Il teatro sadomaso le comparse

di
genere
sadomaso

Dopo alcuni giorni mi arrivò la telefonata dalla segretaria del regista; ero stata selezionata come comparsa.
Mi diede un appuntamento per firmare il contratto ed io mi pesentai puntualissima davanti al capannone che era la segreteria ed il palco delle esibizioni.
Eravamo in cinque davanti all'uscio in attesa di essere ricevute.
C'erano delle froce comeme e delle donne; e poi un maschione che ci mangiavamo con gli occhi.
La porta si aprì ed apparve la segretaria che ci invitò ad entrare.
Per arrivare alla segreteria attraversmmo lateralmente un ambiente adibito a set cinematografico da cui arrivavano alcune urla di dolore.
La segretaria, sensibilizzata da alcuni nostri mormorii, comprese cosa volevamo sapere e con nonchalance ci disse che nella sala stavano girando un film sadomaso e che degli schiavi venivano torturati per le esigenze cinematografiche.
Con fare algido ci invitò ad entrare nelpiano superiore delcapannone dove si trovava la segreteria.
La segretaria ci chiese di aspettare nella sala di aspetto, noi ci sedemmo in quella saletta mentre le urla appena attenuate dalla distanza ci arrivavano alle orecchie.
Ci guardavamo tutte e tutti quanti eccitati dalla situazione; le strazianti urla di dolore, seppur attenuate, ci entusiasmavano.
Eravamo tutti e tutte masochisti io cominciai a toccarmi il cazzo eretto attraverso i pantaloni e anche gli altri e le altre cominciarono a are lo stesso.
Quando la segretaria riaprì la porta mostrò un lieve stupore a vederci toccare e gemere; ma con professionalità cominciò adindicare il primo per entrare nello studio.
Toccoò al maschione, che entrò ed uscì dopo pochi minuti sventolando il contratto firmato con cui era stato assunto come comparsa.
Una dopo l'altra tocco a noi froce ed alle donne ad entrare nell'ufficio.
Quando tocco a me mi trovai seduto davanti all scrivania il regista e la segretaria, che mi misero davanti due documenti; uno era il contratto che comportava la mia assunzione come comparsa e l'altro era la liberatoria per eventuali danni dalle sevizie e torture che avrei subito durante lo spettacolo.Io firmai sbrigativamente i due documenti più che altro interessata al compenso monto generoso.
Mi venne corrisposto un anticipo sotto forma di assegno.
Uscii dall ufficio con i documenti e l'assegno in mano felicissima di quella scrittura.
Nell'uscire passai accanto al set dove stavano ancora filmando gli schiavi che torturavano per il film.
Mi soffermai per guardare la scena; gli addetti alle macchine di ripresa accettarono la mia presenza, ma silentamente con i gesti della mano, mi fecero segno di non parlare e di restare a distanza.
Mi accorsi che accanto a me come spettatrice c'era una altra delle comparse che aveva firmato il contratto poco prima.
Anche lei era entusiasmata dal vedere quella scena di tortura.
Riconobbi al centro del set "Fogna" la schiava estrema che il teatro, il regista, tenevano prigioniera per i loro usi.
Sentivo le sue urla di dolore, ma da dove mi trovavo non riuscivo bene a capire cosa le stessero facendo per farla urlare così tanto.
C'era anche un maschio che urlava per il dolore; eccitata per le urla che udivo guardavo la mia compagna spettatrice.
Era eccitata com me; guardandoci negli occhi inoiati decidemmo di uscire.
All'esterno del capannone condividemmo che eravamo molto eccitate.
Lei gemendo mi disse che voleva subito un cazzo nella figa; io le dissi che il mio era duro e arrapato a bestia.
Lei mi urlò cosa aspetti e si tirò giù i pantaloni mostrandomi il suo culo e la sua figa nuda ed esposta.
Io la presi con violenza e la buttai brutalmente contro il muro del capannone.
Lei rispose a quella violenza con gemiti di piacere; le infilai il cazzo nella figa e cominciaia pomparla.
Lei gemeva per il piacere ed io cercavo di comprendere le sue convulsioni di piacere per darle il massimo godimento possibile.
Alcune persone della squadra del regista ed altri sconosciutientrarono ed uscirono mentre mi scopavo quella troia.
Tutti furono ammirati da come mi stavo dando da fare e si espresserocon commenti più o meno volgari.
Feci godere la troia, ripetutamente; poi le arrivai dentro anche io.
Ci lasciammo scambiandoci i numeri di telefono.
A casa lessi i fogli che avevo firmato; il giorno dopo come mi avevno annunciato mi sarei dovuta presentare per il provino.
Mi masturbai pensando ai soldi guadagnati ed alla esperienza teatrale che avrei fatto.












scritto il
2025-12-15
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