Badante nuova.
di
Battocchiolo.
genere
etero
La seconda giornata bellissima con un sole che accarezzava l'aria ed io e Susanna ci svegliammo contemporaneamente, stava iniziando veramente bene, tanto che ci baciammo in bocca ma poi lei mi disse di essere assai preoccupata per il cazzo che stava palpando ma sentiva giu di morale e così, con passione e solertia. s'infilò sotto le lenzuola e se lo mise in bocca facendomi provare tanto di quel piacere, di quei brividi di piacere, che durai ben poco ed infatti le schizzai un potente getto di sborra che la fece anche tossire. Quando poi spuntò fuori dalle lenzuola. allora venne il mio turno e. scoprendola tutta, togliendole da sopra le lenzuola, le presi le caviglie ed allargai le coscione vellutate che passai per alcuni minuti a baciare, leccare ed infine feci scorrere la lingua sul clitoride e le infilai il naso nella figona, pelosissima, ricciutissima, saporitissima...ero ai sette cieli di goduria: lei smaniava e gemeva ed io la mordicchiai per tutta la sua figa provocandole un piacere tale, un orgasmo acutissimo, tanto da farle sborrare fiumi di umori di figa che lavarono la faccia a me e mi misi a gustarmi il dolce acidulo succo di gnoccolona che era Ssanna. Rimanemmo un poco abbracciati ma intanto il mio batacchione si stava risvegliando divenendo duro come una colonna di marmo e mi venne chiaramente la gra voglia di scoparla, possederla intensamente e lo feci subito infilandole il cazzo in figa lubrificatissima dagli umori appena schizzati con potenza. La cavalcai scopandola tre volte senza fermarmi un poc e ad un certo punto lei mi supplicò di sborrare e finirla di sfiancarla. La scopai con ancora più intensità ma infine le sborrai tutto dentro e, quando il cazzone uscì da lei, la vidi con espressione soddisfatta, gioiosa ma sfinita. Quel mattino la feci rimanere a letto e preparao io la colazione, poi venne il momento di massaggiarle la gamba e la feci girare a pancia sotto, potendo così osservare compiaciuto il suo meraviglioso culo e, dopo terminato il massaggio, le sussurrai all'orecchio se si era fatta inculare ma mi rispose subito di no, chiarendo che col mio ben fornito batacchione le avrei certamente causato un dolore intensissimo ma la tranquillizzai, precisando che certe cose, fatte con tenerezza, delicatezza. certamente non le avrebbero risparmiato il dolorino del primo rapporto anale ma di certo, dopo, la penetrazione sarebbe stata solo e solamente dolce, specie se si faceva uso di lubrificante! Lei mi osservava con gli occhioni dolcemente spalancati a metà per la paura del grande dolore ma anche metà per la fiducia nei miei confronti ed infatti mi propose di rimandare al dopo cena la penetrazione anale! al solo pensiero, osservando bene il suo splendido culo, pregai che le ore della giornata durassero solo pochi minuti!. Ancora ben eccitati, scopammo ancora due volte. La giornata sembrava fosse d'accordo con me, infatti ebbi l'impressione che volò rapidamente ma, mentre cenavamo, io gustandomi la prelibata cenetta e Susanna un pò pensierosa...forse un pò preoccupata per la sua verginità anale. Tutto comunque procedeva bene, almeno così credevo ma subito dopo, Susanna sentì fortissimi dolori alla pancia e quasi lacrimava. Chiamai subito la guardia medica e, incredibile ma vero, quella sera a Roma, attendemmo solo minuti e non ore per l'arrivo del medico che si prodigò brillantemente facendole iniezioni di calmanti ma poi, viso che per giungere da me aveva fatto prestissimo in quanto era giunto con l'ambulanza, mi fece chiamare gli infermieri che vennero su con la barella e Susanna fu subito trasferita all'Ospedale Santo spirito ed io la seguii in macchina. i primi soccorsi diedero ottimi risultati e, per farla breve non era nulla di preoccupante e la notte lei dormì tranquilla. Al mattino con la lettera di dimissioni ce ne tornammo a casa ed insieme ai massaggi alla gamba, si aggiunsero dieci clisteri per aiutare a disintossicarsi l'intestino ed io andai dritto in Farmacia per il necessario. A casa le volli fare subito il clistere con una siringa da due litri, che riempii di acqua e medicinale polverinoso giallo. Susanna mi disse che il contenuto della siringa le dava un lieve bruciore ma io fui ligio agli ordini del Medico e glielo iniettai fino all'ultima goccia. Dovetti poi accompagnarla al bagno e lei si liberò completamente la sua pancina. La riportai a letto e lei voleva pulire casa ma glielo vietai e la trattenni a letto accarezzandola per eccitarla un poco poi la misi a pancia sotto ed andai a leccarle l'ano che pulsava ancora per la dilatazione del clistere e poi le dissi scherzando che la avrei subito inculata e lì la bambolona si rigirò, cercando di darmi uno schiaffo in viso ma le bloccai il braccio ridendole in faccia, chiarendo subito che quando lei mi abrebbe detto sì. allora le avrei iniziato a penetrarla in pace ed accordo. La rigirai scopandola di nuovo ma poi crollammo per la notte assai bianca in Ospedale.
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