Il secondo provino del teatro sadomaso

di
genere
sadomaso

Mi presentai in orario per il secondo provino; insieme a me c'erano le altre comparse, la donna ed il maschione.
Davanti all'ingresso prima di entrare ci confidiamo con il maschione, curiose su ciò che gli era caapitato il giorno prima.
Lui ci confessa, con una punta di vergogna, che gli arrossa le guance, che è stato costretto a spompinare il tecnico del suono e poi dopo aver subito quel sopruso Elisa lo ha costretto a farsi inculare da due membri dello staff che aveva appena intravisto.
Si rendeva conto che per il ruolo che avrebbe dovuto svolgere quella iniziazione era necesssaria.
Noi lo compatimmo e cercammo di consolarlo in vario modo; gli propononemmo di recuperare la sua mascolonità con i nostri culi; lui sembrò interessato, ma nel frattempo si aprì la porta del set ed Elisa ci fece entrare.
Ci spogliammo come indicato e venimmo portate sul palco dove in ginocchio venimmo incitate a cantare la canzoncina che avevamo imparato il giorno prima.
Il regista di fronte a noi si mostrò sodisfatto dalla nostra prestazione.
Poi ordinò di passare alla seconda fase; gli addetti salgono sul palco e ci pongono dei morsetti elettrici ai capezzoli.
Poi il regista prova di nuovo il coro facendosi cantare; e con un telecomando in sua mano ci tormentava i capezzoli con scariche elettriche.
Il regista continuò a farci cantare ed a tormerntarci con le scariche elettriche, modulando la nostra canzone e le urla di dolore per le scariche elettriche ai capezzoli.
Ci provò in questa maniera per ore ed ore finchè non stabili che eravamo idonee allo spettacolo.
La nostra esibizione canora e le urla per il dolore si concordavano perfettamente per lo spettacolo.
Ordinò agli addetti di esaminare la registrione della nostra prestazione per riprodurla durante lo spettacolo.
Io ero contenta di aver accontentato il regista e mentre me ne andavo insieme alla donna mi accorsi che il maschione veniva preso dadgli addetti a cui il regista aveva ordinato di incularlo.
Evidentemente il regista non era ancora sicuro della sottomissione del maschione.
Mentre ce ne andavamo sentimmo i lamenti del maschione, ancora non abituato a quella sua nuova condizione, mentre veniva agguantato e preso dagli addetti.
Ci guardò con uno sguardò disperato; lo lasciammo al suo destino.
Se voleva essere un attore porno per il teatro depravato doveva imparare ad essere pronto a tutto.

scritto il
2025-12-19
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