Povero cucciolo
di
Mins78
genere
gay
Con Giovanni siamo colleghi da più di 10 anni, siamo operai specializzati in una ditta di idraulica.
Da circa 4 anni siamo in squadra, avete presente i carabinieri? vanno a coppia... Bene, per noi idraulici, la situazione è analoga.
Da quando un collega si è licenziato e un altro è andato in pensione, il capo ci aveva fatto iniziare a girare insieme.
Siamo due personaggi senza peli sulla lingua, non sappiamo cosa sia il pudore, sempre con la battuta pronta, ci divertiamo a prendere per il culo i colleghi e siamo sempre a parlare di sesso. Il nostro carattere un po' sopra le righe, rendeva difficile farci trovare dei partners lavorativi che ci sopportino, così, per il quieto vivere di tutti, il capo, decise di metterci nella stessa squadra.
O saremmo andati d'amore e d'accordo o ci saremmo scannati... Optammo per la prima opzione.
Praticamente sembravano fratelli, oltre ad una discreta somiglianza fisica, avevamo più o meno la stessa età, sui 40, amanti della palestra, ossessionati dal fisico e dal sesso.
Per capire il rapporto e il livello di confidenza/fratellanza vi racconto questa:
"Come al solito Giovanni, con il mezzo aziendale, mi passa a prendere la mattina per andare a lavoro.
-weh ti ho portato il cornetto.
Indicando un cornetto che avevo poggiato sul suo pacco... Ovviamente immaginavo ci fosse la sorpresa, ma mai dare soddisfazione a Giovanni!!!!
Senza dire nulla, prendo il cornetto, sento opporre resistenza e mi accorgo che aveva infilato il suo cazzo dentro.
Sfilo il cornetto, e inizio a mangiarlo, con la bocca piena gli dico:
-domani mattina però non te lo lavare altrimenti non si sente il sapore!
Grossa risata e si va a lavoro."
Questo è il rapporto fra noi: fiducia, amicizia fraterna, cameratismo e totale assenza di pudore.
Entrambi non avevamo particolari preferenze nel sesso, ne parlavamo di continuo e spesso facevamo le nostre scommesse del cazzo. Cosa erano le scommesse del cazzo?
Ve ne racconto una:
"Dovevamo andare in assistenza da Gerardo, un sessantenne, uomo distinto, da poco in pensione dopo tanti anni di lavoro nella banca del paese. Gerardo era noto per due elementi che lo contraddistinguevano: essere super taccagno e gay.
La seconda non ci infastidiva affatto, ma il pensiero di non ricevere neppure una mancia sì!
Giovanni, mentre stavamo andando mi fa':
-scommettiamo che oggi riesco a farmi dare la mancia da Gerardo?
- È impossibile.... Come pensi di fare?
- ho un' idea, ma tu vienimi dietro...
- tí vengo anche dentro se vuoi... Ahahahah
- Ah sì??? La metti in questi termini? Se riesco a farmi dare la mancia assaggi la mia sborra!
- se non ci riesci ti metto tre dita in culo e senza lubrificante!
Ridemmo e ci stringemmo la mano!
Gerardo era lì che ci guardava costantemente durante il nostro intervento, era ossessionato che perdessimo tempo volutamente per farlo pagare di più. Quasi alla fine dell'intervento di manutenzione Giovanni apre una valvola "per errore" e un getto d'acqua lo fradicia completamente.
Intuisco e subito:
Giova... Spogliati e fatti dare qualcosa per asciugarti così prendi un'accidenti.
Mentre lui si toglieva la maglietta come sul set di un fil porno, io gli sganciavo i pantaloni... Gerardo corse a prendere degli asciugamani, tornò, porse i teli e iniziai ad asciugarlo, quasi inavvertitamente, ma volutamente, passavo il telo sul pacco di Giovanni, che continuava ad avere addosso solo le mutande.
-sig. Gerardo ha mica un'asciugatrice? Potrebbe farmi la cortesia?
Giovanni si avvicinò, molto a Gerardo per passargli i vestiti.
Finimmo l'intervento mentre aspettavano che i vestiti si asciugassero. Di tanto in tanto, davanti a Gerardo, scherzavo pizzicando i capezzoli di Giovanni, che era rimasto in mutande, o tirandogli l'elastico degli slip e lui recitava la parte dello scocciato.
Gerardo aveva un pacco fuori controllo, bocca secca, e pupille dilatate. Non disse più nulla. Ma le 50 euro di mancia le ottenemmo.
Salimmo sul furgone:
-hai visto??? I 50 euro più sudati della mia vita... Ahahhaha
- sei stato un grande!
- e ora ti tocca.... Pappa di sborra...
- quindi??? Che devo fare?
- tranquillo e rilassati ogni cosa a suo tempo.
Il mattino dopo passò a prendermi.
-cornetto per te...
Questa volta era sul cruscotto nel suo sacchetto....
Lo presi, ringraziai, guardai il concetto aspettandomi di trovare o una particolare glassa sopra o un buco del diametro del suo cazzo... Nulla.
Lo guardai dritto meglio occhio:
-cazzo ci hai fatto???
- mi è costato fatica...
-cosa????
- Venire in un bicchiere, prendere una siringa senza ago, prelevare il mio sperma e farcire bene il cornetto.... Tutto tuo!
Mai dare soddisfazione a Giovanni... Lo mangiai, cazzo, era venuto anche tanto....
-prossima volta mangia dell'ananas prima.... Fa schifo!
Questo era il tono delle nostre scommesse, qualche volta vincevo io qualche volta lui. Ma le giornate lavorative passavano veloci e ci divertivamo da matti.
Lunedì mattina, prima cosa da fare riunione con il capo.
Era abitudine distribuire le mansioni e comunicazioni varie.
Entriamo nell'ufficio insieme a tutti gli altri colleghi e vediamo una fascetta nuova, un ragazzino sui 20, tutto timidino, fisico asciutto.
Il capo ci presenta il nuovo apprendista, dovrà girare con tutte le squadre per fare formazione... Ovviamente noi due saremmo stati gli ultimi.
Il capo manda via tutti e ci chiede di trattenerci un minuto di più.
-mi raccomando ragazzi, è difficilissimo trovare personale, mi promettete di fare i bravi e di non farlo scappare????
- Ma stiamo scherzando, certo che saremo bravi... Cercheremo di formarlo nel migliore dei modi!!!
- ragazzi non mi prendete per il culo! Non scherzo trattatelo con i guanti!
Uscimmo dalla stanza e dissi a Giovanni:
-hai sentito Giova... Lo dobbiamo trattare con i guanti... Niente monta a pelle!!!
-su questo staremo a vedere...
Rispose lui.
