Cavia
di
Mins78
genere
gay
Ero completamente al verde, di continuo cercavo annunci di lavoro, la vita costava e ogni imprevisto era un problema.
Ieri la mia macchina ha iniziato a fare uno strano rumore, sono corso in officina e per sistemare il guaio mi hanno chiesto 1700 euro.
Ero furioso, dove li avrei trovati??
Preso dallo sconforto chiamai una mia amica, per sfogarmi più che altro...
Lei mi raccontò che Anna, la sua migliore amica, si era prestata per una sperimentazione farmacologica ed era stata molto ben retribuita.
Le chiesi se poteva informarsi in merito, ero talmente disperato che sarei stato disposto anche a quello.
Chiamai quasi tutti i numeri della mia rubrica per cercare un aggancio ed un lavoro, ma nulla, passai la notte in bianco, forse mi sarei potuto rivolgere ad una finanziaria...
La mattina dopo la mia amica mi mandò un messaggio con l'indirizzo della clinica, non avevo nulla da perdere e non era neppure lontana, dieci minuti a piedi... Io provo, mi dissi.
Arrivai alla clinica, wow, veramente molto bella, una clinica privata, c'ero passato davanti 1000 volte, ma non c'ero mai entrato.
Spiegai alla ragazza alla reception la situazione, senza essere troppo drammatico, ma le feci capire il mio bisogno economico.
Fu veramente molto gentile, mi disse che se non avessi avuto fretta avrei potuto attendere nella saletta, forse sarebbe riuscita a farmi parlare con il dirigente.
Aspettai per quasi due ore.
Poi un ometto cicciottello, calvo e sudaticcio entrò nella saletta e presentandosi come il dirigente della clinica mi chiese di seguirlo.
Mi fece accomodare nel suo ufficio, grande come casa mia, dove mi spiegò tantissime cose, veramente professionale, e mi disse che in quel periodo stavano facendo sperimentazione su un farmaco, erano alle prime fasi di sperimentazione sull'essere umano.
La spiegazione fu estremamente dettagliata sui rischi, mi venne voglia di andarmene, ma alla fine, proprio alla fine, parlò del compenso.
Cinquemila euro per passare 4 giorni in osservazione dopo l'assunzione del farmaco. Tutti i rischi passarono in secondo piano!!! Accettai.
Il giorno dopo, come concordato, tornai alla clinica per il ricovero.
Mi portarono in una stanza completamente asettica, mi fecero le analisi del sangue, controlli cardiaci, esame della prostata, insomma di tutto e di più.
Verso le 21, ero sfinito da tutti quegli esami, il dirigente venne nella mia stanza accompagnato da due altri medici e mi comunicò che avrebbero somministrato il farmaco per via endovenosa.
Mi collegarono ad un paio di macchine e lo somministrarono senza dirmi a cosa dovesse servire per non indurre un effetto placebo.
Non sentii nulla e dopo poco mi addormenti.
Nel mezzo della notte mi svegliai con la necessità di urinare, seguii le istruzioni ed invece di alzarmi, suonai il campanello. I due medici, che avevano accompagnato il dirigente della clinica, si presentarono in pochi istanti.
Mi portarono il pappagallo, e mi chiesero come mi sentissi.
Mentre stavo facendo pipì, feci uno screening di me stesso, ma l'unica sensazione che avvertivo era un leggero prurito all'ano, indugiai un attimo, era talmente leggero che non sapevo neppure se dichiararlo. Per scrupolo lo feci.
I due si guardarono per un'istante, forse per loro quell'informazione era importante.
Mi chiesero di mettermi su di un fianco e di esporre il sedere verso il bordo del letto. Ubbidii.
Indossati i guanti in lattice, uno dei due, allargò delicatamente i glutei e, mentre l'altro illuminava la zona con una piccola torcia, osservò.
