Io e Pippo (Terza e ultima parte)
di
minkanku91
genere
gay
La decisione era presa, e la sentivo vibrare nell'aria salmastra mentre la canoa fendeva le onde dirette alla nostra spiaggia segreta. Io e Pippo, uniti da un desiderio che quel giorno si sarebbe finalmente liberato da ogni vincolo. Lui, con la sicurezza di chi ama il proprio corpo senza riserve, non vedeva l'ora di abbandonare ogni indumento sotto il sole, pronto a godersi ogni istante di quella nudità conquistata. Io, forse con qualche esitazione in più, sapevo che quel luogo isolato mi avrebbe offerto la possibilità di superare le mie barriere. Forse non subito, forse non completamente nudo come Pippo, ma con la ferma intenzione di vivere appieno quella libertà. Sapevamo entrambi che quella giornata rappresentava qualcosa di più di una semplice gita al mare. Era un passo deciso verso un'intimità più profonda, un'occasione per accettarci completamente, l'uno di fronte all'altro, senza filtri. Eravamo lì per questo, determinati a vivere la nostra verità in quel piccolo angolo di paradiso. Finalmente approdiamo su questo piccolo paradiso. Appena depositiamo le borse sulla sabbia calda, quasi a liberarci da un peso, in un impeto di gioia, Pippo si lancia sulle mie spalle stringendomi in un abbraccio improvviso. Rotoliamo sulla sabbia, la sua presa su di me non si allentò. In un groviglio di corpi eccitati, finimmo l'uno sopra all'altro. Con mani tremanti per il desiderio, gli abbassai i boxer. Ogni gesto era carico di un'attesa febbrile, mentre il suo sguardo bruciava su di me, impaziente di sentire la mia pelle contro la sua sotto il sole caldo di quella spiaggia isolata.
Pippo si spogliò con urgenza, il suo sguardo un fuoco fisso sul mio corpo. La sua nudità sotto il sole era un richiamo irresistibile. Con un gesto rapido, mi liberai anch'io dei vestiti. La sabbia calda accolse la nostra pelle nuda. Senza esitazione, mi portai sopra di lui e lo penetrai con una spinta decisa, un gemito gli sfuggì, e le mie mani si strinsero sui suoi fianchi, guidando il ritmo. Il sole cocente ci avvolgeva. Ogni mio movimento lo percorreva di piacere, il suo respiro si fece rapido. I nostri sguardi si fissarono, uniti dal desiderio, mentre il ritmo dei nostri corpi aumentava sulla battigia.
Il mio cazzo esplorava le profondità del suo corpo, e per la prima volta in quel momento di intensa unione, Pippo sollevò il viso e mi baciò. Fu un contatto breve, un sigillo di desiderio sulle labbra. Poi, con un gemito, aprì la bocca e mi accolse, la sua lingua che si intrecciava con la mia in un bacio profondo e umido, mentre i nostri corpi continuavano a muoversi contemporaneamente, in una danza di piacere sempre più intensa. Le mie spinte divennero incontrollabili, sentendo la mia stretta decisa sui suoi fianchi. Un grido rauco ruppe l'aria. Poi, l'esplosione. Un piacere accecante mi invase, e sentii il mio sperma caldo e denso riversarsi dentro di lui. I nostri corpi tremarono, uniti nell'onda di culmine. Rimanemmo immobili sulla sabbia, il respiro affannoso, il sapore salato del desiderio sulle labbra. L'apice del piacere mi lasciò esausto. Mi rimisi il costume con lentezza e crollai sull'asciugamano. Il sole caldo e il suono delle onde mi cullarono in un sonno profondo.
Mi svegliai intorpidito. Pippo sorrideva malizioso. Un bagno nudi, propose, indicando il mare.
Ci alzammo, liberandoci di ogni indumento con naturalezza. L'acqua era sorprendentemente fresca sulla pelle accaldata dal sole. Nuotammo insieme fino a dove il fondale diventava basso. Lì, Pippo si girò verso di me, il sorriso giocoso che gli illuminava il viso. Mi abbracciò stretto, i nostri corpi nudi che scivolavano l'uno sull'altro nell'acqua limpida. Poi mi baciò, un bacio dolce che si fece più intenso, la sua mano che scivolava dalla mia schiena verso il basso, cercando con una nuova audacia la curva dei miei glutei. Le sue dita si fecero più audaci, scivolando oltre il solco e penetrandomi delicatamente nell'ano. Una scossa di sorpresa e un'eccitazione inattesa mi percorsero. L'acqua fresca del mare contrastava con il calore improvviso che si diffuse nel mio corpo. Lo strinsi più forte, abbandonandomi a quella nuova sensazione, mentre le sue dita si muovevano con una lentezza studiata, esplorando un territorio ancora vergine del nostro desiderio.