Passarono le settimane il ragazzo nuovo, Simone, aveva girato tutte le squadre e tutti avevano dato degli ottimi feedback. L'unico difetto che avevano riportato i colleghi era questa timidezza eccessiva, anche nell'interazione con il cliente.
In qualche modo lo avremmo di sicuro aiutato.
La mattina Giovanni passava a prendere me e poi insieme raggiungevamo Simone, sarebbe stato con noi per tutta la settimana.
Ci avevano affidato i lavori alla piscina comunale, dovevamo rifare l'impianto idraulico di alcuni bagni. Lavoravamo molto bene e Simone apprendeva rapidissimo. Giovanni mi chiamò un attimo in disparte e mi sussurrò:
-tanto qui siamo soli... Dammi corda che gli togliamo un po' di timidezza.
Gli feci l'occhiolino e mi allontani di qualche passo.
Io e Simone eravamo dietro una parete rispetto a Giovanni, dopo qualche minuto sentiamo il rumore del frullino e un urlo. Il rumore dell'arnese si interrompe e Giovanni che ci chiamava.
- Ragazzi ragazzi aiutatemi!!!
Corriamo dove era Giovanni e lo troviamo con il frullino avvolto nella stoffa del suo pantalone.
-ti sei fatto male? Hai dolore?
Effettivamente non capivo se l'incidente era reale o una geniale messa in scena per arrivare non so dove....
- staccate subito la corrente di sto coso...
Urlò Giovanni.
Simone lo fece.
-Simo vai a prendere delle forbici e tagliamo il pantalone.
Simone eseguì, non era facile si era tutto aggrovigliato,e la lama era trovata in prossimità dell'inguine.
Mentre Simone tagliava con grande attenzione, Giovanni mi fece l'occhiolino....
Riuscì a liberarlo, ma la parte del pantalone tagliata era praticamente al cavallo.
- vedo che non porti le mutande neppure oggi... Ahahah
Dissi... E Simone allungando l'occhio divenne tutto rosso.
- come ben sai, non le porto mai. Invece di fare il cretino guarda se mi sono ferito...
Giovanni allargò il buco mostrando i genitali, mi avvicinai mi misi in ginocchio mentre lui si era rimesso in piedi... Sembrava che gli stessi per fare un pompino... Simone era viola.
Gli spostai lo scroto, avvicinai la faccia alle sue palle...
-a me sembra tutto come sempre....
-mi sento bruciare...
Aggiunse Giovanni mentre si toglieva quel poco dei pantaloni che rimaneva.
- Simone puoi guardare te che di quel cretino del mio compare non mi fido?
Rosso in volto come un peperone il ragazzo balbettò:
-no no io....
-dai forza, meno seghe, fammi capire se è tutto ok...
Simone si avvicinò, diede una rapida occhiata, più al cazzo che ad altro, tenendosi le mani sopra alla patta indietreggiò
-mi pare non ci siano ferite, tutto nella norma...
- nella norma???
Aggiusi io ridendo... - Quello è sotto la norma, questo è nella norma.
Tirando giù i pantaloni e mutande mostri il mio cazzo.
In realtà sia io che Giovanni eravamo ben messi, anche i nostri cazzi erano molto simili, entrambi sui 20 cm e con un bel diametro.
- ora abbiamo un testimone!
Esultò Giovanni, -dai Simo chi vince? Chi lo ha più bello?
Il ragazzo era evidentemente in difficoltà, un erezione da gestire e un forte senso di disagio.
Giovanni, solo con la maglietta e le scarpe, andò verso di lui e lo abbracciò, lo strinse forte spiaccicandosi con il suo cazzo sul fianco del ragazzo.
-dai, povero cucciolo, non fare così!!! Siamo colleghi, compartecipazione e divertimento rendendo il lavoro tollerabile!
-no...
Balbettando...
-no è che ... Io... Io sono timido.... Scusate...
-beh su per rompere la timidezza tutto a cazzo fuori!!! Urlai
- siamo già a cazzo di fiori... Manchi solo tu...
Mentre Giovanni continuava ad abbracciarlo, mi avvicinai e iniziai a sbottonargli i pantaloni.
Simone fece per resistere, Giovanni lo bloccò, si Mise dietro, gli prese le braccia all'altezza dei gomiti e gli poggiò il cazzo sulla schiena.
(Il ragazzo era molto più basso e gracile di noi)
-dai basta il gioco è bello quando dura poco....
Abbassandogli le mutande, continuai...
-e il cazzo è bello quando è dritto... Complimenti ragazzo, mingherlino ma bella fava!
Giovanni allungò una mano e glielo strinse alla base...
-bello tosto! Bravo collega ora sei uno dei nostri, compagno di cazzo all'aria!!!
E ridemmo sonoramente, anche Simone, liberato dalla presa sembrò rilassarsi.
Fu lui che da solo propose:
-Ho un paio di pantaloncini da palestre nel borsone, vuoi che vada a prendertelo, non puoi continuare a lavorare così...
- grazie!!!
La giornata continuo tranquilla e soprattutto Simone cominciava ad unirsi alle nostre battute, addirittura, a fine serata ci salutò con una, impacciatissima, pacca sul culo. Sembrava che il ragazzo si fosse sbloccato.
Dopo un paio di giorni in capo ci convocò, solo a me a Giovanni.
-non so che cazzo abbiate combinato, ma ho visto che Simone è molto più socievole, si sta aprendo, e ha espresso il desiderio di continuare la sua formazione con voi due... Vi avevo giudicato male... Non ubbidite mai, forse questa volta mi avete ascoltato!
-certo capo, COME SEMPRE!!!.
Rispondemmo in coro...
- ma non vi annoiate mai di prendere per il culo la gente.... Che stronzi!
Spazientito ci liquido.
Ci confrontammo su quello che ci era stato comunicato. Concordammo che, vista la reazione e il durello, Simone, apprezzasse più i nostri cazzi che il nostro modo di lavorare.
Decidemmo di alzare la posta.
Dovevamo sottoporlo allo scherzo del cornetto ripieno di cazzo.
Giovanni mi passò a prendere con il cornetto.
- aiutami ad avere un girello che devo metterlo nel cornetto.
Gli sbottonai la patta, torso fuori il cazzo moscio, ma già belloccio e me lo misi in bocca giocandoci un po' con la lingua...
-ok, ok, così è sufficiente altrimenti non mi fermo e ti devo scopare la bocca per bene!
Presi il cornetto, ci feci un buco con un dito e via, infilai dentro il suo cazzo. Eravamo arrivati da Simone, scesi per farlo salire e farlo mettere fra noi (avete presente i furgoni che hanno il sedile anteriore per tre persone?)
-hei Simo, Giovanni ti ha preso il cornetto...
