Non far incazzare gli Dei
di
Mins78
genere
gay
Da tutti i miti greci impariamo sempre qualcosa. Cosa? Che non bisogna far incazzare gli dei!!!
Essendo, loro, estremamente suscettibili, non era facile non farli incazzare, spesso il pretesto per una maledizione era assolutamente futile, come nel caso del nostro bel protagonista.
Axel, figlio di Efesto e di una mortale, aveva ereditato dal padre un fisico scolpito, adonico, una bellezza disarmante e un pene divino.
La sua bellezza e il suo carisma facevano dischiudere tutte le coscie possibili.
Il suo sport preferito era scopare giovani donne, donne di età media e pure le vecchie!!! Godeva nel fare godere!
Il suo ego era smisurato, tanto quanto la bellezza del suo in incredibile pene!
La sera, durante le sbornie con gli amici, si vantava di quanto era bravo a scopare, delle sue conquiste: era riuscito pure a scopare una delle donne del Dio Apollo!
Le novelle, ricche di particolari, arrivarono alle orecchio di Diana, la quale, corse a riferire al fratello, Apollo.
Il Dio, Ve lo potete immaginare, andò su tutte le furie, ma non intervenne direttamente, si consultò con Era, moglie di Zeus, molto più brava di lui nell'arte della vendetta e dell'inganno.
La regina degli dei, sarebbe stata l'alleata perfetta, neppure Efesto avrebbe potuto nulla contro di lei.
I due complottarono a lungo, pianificarono la distruzione di Axel nei minimi dettagli, iniziarono a mettere in moto l'astuto piano.
Si recarono da Estonia, una mortale avvenente e provocante, nota per i suoi grandi seni.
Apollo la sedusse, la scopò tanto da farla venire così tante volte che la donna alla fine svenne. Una volta che fu fra le braccia di Morfeo, Era, le inserì nella vagina una spugna imbevuta di un unguento magico.
Quando la donna rinvenne, ignara della manovra uterina, la dea Era la constrinze a leccare la sua figa, solo in contatto tra la lingua della mortale e la divina passera, la fecero eccitare a tal punto da non riuscire a smettere di masturbarsi.
In quello stato di estrema eccitazione, la abbandonarono in bosco, proprio quel bosco che rasentava la strada che stava percorrendo il nostro protagonista. Attratto dai lamenti godiriosi, il giovane la scorse.
Quando la vide nuda, accaldata, e fremente di desiderio non poté fare altro che possederla con tutto il suo vigore, lei veniva, ma non si saziava, continuava a cavalcarlo come una amazzone, veniva e ricominciava infinite volte. Quando l'amplesso terminato per lui fu la fine.
Non se ne rese conto da subito, anzi, se ne andò ben contento del potente amplesso e del bellissimo orgasmo, appagato dal fatto che quella donna non riusciva a smettere di fare sesso con lui, ma nei giorni a seguire.... Qualcosa era cambiato.
Ogni giorno che passava si sentiva sempre più eccitato, ma il suo cazzo non rispondeva, era sempre floscio, pigro, morto, ma la voglia cresceva sempre di più, non riusciva a raggiungere l'erezione neppure masturbandosi.
Dalla contatina vergine alla più esperta meritrice, nessuna riusciva nell'impresa eroica di erigere l'obelisco.
Ormai le voci della sua impotenza cominciavano a girare, la vergogna lo inseguiva, la sua salute mentale vacillava, la voglia di venire... lo corrodeva dall'interno.
Preso dalla sempre più incalzante disperazione, decise di rivolgersi ad un vecchio saggio.
Fece chilometri, viaggiò giorno e notte, alla fine arrivò all'ingresso della grotta dove viveva il vecchio.
Il tanfo d'urina era acre e pungente, lo chiamo da fuori, l'odore non gli permise di entrare.
Dopo poco un vecchio sudicio e storpio si presentò all'ingresso.
- cosa vuoi giovane ragazzo?
