X143 e passa tutto!!!

di
genere
gay


Anche il 2046 era finito e il nuovo è appena iniziato!
Negli ultimi decenni la ricerca ha fatto enormi progressi grazie all'AI e alle nano tecnologie.
Lavoro in un ambito di ricerca.
Il nostro reparto è indirizzato sulla ricerca biochimica e genetica per fini militari.
Il laboratorio è protetto con la massima segretezza, io e i miei colleghi lavoriamo e viviamo in un campus isolato nel deserto del Nevada.
Siamo un gruppo affiatato, tutti dai 30 ai 50 anni, 8 scienziati super qualificati e un coglione di generale dell'esercito a capeggiare.
Il progetto su cui stiamo lavorando sta passando alla fase di sperimentazione, non posso scendere nei dettagli, è la fase più rischiosa, ma anche più eccitante, stiamo lavorando all'autorigenerazione di tessuti, scopo uomo/arma perfetto.
Il laboratorio è stato modificato per questa fase, adesso, al centro di una grande stanza, è stato edificato un locale le cui pareti sono in vetro, l'ambiente sarà reso sterile ed un volontario, selezionato accuratamente, verrà sottoposto a test ed esperimenti, perfettamente informato e lautamente pagato.
Ci hanno comunicato che è stato scelto un uomo di 47 anni, 1,90m x 77kg, affetto da calvizie, piccoli problemi circolari, e alla vista. La prossima settimana sarebbe arrivato da noi, avremmo condotto le analisi del caso e poi lo avremmo introdotto nella stanza vetrata. Sarebbe stata la sua abitudine per un mese circa.

Il paziente fu sistemato dentro alla grande stanza, aveva ogni confort, la cosa che mancava era la privacy, soprattutto perché non poteva indossare nulla, per tutto il tempo di permanenza, sarebbe rimasto nudo.
Aveva un bel corpo, nulla di particolare, ma per l'età era evidente il cercare di mantenersi in forma, l'unica cosa che spiccava era il suo pene, benché moscio, di notevoli dimensioni.
Il primo giorno gli fu sommistrata la terapia sperimentale, da quel momento fu costantemente monitorato.
Ogni cm del suo corpo era stato studiato, catalogato e fotografato per avere elementi di confronto su eventuali cambiamenti durante la terapia.
Dopo poche ore, un paio di colleghi entrarono dentro la stanza vetrata completamente bardati con tute e caschi appositi, così da evitare ogni possibile tipo di contaminazione, sia dall'interno verso l'esterno che viceversa.
Il primo piccolo, ma fondamentale risultato notato, fu la scomparsa di vene capillari superficiali. Era evidente che il protocollo di cura stava agendo bene sul sistema circolatorio.
Il paziente dichiarò che anche la vista, a suo dire, stava migliorando. Lo sottoponemmo ad una visita di controllo.
Lo facemmo sedere su una poltrona bianca, tutto ora bianco in quel locale, chiedemmo di poggiare il mento su un piano che si allineoo automaticamente alla giusta altezza e con una camera HD, osservammo gli occhi. Mentre tutti eravamo intendi a guardare lo schermo per vedere eventuali sviluppi, il paziente asserì che stava avendo un erezione spontanea.
Istintivamente, tutti, distogliemmo lo sguardo dallo schermo che replicava l'iride a favore della stanza di vetro.
Il suo notevole cazzo era eretto e pulsante.
- hai una qualche forma di feticismo collegata alla visita oculistica?
- assolutamente no, non avevo un erezione spontanea di questa natura, da sveglio, da anni!!!
- Ok, non ti preoccupare, dopo controlliamo, adesso continuiamo con la visita oculistica.
- nessuna preoccupazione, sono solo felice... Ahahahha

È importante che il paziente sia di buon umore, appuntammo l'evento senza dargli troppo peso.
Gli occhi effettivamente mostravano un miglioramento, un ringiovanimento evidente.
Lo sottoponemmo a preve da sforzo, i risultati erano strabilianti su un civile, figuriamoci su un soldato! Eravamo entusiasti.