Guardò fra le gambe di Gio e disse:
-c'é il suo cazzo dentro vero??? Non lo tocco... Stronzi!
-ma smettila...
Mi allungai, presi il cornetto lasciando il cazzo di Giovanni in bella vista e iniziai a mangiarlo... Il cornetto intendo...
- Ah sì, fate così voi??? Beh allora lasciamene un morso...
- Grande Simo, così ti voglio, ma ormai il cornetto è mio...
-allora mi accontento delle briciole...
Portò la mano sul cazzo di Giovanni, lo sollevò e prese un pezzettino che vi era rimasto, lo mangiò.
Giovanni con voce fiera gli disse:
-l'allievo supera il maestro, mi pare che della timidezza non sia rimasto molto.
-ragazzi grazie, stare con voi è stato traumatico, ma forse era quello che mi ci voleva, voi non vi prendete mai sul serio ma al tempo stesso avete un bellissimo rapporto.
Io e Giovanni ci guardammo, ci sorridemmo, era evidente che ci volevamo bene.
Ma la situazione era troppo melensa, quindi, mi sentii in dovere di dire:
- per festeggiare appena arriviamo in cantiere bacio con lingua a tre!!!!
- si daiii!!! Rispose Giovanni...
- state scherzando vero????
- hai voluto fare il romanticone??? Allora bisogna giocare ai fidanzatini!
-che stronzi che siete!!!
Ridemmo tutti.
Arrivammo in cantiere, il lavoro era quasi ultimato, oggi o domani avremmo finito, Simone era stato veramente bravo.
La storia del bacio era passata come una battuta senza poi reali conseguenze, in pausa caffè, Simone ci disse:
-allora sta sera finiamo? La storia del bacio era una cazzata, allora anche voi avete i vostri limiti???
- noi non abbiamo limiti... E sì, sta sera finiamo!
-ragazzi, ma se c'è la prendessimo con calma e finissimo domani? Magari ci scappa un bagno in piscina, dobbiamo testare l'impianto... No?
- sai che non sarebbe male e comunque a mettere in pressione l'impianto non ci avevo pensato... Ok!
Tornammo a lavoro, eravamo tutti e tre in stanze diverse a finire piccoli dettagli, quando Giovanni iniziò a scrivermi su WhatsApp.
-hai capito lo stronzetto??? Dice che abbiamo limiti... C'è rimasto male che non lo abbiamo pomiciato????
-ho notato anche io che è voluto tornare sul discorso, dici ci abbia preso gusto? Gli piace il cazzo?
- a chi non piace è perché non ha il coraggio di ammetterlo...
- scherzetto???
- che hai in mente?
- vieni nel locale tecnico..
- ok
Dopo qualche istante mi avviai nella stanza delle caldaie, il locale tecnico, Giovanni era lì, era nudo...
-spogliati pure te...
Mentre mi denudavo chiesi cosa avesse in mente, collegò il suo cellulare all'impianto stereo delle piscina e mise un porno...
I lamenti e i gemiti si diffusero ovunque, il locale vuoto riecheggiava, e la voce di Simone di fondo che urlava:
-che cazzo state combinando, dove siete??? Ehi rispondete....
Mentre guardavano il porno ci stavamo masturbando, avevamo i cazzo duri, sapevamo che da lì a poco Simone ci avrebbe trovato, lo scopo era quello di farci trovare a fave dure per vedere la sua reazione...
-ma che fate??? Togliete la condivisione del suono, si sentirà da fuori... Dai...
- se c'è li prendi in mano lo tolgo...
Sembrava proprio infastidito dal suono forte e dall'idea che qualcuno, passando fuori dalla piscina, avesse potuto udire... Evidentemente c'era da lavorare sulla sua pudicizia...
Si avvicinò e, scuotendo la testa, afferrò un cazzo per mano.
Interruppi la trasmissione.
-ok, così va meglio...
Lasciò la presa e fece per andarsene...
Premetti di nuovo play...
-eddai però....
Senza che gli dicessimo nulla tornò ad afferrare i nostri uccelli.
E di nuovo bloccai la trasmissione audio.
-fatemi capire devo stare con i vostri cazzi in mano?
Io e Giovanni rimanemmo muti...
-dai ragazzi che devo fare ???
Nessuna risposta...
Lasciò uno solo dei due e i rumori che lo mettevano tanto a disagio ricominciarono, afferrò anche il secondo cazzo rapidamente. Di nuovo silenzio.
-quindi devo togliere il telefono dalle tue mani e dissociare l'audio da quello della piscina... Ma ho entrambe le mani occupate.... Giusto? È questo il gioco?
- questa potrebbe essere una soluzione, che dici Giovanni?
- forse... Chissà...
-siete dei deficienti...
Quasi spazientito si abbassò e prese il cazzo di Giovanni in bocca, continuando a tenere il mio in mano.
-azzo... Però il ragazzo comincia a fare sul serio....
Con la mano libera prese il telefono e riuscì a dissociare il collegamento...
- prova superata?
Chiese Simone a bocca piena..
- si si prova superata - rispose Giovanni - ma ora io ho bisogno di venire, come la superiamo questa di prova?
Risposi:
-che dite sarebbe troppo gay se mentre te lo metto in culo Simone finisse il lavoro di bocca?
-no no per me va bene... Simone che ne pensi?
Non rispose, stava già pompando...
-ma che collega meraviglioso...
Giovanni si mise a gambe divaricate, leggermente piegato in avanti, con le mani si teneva alla parete. Quella posizione evidenziava tutti i suoi muscoli tesi, polpacci, cosce, addominali dorsali e pettorali per non parlare dei muscoli delle braccia... Simone era seduto per terra, testa poggiata alla parete e cazzo di Giovanni in bocca, mentre con lo sguardo rivolto verso l'alto, gustava l'espressione di piacere che Giovanni mostrava.
Io ero dietro, gambe divaricate per via delle gambe di Simone, mi lubrificai la punta del cazzo con la saliva e po' poggiai sull'ano di Giovanni.
Era evidente che Simone stava facendo un ottimo lavoro di bocca, godeva e fu proprio Giovanni a cercare di essere penetrato, spingeva verso di me, ero dentro.... Un attimo che si abituasse e due bei colpi di affondo... Dentro fuori, dentro fuori, per una decina di volte.... Per tornare a scoparlo pesantemente.
-dimmi quando stai per venire- gli dissi... -manca poco se contiate così , cazzo mi state facendo diventare matto ahahah ahaha ahhhhhh
-sto per venire....
Quando sentii le contrazioni prostatiche oltre al cazzo gli infilai anche un paio di dita....
-ahhhh bastardoooo....
Guardai Simone, aveva la bocca piena... Deglutì...