- sei tu il saggio di Aristo?
- così mi appellano, ma che saggio sarei se mi riconoscessi come tale? Io so solo di non sapere.
- ti prego mi devi aiutare.
- raccontami figlio mio, cosa ti perplime?
Il giovane raccontò le sue sventure...
- avvicinati, mostrami il tuo pene.
Axel, benché schifato dall'olezzo e dal sudicio che ricopriva l'uomo, si avvicinò, mostro il suo grande ma flaccido pene.
Lui allungò la sua ossuta mano, le dita ricurve sfiorarono appena il bell'arnese e, subito, questo svettò in tutto il splendore!
- ma come hai fatto?!?!! Erano giorni che non riuscivo ad averlo duro!!!!
Con un balzo si fece indietro.
Ma appena fu lontano dal vecchio il pene tornò flaccido.
- NOOOOOOOOOO
Urlò Axel!
- ma che maledizione è mai questa????
- prova ad avvicinarti nuovamente....
Appena fu di nuovo vicino all'uomo il cazzo tornò a guardare il cielo.
- non riesco a venire da giorni, ho bisogno di sborrare, posso farmi una sega accanto a te?
- certo, sono talmente vecchio che ho già visto tutto.
Appena Axel iniziò, il cazzo si smosciò.
- ma che diamine.... Ho bisogno, non c'è la faccio più, ho le palle doloranti.
- se vuoi, posso provare io.
- mi schifa l'idea, ma sono disperato, prova!
Strinse i pugni lungo i fianchi, strizzò gli occhi e porto il volto verso il cielo irrigidendosi, trattenendo il respiro più che poteva per non sentire il cattivo odore che l'uomo emanava.
Il vecchio lo toccava, massaggiava l'asta, soppesava le palle, e il cazzo tornò duro come la pietra. Axel iniziò a godere, ansimava, e visto il tempo da cui non lo faceva, venne urlando dal piacere e dalla gioia dopo pochi istanti.
Aprì gli occhi , si sentiva come guarito, guardò il vecchio, era ricoperto dal suo seme, cercava di toglierselo dagli occhi, dalla faccia e togliendo lo sperma, toglieva anche le rughe, ringiovaniva a vista d'occhio!!!
Le sue mani stavano tornando forti e le sue dita dritte.
Resosi conto, il saggio , se ne cosparse il corpo.
In pochi istanti era tornato un forte trentenne!
- tu sei un prodigio!!! Non so chi ti abbia maledetto ma la tua mediazione è una benedizione per gli altri! Dovranno saperlo tutti!!!!
- noooooo ti prego, non voglio essere in balia di vecchi e storpi! La mia fama di scopatore si donne sarà rovinata per sempre!
Axel fece per scappare, ma il saggio, con una forza ritrovata e con un guizzo sorprendente, lo atterrò.
- tu non ti muovi da qui!!!
Lo legò saldamente, pareva un salame.
- dovrai attendere con me, dobbiamo capire se il tuo sortilegio durerà per sempre o è temporaneo!
La notte sopraggiunse, i due dormirono, e al mattino il vecchio era tornato tale.
Si guardò le mani e riconobbe il tempo passato.
- credo che avrò bisogno di te!
- lasciami andare ti prego.
Il giovane si divincolava invano, le corde tenevano e appena la mano del vecchio si avvicinò al cazzo di Alex, la voglia lo vinse!
Lasciò che il vecchio lo mungesse di nuovo, ma questa volta ebbe un'idea.
- proverò a bere il tuo succo, vedremo gli effetti dopo.
Il vecchio Poggiò la sua sdentata e raggrinzita bocca sul bellissimo pene eretto e succhiò avidamente, Axel godeva, nonostante il rebrezzo, lui godeva e non riuscì a trattenere una quantità decisamente abbondante del sul latte magico.
L'uomo se ne nutrì come un poppante fa attaccandosi al seno della madre e tornò ad essere un giovane uomo, forte e sano.
