Il badante 2
di
Mins78
genere
gay
Dopo l'ultimo sopralluogo avevo le idee chiare, sistemsi il progetto e chiesi un nuovo incontro.
La settimana successiva ero nuovamente a piedi nudi nella villa.
Medesima situazione, il badante a culo nudo si faceva ravanare l'ano e il vecchio che mi ascoltava, ma questa volta mi disse:
"Ci siamo! Mi hai compreso perfettamente! Il lavoro è suo!"
Finalmente ero riuscito a concludere la vendita e che vendita!!!
"Ma..." Eccolo, lo sapevo... Sicuramente adesso c'è una contropartita, sentimo cosa vuole il vecchio da me...
"Forse ha notato che sono un po' stravagante"
Cazzo dovevo rispondere.... Me ne uscii con "tutti abbiamo delle stravaganze"...
Beh la mia è una convinzione: mi fido solo di chi mi permette di mettergli un dito in culo.
Subito pensai ... Ma col cavolo che mi faccio mettere quel dito bitorzoluto da te vecchio satiro...
"Guardi, capisco che per lei sia molto importante, ma nel mio modo di vedere le cose..." Mi interruppe bruscamente.
"Senta, forse ho esagerato, lo capisco, non. E facciamo di nulla, mi spiace abbia perso solo tempo."
Cazzo!!! Se non mi faccio mettere un dito in culo questo mi caccia...
"Ok è stato chiaro, accetto! Lo vuole fare adesso?"
"La lascio con Michele che le spiegherà...."
Michele mi condusse nel bagno del piano superiore, era enorme, mi fece notare che era presente tutto il necessario per farsi un lavaggio anale. Gli feci notare che non era mia abitudine farlo e che non sapevo esattamente cosa dovevo fare.
Rotondo gli occhi, come infastidito, si spoglio rapidamente, prese lo strumento che era stato al doccino, fece scorrere l'acqua finita quando non fu tiepida e quando fu calda abbastanza inserì lo strumento nel suo ano.
"Vedi è semplice, ti riempi e poi rilasci." Lo fece per qualche volta, sembrava goderne.
"Io sono sempre pulito, ma a te potrebbe volerci qualche sciacquo in più!"
Se ne andò e rimasi da solo, mi spogliai nudo e feci quello che mi fu indicato.
Dopo qualche minuto uscii dal bagno con un asciugamano in vita e chiamai Michele.
"Ottimo lavoro, adesso andiamo in camera di Roberto, era stanco si è coricato."
Percorremmo un lungo corridoio ed entrammo in camera del vecchio. Poca luce ma sufficiente, pareva dormire, ma senza neppure aprire gli occhi disse:
"Le vorrei mostrare una cosa prima di procedere, me lo permette?"
Ovvio era una domanda retorica.
"Michele accomodati sulla tua sedia speciale e fatti aiutare dal signore."
Ahhh la famosa sedia pensai!
Michele cercò di fare cambiare idea al vecchio,ma non volle sentir ragione, per smorzare i toni chiesi in cosa avrei dovuto aiutare.
Il ragazzo tolse un lenzuolo da una poltrona che era nell'angolo della stanza, apparentemente una poltrona normalissima tranne per il fatto che la seduta aveva una buco di una quindicina di cm di diametro.
Michele, nudo, si accomodò e mi chiese se potevo fissargli le cinghie ai polsi e alle caviglie. Mi fissai bene l'asciugamano alla vita, in modo che non cadesse, e feci quello che mi era stato chiesto. Lui mi guardava come un cane che sta per ricevere una punizione, io non stavo tanto capendo, ma iniziavo ad immaginare qualcosa.
Il vecchio, senza alzarsi dal letto, allungando solo una mano sul comò lì vicino, afferrò una sorta di telecomando con un potenziometro, ruotò di pochissimo la manopola e un rumore come di un motore elettrico si udì nella stanza. Contemporaneamente Michele iniziò a emettere grugniti di fastidio, dopo pochi secondi quei versi iniziarono ad essere suoni di goduria e il bel cazzo del giovane svettava.
Il vecchio mi chiese di aiutarlo a mettersi seduto per guardare meglio lo spettacolo.
Entrambi eravamo affascinanti nel vedere il ragazzo contorcersi dal piacere.
Ero ipnotizzato da quello spettacolo e non mi ero accorto che il vecchiaccio aveva preso una crema, si era unto una mano che stava portando sotto l'asciugamano che mi cingeva la vita.
D'un tratto sentii che mi stava accarezzando il buco del culo, il mio cazzo svettava, poggia le mani sulle ginocchia per facilitarlo, dopo un istante era dentro di me.
Com una precisione chirurgica trovò la mia prostata e iniziò a massaggiarla.
Era piacevolissimo!!!
Mi chiese di prendere il telecomando della poltrona e di aumentare la potenza a seconda del mio piacere.
Dopo una decina di minuti era al massimo, Michele gridava dal piacere e perdeva precum in abbondanza.
Anche io ero fradicio, mentre il vecchio aveva introdotto il secondo dito dentro di me venni senza neppure toccarmi.
Abbassammo la potenza per il povero Michele, il vecchiaccio si unse le mani con il mio spera, si avvicinò alla poltrona e poggio le sue dita sporche di me sul cazzo del giovane.