Mi chiesero di rimanere in quella posizione e uno dei due andò a chiamare il dirigente, mentre l'altro, spiegandomi pazientemente, mi disse che non era nulla di grave, ma tutto doveva essere compreso e testato.
Non me ne allarmai, ma nel frattempo mi staccò parte dei macchinari per poi riposizionare dei sensori sul mio petto.
Il dirigente, aveva già i guanti in lattice quando entrò nella stanza, chiese ai due medici di allargare nuovamente i glutei e di illuminare la zona, questa volta non si limitarono ad osservare, ma, con un dito, sfiorò l'ano. Subito trasalii, era come se avessi un ipersensibilità, una scarica elettrica mi arrivò al cervello, un piacere enorme, i muscoli dello sfintere iniziano a vibrare, come dei piccolissimi spasmi ma non provavo dolore ma piacere. Mi vergognai, ma non riuscii a trattenere qualche sospiro e gemito di piacere.
Mi chiesero se avevo ipersensibilità in altre zone, risposi di no, ma vollero controllare, mi sfilarono la vestaglietta che indossavo e rimasi nudo.
"Dottore il paziente è in erezione" disse a bassa voce uno dei medici.
"Non si preoccupi e non provi vergogna, si rilassi il più possibile"
Fosse facile, pensai, ma cercai di rilassarmi e chiusi gli occhi. Sentivo che palpavano sotto le ascelle, ma era tutto normale, il petto, lo stomaco , le gambe e i piedi, tutto nella norma.
Passarono poi ai testicoli e al pene, ero in erezione, ma non avvertivo sensazioni diverse dal solito.
Quindi il dirigente:
"Porti pazienza, ma visto che l'unico punto in cui sta avendo una reazione anomala è l'ano dobbiamo visitarla più accuratamente."
Rivolgendosi a uno dei medici chiese di prendere la cartella clinica e di appuntare minuziosamente tutte le mie reazioni.
Tornai in posizione fetale, porgendo il culo, ma questa volta la mia postura era più "disinibita" speravo di avvertire nuovamente quella sensazione.
Il medico prese il gel e lo mise sulla punta delle dita, che strano, questa volta non indossava i guanti...
Appena mi sfiorò iniziai a godere ed il medico a voce alta dettava:
" Il paziente sta provando piacere e sta arricciando le dita dei piedi, adesso provo una leggera penetrazione..."
Oddio, non desideravo altro, ... Il medico mi chiese:
"Durante la nostra anamnesi ha dichiarato di essere etero e di non gradire la stimolazione anale durante i rapporti, mi conferma???"
Mentre mi faceva la domanda, inserii solo l'inizio del dito, la falangetta, ma il piacere fu talmente intenso che risposo urlando:
"Siiiiiiiiiihhhhh"
Quando il dito fu dentro esplosi in un orgasmo fortissimo, cominciai a tremare come in preda alle convulsioni. La quantità di spera emessa era enorme.
Il medico, di istinto, tolse rapidamente il dito ed allarmati dal mio tremare iniziarono la procedura per le crisi epilettiche, ma subito mi calmai e li rassicurai.
Stavo bene, ma non avevo mai provato tanto piacere in vita mia.
Mi chiesero di riposare e di chiamare se avessi avuto bisogno.
Bisbigliando fra loro uscirono dalla stanza.
Il giorno successivo quel prurito era scomparso, altre analisi, test, ma nulla di particolare.
Mi era solo venuto un enorme dubbio, quel farmaco mi stava facendo diventare gay? Era normale per un uomo etero provare tutto quel piacere dal culo?
Mi concentrai immaginando quella presentatrice che tanto mi piace, la immaginai nuda e il mio soldato calvo rispose subito. Ne fui rassicurato!!!!
Alle 21 in punto, nuovamente i tre medici entrarono in stanza, solite raccomandazioni e nuova somministrazione.
Il medico mi chiese se, la notte passata, dopo l'orgasmo, avessi avvertito ancora il prurito all'ano.
