Prestazioni domiciliari.
di
Battocchiolo.
genere
etero
Dopo essere stato per anni nel servizio sanitario militare, andai in congedo ( pensione da militare ) e con pochi soldi al mese dovetti adattarmi ad eseguire prestazioni mediche a domicilio ( Iniezioni intramuscolari, endovene, clisteri e misurazione della pressione arteriosa ). Per reclamizzare la nuova attività, lasciai in giro tanti biglietti da visita miei e, dopo aver seminato con i biglietti, mi misi in un bar frequentatissimo, fingendo di stare al telefonino e scrivere il numero del inesistente mio futuro paziente che mi aveva contattato perchè andassi da lui per terapie da seguire in casa. Quella mia finta telefonata fu, chiaramente, ascoltata da tanti avventori e due di loro si avvicinarono a me, chiedendomi se ero io stesso a seguire ammalati in casa e, conclusione, avevo due nuovi miei bisognosi di terapie a domicilio. Tutto iniziò con quella finta telefonata ed in pochi giorni avevo un seguito di assistiti. Proprio stando a misurare la P. A. (pressione arteriosa ), mi si offrì di contattare una famiglia con una tredicenne bisognosa ma terrorizzata dalle intramuscolari ed io fui subito da lei poco dopo. Parlai con lei, con i suoi genitori e, vedendo che mi osservava terrorizzata come se io fossi il suo boia esecutore di pene e per lei un buchetto al culetto era una vera pena! Ci accomodammo in camera da letto e preparai l'occorrente per la puntura ma la ragazzina era spaventata dai genitori che già le tenevano le gambe e braccia immobilizzandole e a quel punto intervenni io e feci uscire tutti gli spettatori curiosi e basta, e rimasi a parlare con la ragazzina, proponendole che io stessi fingendo di bucarle il sederino ma solo massaggiandoglielo con alcool per fare sentire l'odore forte ai suoi. convincendoli così che gliela avevo realmente fatta. Lei subito approvò e anzi, mi stampò un bacio sulla guancia ma poi m'infilò rapidamente la linguetta in bocca lasciandomi senza parole e fiato. Riempii quindi la siringa col farmaco da iniettarle e massaggiai a lungo la natica ma intanto avevo già infilato l'ago nel culetto e svuotata la siringa. Estratto l'ago che lei non sentì assolutamente, rimassaggiai di nuovo il sederino e poi feci vedere a lei che la siringa era stranamente vuota: dove era finito il liquido le chiesi? Lei rimase come se fosse stato un solo gioco di prestigio ma poi le spiegai subito come stavano realmente le cose: la mia mano leggera come una piuma, non le aveva fatto minimamente percepire l'ago nel bucarle la natica. La ragazzina mi abbracciò con foga e mi disse che voleva ricompensarmi a modo suo: Dopo la puntura i suoi genitori andavano al loro negozio ad aprirlo, quindi io dovevo uscire di casa normalmente ma poi sarei potuto rientrare senza essere visto da nessuno, passando per i garage. Dopo che spiegai ai genitori che la piccola era stata bravissima, loro la tempestarono di baci e si prepararono per uscire. Lì Lucia, così disse di chiamarsi la ragazina, mi propose di rimanere e prendere un caffè con lei e così feci. I suoi se ne andarono via e subito dopo Lucia mi aveva slacciato la cintura facendo calare i pantaloni a terra; poi sfilò i miei slip ed accarezzò il cazzo già pronto all'uso fino a farmelo indurire e poi se lo mise in bocca scorrendo con le labbra inumidite di saliva. Il suo bocchino fu magistrale e godei tantissimo! Dopo lei si spogliò completamente e mi offrì la sua fighina da leccare. Non esitai minimamente e la feci venire più volte poi però Lucia mi disse che era vergine e voleva sbarazzarsi dell' imene inutile a nulla e voleva offrrsi solo a me. Mi denudai anch'io e passai a baciarla slinguandola a lungo in bocca, poi scesi ai seni che ciucciai e mordetti delicatamente coi denti appena accostati, scesi ancora di più ed arrivai alla fighina già umida e mordicchiai anche il clitoride. Lì lei urlò di piacere e sruzzò tanti di quei suoi umori da lavarmi la faccia, si girò "a sessantanove" e mi ciucciò il pene ma poi si sdraiò di schiena e spalancò le coscette magre ma sensualissime. Fu lei a impugnarmi il cazzo e se lo guidò dentro la fighina che si dilatò e, senza che io mi muovessi, fece tutto lei e si piazzò il cazzo in figa ma scioccamente, essendone chiaramente la vergine perciò principiante, incompetente e così si sverginò da sola causandosi un atroce dolore che la fece piangere a lungo ma io cercai poi di farla godere e ci riuscii...se ne venì godendo pazzamente. Dopo che rimanemmo abbracciati strettamente, la feci mettere a cosce spalancate e la penetrai in figa lentamente, dolcemente...tutto il contrario che seppe fare lei prima! La scopai a lungo e la feci gridare, sì, ma di piacere e di goduria! Dopo che concludemmo i nostri giochi con un suo stupendo bocchino, ci rivestimmo, la salutai, baciai con un arrivederci a domani per la seconda iniezione.
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