Lo scherzo 3
di
Mins78
genere
gay
L'apprendistato concordato era ogni venerdì.
Marco aveva una settimana per cercare di capire come riuscire a non venire così rapidamente.
Cercò su internet, capì che sarebbe potuto essere eiaculazione precoce.
Lesse studi scientifici e consigli più o meno improbabili.
Il giovedì notte, consapevole che il mattino seguente Marcello sarebbe tornato a prenderlo, si masturbò almeno 5 volte.
Sperava che questo "pesante trattamento" lo avrebbe aiutato a durare di più.
Avevano concordato che, se fosse riuscito a durare almeno 5 minuti, Marcello gli avrebbe permesso di giocare con il suo bellissimo cazzo.
Marco, competitivo per natura, aveva accettato la sfida, ma soprattutto, desiderava pesantemente il sesso dell'uomo.
Alle sette meno cinque era già ad aspettare Marcello.
- buongiorno giovanotto, appena saremo nella strada a sterro che porta alla casa in campagna, togli pantaloni e mutande.
- ok... Buongiorno
Appena imboccata la strada si denudò, inutile dirvi che il cazzo del giovane era già duro.
Marcello ogni tanto lo sfiorava, con le punta delle dita scorreva dalle palle alla cappella.
Marco era languido di piacere, stava cercando di mettere in pratica i consigli che aveva letto, cercava di pensare al altro.
Nel frattempo Marcello aveva fatto notare i minuti sul cruscotto dell'auto.
Al terzo minuto e dopo che l'uomo si era intriso le dita di saliva, passandole sul glande scappellato... Marco non riuscì a trattenersi.
Schizzi pesanti e densi ricaddero sul cruscotto!
- dopo pulisci, comunque stai migliorando! Appena arriviamo devo tagliare l' erba... Poi dobbiamo procedere con una terapia d'urto!
- che intendi???
- ehi grilletto facile, ritorna nel tuo ruolo... Dopo vedi!
- sei proprio stronzo!
Marco stava guardando il giardiniere che sul trattorino, completamente nudo, tagliava l'erba. Aveva in fisico bellissimo, forgiato dal lavoro, una belle scura di chi lavora all'aria aperta e un cazzo e due palle che potevano essere quelle di un attore porno. Quasi veniva, senza neppure toccarsi, all'idea di quel sesso fra le sue mani.
- ho finito, vieni andiamo a farci la doccia!
- arrivo!!!
Entrarono in casa e Marcello si mise sotto la doccia, chiese a marco di aspettare, seduto sul cesso, di guardarlo.
Si insaponava ovunque, si toccava il cazzo e sciacquava le palle, mi passava il sapone sui pettorali e sul culo.... Uno spettacolo! Marco stava scoppiando!
- dai adesso vieni anche tu che ti lavo.
Marco entrò nella doccia e con una mano cercò il cazzo dell'uomo.
- cosa pensi di fare???? Non toccare!!!
Marcello era riuscito a non farsi toccare. La doccia era grande, troppo grande dal punto di vista di Marco.
Iniziò ad insaponare il ragazzo, sul petto, giocava con i capezzoli e marco iniziò a sospirare, poi la schiena e i glutei. Un turbinio di sensazioni pervase il corpo e la mente del giovane. Poi un dito dell'uomo sfiorarono il buco del culo, un fremito lo attraversò, il ricordo della sera di san Lorenzo gli fece espellere una bella colata di precum.
Complice il sapone, le dita lo penetrarono, marco inarcò la schiena, si abbandonò al piacere e venne!
- stiamo peggiorando peggiorando, invece che migliorare... Ma forse ho capito il problema!
Marco si era poggiato con le mani alla parete, riprendeva fiato, le gambe tremavano.
Senza dire nulla, quasi di sorpresa, Marcello gli poggiò la cappella sul buco ancora vibrante e gli disse:
-il problema è che hai bisogno di allenare la prostata... Ora facciamo stretching. Respira profondo e spingi come se tu dovessi andare in bagno.
Marcò obbedì.