-non ci vorrai fare credere che era il tuo primo pompino vero????
Simone diventò tutto rosso...
-guarda Giovanni, si è venuto nei pantaloni solo succhiandotelo... hahahahahah
-beh almeno voi due siete venuti...
Ci ricomponemmo, e vista la reazione di Simone ci rendemmo conto che il post orgasmo aveva creato qualche turbamento.
Ci sentiammo in dovere di parlarne.
-allora ragazzino, tutto bene? Siamo andati troppo oltre?
- no, beh...-nuovamente balbettava...
-dai Simo, si è creato un così bel rapporto, confidati, cosa ti turba?
- beh ragazzi forse sono gay...
- e quindi??? A noi non piacciono le etichette, ma se vuoi va benissimo... Che ti frega l'importante è stare bene con se stessi.
- ma la società...
- la società cosa??? Sei grasso è un problema, sei basso è un problema, sei donna è un problema, hai una macchina di merda è un problema.... Ragazzo fidati fotti chi vuoi o fatti fottere da chi vuoi, la vita è una...
- forse hai ragione...
- sai che qualche volta sai essere anche profondo Giova?
- non lo ridire mai più altrimenti di scopo a sangue!
-....
-....
- sai che qualche volta sai essere anche profondo Giova?
- hai capito il ragazzino????
- adesso finiamo, domani mettiamo in pressione l'impianto e poi vediamo di farti la festa!
La sera io e Giovanni ci sentimmo telefonicamente, il dubbio era che quel ragazzo, così giovane, avrebbe potuto crearci problemi a lavoro. Le cose si sarebbero potute complicare per tutti, forse avevamo esagerato. Tra me e lui problemi non c'è ne sarebbero mai stati, eravamo della stessa pasta, ma con Simone le cose potevano andare diversamente.
Avevamo deciso di parlarci chiaramente.
La mattina dopo Simone salì nel furgone con un sacchetto con dentro due cornetti.
-ragazzi li ho presi per voi per farmi perdonare.
-perdonare per cosa?- chiesi.
- ieri siamo andati oltre, siamo colleghi, dobbiamo lavorare insieme, ma , mi rendo conto che il rapporto da goleardico si sta trasformando in altro, vorrei che ci fermassimo qui...
Il giovanotto ci aveva preceduto, era più maturo di quanto non sembrasse.
Giovanni gli disse che era d'accordo, che forse era il caso di fare un passo in dietro.
-bene se siamo tutti contenti, festeggiamo.
Pronunciò quelle parole passandoci un cornetto a testa.
Al primo morso ci rendemmo subito conto... Li aveva riempiti con la sua crema
-che figlio di....
Esclamai e Giovanni disse:
-sono fiero di te e me lo mangio con gusto!
A metà mattinata Simone, con Aria seria ci chiamò:
-ragazzi, ragazziiii...
-che C'è?
-venite un secondo qua? Credo di aver fatto un danno....
Corremmo, lo trovammo a pecora con un dildo nel culo....
-ho bisogno di un aiuto.... Che dite???
Quel piccolo impertinente aveva bisogno di una lezione...
Ci spogliammo in un istante, io gli misi il cazzo in bocca e Giovanni iniziò a stantuffargli il dildo di gomma nel culo.
Mugolava da matti, quando iniziò a masturbarsi gli prendemmo i polsi e li trattenemmo dietro alla sua schiena, gli affondi di dildo si fecero più marcati...
-ora ti dò la crema senza cornetto..
Gli venni in bocca. Mentre deglutiva tutta la mia crema, lunghi filamenti di precum iniziarono a scendere dal suo cazzo e Giovanni esclamò
-guarda che spettacolo..
Iniziò a cadenzare le penetrazione a seconda delle leggere contrazioni dell'ano. Simone venne cadendo sulle sue ginocchia.
Mentre ancora qualche goccia di sperma stava continuando a scendere, mentre il povero Simone cercava di riprendere fiato, Giovanni lo penetrò di nuovo, ma questa volta con il suo cazzo...
Un piccolo riletto, ma altre esclamazioni invocanti divinità, ci fecero comprendere che voleva continuare.
Mi misi di fianco e se con una mano gli stuzzicavo i capezzoli, con l'altra, passando dietro alle sue coscie e davanti a quelle di Giovanni, gli afferrai il cazzo, iniziando a mungerlo lentamente.
Simone era in preda al piacere, sembrava che il primo orgasmo si stesse prolungando nel secondo.
Giovanni mi guardava sorridendo e ansimando di piacere mi disse:
-lo prende da Dio, devi provare, tra po' diamoci il cambio.
Annuii.
Intanto mi stavo riprendendo dal mio orgasmo e il mio cazzo stava tornando duro.
Simone urlava e bestemmiava, del timido ragazzo pareva non essere rimasto nulla.
-vuoi che Giovanni ti venga in culo, così che possa usarlo come lubrificante, o lo preferisci in bocca?
- in culo, in culo, in bocca, in culo, in bocca...
Stava farneticando preso dal piacere.
-dai staccati fammi sentire che culo ha..
Giovanni si sfilò lasciandolo aperto, un buco bellissimo, non era venuto, ma era comunque bagnatissimo.
-continua a mungerlo che gli piace.
Suggerii.
Giovanni fece di meglio: si sdraiò, infilò la testa fra le gambe di Simone e iniziò a leccare il glande, si posizionò in modo che Simone avesse il suo cazzo davanti e afferrandogli la nuca glielo schiaffò in bocca in un bellissimo 69.
Infilai il mio cazzo, ma dopo nemmeno un paio di affondi una contrazioni anale molto forte e un mugolio strozzato dal cazzo in gola che Giovanni gli teneva, mi fece capire che Simone era venuto nuovamente.
Giovanni a bocca piena si sfilò, mi guardò e deglutendo esclamò:
-quando viene viene il ragazzo... Una bella bevuta.
Simone nel frattempo:
-ragazzi non ne posso più inizia bruciarmi il culo...
-ce la fai a resistere e a farlo venire?
- in nome della nostra amicizia stringo i denti, ma domani mi devi dare il culo!!!
Ridemmo rumorosamente e dopo poco venni dentro di lui. Giovanni ebbe bisogno della mia bocca e non puoi certo rifiutarti di aiutare un amico.
Mentre gli stavo succhiando il cazzo, Simone si avvicino a Giovanni, gli sussurrò qualcosa all'orecchio... Giovanni da lì a qualche istante venne.
-non deglutire!
Si affrettò a dire Simone, prendendomi per un braccio e facendomi mettere in piedi.
Ci baciammo a tre con la sborra di Giovanni.
Simone, alla fine del bacio, si sentii in dovere di dirci che il nostro rapporto professionale non sarebbe mai dovuto cambiare!
