Venditore porta a porta

di
genere
gay

Avevo dovuto accettatare una proposta di lavoro che non mi faceva impazzire... andare a fare dimostrazioni e vendere un famoso elettrodomestico, tutti sappiamo a cosa mi riferiscono..., non era l'ambizione della mia vita!
Dopo una fase di formazione ero pronto per scendere in campo.
Erano anni che cercavo di sfondare come modello, per un po' di tempo ero riuscito a sbarcare il lunario, ma da qualche mese neppure un lavoro, non riuscivo ad essere scelto a nessun casting.
Stavo valutando altre opzioni, ma nel frattempo era capitato questo, le bollette e l'affitto si dovevano pagare e quindi.... Proviamo!!!
Dalla sede mi mandavano indirizzo ed orari per andare a fare le dimostrazioni, la maggior parte delle volte le casalinghe, annoiate, si dimostrano ben felici di avere un bel ragazzo in casa. Facendo un po' il piacione, riuscivo a chiudere la trattativa.
Tra fisso e provvigioni, in realtà, stavo guadagnando bene!
Spesso ricevevo qualche avance, alcune volte mi era capitato di trovare qualche signora un po' svestita, provocante, ma essendo gay, ci giocavo in un po' al seduttore e con la scusa della professionalità , non ero mai andato oltre.
Una mattina mi recai ad un appuntamento, suono e mi aprono il portone in fondo alle scale senza chiedere chi fosse.
Inizio a salire le scale, ogni pianerottolo cercavo di sentire se qualcuno stava per aprire la porta o guardavo se qualcuno fosse sulla soglia ad aspettare.
Arrivato alla terza rampa di scale vedo fare capolino un uomo barbuto.
- buongiorno, sono qui per la dimostrazione del lava pavimenti, c'è la signora?
- non c'è nessuna signora!
Spalanca la porta e mi fa cenno di entrare.
Varcata la soglia mi trovo davanti ad una casa decisamente disordinata, l'uomo è praticamente nudo, giusto un asciugamano troppo piccolo per chiudersi su se stesso.
- senti, io sono nudista, ti dispiace se ...
Lascia cadere l'asciugamano.
Era enorme, un metro e novanta, sicuramente oltre i 100kg di peso, peloso, un orso, ma non grasso, grosso e sodo.
Cazzo ben proporzionato al resto del corpo e sulla punta brillava un percing abbastanza grande.
- allora, sei qui per la dimostrazione giusto?
Senza impegno di acquisto giusto?
- si certo...
Ero un attimo spiazzato, non mi era mai capitata una cosa del genere, rimanendo professionale iniziai la spiegazione del prodotto illustrando il funzionamento.
Ad un certo punto mi interruppe:
- ma non ti fa caldo con giacca e cravatta??? Io impazzirei!!!
- effettivamente, ma sono le direttive aziendali.
- non capisco come riusciate a portare quel guinzaglio al collo!
La metafora era perfetta.... Stavo ubbidendo alle direttive come un cane obbedisce al padrone.
Istintivamente mi allentai il nodo.
Mentre stavo riprendendo a parlare e a descrivere i vari pezzi dello strumento sentii la chiave girare nella troppo della porta.
- ehy papì , e questo chi è????
- è un venditore porta a porta.
- ohhh poverino...
Il ragazzo, pieno di tatuaggi e piercing, tipo assolutamente alternativo, lanciò le scarpe e in quattro e quattrotto rimase nudo!
Si accomodò sul divano accanto all'orso.
- continua pure...
- ma perché non ti metti comodo pure te???
Il ragazzo era decisamente schietto.
- vi ringrazio, ma sono più a mio agio con i vestiti addosso.
- che strano!!! Alla fine non veniamo mica al mondo vestiti. È assolutamente innaturale.
- dai lascialo continuare, lui sta lavorando!
Lo riprese il presunto padre.
Dopo un po' il clima fu assolutamente amicale.
Vollero provare ad usare l'elettrodomestico, mi erano intorno e nudi, ero evidentemente eccitato, ma loro si stavano divertendo a "giocare" con il nuovo giocattolo per la casa.
- senti come aspira!!! Magari lo posso usare anche sul tuo uccello... Ahahhaba
Il ragazzo iniziò ad inseguire e puntare l'aspirapolvere sul cazzo dell'uomo che ridendo si nascondeva dietro di me.
Giocavano come bambini, era bellissimo vederli così sereni e giocosi.
Poi l'uomo lo prese e lo buttò sul divano, lo immobilizzò buttandosi su di lui, gli teneva le braccia schiacciate sotto le sue ginocchia esponendo il suo bel cazzo davanti alla faccia del ragazzo.
Gli afferrò la testa da dietro e tirò la faccia sul suo inguine.
In un secondo, il cazzo dell'uomo, era nella bocca del giovane che rideva sguaiatamente.
Poi l'uomo si girò verso di me...
- ogni tanto ha bisogno di essere rimesso al suo posto.
- ma veramente siete padre e figlio???
Chiesi ridendo anche io!
- no, ma la nostra è una strana amicizia!
Mentre l'uomo parlava con me il giovane aveva smesso di ridere e gli succhiava quel bel cazzo che ormai era turgido!
- dai piantala che abbiamo un ospite!
Il ragazzo si staccò!
- vuoi assaggiare pure te?
Mi chiese asciugandosi la saliva dalla faccia.
- non vi nascondo che mi sto eccitando, ma sono a lavoro....
- almeno un caffè lo accetti???
- ma si dai, grazie!
- ad una condizione, la regola della casa è che si stia nudi!!! Il caffè lo prendi nudo come noi, altrimenti ci offendiamo.
- siete tremendi!!!
- il ragazzo, Mirko, ha ragione! Comunque io sono Antonio, piacere!
L'uomo allungò la mano e ci presentammo, effettivamente, preso dalla sua nudità e dall'imbarazzo che mi aveva provocato, non lo avevamofatto prima.
Mi spogliai completamente.
- cazzo, ma che corpo hai!!! Sei bello tanto!!! Dovresti fare il modello!
- ci ho provato... Non sapete quanto!
Eravamo in piedi intorno alla penisola della cucina, Mirko, il giovane stava facendo il caffè, mentre Antonio mi accarezzava la schiena, mentre parlavamo del più e del meno. Sembrava ci conoscessimo da sempre, mi sentito totalmente a mio agio.
-sapete che stare così nudi a parlare è veramente piacevole???
- mi fa piacere sentirtelo dire.
- Anto, il caffè lo vuoi macchiato? E tu?
- no grazie io lo prendo liscio.
Risposi.
Antonio invece, ghignando, gli disse che lo voleva macchiato.
Quando Mirko sentì quelle parole si illuminò, aprì un cassetto della cucina e prese del lubrificante, poi poggiò la tazzina su uno sgabello basso e si mise a pecora con gli avambracci poggiati sulla penisola.
Antonio, spiegandomi, disse che lo avrebbe munto, doveva essere il latte di Mirko a macchiare il caffè.
Mentre Antonio lo stavo mungendo con abilità, Mirko godeva e mi guardava dritto negli occhi.
Lo guardavo e il mio cazzo era duro come la pietra.
- me lo vuoi mettere in bocca?
Mi chiese Mirko.
Antonio mi fece sedere sulla penisola, Mirko mi si attaccò come un'idrovora, tempo due minuti e venne.
Gli schizzi entrarono tutti nella tazzina.
Dopo l'orgasmo Mirko mi lasciò il cazzo e si buttò sul divano, mente Antonio girò il caffè e lo bevve.