Uscii dall'acqua, le gocce salmastre che mi scivolavano lungo la schiena, e mi stesi a pancia in giù sul mio telo senza asciugarmi. Sentii subito la sua presenza dietro di me, il suo respiro caldo sulla pelle. Poi, la sua lingua umida e calda iniziò a percorrere la lunghezza del mio cazzo, una sensazione intensa e inaspettata. Un gemito mi sfuggì mentre le sue labbra lo avvolgevano. Dopo qualche istante, sentii le sue mani sui miei fianchi, che mi giravano delicatamente. La sua bocca calda si spostò sulla mia schiena, e poi sentii la sua lingua umida e curiosa esplorare l'ingresso del mio ano, proprio lì dove le sue dita erano arrivate poco prima in acqua.
Un istante dopo, sentii la punta del suo cazzo premere contro l'apertura del mio ano, ancora sensibile al suo tocco precedente. Poi, con una spinta lenta e decisa, incominciò a penetrarmi. All'inizio fu doloroso, una sensazione acuta e sconosciuta che mi fece inarcare la schiena e stringere le mani nella sabbia del mio telo.
Ma il dolore iniziale si affievolì rapidamente, sostituito da una strana e crescente eccitazione. Il suo movimento lento e profondo risvegliò in me sensazioni nuove, un desiderio inaspettato che mi rapì completamente. Ogni sua spinta, seppur ancora un po' fastidiosa, si mescolava a un piacere crescente, un'onda di calore che si propagava in tutto il mio corpo, facendomi dimenticare il disagio iniziale e abbandonarmi completamente a quella nuova e intensa forma di intimità. Inizia così un pigro cazzeggio tra una sbirciatina al telefono e qualche pagina di un libro leggero, interrotto solo dalle risate e da qualche scherzoso spruzzo d'acqua. Verso le quattordici, la fame si fa sentire e ci godiamo un pranzo semplice ma delizioso a base di panini farciti e bibite fresche, assaporando ogni boccone sotto il sole tiepido. Poi, mentre mi rilasso sulla sabbia, sento di nuovo il suo sguardo posarsi su di me....il suo sguardo si fa improvvisamente più serio, un'onda di desiderio palpabile nell'aria. Senza dire una parola, si avvicina con una nuova urgenza e mi bacia con passione, la sua lingua che danza con la mia con la stessa foga con cui le sue mani si muovono appena, sfiorandomi i fianchi. Poi, con un movimento deciso, si china e la sua bocca si avventa sul mio cazzo, prendendolo interamente. Sento il calore umido della sua bocca avvolgermi, la sua lingua che accarezza delicatamente la punta, per poi scendere con voluttà lungo tutta la lunghezza. Le sue labbra stringono e rilasciano, creando una pressione piacevole mentre inizia a muovere la testa su e giù. Il ritmo è inizialmente lento e sensuale, permettendomi di assaporare ogni singola sensazione: il contatto morbido della sua lingua, il calore avvolgente della sua gola, il leggero sfiorare dei suoi denti che aggiunge un brivido eccitante. Man mano che il desiderio cresce, il ritmo si fa più intenso e frenetico, le sue mani che ora si aggrappano ai miei fianchi, guidando il suo movimento. Sento il suo respiro farsi più affannoso, il suono umido della sua bocca che mi manda in estasi, mentre ogni suo movimento mi spinge sempre più vicino al culmine. All'improvviso, un'ondata di piacere incontenibile mi travolge e sento il mio sperma caldo e denso inondare la sua bocca. Lui non si ritrae, anzi, stringe ancora di più le labbra intorno a me, deglutendo avidamente il mio seme mentre i nostri occhi si incrociano in un'intensa e muta comunicazione di desiderio appagato. Il desiderio è ancora palpabile nell'aria dopo il nostro intenso momento, Pippo si avvicina con un sorriso malizioso, accarezzandomi un fianco. Sussurra con voce roca, lasciando intendere chiaramente le sue intenzioni. Mi chiede un pompino, ma un brivido di ribellione mi percorre la schiena. No, rispondo secco, incrociando le braccia. Il suo sorriso sparisce, la faccia si fa seria, quasi cattiva. Senza dire niente, mi prende di forza, le mani strette sui miei fianchi. Mi alza di peso, mi gira e sento subito il suo cazzo duro spingere contro il mio sedere. Non faccio in tempo a dire niente che mi abbassa il costume e sento le sue dita che mi aprono il culo con prepotenza. Un fastidio intenso mi lacera nel momento in cui il cazzo entra in me con violenza, un lamento mi scappa. Non ci va leggero, spinge forte e veloce, il mio corpo sobbalza a ogni sua mossa. Le sue mani mi stringono i fianchi, forte, e il suo respiro mi arriva all'orecchio. Non è come prima, è solo una botta violenta. Ma in mezzo al fastidio, sento un calore strano dentro di me. Un piacere nascosto, quasi sbagliato, si mischia alla sensazione. Poi, di colpo, le sue spinte cambiano, diventano più corte e veloci, un verso gli esce dalla bocca e il suo sperma caldo mi riempie il culo, colandomi sulle gambe. Un brivido mi scuote. Anche se è stato brutale, mi è piaciuto prenderlo ancora nel culo.
