Andai di nuovo ad un massaggio cinese.
di
Battocchiolo.
genere
etero
Ero già stato da una cinesina che mi presentò una ragazzina di appena diciott'anni, proponendomela e garantendomi che era vergine ma ci volevano centocinquanta euro però io ero già stato informato chela verginità era affatto naturale ma artificiale, ovvero, le avevano introdotto in vagina una siringa piena di acqua mista a succo di pomodoro, trucco che aveva fatto abboccare vari clienti. Guarda caso, nella casa dove ero andato, la ragazza che mi fa entrare, mi dice se volevo una ragazzina già pronta al rapporto, oppure me ne avrebbe proposto un'altra sempre di dicotto anni ma vergine, mi misi a ridere ma lei capì subito il perchè ridevo ed allora mi accompagnò in una stanza dove la ragazzina illibata attendeva di essere sverginata e la ragazza la fece spogliare tutta, sdraiare sul letto allargandole le cosce e m'invitò ad infilare un dito in figa per constatare che era illibata e subito lo feci, rimanendo sbalordito: era intatta: il suo imene era intatto! La cosa subito mi eccitò, facendomi ingrifare pazzamente e, dopo che pagai duecento euro, rimasi solo con lei e mi spogliai col suo aiuto, eccitandomi ancora di più. Quasi volevo stenderla sul letto ma pensai che era meglio per lei essere prima eccitata, stuzzicata e quindi iniziai a leccarle i seni per poi scendere all'ombellico ed infine dedicarmi a leccarle la fighetta, mordicchiando poi il grilletto stringendolo delicatamente e dopo passare a leccarle il culetto tondo e sodo da fare eccitare anche un fallo di lattice. Insalivai molto l'ano perchè volevo distrarla dalla figa e preovai poi ad incularla ma lei mi disse che era ancora vergine anche lì e così la rigirai per farle spalancare le cosce per infilarle il cazzone tutto dentro ma lei si ribellò svincolandomi, cercando di svincolarsi dalle mie mani ferree che la stavano cercando di trattenere immobile e provò a prendermi a calci per non essere sverginata ma chiamai la ragazza chiedendole di tenermela ben ferma, però la ragazza pensò di fare di meglio fecendole prendere il mio cazzo in bocca e intanto la sculacciava gridandole che doveva starsene ferma e zitta nel prendersi il cazzo in figa ma la ragazzina chiedeva continuamente pietà senza sapere però che tali esortazioni mi facevano maledettamente eccitare sempre di più e così la ragazza le mise delle manette ai polsi ela legò sulla testata del letto e dopo passò alle gambe che furono bloccate con lacci alle barre del letto. La ragazzina era così stata ben bloccata nei movimenti e, pur continuando ad urlare chiedendo pietà, piangeva disperatamente ed io gongolavo al pensiero che tra pochi attimi la avrei fatta urlare ancora di più dal dolore che le avrei provocato. Mi avvicinai col cazzo alla sua fighina ma poi tornavo indietro e lei piangeva ancora di più: ero al settimo cielo di gioia e dopo altre finte introduzioni sospese a metà, finalmente decisi di possederla entrandole tutto dentro: la penetrai in un solo colpo, senza esitare e sentii benissimo l'impatto di scontrarsi tra cazzo e figa e lei urlò da fare paura ed io , dentro di me, urlavo silenziosamente di gioia! Rimasi immobile dentro di lei ma dopo iniziai un su e giù da sfondare anche un muro e lei implorava pietà ma io non conoscevo affatto quella parola e godevo, solamente godevo! La cinese si vedeva che era una gran sadica perchè anche lei godeva alle proteste della ragazzina e, quando poi io feci uscire fuori il cazzo sbrodolando sborra, fu lei a propormi di possedere la ragazzina anche nel culetto che era alle sue prime volte, quindi quasi vergine anche lui. Non mi rifutai certamente e, dopo che la ragazzina fu slegata, rigirata e rilegata inginocchioata, la ragazza le infilò nell'ano un dito intriso di gel, poi massaggiò il mio cazzo sempre col gel. Andai poi ad appoggiare il cazzo all'ano e iniziai a penetrare la ragazzina di nuovo piangente e tremante ma non tergiversai ed entrai tutto dentro straziandola dal dolore e, dopo vari decisi colpi, le sborrai tutto dentro ed il rimanente glielo feci sentire in bocca anche se lei faceva di tutto per fermarmi ma ero troppo eccitato per smettere il gioco. Mi rivestii e, salutato la ragazza, diedi uno sguardo alla ragazzina e le promisi che sarei tornato presto per sentirla di nuovo urlare di dolore.
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