Lamù!!!

di
genere
bisex

Avevo promesso che sarei andato alla casa al mare per tinteggiarla.
Ho preso una settimana di ferie a giugno e sono andato.
Non mi avrebbe certo fatto male un po' di lavoro manuale in sostituzione della solita palestra.
Era già un caldo boia per essere all'inizio della stagione estiva, la pittura si seccava durante la stesura... Che palle....
La casa era piccola, in un condominio vicino alla pineta antistante il mare, con una bella terrazza al quarto ed ultimo piano.
Già dalla prima sera avevo deciso che alle 17 avrei smesso di imbiancare, mi sarei preso una bella birra ghiacciata e mi sarei steso sulla sdraia a frescheggiare prima di andarmi a fare la doccia.
Mentre, sporco di bianco e completamente madido di sudore, mi stappavo la mia birrozza, steso sulla sdraia nell'ampio terrazzo, una testa fece capolino dal muretto divisorio fra un terrazzo e l'altro.
- Hei salve!!
Mi spaventò... Quasi strozzo con il primo sorso....
- scusa non ti volevo spaventare, sono il nuovo vicino, abbiamo comprato qualche mese fa e anche noi abbiamo appena finito i lavori....
- Ahhh , salve, mi hai preso di sorpresa, di solito quell' appartamento era sempre vuoto...
- piacere sono Giovanni e qui con me c'è mia moglie ...
Una voce urlo un ciao stridulo...
- porta pazienza, ma Giovanna non è molta alta e questo muro invece....
Mi alzai per andare a stringere la mano e magari riuscire a vedere anche la moglie....
Che strano, se non avevo capito male si chiamavano Giovanni e Giovanna...
Arrivato al muro, mi metto in punta di piedi e mi sporgo, sono 1.90, quindi riesco.
Guardando dall' altra parte noto diverse cose:
1)lui è mastodontico, più alto di me, palestratissimo, avrà una sessantina d'anni ma un fisico statuario e non faceva nulla per nasconderlo visto che indossava un pareo legato in vita e basta.
2) lei era una figa spaziale!!! Vent'anni meno di lui, tette rifatte ma bellissime, punto vita da vespa e fianchi da urlo, ventre piatto... 1,65 forse.... Sapete a chi somigliava enormemente??? A Lamù... (Personaggio di un manga dove molti miei coetanei hanno perso diverse diottrie)
3) anche lei era praticamente nuda, aveva un bikini che le copriva i capezzoli e un triangolino minuscolo sulla figa.