Durante la notte, un paio di noi rimanevano a monitorare, mentre gli altri si ritiravano nei loro alloggi. Quella notte toccò a me e a Filippo.
Alle 22 il paziente ci chiamò, ci avvicinammo, aprimmo il microfono per sentire cosa volesse.
Avvicinandoci, notammo subito che era in erezione.
- scusate, ma il mio cazzo non ne vuol sapere di tornare a riposo, posso masturbarmi?
- certamente, se riesci, eiacula nel barattolo che ti sto per passare attraverso la feritoia ermetica, così dopo analizziamo.
- Ok. Grazie,.... Ehhhh vi .... Vi potreste girare?
- Ahhh, si certo,.... Se hai bisogno chiamaci, no.... Cioè non intendevo.....
- si si ho capito! Tranquillo!

Non riuscivo a non guardare, Filippo se ne accorse, suggerì di spegnere uno schermo e di osservare il riflesso. Poi continuò.... "Per fini scientifici".
Essendo in un ambiente di soli uomini, non era raro che ci aiutassimo l'uomo con l'altro. L'unico omofobo indegerrimomera il Generale, che non perdeva occasione per denigrare tali pratiche.
Con filippo era capitato, ci eravamo succhiati il cazzo a vicenda, ma il giorno dopo neppure un fiato sull'argomento.
Benché ci sia stata, nel corso degli ultimi decenni, una bella evoluzione anche nel costume sessuale, comunque, le relazioni fra colleghi non erano ben viste dall'altro della nostra struttura gerarchica.

Mentre filippo si stava tirando fuori il cazzo, evidentemente eccitato, guardando il riflesso sullo schermo, Il nostro paziente ci stava dando dentro, dopo poco sentimmo un verso rauco, profondo, stava venendo.

- ehi ragazzi..... Ho fatto un casino....

Filippo si rimise il cazzo nei pantaloni rapidamente e andammo a vedere.
Il paziente aveva eiaculato una quantità abnorme di sperma, aveva riempito completamente il barattolo e, sul pavimento, sembrava che ne fosse il triplo.
- che faccio? Come pulisco? Ma soprattutto è normale???? Prima venivo normalmente, adesso le palle si gonfiano tantissimo e sento il bisogno costante di eiaculare.
- tranquillo ci pensiamo noi... Chiudi il barattolo e lascialo lì, mi metto la tuta asettica e arrivo.

Filippo si preparò per entrare, prese panni sterili per pulire, seguì la lunga procedura ed entrò.
Era imbambolato a guardare il cazzo del paziente, ancora gocciolante, prese un panno sterile e tamponò il pene dell'uomo, che nel frattempo sembrava avesse notevolmente aumentato le sue dimensioni anche a riposo.
Per esserne certi dovevamo misurare e comparare con le foto e misure precedenti. Appena lo sfiorò, il cazzo tornò statuario.
Si voltò verso di me, fissandomi come per chiedere "posso succhiarlo?" , feci un rapido cenno di no con la testa. Ovviamente mi riferivo al fatto che era inutile misurarlo adesso, la comparazione era con il pene a riposo.
Si chinò per asciugare il pavimento, con altri stracci debitamente sterilizzati, e prese il barattolo pieno di sperma. Rimandammo la misurazione, era evidente che non riusciva a non eccitarsi. Uscì.
- ragazzi, non so come dirvelo...... ma io devo venire nuovamente, ho di nuovo le palle doloranti.... Che faccio???
- Aspetta un attimo che Filippo è ancora bardato, ti faccio portare altri stracci.

Filippo non sembrò affatto infastidito di dover rientrare. Quando fu dentro chiese al paziente se la sua presenza lo infastidisse.
Il paziente non sembrava neppure ascoltarlo, si era poggiato su un tavolo, sembrava in preda al piacere, ma non si stava toccando, pareva stesse per venire con un orgasmo spontaneo. Iniziò a contrarre tutti muscoli del corpo e a tremare....
- oddioooooo, ahhhh, sto per venire senza toccarmiiii.... Non resisto!!!!!

Dopo poco schizzò nuovamente una quantità simile ad una pisciata, ma al posto dell'urina pisciava sborra.
Filippo fu investito dal getto, quando se lo vide arrivare contro, di istinto, cercò di schivarlo, il gesto rapido fece impigliare la tuta si sicurezza in un angolo e si strappò.

C'è ne accorgemmo subito entrambi.
- e ora che cazzo faccio?????
- non puoi uscire, lo sai!!!!
- dici che sono a rischio contaminazione???
- certamente! Attivo la procedura di emergenza!

Schiacciai il bottone rosso sulla scrivania, tutte le sirene si azionarono e delle luci rosse rotanti iniziarono ad illuminare tutto.
Dopo pochi secondi tutto lo staff si presentò. Il generale gridava e dava a filippo del coglione, quell'atteggiamento era fuori luogo. Gli incidenti possono capitare. A questa nostra risposta si incazzò ancora di più.