Ci pensai un attimo, effettivamente dopo l'orgasmo tutto era passato e non lo avevo avvertito per tutto il giorno.
Glielo comunicai.
Mi chiese di chiamarli appena avessi avvertito la solita sensazione, evidentemente davano per scontato che sarebbe successo nuovamente.
Dopo circa un'ora dalla somministrazione iniziai a provare il solito prurito, sempre molto molto lieve, ma osservando le indicazioni li chiamai.
Arrivarono di corsa, mi chiesero di posizionarmi in maniera diversa.
Dovevo mettermi in piedi, gambe divaricate, con gli avambracci poggiati sul letto, cercando di spingere con lo sfintere come se dovessi defecare.
Lo feci e solo spingere con l'ano divenne piacevole, subito il mio cazzo divenne duro.
Nuovamente venne appuntato tutto e il medico faceva la telecronaca di ogni dettaglio.
Questa volta fece inserire il dito al collega, quello con le mani più grandi, il maggior attrito del dito sulle pareti dell'ano mi indusse a godere, ma non tanto quanto la sera precedente, godevo ma non raggiungevo l'orgasmo.
Resisi conto di ciò, il medico chiese di inserire due dita.
Una sensazione di goduria e calore mi avvampava, sentivo che la mia prostata era gonfia, una sorta di piccola scarica si irradiava fino al frenulo, come se qualcuno lo stesse stimolando.
Guardai il mio cazzo, ma nessuno lo stava toccando.
Il medico, dopo una decina di minuti di stimolazione asserì:
"Colleghi come vedete la reazione desiderata dovrà essere indotta con una maggiore stimolazione, chi vuol provare?"
Uno dei due rispose:
"Dottore dobbiamo continuare con un gradiente dilatatorio sempre maggiore, potrei iniziare io visto che, dei tre, sono quello di diametro minore e voi potreste poi continuare se non riesco."
Gli altri medici annuirono.
Mentre avevo ancora due dita in culo e continuavo a godere intuii cosa volessero fare e con voce rotta dal piacere e dai gemiti dissi:
" Ma non posso indurmi all'orgasmo semplicemente masturbandomi?"
I tre quasi in coro risposero di no, e il dirigente, mentre mi guardava godere, mi spiegò che avrei mandato a monte il test!
Mentre il dirigente spiegava, il medico che si era proposto come volontario, si era abbassato i pantaloni.
"Vede..." Continuò il primario "adesso il collega la penetrerà con il suo pene" e mentre pronunciava quelle parole stava toccando il cazzo del medico "come vede riesco a tenere il cazzo del mio collega fra il pollice e l'indice, a dimostrazione che il suo diametro non è particolarmente importante.... Procediamo"
Il medico si lubrificò e appoggio la cappella sul mio buco, questo iniziò a vibrare come la sera precedente, sembrava come se volesse il cazzo dentro... Mi penetrò completamente, ma non stava scopando era semplicemente dentro, immobile, e il medico che era dentro di me descriveva:
"Sono completamente dentro... Ahhh... Sento un calore enorme.... Ahhh.... È come se vibrasse.... Ahhh ahhh non riesco a trattenermi...."
Venne copiosamente, sentivo il suo sperma, il mio piacere cresceva ma non riuscivo a venire, chiesi ancora se potevo masturbarmi... Era una tortura.
Ovviamente mi risposero di no.
"Vede, il collega ha fallito, è venuto troppo rapidamente ci dia una seconda possibilità. Adesso l'altro collega si sta preparando..."
Mentre il primo si ripuliva il secondo si era portato davanti alla mia faccia, cazzo duro e il primario che toccandoglielo mi spiegava che il calibro maggiore avrebbe dovuto provocare il mio orgasmo.
Risposi:
" Ok, ma veloce, penetrami, non riesco più a sopportare questa goduria devo trovarne sollievo... È come se fossi in procinto di venire da un'ora... Vi prego aiutatemi!!!"