- Allora congratulazioni per l'acquisto nuovi vicini, io sono Andrea e mi sono preso il duro incarico di imbiancare prima che, moglie e figlio, vengano per le vacanze.
- uuuuu che bravo, se non vuoi stare solo puoi venire a cena da noi sta sera.
Disse Lamù facendo l'occhiolino e anche Giovanni aggiunse che gli avrebbe davvero fatto piacere, ci saremmo conosciuti.
Rimanemmo che mi sarei docciato e verso le 20 sarei andato da loro.
Così avrei avuto anche il tempo di andare a comprare una buona bottiglia di vino e così feci.
Vista la temperatura indossai dei pantaloncini e una camicia di lino, fresco, per stare a casa direi anche comodo.
Alle 20 in punto suonai il campanello.
Fui molto sorpreso quando notai che il loro abbigliamento non era cambiato... Forse non erano ancora pronti....
-scusate, sono arrivato in anticipo?
- no no si era detto alle 20... Entra pure... Ma cosa ti sei messo a portare??? Non dovevi!
- figurati è solo una bottiglia per ringraziare dell'invito e darvi il benvenuto come vicini.
- visto che siamo qui per conoscerci, avrai notato che non ci siamo vestiti per la cena... O meglio, effettivamente lo abbiamo fatto, cioè....
Intervenne Giovanni, Lamù si stava incartando:
- Giovanna sta cercando di dirti che siamo naturisti, stiamo quasi sempre nudi.
- Ahhh ok, ma nessun problema..
Feci lo splendido, ma al solo pensiero di vederla completamente nuda abbi un irrigidimento nelle mutande e subito dopo pensai a mia moglie che sarebbe uscita pazza a quella notizia.
Ma adesso lei non c'era... Quindi mi giocavo la carta di quello di mentalità super aperta.
- c'ho pensato mille volte, mi piacerebbe molto stare sempre nudo sapete?
- anche perché nasciamo nudi, tutto il resto sono costrutti sociali.
Specificò Giovanni, andando avanti per qualche minuto e raccontandomi la loro filosofia di vita.
Tutto molto bello, ma io avevo in mente le sue tette giganti.
Lamù, mi fece accomodare sul terrazzo, avevano imbandito del cibo super salutare e delle spremute di verdure.
-aspettaci un attimo qui, adesso Giovanni porta dei bicchieri per fare un brindisi.
Almeno qualche alcolico ... Pensai fra me e me... E poi scappo a prendermi una pizza... Continuai a pensare.
Arrivò l'imponente Giovanni, la mia bottiglia in una mano e tre calici nell'altra, soffio di vento e il pareo che aveva legato in vita si alza... Giovanni era imponente ovunque... Vidi il suo membro adagiato fra le coscie, tutto veramente ben proporzionato.
Mi cadde l'occhio e poi, un po' rosso in volto, per il disagio, guardai il panorama...
- ops.. scusami, ti ho imbarazzato? Nulla che tu non abbia mai visto immagino... Ne avrai uno anche te... Ahahahah
Per rompere il ghiaccio risposi:
- si certo, ma se gli alieni rapissero te e me non crederebbero mai che apparteniamo alla stessa specie...
Ridemmo di gusto entrambi e Lamù da dentro casa urlò:
- cosa mi sono persa???
- nulla cara! Solo che con Andrea non avresti lo stesso problema che hai con me!!!
Lei ci pensa un attimo, smette di sistemare le pietanze, viene sul terrazzo e fa...
- ti ha fatto vedere che mostro ha??? Io sono disperata lo sai???
Ok ok non ci conosciamo così bene, questa trasparenza mi mette molto in imbarazzo, fortunatamente Giovanni mi allunga il bicchiere e parto subito con un brindisi per cambiare discorso.
Iniziamo a cenare, parliamo di altre 1000 cose e scopro che sono due persone simpaticissime. Mi raccontano tanto di loro e delle loro esperienze naturiste, ma da in punto di vista prettamente filosofico.
Maledetto me, ad un certo punto esclamai:
- sai che mi avete incuriosito, prima o poi proverò!!!
Giovanni la prende al balzo.
- meglio prima che poi, rendiamo questa cena naturista, via i vestiti!
- no no ragazzi non scherziamo!
- ma dai che ci vuole??? Poi io sto impazzendo così coperta!
Aveva un bikini striminzito... Così coperta ??? Pensai... Ma il tempo del pensiero fu troppo lungo, appena tornai a guardarla aveva già tolto il pezzo sopra e si stava accingendosi a togliere quello sotto. Giovanni aveva lanciato il pareo a terra!
-dai tocca a te!
Disse lui!
Ma sì, alla fine era sicuramente più piccolo di Giovanni ma avevo comunque i miei 18 cm di cazzo e fisicamente stavo bene, ero definito, non muscoloso, ma definito, insomma, un mezzo addominale, con il taglio di luce giusto, si vedeva.
Mi spogliai, tutto, anche le mutande.. ero nudo...
Esultarono entrambi, poi Lamù annunciò che sarebbe andata a prendere il dessert.
Vederla nuda, in piedi, muoversi mostrando il culo, le enormi tette e quella fighetta completamente depilata mi eccitò tantissimo... Ero in erezione sotto al tavolo, mi avvicinai di più con la sedia per cercare di nascondere il mio uccello. Intimai al mio cervello di pensare al altro... Tornò con il vassoio, si avvicinò e mi servì il sorbetto al limone. Quasi sentii il calore del suo sesso, il suo profumo... Ero eccitatissimo...
- ti vedo teso.
Disse Giovanni sorridendo
-eh si,
Me ne vergogno, scusatemi.
- non c'è nulla di cui vergognarsi, rilassati, più cerchi di evitare di guardare e peggio è.
Poi rivolgendosi a Giovanna (nella mia testa Lamù) le disse di mostrarmi meglio la sua orchidea.
Lei eccitatissima saltellò, le sue tette sembravano vivere di vita propria...
Si sedette sul tavolo, spostò il dessert che mi aveva appena messo davanti e passandomi un piede davanti alla faccia, divaricò le gambe e adesso, al posto del piatto, avevo la sua bellissima figa, sembrava proprio una piccola orchidea.
Strabuzzai gli occhi e iniziai a ipersalivare.
Nel frattempo Giovanni si era messo di fianco a me e me la stava descrivendo nel dettaglio, con due dita allargò le grandi labbra per mostrarmi i dettagli, ero ammaliato.
Il contatto con le mani del marito le fece scappare un piccolo gemito.
Giovanni si avvicinò al mio orecchio e sottovoce:
-assaggiala...
Senza neppure sbattere le palpebre, abbassai la faccia su quel fiore e baciai lentamente il suo piccolo clitoride, lei sospirava io godevo del suo godere.
-affonda quella lingua, senti quanto è buona.
Giovanni suggeriva ed io eseguivo, la leccai divinamente fino a quando si contrasse e mi squirtò in faccia, sentii una mano afferrare il mio cazzo, due colpi di mano e venni anche io.
Tirai la testa in dietro e chiusi gli occhi, nel pieno del mio piacere, non ero lucido, una lingua si introdusse nella mia bocca...
La voce di lei interruppe quello stato di annebbiamento mentale che avevo in corso:
- siete bellissimi!!! Ahahahahhah