- ohhh mio Dio.... Sono pienooooo di teeeeee
Il ragazzo, incredibilmente, iniziò a contrarsi spasmodicamente, i muscoli del culo vibravano, Marcello era fermo dentro di lui in tutta la sua lunghezza. Venne nuovamente.
- non mi dire che sei venuto ancora???
- si.
Mugolò Marco.
- vediamo se con il trattamento d'urto le cose vanno a migliorare...
Iniziò a scoparlo lentamente, ogni tanto si fermava, con il cazzo sentiva il tremolio dello sfintere e dei muscoli anali, appena si attenuava quel vibrare, riprendeva. Dopo un po' comunicò:
- siamo quasi a tre minuti circa dall'ultimo orgasmo... Sei pronto a venire ancora?
- cosa????
Le spinte aumentarono di intensità, marco venne , il terzo orgasmo sotto la doccia fu dopo poco, visto che Marcello stava continuando a tenere lo stesso ritmo forsennato.
Quando l'uomo si sfilò, il ragazzo si lasciò cadere a terra, l'acqua della doccia continuava a scorrere, era sfinito!
Marcello chiuse l'acqua.
- sai una cosa? Tu sei venuto tante volte ma io neppure una... Apri la bocca.
Marco, seduto sul piatto doccia e con le spalle al muro, lo guardava dal basso verso l'alto, aveva il cazzo dell'uomo a pochi centimetri dalla faccia.
- adesso toccati il buco del culo e infilaci due dita, giocaci!
Marco sentì il suo buco largo, morbido, il contatto con le dita lo eccitava.
Marcello, in piedi, si stava segando, quando fu sul punto di venire...
-apri la bocca!!!! Vengoool
Pur mantenendo qualche cm di distanza, gli schizzi di sperma andarono tutti dentro la bocca del ragazzo...
- bravo! Butta giù, sono proteine, ti rimetteranno in forze...
Dopo quasi tutta l'estate e dopo tutti gli sforzi di Marcello, i cinque minuti erano ancora una meta lontana.
Marcello giocava con il suo cazzo su e dentro Marco, ma marco non era riuscito a vincere la sfida, non aveva mai toccato o leccato quel bellissimo, meraviglioso strumento di lavoro del giardiniere.
Marco aveva una settimana per cercare di capire come riuscire a non venire così rapidamente.
Cercò su internet, capì che sarebbe potuto essere eiaculazione precoce.
Lesse studi scientifici e consigli più o meno improbabili.
Il giovedì notte, consapevole che il mattino seguente Marcello sarebbe tornato a prenderlo, si masturbò almeno 5 volte.
Sperava che questo "pesante trattamento" lo avrebbe aiutato a durare di più.
Avevano concordato che, se fosse riuscito a durare almeno 5 minuti, Marcello gli avrebbe permesso di giocare con il suo bellissimo cazzo.
Marco, competitivo per natura, aveva accettato la sfida, ma soprattutto, desiderava pesantemente il sesso dell'uomo.
Alle sette meno cinque era già ad aspettare Marcello.
- buongiorno giovanotto, appena saremo nella strada a sterro che porta alla casa in campagna, togli pantaloni e mutande.
- ok... Buongiorno
Appena imboccata la strada si denudò, inutile dirvi che il cazzo del giovane era già duro.
Marcello ogni tanto lo sfiorava, con le punta delle dita scorreva dalle palle alla cappella.
Marco era languido di piacere, stava cercando di mettere in pratica i consigli che aveva letto, cercava di pensare al altro.
Nel frattempo Marcello aveva fatto notare i minuti sul cruscotto dell'auto.
Al terzo minuto e dopo che l'uomo si era intriso le dita di saliva, passandole sul glande scappellato... Marco non riuscì a trattenersi.
Schizzi pesanti e densi ricaddero sul cruscotto!
- dopo pulisci, comunque stai migliorando! Appena arriviamo devo tagliare l' erba... Poi dobbiamo procedere con una terapia d'urto!
- che intendi???
- ehi grilletto facile, ritorna nel tuo ruolo... Dopo vedi!
- sei proprio stronzo!