Anche il secondo mi penetrò, il cazzo era largo, sentivo ogni vena, urlavo dal piacere, sbavavo dalla bocca e stavo perdendo una quantità smodata di precum, ero perennemente sul punto di venire ma senza riuscirci. I muscoli delle gambe tremavano così come la musculatura esterna ed interna dell'ano.
Il secondo medico urlo:
"È impossibile resistere cazzo sto già venendo.... Ahhh..."
Avevo il buco del culo pieno di sperma... "Su dottere tocca a Lei, la prego mi aiutiiiiii"
Il dirigente e primario della clinica, fece un sospiro, Ok ci penserò io.
Abbassando i pantaloni tirò fuori un cazzo mostruoso, enorme in diametro ma anche brutto esteticamente, quasi bozzoluto, lungo una ventina di cm ma margo come una melanzana grande.
Si mise dietro e lo appoggiò al mio culo, mi sentivo completamente pieno , quando iniziò a muoversi anche di poco una serie si contrazioni mi indussero a venire, sborrai tantissimo, una quantità enorme, un orgasmo lunghissimo, vibravo e urlavo... Il primario mi aveva salvato e senza neppure e tirare completamente.
La tortura era terminata... Stavo tornando in me.
I medici si complimentarono per il mio coraggio e la mia pazienza, mi ringraziarono e rimettendomi a letto, devastato e stanco, mi chiesero come stavo.
Risposi che tutto si stava normalizzando... Il dirigente mi rispose che ero stato il tester migliore, ma che rimaneva un piccolo problema... Lui non era riuscito a venire...e quindi mi chiese:
" Che ne dice se facciamo subito una nuova somministrazione? Vede anche i miei colleghi sono nuovamente pronti..."
Li guardai ... Avevano il cazzo in tiro e si stavano spogliando completamente.
"No signori, vi prego non riuscirò a sopportarlo ancora..."
Ma avevo già l'ago in vena...
"Solo una mezza dose, si rilassi..."
...
Continuo???....
Ieri la mia macchina ha iniziato a fare uno strano rumore, sono corso in officina e per sistemare il guaio mi hanno chiesto 1700 euro.
Ero furioso, dove li avrei trovati??
Preso dallo sconforto chiamai una mia amica, per sfogarmi più che altro...
Lei mi raccontò che Anna, la sua migliore amica, si era prestata per una sperimentazione farmacologica ed era stata molto ben retribuita.
Le chiesi se poteva informarsi in merito, ero talmente disperato che sarei stato disposto anche a quello.
Chiamai quasi tutti i numeri della mia rubrica per cercare un aggancio ed un lavoro, ma nulla, passai la notte in bianco, forse mi sarei potuto rivolgere ad una finanziaria...
La mattina dopo la mia amica mi mandò un messaggio con l'indirizzo della clinica, non avevo nulla da perdere e non era neppure lontana, dieci minuti a piedi... Io provo, mi dissi.
Arrivai alla clinica, wow, veramente molto bella, una clinica privata, c'ero passato davanti 1000 volte, ma non c'ero mai entrato.
Spiegai alla ragazza alla reception la situazione, senza essere troppo drammatico, ma le feci capire il mio bisogno economico.
Fu veramente molto gentile, mi disse che se non avessi avuto fretta avrei potuto attendere nella saletta, forse sarebbe riuscita a farmi parlare con il dirigente.
Aspettai per quasi due ore.
Poi un ometto cicciottello, calvo e sudaticcio entrò nella saletta e presentandosi come il dirigente della clinica mi chiese di seguirlo.
Mi fece accomodare nel suo ufficio, grande come casa mia, dove mi spiegò tantissime cose, veramente professionale, e mi disse che in quel periodo stavano facendo sperimentazione su un farmaco, erano alle prime fasi di sperimentazione sull'essere umano.