Strana raccomandazione... Non eravamo certo tipi da innamoramento!
Da circa 4 anni siamo in squadra, avete presente i carabinieri? vanno a coppia... Bene, per noi idraulici, la situazione è analoga.
Da quando un collega si è licenziato e un altro è andato in pensione, il capo ci aveva fatto iniziare a girare insieme.
Siamo due personaggi senza peli sulla lingua, non sappiamo cosa sia il pudore, sempre con la battuta pronta, ci divertiamo a prendere per il culo i colleghi e siamo sempre a parlare di sesso. Il nostro carattere un po' sopra le righe, rendeva difficile farci trovare dei partners lavorativi che ci sopportino, così, per il quieto vivere di tutti, il capo, decise di metterci nella stessa squadra.
O saremmo andati d'amore e d'accordo o ci saremmo scannati... Optammo per la prima opzione.
Praticamente sembravano fratelli, oltre ad una discreta somiglianza fisica, avevamo più o meno la stessa età, sui 40, amanti della palestra, ossessionati dal fisico e dal sesso.
Per capire il rapporto e il livello di confidenza/fratellanza vi racconto questa:
"Come al solito Giovanni, con il mezzo aziendale, mi passa a prendere la mattina per andare a lavoro.
-weh ti ho portato il cornetto.
Indicando un cornetto che avevo poggiato sul suo pacco... Ovviamente immaginavo ci fosse la sorpresa, ma mai dare soddisfazione a Giovanni!!!!
Senza dire nulla, prendo il cornetto, sento opporre resistenza e mi accorgo che aveva infilato il suo cazzo dentro.
Sfilo il cornetto, e inizio a mangiarlo, con la bocca piena gli dico:
-domani mattina però non te lo lavare altrimenti non si sente il sapore!
Grossa risata e si va a lavoro."
Questo è il rapporto fra noi: fiducia, amicizia fraterna, cameratismo e totale assenza di pudore.
Entrambi non avevamo particolari preferenze nel sesso, ne parlavamo di continuo e spesso facevamo le nostre scommesse del cazzo. Cosa erano le scommesse del cazzo?
Ve ne racconto una:
"Dovevamo andare in assistenza da Gerardo, un sessantenne, uomo distinto, da poco in pensione dopo tanti anni di lavoro nella banca del paese. Gerardo era noto per due elementi che lo contraddistinguevano: essere super taccagno e gay.
La seconda non ci infastidiva affatto, ma il pensiero di non ricevere neppure una mancia sì!
Giovanni, mentre stavamo andando mi fa':
-scommettiamo che oggi riesco a farmi dare la mancia da Gerardo?
- È impossibile.... Come pensi di fare?
- ho un' idea, ma tu vienimi dietro...
- tí vengo anche dentro se vuoi... Ahahahah
- Ah sì??? La metti in questi termini? Se riesco a farmi dare la mancia assaggi la mia sborra!
- se non ci riesci ti metto tre dita in culo e senza lubrificante!
Ridemmo e ci stringemmo la mano!
Gerardo era lì che ci guardava costantemente durante il nostro intervento, era ossessionato che perdessimo tempo volutamente per farlo pagare di più. Quasi alla fine dell'intervento di manutenzione Giovanni apre una valvola "per errore" e un getto d'acqua lo fradicia completamente.
Intuisco e subito:
Giova... Spogliati e fatti dare qualcosa per asciugarti così prendi un'accidenti.
Mentre lui si toglieva la maglietta come sul set di un fil porno, io gli sganciavo i pantaloni... Gerardo corse a prendere degli asciugamani, tornò, porse i teli e iniziai ad asciugarlo, quasi inavvertitamente, ma volutamente, passavo il telo sul pacco di Giovanni, che continuava ad avere addosso solo le mutande.
-sig. Gerardo ha mica un'asciugatrice? Potrebbe farmi la cortesia?
Giovanni si avvicinò, molto a Gerardo per passargli i vestiti.
Finimmo l'intervento mentre aspettavano che i vestiti si asciugassero. Di tanto in tanto, davanti a Gerardo, scherzavo pizzicando i capezzoli di Giovanni, che era rimasto in mutande, o tirandogli l'elastico degli slip e lui recitava la parte dello scocciato.
Gerardo aveva un pacco fuori controllo, bocca secca, e pupille dilatate. Non disse più nulla. Ma le 50 euro di mancia le ottenemmo.
Salimmo sul furgone:
-hai visto??? I 50 euro più sudati della mia vita... Ahahhaha
- sei stato un grande!
- e ora ti tocca.... Pappa di sborra...
- quindi??? Che devo fare?
- tranquillo e rilassati ogni cosa a suo tempo.
Il mattino dopo passò a prendermi.
-cornetto per te...
Questa volta era sul cruscotto nel suo sacchetto....
Lo presi, ringraziai, guardai il concetto aspettandomi di trovare o una particolare glassa sopra o un buco del diametro del suo cazzo... Nulla.
Lo guardai dritto meglio occhio:
-cazzo ci hai fatto???
- mi è costato fatica...
-cosa????
- Venire in un bicchiere, prendere una siringa senza ago, prelevare il mio sperma e farcire bene il cornetto.... Tutto tuo!
Mai dare soddisfazione a Giovanni... Lo mangiai, cazzo, era venuto anche tanto....
-prossima volta mangia dell'ananas prima.... Fa schifo!
Questo era il tono delle nostre scommesse, qualche volta vincevo io qualche volta lui. Ma le giornate lavorative passavano veloci e ci divertivamo da matti.
Lunedì mattina, prima cosa da fare riunione con il capo.
Era abitudine distribuire le mansioni e comunicazioni varie.
Entriamo nell'ufficio insieme a tutti gli altri colleghi e vediamo una fascetta nuova, un ragazzino sui 20, tutto timidino, fisico asciutto.
Il capo ci presenta il nuovo apprendista, dovrà girare con tutte le squadre per fare formazione... Ovviamente noi due saremmo stati gli ultimi.
Il capo manda via tutti e ci chiede di trattenerci un minuto di più.
-mi raccomando ragazzi, è difficilissimo trovare personale, mi promettete di fare i bravi e di non farlo scappare????
- Ma stiamo scherzando, certo che saremo bravi... Cercheremo di formarlo nel migliore dei modi!!!
- ragazzi non mi prendete per il culo! Non scherzo trattatelo con i guanti!
Uscimmo dalla stanza e dissi a Giovanni:
-hai sentito Giova... Lo dobbiamo trattare con i guanti... Niente monta a pelle!!!
-su questo staremo a vedere...
Rispose lui.
