Badante nuova 3.

di
genere
etero

Ci svegliammo contemporaneamente e spontaneamente ci abbracciammo, baciammo in bocca e poi senza trascurare nessun punto del corpo alternativamente: io a lei e poi lei a me...come iniziò bene quella giornata! Dopo la colazione le proposi di farsi fare il clistere e lì, a differenza del primo giorno, glielo praticai molto lentamente, con delicatezza e così mi sentii dire da lei che non aveva minimamente sentito il bruciore che la aveva resa sofferente ed io mi sentii soddisfatto e felice. Dopo che si liberò il pancino, facemmo la doccia insieme e ne approfittai per prenderla poi in braccio e sdraiarla sul letto dove la baciai alla figona già grondante di umori, gustandomi il saporino acidulo dolce poi le infilai il cazzone che la fece sussultare per le sue generose misure e...giù a stantuffarla a lungo fino a sentirla implorarmi di sborrarle tutto dentro e fermarmi un poco perchè l'avevo sfinita. Il mio orgoglio maschile mi fece sentire un Santone del sesso, del piacere e uscii dalla sua pelosissima figa ma ripresi subito a leccargliela e poi passai al culetto che slinguai e le appoggiai il cazzo per studiare la sua reazione: provavo a penetrarla in culo oppure glielo dovevo chiedere prima (?) enigma!le sussurrai nell'orecchio che avevo voglia di possederla analmente ma lei riprese subito le sue energie e si rigirò di fianco, impedendomi chiaramente di penetrarla dietro ed allora finsi di volerla avere provocata ma non volevo assolutamente incularla senza in suo consenso. Lei abboccà in pieno e mi sbaciucchiò sulle guance ed io le chiesi cisì di farmi un bel bocchino con la sua bocca carnosissima e le labbra sensualissime: che gusto immenso! Che piacere intenso che provai!! Ma le cose cambiarono improvvisamente e Susanna iniziò a signhiozzare per il gran dolore che si ripresentava alla pancia. Senza perdere l'autocontrollo, chiamai il 118 ed in dieci minuti era da me l'efficentissimo servizio. Susanna fu visitata e subito le fu praticata ina puntura di antidolorifico poi mi chieseero se sapevo eseguire le punture e prescrissero dieci da farne una al giorno. Ci lasciarono promettendo che avrebbero telefonato in serata per l'andamento giornaliero ed io mi sentii tutelato e sicuro. Finito il dolore intenso, Susanna mi abbracciò ai fianchi e poi...sorpresa...scese giù arrivando con la bocca al mio batacchio e di nuovo mi provocò un intenso piacere. Ne fui doppiamente soddisfatto perchè era bello pensare che se mi faceva un bocchino non aveva da pensare più al dolore di prima e poi ancor bello godermo i suoi meravigliosi giochi di bocca. Non ricordo più bene il titolo di un film "Susanna tutta panna!"...ed infatti la sua figona aveva un saporino di panna dolce ed acidula come la panna!Lei si sentì bene come se nulla fosse accaduto ed allora le proposi di andare al mare di Roma, Fiumicino, a pranzare con pesce. Lei accettà e fu una giornata stupenda ed alla sera, dove cenammo con pesce pescato e venduto sul molo ed innaffiammo con vino frizzante e fresco, tanto da darci una carica erotica che ci fece fare l'amore a lungo, facendoci cadere poi in un profondissimo sonno. Al mattino, dopo colazione, venne il momento di praticarle la nuova cura: l'iniezione al culetto. Per me è sempre stato un gioco facile ed affatto doloroso, avendo la mano leggerissima ma dovetti prima combattere con la sua grande paura dell'ago di siringa e lì le feci notare che quando ero bambino mi facevano le punture con aghi simili ad uno stuzzicadenti ed ora invece sono così fini da averli usati io per dei bambini che mi dicevano sempre che ero bravissimo a non fargli sentire alcun dolore. Insomma, dopo una lunga trattativa la convinsi a farsi bucare le natiche ed infatti dovette ammattere che non sentì affatto dolore. In un primo momento le avevo detto che se sentiva dolore mi sarei fatto perdonare regalandole una pelliccia ma, salvatomi dalla costosa spesa, deviai col regalarle un paio di scarpe firmate! Pur non avendo protestato alla fine! Il giorno dopo. alla seconda iniezione le feci prima una proposta per vedere la sua reazione: "se ti fai fare il culetto col batacchione, sicuramente non avrai dolore a ricevere aghi sul culo perchè i muscoli si erano ben allentati"; discorso che non centrava affatto col ricevere punture ecc. ma la vidi pensare, riflettere a lungo ed infine, data la sua gran paura dell'ago, si convinse che a culo sverginato, c'era la possibilità di evitare il dolore a rivcevere aghi. Io ridevo malignamente sotto i baffi che poi ce li ho ma poi le dovetti smantellare il castello che le avevo costruito con la mia fantasia e lei mi fu riconoscente per non averla presa in giro fino alla fine e...come spesso faceva...mi ringraziò con uno dei suoi straordinari bocchini gustosissimi.
scritto il
2025-07-06
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