- se domani sarò ancora così ti lascerò andare!
- che gli dei abbiano pietà di me!!!!
Era e Apollo, dall' Olimpo, guardavano riflesse in una coppa di ambra le immagini del povero Axel e ne godevano, sì, godevano della sua disperazione: riuscire a venire solo per mano e bocca di un vecchio schifoso, che, per giunta, l'aveva legato come in salame!
Loro già sapevano: il giorno seguente il vecchio sarebbe tornato tale.
Così fu!
Il vecchio appena sveglio si preparava alla sua dose di giovinezza e benché il povero Axel lo supplicava di stargli lontano, appena l'uomo si avvicinava, il suo cazzo, per volere degli dei, svettava pronto per essere usato.
- che succederà se ne prendo una doppia dose???
Chiese a se stesso il vecchio saggio.
Si leccò le labbra e si avvento sul fallo prodigioso.
Axel schifato e al tempo stesso eccitato, dopo un lodevole lavoro di bocca di diversi minuti, nonostante provasse in tutti i modi a trattenersi, venne.
Subìto il vecchio tornò ai suoi trent'anni.
- ora che sono giovane mi tirerà anche il cazzo.... Proverò a scoparti, magari anche il tuo culo è prodigioso.
- no no stammi lontano, che pensi di fare, il mio culo non ha alcun prodigio!!!! Vattene via... Cercati una donna!!!!
- non mi sono mai piaciute le donne!
La conversazione fu ascoltata da Era, la quale ebbe un'idea perversa, usò i suoi poteri divini per rendere il culo di Axel il fodero più godurioso del mondo per ogni cazzo esistente.
Appena in vecchio appoggiò il suo pene al buco del culo di Axel, venne risucchiato dentro di lui. Più Axel si contorceva dal dolore più provocava piacere al saggio, neppure pochi secondi e gli esplose dentro.
- il tuo culo è divino come il tuo cazzo!!! Sei sprecato se ti tengo solo per me, dovrò condividere, tutti devono provare i tuoi magnifici poteri!!!
- per tutti gli dei. Questo è un incubo! Ti prego taci, farò quello che vuoi, ma tieni il segreto!!!
- ci rifletterò, ma ridammi il culo subito!
Axel rassegnato si mise a disposizione!
Le paure di Axel arrivarono all'orecchio di Era, fu lei stessa a sussurrare a tutti i vecchi della città dove il ragazzo si trovasse e il potere della vita eterna e delle guarigioni prodigiose che celava.
Nell'arco di pochi giorni una fila interminabile di vecchi e storpi si creò davanti alla caverna.
Tutti volevano succhiare il cazzo e, una volta giovani e forti, scopare il suo meraviglioso culo.
Il saggio ringiovanito tenne un piccolo comizio e convinse la folla a organizzarsi in gruppi da tre.
Il ragazzo fu, ovviamente contro la sua volontà, incaprettato e legato ad una struttura di ferro, costruita da Efesto e donata al saggio dalla stessa Era.
Ogni gruppo si organizzò in maniera tale che il primo vecchio si coricasse fra le gambe del giovane per allattarsi, una volto che il magico succo aveva irrorato la gola e provocato il ringiovanimento, lasciava il posto al successivo e Così via.
Il ringiovanimento provocava anche la voglia di scopare il ragazzo e a turno lo ingoppavano venendogli dentro.
Axel urlava dal piacere dei suoi orgasmi, alternato al dolore delle penetrazioni e alla disperazione di quello che stava subendo.
Per farlo tacere a turno gli mettevano il cazzo in bocca, d'altronde anche lui di qualcosa si doveva pur nutrire durante la giornata.
Sì, proprio così, a giornate intere era dedito a quello, per non morire di fame prese a nutrirsi dello sperma che tutti gli uomini, grazie a lui guariti, gli rilasciavano in bocca.
Ovviamente quelli che, sfortuna loro, non trovavano il culo libero.