Passarono le settimane il ragazzo nuovo, Simone, aveva girato tutte le squadre e tutti avevano dato degli ottimi feedback. L'unico difetto che avevano riportato i colleghi era questa timidezza eccessiva, anche nell'interazione con il cliente.
In qualche modo lo avremmo di sicuro aiutato.
La mattina Giovanni passava a prendere me e poi insieme raggiungevamo Simone, sarebbe stato con noi per tutta la settimana.
Ci avevano affidato i lavori alla piscina comunale, dovevamo rifare l'impianto idraulico di alcuni bagni. Lavoravamo molto bene e Simone apprendeva rapidissimo. Giovanni mi chiamò un attimo in disparte e mi sussurrò:
-tanto qui siamo soli... Dammi corda che gli togliamo un po' di timidezza.
Gli feci l'occhiolino e mi allontani di qualche passo.
Io e Simone eravamo dietro una parete rispetto a Giovanni, dopo qualche minuto sentiamo il rumore del frullino e un urlo. Il rumore dell'arnese si interrompe e Giovanni che ci chiamava.
- Ragazzi ragazzi aiutatemi!!!
Corriamo dove era Giovanni e lo troviamo con il frullino avvolto nella stoffa del suo pantalone.
-ti sei fatto male? Hai dolore?
Effettivamente non capivo se l'incidente era reale o una geniale messa in scena per arrivare non so dove....
- staccate subito la corrente di sto coso...
Urlò Giovanni.
Simone lo fece.
-Simo vai a prendere delle forbici e tagliamo il pantalone.
Simone eseguì, non era facile si era tutto aggrovigliato,e la lama era trovata in prossimità dell'inguine.
Mentre Simone tagliava con grande attenzione, Giovanni mi fece l'occhiolino....
Riuscì a liberarlo, ma la parte del pantalone tagliata era praticamente al cavallo.
- vedo che non porti le mutande neppure oggi... Ahahah
Dissi... E Simone allungando l'occhio divenne tutto rosso.
- come ben sai, non le porto mai. Invece di fare il cretino guarda se mi sono ferito...
Giovanni allargò il buco mostrando i genitali, mi avvicinai mi misi in ginocchio mentre lui si era rimesso in piedi... Sembrava che gli stessi per fare un pompino... Simone era viola.
Gli spostai lo scroto, avvicinai la faccia alle sue palle...
-a me sembra tutto come sempre....
-mi sento bruciare...
Aggiunse Giovanni mentre si toglieva quel poco dei pantaloni che rimaneva.
- Simone puoi guardare te che di quel cretino del mio compare non mi fido?
Rosso in volto come un peperone il ragazzo balbettò:
-no no io....
-dai forza, meno seghe, fammi capire se è tutto ok...
Simone si avvicinò, diede una rapida occhiata, più al cazzo che ad altro, tenendosi le mani sopra alla patta indietreggiò
-mi pare non ci siano ferite, tutto nella norma...
- nella norma???
Aggiusi io ridendo... - Quello è sotto la norma, questo è nella norma.
Tirando giù i pantaloni e mutande mostri il mio cazzo.
In realtà sia io che Giovanni eravamo ben messi, anche i nostri cazzi erano molto simili, entrambi sui 20 cm e con un bel diametro.
- ora abbiamo un testimone!
Esultò Giovanni, -dai Simo chi vince? Chi lo ha più bello?
Il ragazzo era evidentemente in difficoltà, un erezione da gestire e un forte senso di disagio.
Giovanni, solo con la maglietta e le scarpe, andò verso di lui e lo abbracciò, lo strinse forte spiaccicandosi con il suo cazzo sul fianco del ragazzo.
-dai, povero cucciolo, non fare così!!! Siamo colleghi, compartecipazione e divertimento rendendo il lavoro tollerabile!
-no...
Balbettando...
-no è che ... Io... Io sono timido.... Scusate...
-beh su per rompere la timidezza tutto a cazzo fuori!!! Urlai
- siamo già a cazzo di fiori... Manchi solo tu...
Mentre Giovanni continuava ad abbracciarlo, mi avvicinai e iniziai a sbottonargli i pantaloni.
Simone fece per resistere, Giovanni lo bloccò, si Mise dietro, gli prese le braccia all'altezza dei gomiti e gli poggiò il cazzo sulla schiena.
(Il ragazzo era molto più basso e gracile di noi)
-dai basta il gioco è bello quando dura poco....
Abbassandogli le mutande, continuai...
-e il cazzo è bello quando è dritto... Complimenti ragazzo, mingherlino ma bella fava!
Giovanni allungò una mano e glielo strinse alla base...
-bello tosto! Bravo collega ora sei uno dei nostri, compagno di cazzo all'aria!!!
E ridemmo sonoramente, anche Simone, liberato dalla presa sembrò rilassarsi.
Fu lui che da solo propose:
-Ho un paio di pantaloncini da palestre nel borsone, vuoi che vada a prendertelo, non puoi continuare a lavorare così...
- grazie!!!
La giornata continuo tranquilla e soprattutto Simone cominciava ad unirsi alle nostre battute, addirittura, a fine serata ci salutò con una, impacciatissima, pacca sul culo. Sembrava che il ragazzo si fosse sbloccato.
Dopo un paio di giorni in capo ci convocò, solo a me a Giovanni.
-non so che cazzo abbiate combinato, ma ho visto che Simone è molto più socievole, si sta aprendo, e ha espresso il desiderio di continuare la sua formazione con voi due... Vi avevo giudicato male... Non ubbidite mai, forse questa volta mi avete ascoltato!
-certo capo, COME SEMPRE!!!.
Rispondemmo in coro...
- ma non vi annoiate mai di prendere per il culo la gente.... Che stronzi!
Spazientito ci liquido.
Ci confrontammo su quello che ci era stato comunicato. Concordammo che, vista la reazione e il durello, Simone, apprezzasse più i nostri cazzi che il nostro modo di lavorare.
Decidemmo di alzare la posta.
Dovevamo sottoporlo allo scherzo del cornetto ripieno di cazzo.
Giovanni mi passò a prendere con il cornetto.
- aiutami ad avere un girello che devo metterlo nel cornetto.
Gli sbottonai la patta, torso fuori il cazzo moscio, ma già belloccio e me lo misi in bocca giocandoci un po' con la lingua...
-ok, ok, così è sufficiente altrimenti non mi fermo e ti devo scopare la bocca per bene!
Presi il cornetto, ci feci un buco con un dito e via, infilai dentro il suo cazzo. Eravamo arrivati da Simone, scesi per farlo salire e farlo mettere fra noi (avete presente i furgoni che hanno il sedile anteriore per tre persone?)
-hei Simo, Giovanni ti ha preso il cornetto...
Guardò fra le gambe di Gio e disse:
-c'é il suo cazzo dentro vero??? Non lo tocco... Stronzi!
