Un casuale incontro: un ricordo di gioventù.!! 2.
di
Battocchiolo.
genere
etero
Stava intanto arrivando l'ora di pranzo e tutto il sesso consumato mi aveva anche messo tanta fame, tanto appetito ma l'intuito esclusivamente femminile, suggerì a Barbara di propormi di rimanere da lei a pranzo , cosa che subito accettai e lei corse in cucina dove sfornò degli antipasti che ci gustammo subito ma poi ne aggiunse altri e vidi che stava preparando un pranzo per più commensali, infatti sarebbe stata a tavola con noi due la figlia di Barbara che stava per arrivare dal dopo Università. La sua figliola arrivò poco dopo ed io rimasi folgorato dalla bellezza della ragazza: una cascata di capelli rosso fuoco, viso d' angelo coronato da splendidi occhioni verdi, e la bocca dalle labbra sensualissime, carnose dava l'idea di toccare il Paradiso baciandola. Collo cigneo, seno medio,dalla grossezza di due mele, i fianchi larghi che davano il via alle gambe spettacolari che poi potei verificare bene indossando lei una gonna corta e le cosce attiravano la mano maschile...una a caso: la mia! Quando camminava dava risalto ad un movimento di chiappe da sogno, da favola ed osservandola bene, di continuo, vedendola girare per casa, mi domandai se anche lei si muove bene sul lettone come la sua mammina!. Venne il momento di sedersi a tavola dove mangiammo benissimo ed io e la bambolona parlammo molto dei suoi studi. Mentre lei poi diceva che in pomeriggio doveva andare ad acquistare libri sulla Architettura, mi venne l'idea di accompagnarla alla lbreria per poi passare per casa mia dove avrebbe potuto trovare libri e lavori di mio padre che la avrebbero aiutato negli studi. Sia lei che Barbara decisero di andare tutti e tre insieme e dedicammo il pomeriggio anche ad altri acquisti. Giunti a casa loro, scaricammo la mia autoe mi proposero di stare a cena con loroe la bambolona rossa mi portò a vedere il suo cavalloe mucche e galline. Durante i movimenti non mi sfuggì il suo provocatorio "casuale" movimento di corpi l'uno accanto all'altra nel girare tra le stalle strette e poi, durante la cena non interrompeva il fissarmi al viso, prlando con tanti movimenti di labbra e lingua che scorreva appunto sulle labbra, sempre guardandomi. Barbara per fortuna era presa ad un film in televisione e non notò nulla sui movimenti nostri. Dopo cena ci spostammo in salotto e Barbara continuò a vedere il film così io e sua figlia ce ne andammo a passeggiare sui loro campi intorno casa. Ci sedemmo poi sul prato appoggiandoci ad una querciainutile specificarlo: poco dopo eravamo a baciarci in bocca e le mie mani scorrevano sulle sue belle cosce per fermarsi poi all'inguine scostando gli slippini e le andai a sfiorare il clitoride che già era ben inumidito. Ci spogliammo e, tra baci e carezze, finimmo i giochi con uno stupendo sessantanove che decidemmo di continuare a casa dato che lei m'informò che sua madre prendeva sonniferi per dormire perciò io mi sarei fermato a dormire da loro e lei poi mi avrebbe raggiunto in camera degli ospiti...che io già conoscevo benissimo. Brevemente: Barbara andò a dormire subito ed io fui accompagnato dalla rossa in camera per me dove poi la gnoccolona mi raggiunse svestita e colante di umori in figa. Ci baciammo dapertutto poi come di rito le chiesi se prendeva la pillola oppure preservativi e lei mi disse che prendeva sì la pillola ma mi stava per chiedere se volevo sverginare il culo. Le dissi subito che accettavo prendendomi la responsabilità e le chiesi se andava a prendere creme o pomate ma lei subito aprì il comodino dove prese il tubetto del gel che finsi di stupirmi nel vederlo. Ci dedicammo prima a bocchini che lei sapeva fare benissimo poi le leccai la figa ed il culo quindi lei godè schizzando umori dovunque poi presi il gel, lo spalmai sul suo culo e le chiesi di farle lei altrettanto sul mio cazzone che quando vide ne rimase assai perplessa, dicendomi che con quell'affare le avrei squarciato il culetto. La rassicurai che lo avrei fatto con lentezza, delicatezza, dolcezza e quindi non la avrei fatta soffrire e poi le confidai che se prima si prova dolore, poi segue il piacere e le domandai se aveva sofferto molto nel perdere la sua verginità sessuale. Vidi che sgranava gli occhioni e mi confessò poi che gridò molto di dolore per la sua fighina ma il culetto...cosa avrebbe potuto provare? La rassicurai che avrei iniziato subito e, appoggiai all'ano il glande che era già ben teso, ben gonfio e lei andò subito a palparlo con la manoe si rivolse dicendomi che stava provando una gran paura. La accarezzai sul viso, la baciai in bocca e poi le dissi che la avrei penetrata con molte pause per fare adattare il batacchione al suo dolce stretto buchino e infatti glielo accosti alla'ano e lo spinsi dentri lentamente ma lei strinse il buchino quasi a farmi provare male al glande ma fui deciso e penetrai lentamente tratto per trattoe giunsi alla faticosa salita alla cima dello stretto monte, Ragazzi che dolore per lei e che goduria per me. Dopo che mi lavai sotto la doccia, lasciai il cazzone in bocca alla bambolona che se lo slinguò, succhiò, poi le dissi che era il caso di riprendere il gico del culetto perchè il forellino avrebbe preso confidenza col batacchione e quindi nei prossimi scontri l 'ano si sarebbe adattato alle mie misure senza bruschi dolori. Lei per tutta risposta si sdraiò a pancia sotto ed io, dopo averle messo ancora gel all'ano, la penetrai molto lentamente facendola solo pronunciare gridolini che subito dopo dal dolore passarono al godimento e lei se ne venne schizzando umori daperuttto. La sua prima volta fu ripetita altre tre volte e alla fine fu lei a dirmi che voleva darmi la buonanotte ed allora si addormentò subito dopo avermi fatto godere con un suo meraviglioso bocchino.
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