Axel era stato sempre devoto al sesso... Gli dei avevano sono cambiato un po' le dinamiche!
Essendo, loro, estremamente suscettibili, non era facile non farli incazzare, spesso il pretesto per una maledizione era assolutamente futile, come nel caso del nostro bel protagonista.
Axel, figlio di Efesto e di una mortale, aveva ereditato dal padre un fisico scolpito, adonico, una bellezza disarmante e un pene divino.
La sua bellezza e il suo carisma facevano dischiudere tutte le coscie possibili.
Il suo sport preferito era scopare giovani donne, donne di età media e pure le vecchie!!! Godeva nel fare godere!
Il suo ego era smisurato, tanto quanto la bellezza del suo in incredibile pene!
La sera, durante le sbornie con gli amici, si vantava di quanto era bravo a scopare, delle sue conquiste: era riuscito pure a scopare una delle donne del Dio Apollo!
Le novelle, ricche di particolari, arrivarono alle orecchio di Diana, la quale, corse a riferire al fratello, Apollo.
Il Dio, Ve lo potete immaginare, andò su tutte le furie, ma non intervenne direttamente, si consultò con Era, moglie di Zeus, molto più brava di lui nell'arte della vendetta e dell'inganno.
La regina degli dei, sarebbe stata l'alleata perfetta, neppure Efesto avrebbe potuto nulla contro di lei.
I due complottarono a lungo, pianificarono la distruzione di Axel nei minimi dettagli, iniziarono a mettere in moto l'astuto piano.
Si recarono da Estonia, una mortale avvenente e provocante, nota per i suoi grandi seni.
Apollo la sedusse, la scopò tanto da farla venire così tante volte che la donna alla fine svenne. Una volta che fu fra le braccia di Morfeo, Era, le inserì nella vagina una spugna imbevuta di un unguento magico.
Quando la donna rinvenne, ignara della manovra uterina, la dea Era la constrinze a leccare la sua figa, solo in contatto tra la lingua della mortale e la divina passera, la fecero eccitare a tal punto da non riuscire a smettere di masturbarsi.
In quello stato di estrema eccitazione, la abbandonarono in bosco, proprio quel bosco che rasentava la strada che stava percorrendo il nostro protagonista. Attratto dai lamenti godiriosi, il giovane la scorse.
Quando la vide nuda, accaldata, e fremente di desiderio non poté fare altro che possederla con tutto il suo vigore, lei veniva, ma non si saziava, continuava a cavalcarlo come una amazzone, veniva e ricominciava infinite volte. Quando l'amplesso terminato per lui fu la fine.
Non se ne rese conto da subito, anzi, se ne andò ben contento del potente amplesso e del bellissimo orgasmo, appagato dal fatto che quella donna non riusciva a smettere di fare sesso con lui, ma nei giorni a seguire.... Qualcosa era cambiato.
Ogni giorno che passava si sentiva sempre più eccitato, ma il suo cazzo non rispondeva, era sempre floscio, pigro, morto, ma la voglia cresceva sempre di più, non riusciva a raggiungere l'erezione neppure masturbandosi.
Dalla contatina vergine alla più esperta meritrice, nessuna riusciva nell'impresa eroica di erigere l'obelisco.
Ormai le voci della sua impotenza cominciavano a girare, la vergogna lo inseguiva, la sua salute mentale vacillava, la voglia di venire... lo corrodeva dall'interno.
Preso dalla sempre più incalzante disperazione, decise di rivolgersi ad un vecchio saggio.
Fece chilometri, viaggiò giorno e notte, alla fine arrivò all'ingresso della grotta dove viveva il vecchio.
Il tanfo d'urina era acre e pungente, lo chiamo da fuori, l'odore non gli permise di entrare.
Dopo poco un vecchio sudicio e storpio si presentò all'ingresso.
- cosa vuoi giovane ragazzo?
- sei tu il saggio di Aristo?
- così mi appellano, ma che saggio sarei se mi riconoscessi come tale? Io so solo di non sapere.