Il paziente si era addormentato esausto, il pene era tornato molle, sembrava che la crisi eccitatoria fosse passata.

Dopo un breve briefing decidemmo che Filippo avrebbe fatto parte integrante della sperimentazione come paziente 2. Non avevamo altra scelta.
Le alte sfere furono informate e approvarono la variazione di progetto, non me erano affatto felici.
Filippo venne denudato e rapidamente fu fatto uno screening completo del suo corpo.

Tornammo alla normalità, continuai a fare il turno di notte da solo.
Ogni tanto chiedevo a Filippo come si sentisse.
La prima volta non rispose, la seconda neppure, alzai gli occhi dallo schermo.
Vidi Filippo avvicinandosi al paziente 1 che stava dormendo.
Pensai volesse approfittare del momento per effettuare la misurazione del pene come concordato poco tempo prima, ma il suo volto era come trasformato, in preda ad uno stato di furiosa eccitazione, come un bambino davanti alla marmellata, prese in bocca il pene dell'uomo dormiente.

- ma che fai????
Trasalì, mi guardò con sguardo vacuo.
- credo di essere entrato in contatto con X143 ( nome in codice del trattamento che stavamo testando), ho una libido assurda, ho bisogno.... Non riesco a trattenermi.....

Mentre mi guardava, lo prese in bocca, succhiava il cazzo del paziente 1 e il suo volto si distese, come un tossico in crisi di astinenza che sta assumendo la sua dose.
Il paziente 1 dormiva così pesantemente che non si svegliò, al contrario del suo cazzo.
Filippo se lo stava spingendo in gola, si procurava volutamente dei conati, sembrava lo volesse ingoiare.
Poi, sempre mentre mi guardava languidamente, si impalò sull'asta poderosa.
Quando il cazzo fu in lui, sembrò in estasi, le pupille ruotarono all'indietro, si muoveva lento, la lo prendeva tutto, faceva si è giù sull'asta con le mani poggiare sulle ginocchia.
Nel frattempo le sue palle sembravano gonfiarsi a vista d'occhio, era uno spettacolo disarmante e al tempo stesso eccitantissimo.
Il paziente 1 venne nel sonno, scaricò tutto il suo seme negli intestino di filippo.
Non riusciva a contenere quella quantità, lo sperma grondava fuori dal suo orifizio mentre continuava ad impalarsi. Senza toccarsi, anche lui, esplose con un getto molto meno copioso, ma abbondante.
Si lasciò cadere a terra nel post orgasmo, sembrò quasi svenuto.

Relazionai il tutto, feci il mio dovere, ma avevo il cazzo che mi esplodeva nei pantaloni, lo tirai fuori continuando a lavorare. Ero presissimo dall'esamina dei dati che i computer avevano registrato durante l'amplesso, riuscivano a monitorare lo stato cardiaco e le aree neurologiche che si attivavano in ogni momento della permanenza all'interno della stanza di cristallo.
Ero così preso che, all'arrivo dei miei colleghi, furono loro a farmi notare lo stato in cui ero... Cercai di rimettermi il cazzo nelle mutande, mentre...
- non potete capire, guardate cosa è successo...

Cercai la registrazione video e mostrai a tutti i comportamenti dei due.
I miei colleghi fecero quello che avevo fatto io, fra un commento e l'altro, iniziammo a masturbarci, venimmo tutti come dei ragazzini in una sfida di seghe!

Il processo di analisi del campione di sperma dimostrava che x143 si replicava, diveniva contaminante e probabilmente si sarebbe evoluto mutando, non si poteva escludere anche una possibile contaminazione virale.
I due pazienti avevano migliorato le loro performance fisiche ed intellettive, la libido era sempre alta, ma stabilizzava dopo qualche giorno, l'unico effetto collaterale era l'enorme quantità di sperma che veniva prodotto dei corpi dei soggetti studiati. Infatti, dopo poco, anche il paziente 2, iniziò ad eiaculare in maniera anomala.

Fu presa l'insana decisione di produrre in serie X143.

Dopo poco, arrivò la relazione del reparto finanziario, il costo di produzione sarebbe stato altissimo, ci chiesero di trovare una strategia per una produzione economica.
Arriviamo alla conclusione che, per quanto assurdo, usare i tester come produttori, sarebbe stato il metodo più economico.