Marco stava guardando il giardiniere che sul trattorino, completamente nudo, tagliava l'erba. Aveva in fisico bellissimo, forgiato dal lavoro, una belle scura di chi lavora all'aria aperta e un cazzo e due palle che potevano essere quelle di un attore porno. Quasi veniva, senza neppure toccarsi, all'idea di quel sesso fra le sue mani.
- ho finito, vieni andiamo a farci la doccia!
- arrivo!!!
Entrarono in casa e Marcello si mise sotto la doccia, chiese a marco di aspettare, seduto sul cesso, di guardarlo.
Si insaponava ovunque, si toccava il cazzo e sciacquava le palle, mi passava il sapone sui pettorali e sul culo.... Uno spettacolo! Marco stava scoppiando!
- dai adesso vieni anche tu che ti lavo.
Marco entrò nella doccia e con una mano cercò il cazzo dell'uomo.
- cosa pensi di fare???? Non toccare!!!
Marcello era riuscito a non farsi toccare. La doccia era grande, troppo grande dal punto di vista di Marco.
Iniziò ad insaponare il ragazzo, sul petto, giocava con i capezzoli e marco iniziò a sospirare, poi la schiena e i glutei. Un turbinio di sensazioni pervase il corpo e la mente del giovane. Poi un dito dell'uomo sfiorarono il buco del culo, un fremito lo attraversò, il ricordo della sera di san Lorenzo gli fece espellere una bella colata di precum.
Complice il sapone, le dita lo penetrarono, marco inarcò la schiena, si abbandonò al piacere e venne!
- stiamo peggiorando peggiorando, invece che migliorare... Ma forse ho capito il problema!
Marco si era poggiato con le mani alla parete, riprendeva fiato, le gambe tremavano.
Senza dire nulla, quasi di sorpresa, Marcello gli poggiò la cappella sul buco ancora vibrante e gli disse:
-il problema è che hai bisogno di allenare la prostata... Ora facciamo stretching. Respira profondo e spingi come se tu dovessi andare in bagno.
Marcò obbedì.
- ohhh mio Dio.... Sono pienooooo di teeeeee
Il ragazzo, incredibilmente, iniziò a contrarsi spasmodicamente, i muscoli del culo vibravano, Marcello era fermo dentro di lui in tutta la sua lunghezza. Venne nuovamente.
- non mi dire che sei venuto ancora???
- si.
Mugolò Marco.
- vediamo se con il trattamento d'urto le cose vanno a migliorare...
Iniziò a scoparlo lentamente, ogni tanto si fermava, con il cazzo sentiva il tremolio dello sfintere e dei muscoli anali, appena si attenuava quel vibrare, riprendeva. Dopo un po' comunicò:
- siamo quasi a tre minuti circa dall'ultimo orgasmo... Sei pronto a venire ancora?
- cosa????
Le spinte aumentarono di intensità, marco venne , il terzo orgasmo sotto la doccia fu dopo poco, visto che Marcello stava continuando a tenere lo stesso ritmo forsennato.
Quando l'uomo si sfilò, il ragazzo si lasciò cadere a terra, l'acqua della doccia continuava a scorrere, era sfinito!
Marcello chiuse l'acqua.
- sai una cosa? Tu sei venuto tante volte ma io neppure una... Apri la bocca.
Marco, seduto sul piatto doccia e con le spalle al muro, lo guardava dal basso verso l'alto, aveva il cazzo dell'uomo a pochi centimetri dalla faccia.
- adesso toccati il buco del culo e infilaci due dita, giocaci!
Marco sentì il suo buco largo, morbido, il contatto con le dita lo eccitava.
Marcello, in piedi, si stava segando, quando fu sul punto di venire...
-apri la bocca!!!! Vengoool
Pur mantenendo qualche cm di distanza, gli schizzi di sperma andarono tutti dentro la bocca del ragazzo...
- bravo! Butta giù, sono proteine, ti rimetteranno in forze...
Dopo quasi tutta l'estate e dopo tutti gli sforzi di Marcello, i cinque minuti erano ancora una meta lontana.
Marcello giocava con il suo cazzo su e dentro Marco, ma marco non era riuscito a vincere la sfida, non aveva mai toccato o leccato quel bellissimo, meraviglioso strumento di lavoro del giardiniere.
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