La spiegazione fu estremamente dettagliata sui rischi, mi venne voglia di andarmene, ma alla fine, proprio alla fine, parlò del compenso.
Cinquemila euro per passare 4 giorni in osservazione dopo l'assunzione del farmaco. Tutti i rischi passarono in secondo piano!!! Accettai.
Il giorno dopo, come concordato, tornai alla clinica per il ricovero.
Mi portarono in una stanza completamente asettica, mi fecero le analisi del sangue, controlli cardiaci, esame della prostata, insomma di tutto e di più.
Verso le 21, ero sfinito da tutti quegli esami, il dirigente venne nella mia stanza accompagnato da due altri medici e mi comunicò che avrebbero somministrato il farmaco per via endovenosa.
Mi collegarono ad un paio di macchine e lo somministrarono senza dirmi a cosa dovesse servire per non indurre un effetto placebo.
Non sentii nulla e dopo poco mi addormenti.
Nel mezzo della notte mi svegliai con la necessità di urinare, seguii le istruzioni ed invece di alzarmi, suonai il campanello. I due medici, che avevano accompagnato il dirigente della clinica, si presentarono in pochi istanti.
Mi portarono il pappagallo, e mi chiesero come mi sentissi.
Mentre stavo facendo pipì, feci uno screening di me stesso, ma l'unica sensazione che avvertivo era un leggero prurito all'ano, indugiai un attimo, era talmente leggero che non sapevo neppure se dichiararlo. Per scrupolo lo feci.
I due si guardarono per un'istante, forse per loro quell'informazione era importante.
Mi chiesero di mettermi su di un fianco e di esporre il sedere verso il bordo del letto. Ubbidii.
Indossati i guanti in lattice, uno dei due, allargò delicatamente i glutei e, mentre l'altro illuminava la zona con una piccola torcia, osservò.
Mi chiesero di rimanere in quella posizione e uno dei due andò a chiamare il dirigente, mentre l'altro, spiegandomi pazientemente, mi disse che non era nulla di grave, ma tutto doveva essere compreso e testato.
Non me ne allarmai, ma nel frattempo mi staccò parte dei macchinari per poi riposizionare dei sensori sul mio petto.
Il dirigente, aveva già i guanti in lattice quando entrò nella stanza, chiese ai due medici di allargare nuovamente i glutei e di illuminare la zona, questa volta non si limitarono ad osservare, ma, con un dito, sfiorò l'ano. Subito trasalii, era come se avessi un ipersensibilità, una scarica elettrica mi arrivò al cervello, un piacere enorme, i muscoli dello sfintere iniziano a vibrare, come dei piccolissimi spasmi ma non provavo dolore ma piacere. Mi vergognai, ma non riuscii a trattenere qualche sospiro e gemito di piacere.
Mi chiesero se avevo ipersensibilità in altre zone, risposi di no, ma vollero controllare, mi sfilarono la vestaglietta che indossavo e rimasi nudo.
"Dottore il paziente è in erezione" disse a bassa voce uno dei medici.
"Non si preoccupi e non provi vergogna, si rilassi il più possibile"
Fosse facile, pensai, ma cercai di rilassarmi e chiusi gli occhi. Sentivo che palpavano sotto le ascelle, ma era tutto normale, il petto, lo stomaco , le gambe e i piedi, tutto nella norma.
Passarono poi ai testicoli e al pene, ero in erezione, ma non avvertivo sensazioni diverse dal solito.
Quindi il dirigente:
"Porti pazienza, ma visto che l'unico punto in cui sta avendo una reazione anomala è l'ano dobbiamo visitarla più accuratamente."
Rivolgendosi a uno dei medici chiese di prendere la cartella clinica e di appuntare minuziosamente tutte le mie reazioni.
Tornai in posizione fetale, porgendo il culo, ma questa volta la mia postura era più "disinibita" speravo di avvertire nuovamente quella sensazione.