Dopo pochi istanti venne.
"Adesso andatevene e entrambi!" Tuonò!
La settimana successiva ero nuovamente a piedi nudi nella villa.
Medesima situazione, il badante a culo nudo si faceva ravanare l'ano e il vecchio che mi ascoltava, ma questa volta mi disse:
"Ci siamo! Mi hai compreso perfettamente! Il lavoro è suo!"
Finalmente ero riuscito a concludere la vendita e che vendita!!!
"Ma..." Eccolo, lo sapevo... Sicuramente adesso c'è una contropartita, sentimo cosa vuole il vecchio da me...
"Forse ha notato che sono un po' stravagante"
Cazzo dovevo rispondere.... Me ne uscii con "tutti abbiamo delle stravaganze"...
Beh la mia è una convinzione: mi fido solo di chi mi permette di mettergli un dito in culo.
Subito pensai ... Ma col cavolo che mi faccio mettere quel dito bitorzoluto da te vecchio satiro...
"Guardi, capisco che per lei sia molto importante, ma nel mio modo di vedere le cose..." Mi interruppe bruscamente.
"Senta, forse ho esagerato, lo capisco, non. E facciamo di nulla, mi spiace abbia perso solo tempo."
Cazzo!!! Se non mi faccio mettere un dito in culo questo mi caccia...
"Ok è stato chiaro, accetto! Lo vuole fare adesso?"
"La lascio con Michele che le spiegherà...."
Michele mi condusse nel bagno del piano superiore, era enorme, mi fece notare che era presente tutto il necessario per farsi un lavaggio anale. Gli feci notare che non era mia abitudine farlo e che non sapevo esattamente cosa dovevo fare.
Rotondo gli occhi, come infastidito, si spoglio rapidamente, prese lo strumento che era stato al doccino, fece scorrere l'acqua finita quando non fu tiepida e quando fu calda abbastanza inserì lo strumento nel suo ano.
"Vedi è semplice, ti riempi e poi rilasci." Lo fece per qualche volta, sembrava goderne.
"Io sono sempre pulito, ma a te potrebbe volerci qualche sciacquo in più!"
Se ne andò e rimasi da solo, mi spogliai nudo e feci quello che mi fu indicato.
Dopo qualche minuto uscii dal bagno con un asciugamano in vita e chiamai Michele.
"Ottimo lavoro, adesso andiamo in camera di Roberto, era stanco si è coricato."
Percorremmo un lungo corridoio ed entrammo in camera del vecchio. Poca luce ma sufficiente, pareva dormire, ma senza neppure aprire gli occhi disse:
"Le vorrei mostrare una cosa prima di procedere, me lo permette?"
Ovvio era una domanda retorica.
"Michele accomodati sulla tua sedia speciale e fatti aiutare dal signore."
Ahhh la famosa sedia pensai!
Michele cercò di fare cambiare idea al vecchio,ma non volle sentir ragione, per smorzare i toni chiesi in cosa avrei dovuto aiutare.
Il ragazzo tolse un lenzuolo da una poltrona che era nell'angolo della stanza, apparentemente una poltrona normalissima tranne per il fatto che la seduta aveva una buco di una quindicina di cm di diametro.
Michele, nudo, si accomodò e mi chiese se potevo fissargli le cinghie ai polsi e alle caviglie. Mi fissai bene l'asciugamano alla vita, in modo che non cadesse, e feci quello che mi era stato chiesto. Lui mi guardava come un cane che sta per ricevere una punizione, io non stavo tanto capendo, ma iniziavo ad immaginare qualcosa.
Il vecchio, senza alzarsi dal letto, allungando solo una mano sul comò lì vicino, afferrò una sorta di telecomando con un potenziometro, ruotò di pochissimo la manopola e un rumore come di un motore elettrico si udì nella stanza. Contemporaneamente Michele iniziò a emettere grugniti di fastidio, dopo pochi secondi quei versi iniziarono ad essere suoni di goduria e il bel cazzo del giovane svettava.
Il vecchio mi chiese di aiutarlo a mettersi seduto per guardare meglio lo spettacolo.
Entrambi eravamo affascinanti nel vedere il ragazzo contorcersi dal piacere.
Ero ipnotizzato da quello spettacolo e non mi ero accorto che il vecchiaccio aveva preso una crema, si era unto una mano che stava portando sotto l'asciugamano che mi cingeva la vita.
D'un tratto sentii che mi stava accarezzando il buco del culo, il mio cazzo svettava, poggia le mani sulle ginocchia per facilitarlo, dopo un istante era dentro di me.
Com una precisione chirurgica trovò la mia prostata e iniziò a massaggiarla.
Era piacevolissimo!!!
Mi chiese di prendere il telecomando della poltrona e di aumentare la potenza a seconda del mio piacere.
Dopo una decina di minuti era al massimo, Michele gridava dal piacere e perdeva precum in abbondanza.
Anche io ero fradicio, mentre il vecchio aveva introdotto il secondo dito dentro di me venni senza neppure toccarmi.
Abbassammo la potenza per il povero Michele, il vecchiaccio si unse le mani con il mio spera, si avvicinò alla poltrona e poggio le sue dita sporche di me sul cazzo del giovane.
Dopo pochi istanti venne.
"Adesso andatevene e entrambi!" Tuonò!
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