- ti prego mi devi aiutare.
- raccontami figlio mio, cosa ti perplime?
Il giovane raccontò le sue sventure...
- avvicinati, mostrami il tuo pene.
Axel, benché schifato dall'olezzo e dal sudicio che ricopriva l'uomo, si avvicinò, mostro il suo grande ma flaccido pene.
Lui allungò la sua ossuta mano, le dita ricurve sfiorarono appena il bell'arnese e, subito, questo svettò in tutto il splendore!
- ma come hai fatto?!?!! Erano giorni che non riuscivo ad averlo duro!!!!
Con un balzo si fece indietro.
Ma appena fu lontano dal vecchio il pene tornò flaccido.
- NOOOOOOOOOO
Urlò Axel!
- ma che maledizione è mai questa????
- prova ad avvicinarti nuovamente....
Appena fu di nuovo vicino all'uomo il cazzo tornò a guardare il cielo.
- non riesco a venire da giorni, ho bisogno di sborrare, posso farmi una sega accanto a te?
- certo, sono talmente vecchio che ho già visto tutto.
Appena Axel iniziò, il cazzo si smosciò.
- ma che diamine.... Ho bisogno, non c'è la faccio più, ho le palle doloranti.
- se vuoi, posso provare io.
- mi schifa l'idea, ma sono disperato, prova!
Strinse i pugni lungo i fianchi, strizzò gli occhi e porto il volto verso il cielo irrigidendosi, trattenendo il respiro più che poteva per non sentire il cattivo odore che l'uomo emanava.
Il vecchio lo toccava, massaggiava l'asta, soppesava le palle, e il cazzo tornò duro come la pietra. Axel iniziò a godere, ansimava, e visto il tempo da cui non lo faceva, venne urlando dal piacere e dalla gioia dopo pochi istanti.
Aprì gli occhi , si sentiva come guarito, guardò il vecchio, era ricoperto dal suo seme, cercava di toglierselo dagli occhi, dalla faccia e togliendo lo sperma, toglieva anche le rughe, ringiovaniva a vista d'occhio!!!
Le sue mani stavano tornando forti e le sue dita dritte.
Resosi conto, il saggio , se ne cosparse il corpo.
In pochi istanti era tornato un forte trentenne!
- tu sei un prodigio!!! Non so chi ti abbia maledetto ma la tua mediazione è una benedizione per gli altri! Dovranno saperlo tutti!!!!
- noooooo ti prego, non voglio essere in balia di vecchi e storpi! La mia fama di scopatore si donne sarà rovinata per sempre!
Axel fece per scappare, ma il saggio, con una forza ritrovata e con un guizzo sorprendente, lo atterrò.
- tu non ti muovi da qui!!!
Lo legò saldamente, pareva un salame.
- dovrai attendere con me, dobbiamo capire se il tuo sortilegio durerà per sempre o è temporaneo!
La notte sopraggiunse, i due dormirono, e al mattino il vecchio era tornato tale.
Si guardò le mani e riconobbe il tempo passato.
- credo che avrò bisogno di te!
- lasciami andare ti prego.
Il giovane si divincolava invano, le corde tenevano e appena la mano del vecchio si avvicinò al cazzo di Alex, la voglia lo vinse!
Lasciò che il vecchio lo mungesse di nuovo, ma questa volta ebbe un'idea.
- proverò a bere il tuo succo, vedremo gli effetti dopo.
Il vecchio Poggiò la sua sdentata e raggrinzita bocca sul bellissimo pene eretto e succhiò avidamente, Axel godeva, nonostante il rebrezzo, lui godeva e non riuscì a trattenere una quantità decisamente abbondante del sul latte magico.
L'uomo se ne nutrì come un poppante fa attaccandosi al seno della madre e tornò ad essere un giovane uomo, forte e sano.
- se domani sarò ancora così ti lascerò andare!
- che gli dei abbiano pietà di me!!!!