Il medico prese il gel e lo mise sulla punta delle dita, che strano, questa volta non indossava i guanti...
Appena mi sfiorò iniziai a godere ed il medico a voce alta dettava:
" Il paziente sta provando piacere e sta arricciando le dita dei piedi, adesso provo una leggera penetrazione..."
Oddio, non desideravo altro, ... Il medico mi chiese:
"Durante la nostra anamnesi ha dichiarato di essere etero e di non gradire la stimolazione anale durante i rapporti, mi conferma???"
Mentre mi faceva la domanda, inserii solo l'inizio del dito, la falangetta, ma il piacere fu talmente intenso che risposo urlando:
"Siiiiiiiiiihhhhh"
Quando il dito fu dentro esplosi in un orgasmo fortissimo, cominciai a tremare come in preda alle convulsioni. La quantità di spera emessa era enorme.
Il medico, di istinto, tolse rapidamente il dito ed allarmati dal mio tremare iniziarono la procedura per le crisi epilettiche, ma subito mi calmai e li rassicurai.
Stavo bene, ma non avevo mai provato tanto piacere in vita mia.
Mi chiesero di riposare e di chiamare se avessi avuto bisogno.
Bisbigliando fra loro uscirono dalla stanza.
Il giorno successivo quel prurito era scomparso, altre analisi, test, ma nulla di particolare.
Mi era solo venuto un enorme dubbio, quel farmaco mi stava facendo diventare gay? Era normale per un uomo etero provare tutto quel piacere dal culo?
Mi concentrai immaginando quella presentatrice che tanto mi piace, la immaginai nuda e il mio soldato calvo rispose subito. Ne fui rassicurato!!!!
Alle 21 in punto, nuovamente i tre medici entrarono in stanza, solite raccomandazioni e nuova somministrazione.
Il medico mi chiese se, la notte passata, dopo l'orgasmo, avessi avvertito ancora il prurito all'ano.
Ci pensai un attimo, effettivamente dopo l'orgasmo tutto era passato e non lo avevo avvertito per tutto il giorno.
Glielo comunicai.
Mi chiese di chiamarli appena avessi avvertito la solita sensazione, evidentemente davano per scontato che sarebbe successo nuovamente.
Dopo circa un'ora dalla somministrazione iniziai a provare il solito prurito, sempre molto molto lieve, ma osservando le indicazioni li chiamai.
Arrivarono di corsa, mi chiesero di posizionarmi in maniera diversa.
Dovevo mettermi in piedi, gambe divaricate, con gli avambracci poggiati sul letto, cercando di spingere con lo sfintere come se dovessi defecare.
Lo feci e solo spingere con l'ano divenne piacevole, subito il mio cazzo divenne duro.
Nuovamente venne appuntato tutto e il medico faceva la telecronaca di ogni dettaglio.
Questa volta fece inserire il dito al collega, quello con le mani più grandi, il maggior attrito del dito sulle pareti dell'ano mi indusse a godere, ma non tanto quanto la sera precedente, godevo ma non raggiungevo l'orgasmo.
Resisi conto di ciò, il medico chiese di inserire due dita.
Una sensazione di goduria e calore mi avvampava, sentivo che la mia prostata era gonfia, una sorta di piccola scarica si irradiava fino al frenulo, come se qualcuno lo stesse stimolando.
Guardai il mio cazzo, ma nessuno lo stava toccando.
Il medico, dopo una decina di minuti di stimolazione asserì:
"Colleghi come vedete la reazione desiderata dovrà essere indotta con una maggiore stimolazione, chi vuol provare?"
Uno dei due rispose:
"Dottore dobbiamo continuare con un gradiente dilatatorio sempre maggiore, potrei iniziare io visto che, dei tre, sono quello di diametro minore e voi potreste poi continuare se non riesco."
Gli altri medici annuirono.