Pippo si spogliò con urgenza, il suo sguardo un fuoco fisso sul mio corpo. La sua nudità sotto il sole era un richiamo irresistibile. Con un gesto rapido, mi liberai anch'io dei vestiti. La sabbia calda accolse la nostra pelle nuda. Senza esitazione, mi portai sopra di lui e lo penetrai con una spinta decisa, un gemito gli sfuggì, e le mie mani si strinsero sui suoi fianchi, guidando il ritmo. Il sole cocente ci avvolgeva. Ogni mio movimento lo percorreva di piacere, il suo respiro si fece rapido. I nostri sguardi si fissarono, uniti dal desiderio, mentre il ritmo dei nostri corpi aumentava sulla battigia.
Il mio cazzo esplorava le profondità del suo corpo, e per la prima volta in quel momento di intensa unione, Pippo sollevò il viso e mi baciò. Fu un contatto breve, un sigillo di desiderio sulle labbra. Poi, con un gemito, aprì la bocca e mi accolse, la sua lingua che si intrecciava con la mia in un bacio profondo e umido, mentre i nostri corpi continuavano a muoversi contemporaneamente, in una danza di piacere sempre più intensa. Le mie spinte divennero incontrollabili, sentendo la mia stretta decisa sui suoi fianchi. Un grido rauco ruppe l'aria. Poi, l'esplosione. Un piacere accecante mi invase, e sentii il mio sperma caldo e denso riversarsi dentro di lui. I nostri corpi tremarono, uniti nell'onda di culmine. Rimanemmo immobili sulla sabbia, il respiro affannoso, il sapore salato del desiderio sulle labbra. L'apice del piacere mi lasciò esausto. Mi rimisi il costume con lentezza e crollai sull'asciugamano. Il sole caldo e il suono delle onde mi cullarono in un sonno profondo.
Mi svegliai intorpidito. Pippo sorrideva malizioso. Un bagno nudi, propose, indicando il mare.
Ci alzammo, liberandoci di ogni indumento con naturalezza. L'acqua era sorprendentemente fresca sulla pelle accaldata dal sole. Nuotammo insieme fino a dove il fondale diventava basso. Lì, Pippo si girò verso di me, il sorriso giocoso che gli illuminava il viso. Mi abbracciò stretto, i nostri corpi nudi che scivolavano l'uno sull'altro nell'acqua limpida. Poi mi baciò, un bacio dolce che si fece più intenso, la sua mano che scivolava dalla mia schiena verso il basso, cercando con una nuova audacia la curva dei miei glutei. Le sue dita si fecero più audaci, scivolando oltre il solco e penetrandomi delicatamente nell'ano. Una scossa di sorpresa e un'eccitazione inattesa mi percorsero. L'acqua fresca del mare contrastava con il calore improvviso che si diffuse nel mio corpo. Lo strinsi più forte, abbandonandomi a quella nuova sensazione, mentre le sue dita si muovevano con una lentezza studiata, esplorando un territorio ancora vergine del nostro desiderio.
Uscii dall'acqua, le gocce salmastre che mi scivolavano lungo la schiena, e mi stesi a pancia in giù sul mio telo senza asciugarmi. Sentii subito la sua presenza dietro di me, il suo respiro caldo sulla pelle. Poi, la sua lingua umida e calda iniziò a percorrere la lunghezza del mio cazzo, una sensazione intensa e inaspettata. Un gemito mi sfuggì mentre le sue labbra lo avvolgevano. Dopo qualche istante, sentii le sue mani sui miei fianchi, che mi giravano delicatamente. La sua bocca calda si spostò sulla mia schiena, e poi sentii la sua lingua umida e curiosa esplorare l'ingresso del mio ano, proprio lì dove le sue dita erano arrivate poco prima in acqua.