-ma smettila...
Mi allungai, presi il cornetto lasciando il cazzo di Giovanni in bella vista e iniziai a mangiarlo... Il cornetto intendo...
- Ah sì, fate così voi??? Beh allora lasciamene un morso...
- Grande Simo, così ti voglio, ma ormai il cornetto è mio...
-allora mi accontento delle briciole...
Portò la mano sul cazzo di Giovanni, lo sollevò e prese un pezzettino che vi era rimasto, lo mangiò.
Giovanni con voce fiera gli disse:
-l'allievo supera il maestro, mi pare che della timidezza non sia rimasto molto.
-ragazzi grazie, stare con voi è stato traumatico, ma forse era quello che mi ci voleva, voi non vi prendete mai sul serio ma al tempo stesso avete un bellissimo rapporto.
Io e Giovanni ci guardammo, ci sorridemmo, era evidente che ci volevamo bene.
Ma la situazione era troppo melensa, quindi, mi sentii in dovere di dire:
- per festeggiare appena arriviamo in cantiere bacio con lingua a tre!!!!
- si daiii!!! Rispose Giovanni...
- state scherzando vero????
- hai voluto fare il romanticone??? Allora bisogna giocare ai fidanzatini!
-che stronzi che siete!!!
Ridemmo tutti.
Arrivammo in cantiere, il lavoro era quasi ultimato, oggi o domani avremmo finito, Simone era stato veramente bravo.
La storia del bacio era passata come una battuta senza poi reali conseguenze, in pausa caffè, Simone ci disse:
-allora sta sera finiamo? La storia del bacio era una cazzata, allora anche voi avete i vostri limiti???
- noi non abbiamo limiti... E sì, sta sera finiamo!
-ragazzi, ma se c'è la prendessimo con calma e finissimo domani? Magari ci scappa un bagno in piscina, dobbiamo testare l'impianto... No?
- sai che non sarebbe male e comunque a mettere in pressione l'impianto non ci avevo pensato... Ok!
Tornammo a lavoro, eravamo tutti e tre in stanze diverse a finire piccoli dettagli, quando Giovanni iniziò a scrivermi su WhatsApp.
-hai capito lo stronzetto??? Dice che abbiamo limiti... C'è rimasto male che non lo abbiamo pomiciato????
-ho notato anche io che è voluto tornare sul discorso, dici ci abbia preso gusto? Gli piace il cazzo?
- a chi non piace è perché non ha il coraggio di ammetterlo...
- scherzetto???
- che hai in mente?
- vieni nel locale tecnico..
- ok
Dopo qualche istante mi avviai nella stanza delle caldaie, il locale tecnico, Giovanni era lì, era nudo...
-spogliati pure te...
Mentre mi denudavo chiesi cosa avesse in mente, collegò il suo cellulare all'impianto stereo delle piscina e mise un porno...
I lamenti e i gemiti si diffusero ovunque, il locale vuoto riecheggiava, e la voce di Simone di fondo che urlava:
-che cazzo state combinando, dove siete??? Ehi rispondete....
Mentre guardavano il porno ci stavamo masturbando, avevamo i cazzo duri, sapevamo che da lì a poco Simone ci avrebbe trovato, lo scopo era quello di farci trovare a fave dure per vedere la sua reazione...
-ma che fate??? Togliete la condivisione del suono, si sentirà da fuori... Dai...
- se c'è li prendi in mano lo tolgo...
Sembrava proprio infastidito dal suono forte e dall'idea che qualcuno, passando fuori dalla piscina, avesse potuto udire... Evidentemente c'era da lavorare sulla sua pudicizia...
Si avvicinò e, scuotendo la testa, afferrò un cazzo per mano.
Interruppi la trasmissione.
-ok, così va meglio...
Lasciò la presa e fece per andarsene...
Premetti di nuovo play...
-eddai però....
Senza che gli dicessimo nulla tornò ad afferrare i nostri uccelli.
E di nuovo bloccai la trasmissione audio.
-fatemi capire devo stare con i vostri cazzi in mano?
Io e Giovanni rimanemmo muti...
-dai ragazzi che devo fare ???
Nessuna risposta...
Lasciò uno solo dei due e i rumori che lo mettevano tanto a disagio ricominciarono, afferrò anche il secondo cazzo rapidamente. Di nuovo silenzio.
-quindi devo togliere il telefono dalle tue mani e dissociare l'audio da quello della piscina... Ma ho entrambe le mani occupate.... Giusto? È questo il gioco?
- questa potrebbe essere una soluzione, che dici Giovanni?
- forse... Chissà...
-siete dei deficienti...
Quasi spazientito si abbassò e prese il cazzo di Giovanni in bocca, continuando a tenere il mio in mano.
-azzo... Però il ragazzo comincia a fare sul serio....
Con la mano libera prese il telefono e riuscì a dissociare il collegamento...
- prova superata?
Chiese Simone a bocca piena..
- si si prova superata - rispose Giovanni - ma ora io ho bisogno di venire, come la superiamo questa di prova?
Risposi:
-che dite sarebbe troppo gay se mentre te lo metto in culo Simone finisse il lavoro di bocca?
-no no per me va bene... Simone che ne pensi?
Non rispose, stava già pompando...
-ma che collega meraviglioso...
Giovanni si mise a gambe divaricate, leggermente piegato in avanti, con le mani si teneva alla parete. Quella posizione evidenziava tutti i suoi muscoli tesi, polpacci, cosce, addominali dorsali e pettorali per non parlare dei muscoli delle braccia... Simone era seduto per terra, testa poggiata alla parete e cazzo di Giovanni in bocca, mentre con lo sguardo rivolto verso l'alto, gustava l'espressione di piacere che Giovanni mostrava.
Io ero dietro, gambe divaricate per via delle gambe di Simone, mi lubrificai la punta del cazzo con la saliva e po' poggiai sull'ano di Giovanni.
Era evidente che Simone stava facendo un ottimo lavoro di bocca, godeva e fu proprio Giovanni a cercare di essere penetrato, spingeva verso di me, ero dentro.... Un attimo che si abituasse e due bei colpi di affondo... Dentro fuori, dentro fuori, per una decina di volte.... Per tornare a scoparlo pesantemente.
-dimmi quando stai per venire- gli dissi... -manca poco se contiate così , cazzo mi state facendo diventare matto ahahah ahaha ahhhhhh
-sto per venire....
Quando sentii le contrazioni prostatiche oltre al cazzo gli infilai anche un paio di dita....
-ahhhh bastardoooo....
Guardai Simone, aveva la bocca piena... Deglutì...
-non ci vorrai fare credere che era il tuo primo pompino vero????
Simone diventò tutto rosso...