Era e Apollo, dall' Olimpo, guardavano riflesse in una coppa di ambra le immagini del povero Axel e ne godevano, sì, godevano della sua disperazione: riuscire a venire solo per mano e bocca di un vecchio schifoso, che, per giunta, l'aveva legato come in salame!
Loro già sapevano: il giorno seguente il vecchio sarebbe tornato tale.
Così fu!
Il vecchio appena sveglio si preparava alla sua dose di giovinezza e benché il povero Axel lo supplicava di stargli lontano, appena l'uomo si avvicinava, il suo cazzo, per volere degli dei, svettava pronto per essere usato.
- che succederà se ne prendo una doppia dose???
Chiese a se stesso il vecchio saggio.
Si leccò le labbra e si avvento sul fallo prodigioso.
Axel schifato e al tempo stesso eccitato, dopo un lodevole lavoro di bocca di diversi minuti, nonostante provasse in tutti i modi a trattenersi, venne.
Subìto il vecchio tornò ai suoi trent'anni.
- ora che sono giovane mi tirerà anche il cazzo.... Proverò a scoparti, magari anche il tuo culo è prodigioso.
- no no stammi lontano, che pensi di fare, il mio culo non ha alcun prodigio!!!! Vattene via... Cercati una donna!!!!
- non mi sono mai piaciute le donne!
La conversazione fu ascoltata da Era, la quale ebbe un'idea perversa, usò i suoi poteri divini per rendere il culo di Axel il fodero più godurioso del mondo per ogni cazzo esistente.
Appena in vecchio appoggiò il suo pene al buco del culo di Axel, venne risucchiato dentro di lui. Più Axel si contorceva dal dolore più provocava piacere al saggio, neppure pochi secondi e gli esplose dentro.
- il tuo culo è divino come il tuo cazzo!!! Sei sprecato se ti tengo solo per me, dovrò condividere, tutti devono provare i tuoi magnifici poteri!!!
- per tutti gli dei. Questo è un incubo! Ti prego taci, farò quello che vuoi, ma tieni il segreto!!!
- ci rifletterò, ma ridammi il culo subito!
Axel rassegnato si mise a disposizione!
Le paure di Axel arrivarono all'orecchio di Era, fu lei stessa a sussurrare a tutti i vecchi della città dove il ragazzo si trovasse e il potere della vita eterna e delle guarigioni prodigiose che celava.
Nell'arco di pochi giorni una fila interminabile di vecchi e storpi si creò davanti alla caverna.
Tutti volevano succhiare il cazzo e, una volta giovani e forti, scopare il suo meraviglioso culo.
Il saggio ringiovanito tenne un piccolo comizio e convinse la folla a organizzarsi in gruppi da tre.
Il ragazzo fu, ovviamente contro la sua volontà, incaprettato e legato ad una struttura di ferro, costruita da Efesto e donata al saggio dalla stessa Era.
Ogni gruppo si organizzò in maniera tale che il primo vecchio si coricasse fra le gambe del giovane per allattarsi, una volto che il magico succo aveva irrorato la gola e provocato il ringiovanimento, lasciava il posto al successivo e Così via.
Il ringiovanimento provocava anche la voglia di scopare il ragazzo e a turno lo ingoppavano venendogli dentro.
Axel urlava dal piacere dei suoi orgasmi, alternato al dolore delle penetrazioni e alla disperazione di quello che stava subendo.
Per farlo tacere a turno gli mettevano il cazzo in bocca, d'altronde anche lui di qualcosa si doveva pur nutrire durante la giornata.
Sì, proprio così, a giornate intere era dedito a quello, per non morire di fame prese a nutrirsi dello sperma che tutti gli uomini, grazie a lui guariti, gli rilasciavano in bocca.
Ovviamente quelli che, sfortuna loro, non trovavano il culo libero.
Axel era stato sempre devoto al sesso... Gli dei avevano sono cambiato un po' le dinamiche!
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