Ero totalmente stordito, avevo in bocca la lingua del marito che assaporava il gusto della moglie appena venuta e la mano di lui ancora sul mio cazzo.

Lei prese un tovagliolo e si asciugò, lui fece lo stesso ripulendo la mia sborra dalla sua mano, io ero e continuavo ad essere fra l'attonito, l'apparato e l'incredulo.

Appena mi ripresi, raccolsi i vestiti, ringraziai, imbarazzatissimo, sottolineando che il ringraziamento era per la cena e scappai a casa mia, con i vestiti in mano.

Chiusi la loro porta, un passo ed aprii quella di casa mia, la chiusi dietro alle mie spalle e analizzai la situazione, rapidamente ripensai a tutto, il mio cazzo diceva nuovamente sì la mia testa un deciso no!
Mi buttai sotto la doccia.

Passai una notte di merda. Pensavo di continuo a quanto era successo, passavo dall'essere eccitato al senso di colpa di aver goduto per mano di un uomo a quello di aver tradito mia moglie.

Il giorno dopo ripresi con i lavori a casa e alla sera, verso le otto ordinai una pizza.
Dopo una mezz'ora suonarono il campanello, andai ad aprire con l'asciugamano in vita, ero appena uscito dalla doccia e il portafoglio in mano per pagare il fattorino.

Aprii e davanti mi trovai i vicini di casa...
- siamo passati per scusarci, forse ieri sera siamo andati troppo oltre...
Cazzo erano nudi, sentii i passi di qualcuno che saliva le scale, mi affrettai a farli entrare.

Chiusi la porta, ma due secondi dopo il campanello suonò nuovamente... Era il ragazzo delle pizze.
Oddio che situazione, se avessi aperto avrebbe visto loro nudi e io con l'asciugamano... Avrebbe di certo pensato ad un orgia... Che figura di merda, ma non potevo fare finta di nulla e non aprire... I miei vicini avrebbero pensato che ero matto o che mi vergognassi di loro.
Aprii, presi la pizza pagai e tutto il tempo testa bassa e lo feci il più rapidamente possibile.

Giovanni tuonò:
-dobbiamo parlare...
Aveva ragione, mi stavo comportando da matto, e mi dispiaceva, in fondo mi aveva permesso di giocare con sua moglie, ma era anche vero che lui aveva giocato con me senza il mio esplicito permesso. Ma ero stato al gioco.... Ahhhhhhh che casino!!!!!

Mi aprii e come un fiume in piena, dissi tutto e il contrario di tutto, insomma, tutto quello che mi passava in testa. Ero confuso e lo dimostrai a loro e a me stesso.

Furono carini e comprensivi, mi lasciarono sfogare, mi sentivo ascoltato e compreso.

Mi fecero vedere il loro punto di vista, la loro filosofia naturista non prendeva in considerazione tutti i costrutti sociali o etichette che io mi stavo dando, sentii che avevano ragione.

Giovanni, vedendomi rincuorato propose un abbraccio di gruppo, ci alzammo e ci abbracciamo tutti e tre, al contatto dei loro corpi mi ecciti nuovamente e quel bastardo di asciugamani, ormai asciutto, cadde a terra.

- adesso che sei più calmo ci prepari un bel caffè?

Più calmo una sega... Avevo un durello da paura, ma completamente nudo inizia a fargli i caffè.
- dimmi dove tieni lo zucchero che ti aiuto
Giovanna era in piedi dietro di me, mi girai per indicarle dove fosse lo zucchero e le toccai il braccio con il cazzo ritto.
-ops scusa.
Subito cercai di spostarmi.
- ma allora il nostro discorso non è servito a nulla! Di cosa ti scusi?
Risero entrambi.
-Il contatto fra i corpi è naturale!!!
- si si certo, scusate, ho capito, ma .
.. è la mancanza di abitudine.
Gli servii il caffè, non riuscivo a farmelo ammosciare, mentre servivo lui, allungò una mano e mi afferrò per le palle, sussultai..
- senti quanto è intimo toccare le palle di un uomo? Riesco a sentire il tuo battito cardiaco. Poi guarda che bel cazzo che hai! Giovanna che ne pensi?
- dico che è stupendo! Perché non metti un dito dentro di me mentre bevo il caffè? Magari ti abitui alla nostra filosofia.