-guarda Giovanni, si è venuto nei pantaloni solo succhiandotelo... hahahahahah
-beh almeno voi due siete venuti...
Ci ricomponemmo, e vista la reazione di Simone ci rendemmo conto che il post orgasmo aveva creato qualche turbamento.
Ci sentiammo in dovere di parlarne.
-allora ragazzino, tutto bene? Siamo andati troppo oltre?
- no, beh...-nuovamente balbettava...
-dai Simo, si è creato un così bel rapporto, confidati, cosa ti turba?
- beh ragazzi forse sono gay...
- e quindi??? A noi non piacciono le etichette, ma se vuoi va benissimo... Che ti frega l'importante è stare bene con se stessi.
- ma la società...
- la società cosa??? Sei grasso è un problema, sei basso è un problema, sei donna è un problema, hai una macchina di merda è un problema.... Ragazzo fidati fotti chi vuoi o fatti fottere da chi vuoi, la vita è una...
- forse hai ragione...
- sai che qualche volta sai essere anche profondo Giova?
- non lo ridire mai più altrimenti di scopo a sangue!
-....
-....
- sai che qualche volta sai essere anche profondo Giova?
- hai capito il ragazzino????
- adesso finiamo, domani mettiamo in pressione l'impianto e poi vediamo di farti la festa!
La sera io e Giovanni ci sentimmo telefonicamente, il dubbio era che quel ragazzo, così giovane, avrebbe potuto crearci problemi a lavoro. Le cose si sarebbero potute complicare per tutti, forse avevamo esagerato. Tra me e lui problemi non c'è ne sarebbero mai stati, eravamo della stessa pasta, ma con Simone le cose potevano andare diversamente.
Avevamo deciso di parlarci chiaramente.
La mattina dopo Simone salì nel furgone con un sacchetto con dentro due cornetti.
-ragazzi li ho presi per voi per farmi perdonare.
-perdonare per cosa?- chiesi.
- ieri siamo andati oltre, siamo colleghi, dobbiamo lavorare insieme, ma , mi rendo conto che il rapporto da goleardico si sta trasformando in altro, vorrei che ci fermassimo qui...
Il giovanotto ci aveva preceduto, era più maturo di quanto non sembrasse.
Giovanni gli disse che era d'accordo, che forse era il caso di fare un passo in dietro.
-bene se siamo tutti contenti, festeggiamo.
Pronunciò quelle parole passandoci un cornetto a testa.
Al primo morso ci rendemmo subito conto... Li aveva riempiti con la sua crema
-che figlio di....
Esclamai e Giovanni disse:
-sono fiero di te e me lo mangio con gusto!
A metà mattinata Simone, con Aria seria ci chiamò:
-ragazzi, ragazziiii...
-che C'è?
-venite un secondo qua? Credo di aver fatto un danno....
Corremmo, lo trovammo a pecora con un dildo nel culo....
-ho bisogno di un aiuto.... Che dite???
Quel piccolo impertinente aveva bisogno di una lezione...
Ci spogliammo in un istante, io gli misi il cazzo in bocca e Giovanni iniziò a stantuffargli il dildo di gomma nel culo.
Mugolava da matti, quando iniziò a masturbarsi gli prendemmo i polsi e li trattenemmo dietro alla sua schiena, gli affondi di dildo si fecero più marcati...
-ora ti dò la crema senza cornetto..
Gli venni in bocca. Mentre deglutiva tutta la mia crema, lunghi filamenti di precum iniziarono a scendere dal suo cazzo e Giovanni esclamò
-guarda che spettacolo..
Iniziò a cadenzare le penetrazione a seconda delle leggere contrazioni dell'ano. Simone venne cadendo sulle sue ginocchia.
Mentre ancora qualche goccia di sperma stava continuando a scendere, mentre il povero Simone cercava di riprendere fiato, Giovanni lo penetrò di nuovo, ma questa volta con il suo cazzo...
Un piccolo riletto, ma altre esclamazioni invocanti divinità, ci fecero comprendere che voleva continuare.
Mi misi di fianco e se con una mano gli stuzzicavo i capezzoli, con l'altra, passando dietro alle sue coscie e davanti a quelle di Giovanni, gli afferrai il cazzo, iniziando a mungerlo lentamente.
Simone era in preda al piacere, sembrava che il primo orgasmo si stesse prolungando nel secondo.
Giovanni mi guardava sorridendo e ansimando di piacere mi disse:
-lo prende da Dio, devi provare, tra po' diamoci il cambio.
Annuii.
Intanto mi stavo riprendendo dal mio orgasmo e il mio cazzo stava tornando duro.
Simone urlava e bestemmiava, del timido ragazzo pareva non essere rimasto nulla.
-vuoi che Giovanni ti venga in culo, così che possa usarlo come lubrificante, o lo preferisci in bocca?
- in culo, in culo, in bocca, in culo, in bocca...
Stava farneticando preso dal piacere.
-dai staccati fammi sentire che culo ha..
Giovanni si sfilò lasciandolo aperto, un buco bellissimo, non era venuto, ma era comunque bagnatissimo.
-continua a mungerlo che gli piace.
Suggerii.
Giovanni fece di meglio: si sdraiò, infilò la testa fra le gambe di Simone e iniziò a leccare il glande, si posizionò in modo che Simone avesse il suo cazzo davanti e afferrandogli la nuca glielo schiaffò in bocca in un bellissimo 69.
Infilai il mio cazzo, ma dopo nemmeno un paio di affondi una contrazioni anale molto forte e un mugolio strozzato dal cazzo in gola che Giovanni gli teneva, mi fece capire che Simone era venuto nuovamente.
Giovanni a bocca piena si sfilò, mi guardò e deglutendo esclamò:
-quando viene viene il ragazzo... Una bella bevuta.
Simone nel frattempo:
-ragazzi non ne posso più inizia bruciarmi il culo...
-ce la fai a resistere e a farlo venire?
- in nome della nostra amicizia stringo i denti, ma domani mi devi dare il culo!!!
Ridemmo rumorosamente e dopo poco venni dentro di lui. Giovanni ebbe bisogno della mia bocca e non puoi certo rifiutarti di aiutare un amico.
Mentre gli stavo succhiando il cazzo, Simone si avvicino a Giovanni, gli sussurrò qualcosa all'orecchio... Giovanni da lì a qualche istante venne.
-non deglutire!
Si affrettò a dire Simone, prendendomi per un braccio e facendomi mettere in piedi.
Ci baciammo a tre con la sborra di Giovanni.
Simone, alla fine del bacio, si sentii in dovere di dirci che il nostro rapporto professionale non sarebbe mai dovuto cambiare!
Strana raccomandazione... Non eravamo certo tipi da innamoramento!
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