Montammo all'interno della stanza di cristallo un apparecchiatura simile a quella usata per mungere le mucche.
Un paziente si sarebbe posizionato sull'apparecchio, che lo avrebbe trattenuto carponi, e il suo pene sarebbe stato attaccato al macchinario.
Per poi avvicendarsi con l'altro paziente.
Non avevamo pensato che, tale posizione, sarebbe stato un richiamo irresistibile.

Quando il paziente 1 si posizionò sulla macchina e iniziò la mungitura, i suoi sospiri e versi di goduria, eccitarono profondamente il paziente 2, il quale, preso da una frenesia sessuale, lo montò da dietro.
Filippo (paziente 2) era infoiato, cercavamo di farlo desistere, ma lo montava con un animale.
Durante la monta, il paziente 1, vittima dello stupro e del piacere indotto dalla mungitura, venne la prima volta rilasciando mezzo litro di seme, la macchina quantificava il prodotto ricavato, la seconda, dopo pochi minuti, per 0,33 litri.
Filippo venne dentro di lui, sprecando una quantità enorme di prodotto.
Il generale, sbraitando ed insultando, lo riprese per il suo comportamento. Filippo spiegò che nel momento di libidine, non riusciva a controllarsi.

Tutti questi segnali erano effetti collaterali devastanti, se il farmaco fosse stato usato sui soldati in guerra, le trincee si sarebbero trasformate in orge senza limiti. Ma benché segnalati, gli effetti, furono ignorati dai nostri superiori. Il generale, all'ennesima nostra richiesta di bloccare la produzione, ci urlò contro, il vile denaro era più importante, era evidente.

Non sapremo mai chi fu a pianificare una vendetta così tremenda, ma uno dei miei colleghi prese dello sperma di uno dei soggetti sperimentali e lo versò nel caffè macchiato del direttore.
Dopo un paio d'ore dall'assunzione del caffè , il generale, sembrava una cagna in calore. Quell'uomo tutto di un pezzo, dal fisico e dai nervi d'acciaio, miagolava di toccarlo, si denudò completamente e cercava i nostri cazzi come un cane da tartufo cerca la deliziosa pietanza.
Terrorizzati dal possibile contagio cercavamo di evitarlo, fino a quando, preso dalla più alta necessità di godere, nudo come un verme, si buttò all'interno della stanza di vetro.
Quando i pazienti 1 e 2 lo videro entrare gli saltarono addosso, lo inculavano a turno e il generale perse ogni ritegno.
Arrivarono a fistarlo pesantemente, mano e cazzi, con doppie penetrazioni, cercavano di soddisfare il bisogno incontrollabile del militare.
Urlava dalla goduria e quando lo sdraiarono su di un tavolo, lasciando il culo fuori dal bordo per abusarne ripetutamente, si venne addosso, inondandosi del suo stesso sperma. Gli altri due, vedendo quel corpo statuario ricoperto di liquido seminale, iniziarono a leccarlo come leoni che sbranano la preda. Le lappate di lingua andavano dalla faccia al cazzo, soffermandosi sui capezzoli, ci volle poco per indurre una nuova erezione, le sue palle si gonfiavano a vista d'occhio.
Quando l'orgasmo fu imminente, Filippo, prese in bocca il cazzo del suo inflessibile superiore e attese l'arrivo del nettare.
Vedere il pomo d'Adamo di filippo salire e scendere più volte, ingollando una quantità infinita di sperma fu bellissimo.
Mentre lui si nutriva, il paziente 1 gli scopava il culo come un forsennato.
L'orgasmo di uno, eccitava gli altri, a rotazione vennero per diverse volte. Il pavimento era ricoperto interamente da cm di sperma.
I tre si rotolavano come lottatori nel fango, ma il fango era la loro stessa sborra.
Caddero esausti dopo innumerevoli amplessi.
Anche solo l'odore era inebriante. Non riusciammo a non essere tutti contagiati da X143. Passammo giorni a scoparci vicendevolmente, la base venne chiusa. Gli esperimenti cessarono.
Dopo mesi di disintossicazione siamo tutti tornati ad una vita relativamente normale. Ma una volta al mese organizziamo un'orgia di gruppo per provare quel senso di infinito piacere e disinibizione!
L'organizzatore delle riunioni mensili è ovviamente la più troia di tutti, il generale!!!











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scritto il
2025-07-11
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