Ero eccitatissimo.
Dopo qualche minuto, Mirko si riprese, voglio anche io il caffè adesso... Ma lo voglio macchiato con il latte del nostro nuovo amico.
- allora dai forza mettiti in posizione, sì, nella stessa in cui era Mirko poco fa...
- ma veramente???
- Certo!!! Forza ...
Lo feci.
Antonio riprese il lubrificante, mi infilò una mano fra le gambe, da dietro, e prese il cazzo. Usava solo il pollici e l'indice, era delicatissimo. Godevo da matti... Poi sentii la sua lingua sul mio culo, fu il culmine, venni.
Indirizzo il mio cazzo alla tazzina e quasi la riempì.
- ma così è un latte macchiato.... Ahahhahahah
- dai !!! in un sorso!
Incitò Antonio.
Il ragazzo bevve.

Era stato proprio piacevole!
Ma feci notare che a breve avevo un'altro appuntamento e rivestendomi mi congedai.
Ci salutiamo con un bacio sulle labbra.

Dopo un paio di giorni, dalla sede mi comunicarono il secondo appuntamento a casa di Antonio.
Era evidente che i ragazzi avevano prenotato una seconda visita, magari avrebbero finalizzato l'acquisto. Ero contento di tornare da loro. Era stato un incontro fisicamente piacevole, ma altrettanto gradevole erano loro come persone.
Arrivato davanti alla porta di ingresso, Antonio, ovviamente nudo, mi fece accomodare.
- la prova sta volta la facciamo in camera. Seguimi.... Ah, lo sai.... Le regole della casa....
- Ok ok mi tolgo i vestiti!
- bravo. Come va il lavoro? Tutto bene?
Mentre mi spogliavo conversammo tranquillamente, mi dispiaceva un po' che non ci fosse Mirko.
Chiesi dove fosse...
- tranquillo tra un po' lo vedi.
Lo seguii lungo il corridoio, aprì la porta e vidi Mirko legato su un'altalena del sesso.
Aveva la bocca serrata da un nastro adesivo, polsi e caviglie legate alle catene che tenevano ancora al soffitto l'altalena.
Osservai la scena è in due secondi il mio cazzo era duro. Antonio prese del lubrificante e mi unse il cazzo.
- dai fatto avanti!
Mi prese per le spalle e appoggiando il suo enorme corpo alla schiena mi spinse verso il culo ben esposto del ragazzo.
- è da un po' che ci sto giocando, è bello aperto...
Mi appoggiai e il buco non fece nessuna resistenza, ero dentro di lui.
- se riesci a farlo venire senza toccargli il cazzo, ma solo scopandogli il culo, ti compriamo l'aspirapolvere... Ahahahha. Però se vieni prima tu prendi il suo posto.
Iniziai a scoparlo lentamente, colpi lenti e profondi, Mirko godeva e si lamentava, irrigidiva le gambe, arricciava le dita dei piedi. Il suo culo era caldo, umido e accogliente. Lo scopavo infinitamente bene, i suoi gemiti erano qualcosa di fantastico, sembravano i lamenti che si sentono nei film porno giapponesi.
Lo adoro!!!
Il suo pene era ricoperto di precum e ad un tratto, completamente assorto dallo stato di godimento, cominciò a pisciare su se stesso.
- ahahahah non lo hai fatto venire ma squirtare!
Urlava Antonio ridendo di gusto.
Poi senza dire nulla mi infilò un dito in culo.
Appena sentii quella penetrazione venni dentro al culo di Mirko, fu quasi istantaneo!
Lo riempii del mio succo.
- hai perso la vendita caro mio!
Stavo ansimando , ero accasciato su Mirko...
- credo proprio di sì...
Risposi riprendendo fiato.