Un istante dopo, sentii la punta del suo cazzo premere contro l'apertura del mio ano, ancora sensibile al suo tocco precedente. Poi, con una spinta lenta e decisa, incominciò a penetrarmi. All'inizio fu doloroso, una sensazione acuta e sconosciuta che mi fece inarcare la schiena e stringere le mani nella sabbia del mio telo.
Ma il dolore iniziale si affievolì rapidamente, sostituito da una strana e crescente eccitazione. Il suo movimento lento e profondo risvegliò in me sensazioni nuove, un desiderio inaspettato che mi rapì completamente. Ogni sua spinta, seppur ancora un po' fastidiosa, si mescolava a un piacere crescente, un'onda di calore che si propagava in tutto il mio corpo, facendomi dimenticare il disagio iniziale e abbandonarmi completamente a quella nuova e intensa forma di intimità. Inizia così un pigro cazzeggio tra una sbirciatina al telefono e qualche pagina di un libro leggero, interrotto solo dalle risate e da qualche scherzoso spruzzo d'acqua. Verso le quattordici, la fame si fa sentire e ci godiamo un pranzo semplice ma delizioso a base di panini farciti e bibite fresche, assaporando ogni boccone sotto il sole tiepido. Poi, mentre mi rilasso sulla sabbia, sento di nuovo il suo sguardo posarsi su di me....il suo sguardo si fa improvvisamente più serio, un'onda di desiderio palpabile nell'aria. Senza dire una parola, si avvicina con una nuova urgenza e mi bacia con passione, la sua lingua che danza con la mia con la stessa foga con cui le sue mani si muovono appena, sfiorandomi i fianchi. Poi, con un movimento deciso, si china e la sua bocca si avventa sul mio cazzo, prendendolo interamente. Sento il calore umido della sua bocca avvolgermi, la sua lingua che accarezza delicatamente la punta, per poi scendere con voluttà lungo tutta la lunghezza. Le sue labbra stringono e rilasciano, creando una pressione piacevole mentre inizia a muovere la testa su e giù. Il ritmo è inizialmente lento e sensuale, permettendomi di assaporare ogni singola sensazione: il contatto morbido della sua lingua, il calore avvolgente della sua gola, il leggero sfiorare dei suoi denti che aggiunge un brivido eccitante. Man mano che il desiderio cresce, il ritmo si fa più intenso e frenetico, le sue mani che ora si aggrappano ai miei fianchi, guidando il suo movimento. Sento il suo respiro farsi più affannoso, il suono umido della sua bocca che mi manda in estasi, mentre ogni suo movimento mi spinge sempre più vicino al culmine. All'improvviso, un'ondata di piacere incontenibile mi travolge e sento il mio sperma caldo e denso inondare la sua bocca. Lui non si ritrae, anzi, stringe ancora di più le labbra intorno a me, deglutendo avidamente il mio seme mentre i nostri occhi si incrociano in un'intensa e muta comunicazione di desiderio appagato. Il desiderio è ancora palpabile nell'aria dopo il nostro intenso momento, Pippo si avvicina con un sorriso malizioso, accarezzandomi un fianco. Sussurra con voce roca, lasciando intendere chiaramente le sue intenzioni. Mi chiede un pompino, ma un brivido di ribellione mi percorre la schiena. No, rispondo secco, incrociando le braccia. Il suo sorriso sparisce, la faccia si fa seria, quasi cattiva. Senza dire niente, mi prende di forza, le mani strette sui miei fianchi. Mi alza di peso, mi gira e sento subito il suo cazzo duro spingere contro il mio sedere. Non faccio in tempo a dire niente che mi abbassa il costume e sento le sue dita che mi aprono il culo con prepotenza. Un fastidio intenso mi lacera nel momento in cui il cazzo entra in me con violenza, un lamento mi scappa. Non ci va leggero, spinge forte e veloce, il mio corpo sobbalza a ogni sua mossa. Le sue mani mi stringono i fianchi, forte, e il suo respiro mi arriva all'orecchio. Non è come prima, è solo una botta violenta. Ma in mezzo al fastidio, sento un calore strano dentro di me. Un piacere nascosto, quasi sbagliato, si mischia alla sensazione. Poi, di colpo, le sue spinte cambiano, diventano più corte e veloci, un verso gli esce dalla bocca e il suo sperma caldo mi riempie il culo, colandomi sulle gambe. Un brivido mi scuote. Anche se è stato brutale, mi è piaciuto prenderlo ancora nel culo.
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