendosi alloschiavo gli chieserose era disposto a arsi bruciare dai caboni.
Lui urlando per il desiderio di quel dolore chiese di iniziare subito, implorando di bruciarlo vivo.
Il sadico racogliendo un carbone ardente con una pinza alzò in maniera enfatica il carbone ardente.
Noi eravamo senza fiato, entusiasmati da quella situazione e non vedevamo l'ora di sentire le urla di quel masochista.
Poi il sadico abbassò la pinza e la appoggio sul petto del masochista in ginocchio davanti a lui e rivolto davanti a noi.
Il tizio cominciò ad urlare come una bestia mentre il sadico affondava il carbone ardente nel suo petto.
Mentre la musica continuava e la ragazza ballettava attorno alla coppia che torturava il sadico.
Noi ci sentivamo entusiasmati per la visione soplendida che vedevamo e per le urla del masochista.
La visione eramagnifica quanti di noi avremmo voluto essere al posto del tizio.
Il sadico continuò ad infierire su quel disgraziato appoggiandoli altri caboni roventi.
Lui urlava come una bestia per i dolore, io ed altri arrivvammo sborrando come bestie per l'eccitazione.
Altri continuavano a masturbarsi; mentre il sadico continuava a bruciare quel disgraziato.
Il tutto condito dalla ragazza che continuava a ballare attorno a quel corpo torturato.
Arivai altre volte, io come altri, uomini e donne che provavamo piacere da quello spettacolo.
Poi stanchi mentre il masochista, semisvenuto per il dolore e veniva avviato dalla ragazza nel suo recittacolo, cominciammo ad allontanarci.
Qualcuno rimase perchè voleva approfitarsi della ragazza messa a disposizione.
Fù una serata eccitante ed inquietante che mi fece riflettere se ridurmi allo stato di quella merda di schiavo che avevo visto.
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