Il mio fratellone
di
Catartico
genere
incesti
Quella sera stavo per andare in camera mia quando mi sono ricordata che dovevo riprendermi il caricabatterie. Appena sono entrata in camera di mio fratello, ho visto mio fratellone che si masturbava sul letto con le gambe divaricate. Mi sono girata subito dall'altra parte in preda allo shock.
— Che cazzo fai? — ha chiesto mio fratello.
Non riuscivo a parlare.
— Ou!
— Il caricabatterie — ho detto rossa in viso. — Devo prenderlo.
— Mi stavo guardando mentre mi segavo?
— No!
— Certo, come no. Comunque il caricabatterie te l'ho lasciato in camera.
— Ok.
Me ne sono andata in camera mia. Per tutta la notte non ho pensato che al cazzo di mio fratello. Non mi eccitava. E solo che era la prima volta che lo vedevo masturbarsi. Certo, avevo già visto il suo cazzo quando nostra madre ci faceva il bagno insieme, quindi ero scioccata solo per averlo beccato.
La sera dopo sono passata di nuovo da lì e di stava segando di nuovo con la porta socchiusa. Questa volta si stava segando su una foto di una tipa su Instagram. Non vedevo su chi fosse. Ho guardato il mio fratellone per alcuni secondi, poi me ne sono andata perché mi faceva schifo. Ho ripensato di nuovo al suo cazzo, ma non mi sono eccitata.
Il mattino dopo mio fratello mi ha chiesto se ieri l'ho visto mentre si segava.
— Ma sono domande che si fanno!? — ho chiesto incazzata.
— La fai tragica.
— Sono tua sorella!
— E beh?
— Come beh?
— Non ti si può dire niente.
— Stai scherzando?
— Sei tu quella che mi guarda mentre mi sego, non io.
— Ma che cavolo dici?
— Vuoi guardarmi mentre mi sego?
— Sei impazzito!?
— E che sarà mai?
Mi sono alzata e sono andata via schifata. Mio fratello è un coglione. Fin da piccolo pensava al sesso. Ed è rimasto lo stesso. Non è un fissato o un pervertito, ma gli piace.
La sera sono passata di nuovo dalla sua camera. L'ho visto che si segava di nuovo. Stavolta ho guardato meglio il suo cazzo. È grosso, ma non lungo. Mi ha guardata e si è fermato. Tutta la spavalderia di questa mattina è sparita di colpo.
— Ma sei una pervertita! — ha detto.
Me ne sono andata in camera.
Poco dopo mi ha raggiunto, chiudendosi la porta alle spalle.
— Pensavo ti stessi segando — ha detto.
— Non sono come te!
— Perché mi guardi mentre mi sego?
— Non è vero.
— Prima mi stavi guardando.
— Non è così.
— Sei malata.
— Tu lo sei. Non fai altro che segarti.
— E tu mi vedi.
— No! Mi fai schifo.
Mio fratello sorride e si abbassa i pantaloni. — Vuoi che mi sego qui?
— Che schifo! Vattene via! Sparisci!
— E dai.
— Ora chiamo la mamma!
— Non c'è.
— Vattene!
Il mio fratellone comincia a segarsi, ma non mi guarda. Forse gli si ammoscia, visto che sono la sua sorellina. Io lo osservo schifata.
Lui sborra sulla mano e me la mostra.
— Che schifo, cazzo! — ho gridato.
Lui si è messo a ridere. — Fammi vedere mentre ti masturbi.
— Ma sei scemo?!
— Lo so che ti masturbi anche tu.
— Non è vero!
— Non ti ho mai vista, ma so che è così. Dai, fammi vedere.
Mi alzo e lo spingo fuori dalla camera. Si è sborrato sulla mano davanti a me. Che schifo!
Il giorno dopo il mio fratellone si è seduto accanto a me sul divano e mi ha chiesto se voglio vederlo mentre si sega.
Gli mollo un pugno sul braccio. — Fai schifo!
Lui se la ride e si abbassa i pantaloni e le mutande col cazzo già duro come marmo. — Non c'è nessuno in casa.
Mi volto dall'altra parte schifata. — Rimettiti le mutande.
Lui comincia a segarsi. — Vuoi toccarlo.
— No!
Mi mette una mano sulla coscia. Gli tiro uno schiaffo.
— Ahia! — ha gridato.
— Non mi toccare con quella mano schifosa!
— Tanto lo so che fai solo finta. Dai, toccalo.
— Vatti a segare in camera tua!
— Oh, che cazzo. Sei pesante.
Mi volto incazzata verso di lui e gli mollo un ceffone. Quello si mette a ridere.
Mi prende la mano e se la mette sul cazzo. Avverto un calore attorno alle mie dita. Ho toccato il cazzo del mio fratellone. Che schifo!
Lui comincia a segarsi con la mia mia mano e mi sorride eccitato. Resto pietrificata. Non so cosa fare.
Mio fratello sborra sulla mia mano. Sento il liquido appiccicoso sulle dita, l'odore di sperma. Mi viene da vomitare, ma mi trattengo.
Mio fratello si mette a ridere. — Ora ti sego io.
— Ehi! Che fai?!
— Ti infilo due dita dentro.
Lo guardo scioccato.
Lui mi mette una mano sulla bocca e un'altra sulla fica. Sento le sue dita premere contro. Chiudo istintivamente le gambe con uno spasmo di piacere. Ma non sono eccitata. È il riflesso del mio corpo.
Lui fa scivolare la mano dentro le mutande, due dita mi entrano dentro. Ansimo. Non sto capendo più niente. Mi abbassa i pantaloni e le mutande e comincia a segarmi. I suoi colpi di mano sono veloci e intensi. Comincio a fremere tutta eccitata. Sento il rumore della mia fica bagnata, le sue dita dentro di me che scivolano e battono veloci. Alla fine squirto senza capire niente.