Lui lasciò la presa mentre lei allargava le gambe.
-prendi la sedia e mettiti qui vicino a me.
Ubbidii e sedendomi accanto a lei le misi un dito dentro, per facilitare l'accesso si era bagnsta le dita con la saliva e si stava allargando le labbra. Quel fiore rosa era incredibile.
- adesso, con l'altra mano, prendi l'asta di Giovanni.
Fui molto più titubante nel fare questa parte dell'esercizio che mi stavano proponendo, ma dal loro atteggiamento sembrava non trasparire nulla di sessuale. Lo feci.
- ora, (disse Giovanni), trovi qualcosa di così sconvolgente nella natura dei corpi?
- forse questa filosofia non fa per me, sono eccitatissimo!!!
- pensi che noi non lo siamo? Ma non siamo animali, cerchiamo di stare con la nostra eccitazione senza farci sopraffare.
- dicci a voce alta quali sarebbero i tuoi desideri e noi faremo lo stesso, le diremo ad alta voce senza procedere al piano fisico, ok?
- proviamo: mi piacerebbe penetrarti con il mio pene.
Dissi guardando Giovanna negli occhi, poi continuai,
- farti venire come ieri sera.
- molto bravo, ora parla con Giovanni, mettiti in contatto con il tuo lato omofobico e sconfiggilo!
- beh Giovanni, hai un bellissimo ed enorme cazzo, forse.... Forse... Mi piacerebbe leccarlo e assaporare il tuo seme.
- wow stai andando alla grande! E cosa ti piacerebbe che facessimo noi a te?
- mi piacerebbe... Boh, forse...
- dai è un gioco di fantasia esplora la tua psiche!
- mi piacerebbe che Giovanni mi scopi il culo mentre io scopo te!
Risposi a Giovanna tutto di un fiato!
E senza rendermene conto stavo sditalinando lei e masturbando lui!

Ci confessammo le nostre fantasie per un po', poi Giovanna intimò di smettere di toccarci e di allontanarsi per qualche tempo.

Eseguimmo, ognuno prese la propria sedia e si allontanò di un metro circa.

Giovanni chiese:
- chi sente la necessità di raggiungere l'orgasmo?
Anzai immediatamente la mano, mentre loro rimasero serafici.
Ero evidente che avrei dovuta lavorare molto su quello che loro mi proponevano, ovvero la visione naturale del corpo senza necessariamente sessualizzarlo.
Poi Giovanna mi disse di non colpevolizzarmi e che era assolutamente naturale la ricerca del piacere, come era naturale la consapevolezza di tutto ciò.

- come vorresti venire?
- dentro di te, dentro la tua figa!!!
Risposta immediata.
- ok ti farò venire dentro di me, ti scoperò a smorza candela su quella sedia, ma nel frattempo dovrai succhiare il cazzo di Giovanni!

Li guardai entrambi, avevano l'espressione di due insegnanti e io sembravo l'alunno arrapato.

Si alzarono entrambi, Giovanni mi pose il suo membro dritto in direzione della mia bocca, lei sì stava sedendo sulle mie gambe. Rimasero fermi fino a che non avvicinai la bocca al cazzo di Giovanni e lo assaggiai, contemporaneamente lei prese il mio e lo poggiò alle sue grandi labbra.
Volevo entrare in lei e, capito il gioco, cercai di prendere quanto più potevo del bastone di lui, lei si abbasso su di me, ero dentro di lei.
Pompavo lento e lei scopava lenta, pompavo veloce e lei aumentava il ritmo.
Dopo qualche minuto, io venni in lei e lui venne in me.

Continuammo tutta la notte con quel gioco di conoscenza del sé. Prese di consapevolezza si alternarono ad orgasmi. Sapore di sperma di alternava al umori di figa.

Il giorno dopo finii di imbarcare, ero pronto per tornare a casa, sapevo che sarei tornato dai miei affetti con una profonda consapevolezza che mi aveva cambiato per sempre.

Ringrazio Giovanna e Giovanni!





di
scritto il
2025-05-31
2 . 1 K
visite
3 0
voti
valutazione
7.2
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.