Antonio liberò Mirko.

- Dai ragazzi facciamoci una birra e poi ... Beh... Tocca a te fare un giro sulla sling!!!
- però, caro il mio venditore, mi hai scopato di brutto!!! Sei stato bravo! Mi faccio una doccia per togliermi il piscio di dosso.

Mentre Mirko si lavava, Antonio mi fece inginocchiare davanti al divano, aveva una birra in mano e mi chiese di succhiarlo .
Mentre lui sorseggiava, come se il cazzo che avevo in bocca non fosse il suo, mi chiedeva fin dove si sarebbero potuti spingere quando fossi stato legato sull'altalena.
Interruppi il pompino per un istante e risposi che ero in balia dei loro desideri.
Rise spingendo la mia testa nuovamente sulla sua verga.
Dopo poco Mirko uscì dal bagno, si prese una birra dal frigo, si sedette sullo schienale del divano e favorì il suo cazzo ad Antonio.
Io succhiavo Antonio, lui succhiava Mirko.

- Basta succhiacazzi!!!
Esclamò Mirko.
- ragazzooooo tocca a te ... Andiamo!!!

Mi legarono come lo era stato Mirko prima, solo che a me avevano lasciato la bocca libera.
Mirko mi stava lavorando il culo con le dita e il lubrificante, mentre Antonio mi baciava e lasciava che la sua saliva e trasse nella mia bocca. Deglutivo e mi eccitavo sempre di più.

Mirko mi penetrò, il suo cazzo era lungo ma non troppo spesso, era stile coniglio, quasi frenetico nella penetrazione.
Era evidente il mio fastidio, il suo scopare era un subire, non mi generava piacere.
Poi Antonio, notando le mie espressioni di dolore, mi disse:
- lascialo fare è un ragazzo, fra poco ci penso io a te!!!
Mentre Mirko, sentito il commento, lo insultava, scoppiò in un orgasmo che lo fece tremare nella sua nevrosi sessuale....
- ti potevo venire dentro vero???
Ero sollevato che avesse finito.
Antonio prese il suo posto, il suo cazzo era largo, grosso, venoso, massiccio.
Sentirlo dentro era meraviglioso, mi sentivo pieno di lui. Si muoveva lento. Colpiva la mia prostata dandomi piacere.
Mentre Mirko si dilettava con i miei capezzoli e sussurrava al mio orecchio che il cazzo del suo papì mi avrebbe fatto tanto bene, fui colto da una sensazione mai provata. Il mio culo si stava contraendo benché io fossi totalmente rilassato.... Venni di culo e schizzai un po' di sperma sul mio stesso addome.

- oddioooooo sto ancora venendo.... Un orgasmo che non finisce!!!!
Urlai stupito!
- è la prima volta che vieni di culo è????
- siiiiiiii oddioooo ancoraaaaaa
Un'altra contrazione all'ano e un altro po' di sperma sulla pancia.
Antonio cominciò a cavalcarmi in maniera più cadenzata, sempre di più, fino a quando esplose in me.
- dai spostati fammi leccare il culo!
Mirko si accovacciò, non lo vedevo, ma sentivo la sua lingua sul mio buco.... Mi stavo eccitando, come se l'orgasmo anale non fosse mai finito completamente.
Antonio mi afferrò il cazzo e mentre mi baciava mi fece venire nuovamente.
Ero sfinito dal piacere.

Una volta ripuliti e docciati, ci fermammo a parlare in cucina.

- se torni dopo cena, mi faccio scopare da entrambi, hai voglia?
La proposta di Antonio fu assolutamente allettante. Tornai da loro e passato la notte dormendo in mezzo ai due miei nuovi amici.








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2025-06-24
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