Mentre avevo ancora due dita in culo e continuavo a godere intuii cosa volessero fare e con voce rotta dal piacere e dai gemiti dissi:
" Ma non posso indurmi all'orgasmo semplicemente masturbandomi?"
I tre quasi in coro risposero di no, e il dirigente, mentre mi guardava godere, mi spiegò che avrei mandato a monte il test!
Mentre il dirigente spiegava, il medico che si era proposto come volontario, si era abbassato i pantaloni.
"Vede..." Continuò il primario "adesso il collega la penetrerà con il suo pene" e mentre pronunciava quelle parole stava toccando il cazzo del medico "come vede riesco a tenere il cazzo del mio collega fra il pollice e l'indice, a dimostrazione che il suo diametro non è particolarmente importante.... Procediamo"
Il medico si lubrificò e appoggio la cappella sul mio buco, questo iniziò a vibrare come la sera precedente, sembrava come se volesse il cazzo dentro... Mi penetrò completamente, ma non stava scopando era semplicemente dentro, immobile, e il medico che era dentro di me descriveva:
"Sono completamente dentro... Ahhh... Sento un calore enorme.... Ahhh.... È come se vibrasse.... Ahhh ahhh non riesco a trattenermi...."
Venne copiosamente, sentivo il suo sperma, il mio piacere cresceva ma non riuscivo a venire, chiesi ancora se potevo masturbarmi... Era una tortura.
Ovviamente mi risposero di no.
"Vede, il collega ha fallito, è venuto troppo rapidamente ci dia una seconda possibilità. Adesso l'altro collega si sta preparando..."
Mentre il primo si ripuliva il secondo si era portato davanti alla mia faccia, cazzo duro e il primario che toccandoglielo mi spiegava che il calibro maggiore avrebbe dovuto provocare il mio orgasmo.
Risposi:
" Ok, ma veloce, penetrami, non riesco più a sopportare questa goduria devo trovarne sollievo... È come se fossi in procinto di venire da un'ora... Vi prego aiutatemi!!!"
Anche il secondo mi penetrò, il cazzo era largo, sentivo ogni vena, urlavo dal piacere, sbavavo dalla bocca e stavo perdendo una quantità smodata di precum, ero perennemente sul punto di venire ma senza riuscirci. I muscoli delle gambe tremavano così come la musculatura esterna ed interna dell'ano.
Il secondo medico urlo:
"È impossibile resistere cazzo sto già venendo.... Ahhh..."
Avevo il buco del culo pieno di sperma... "Su dottere tocca a Lei, la prego mi aiutiiiiii"
Il dirigente e primario della clinica, fece un sospiro, Ok ci penserò io.
Abbassando i pantaloni tirò fuori un cazzo mostruoso, enorme in diametro ma anche brutto esteticamente, quasi bozzoluto, lungo una ventina di cm ma margo come una melanzana grande.
Si mise dietro e lo appoggiò al mio culo, mi sentivo completamente pieno , quando iniziò a muoversi anche di poco una serie si contrazioni mi indussero a venire, sborrai tantissimo, una quantità enorme, un orgasmo lunghissimo, vibravo e urlavo... Il primario mi aveva salvato e senza neppure e tirare completamente.
La tortura era terminata... Stavo tornando in me.
I medici si complimentarono per il mio coraggio e la mia pazienza, mi ringraziarono e rimettendomi a letto, devastato e stanco, mi chiesero come stavo.
Risposi che tutto si stava normalizzando... Il dirigente mi rispose che ero stato il tester migliore, ma che rimaneva un piccolo problema... Lui non era riuscito a venire...e quindi mi chiese:
" Che ne dice se facciamo subito una nuova somministrazione? Vede anche i miei colleghi sono nuovamente pronti..."
Li guardai ... Avevano il cazzo in tiro e si stavano spogliando completamente.
"No signori, vi prego non riuscirò a sopportarlo ancora..."
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