Mio fratello si mette a ridere. — Manca poco che squirti come una dannata. Chi cazzo pensava che fossi una tale pervertita. Ti piace farti fare i ditalini dal tuo fratellone?
— Stai zitto!
Mio fratello ride e se ne va.
E io mi accorgo solo adesso di aver fatto una sega a mio fratello e di essere venuta con le sue dita.
Il mattino dopo vado in bagno, ma ci trovo mio fratello che si sta lavando la faccia. — Hai finto? — ho chiesto. — mi serve il bagno.
— Ti è piaciuta la sega ieri?
Sbuffo irritata. — Non rompere. Mi serve il bagno.
— Vuoi che te ne faccio una ora?
Lo spingo fuori dal bagno. Lui mi spinge dentro e chiude la porta.
— Che stai facendo!?
Il mio fratellone si abbassa i pantaloni, il cazzo durissimo impenna. — Hai mai fatto un pompino?
— Cosa!?
— Fammi un pompino. Dopo te la lecco.
Mi metto una mano sulla bocca per non vomitare. — Ma tu sei tutto scemo!
— Dai, non ricominciare. Mettilo in bocca.
— Che!?
Mio fratello si avvicina e mi fa arretrare finché sbatto le spalle contro il muro. Allora sento il suo cazzo premere contro la mia coscia.
Lo spingo via e afferrò il phon. — Se ti avvicini, giuro che te lo spacco in testa!
Mio fratello sospira con fare frustrato. — Certo che per farmi un cazzo di pompino la mandi per le lunghe.
— Lo dirò alla mamma!
— E dillo! Sai quanto cazzo me ne frega!?
— Esci!
Mio fratello si avvicina con un scatto e mi guarda negli occhi. — Lo vuoi succhiare, non è vero?
— Non è...
Mi prende la testa e mi fa abbassare in ginocchio. Vedo il cazzo del mio fratellone a un centimetro dalla mia faccia, le vene gonfie sotto la pelle.
Me lo mette contro la bocca. — Dai, apri la bocca.
— Che schifo.
— Ma perché continui a fare storie quando è chiaro che me lo vuoi succhiare?
— Non è co-
Il suo cazzo scivola nella mia bocca. È grosso. La mia bocca fatica a tenerlo dentro. Il mio fratellone muove il cazzo dentro la mia bocca, mi tiene ferma la testa con le mani. Mi sta scopando la faccia!
Sento il rumore della mia saliva, i suoi gemiti di piacere.
Mi sborra bocca. Avverto la sua sborra calda sulla mia lingua. Faccio per muovere la testa, ma mio fratello la tiene ferma mentre ansima e fa uscire altra sborra dal cazzo. Poi mi molla.
Sputo la sborra sul pavimento. — Giuro che ti ammazz-
Mi fa alzare in piedi, mi tira giù i pantaloni e le mutandine con foga e affonda la sua lingua nella mia fica. Sento un brivido di piacere tra le gambe e un fuoco che mi avvampa il corpo. La sua lingua scivola nella mia fica, si muove intorno e fuori. Lecca e risucchia il clitoride, le grandi labbra. Le mie gambe fremono, ansimo. Gli afferrò la testa per i capelli e la affondo contro la mia fica fino a farlo quasi soffoccare. Il mio fratellone continua a leccare e succhiare senza sosta.
Alla fine gli squirto in faccia.
Lui ride e riprende a leccare mentre mi mi sditalina il clitoride.
Vengo di nuovo e affondo la fica nella sua faccia in preda a spasmi eccitati.
Mio fratello si alza e mi guarda divertito. — Non te l'ha mai leccata nessuno, vero?
Distolgo lo sguardo con aria irritata. — Prima mi sei venuto in bocca!?
— È solo l'inizio.
Gli mollo uno schiaffo sul braccio. — Stronzo!
Lui mi sfiora la fica con un dito. — Merda, sei tutta bagnata. — E se ne va.
Mi precipito al lavandino, mi sciacquo la bocca con il colluttorio e mi lavo i denti in modo maniacale. Sento ancora il sapore di sperma in bocca. Vomito nel lavandino per lo schifo. Che cazzo ho fatto!? Ho fatto un pompino a mio fratello e me la sono fatta anche leccare.
La sera mio fratello entra in camera mia e chiude la porta a chiave.
— Che stai facendo? — ho chiesto.
— Mamma è di là.
— Apri la porta.
Lui si siede accanto a me sul letto e mi tocca una coscia. — Vuoi che te la lecco?
— Eh!? — Mi spinge sul letto e mi allarga le gambe. — Smettila!
Lui se la ride e mi mette le dita contro la fica coperta dal tessuto. — Non vedi l'ora che te la lecchi, no?
Faccio per alzarmi, ma mio fratello mi tiene incollata sul letto. — Se non la smetti, mi metto a gridare.
— Allora grida. Mamma è di là. Grida. Fatti sentire.
Lo incenerisco con lo sguardo. — Vedi che lo faccio davvero.
Lui sorride con aria furba. — Fallo.
Lo spingo via, ma mio fratello si mette sopra di me. Mi gira in pancia in giù, mi toglie pantaloni e mutandine e affondo le lingua nella mia fica. Sento la sua faccia contro il mio sedere, il suo naso contro il mio ano, la sua lingua leccare la mia fica
Stringo le coperte con le dita e mi bagno tutta. Lui mi tira uno schiaffo sul culo. Grido.
— Non urlare — dice mio fratello. — La mamma ti sentirà.
Percepisco la sua voce e il suo respiro sulla mia fica. Una sensazione calda che mi fa eccitare.
Mio fratello continuo a leccare e tirare schiaffi sul mio culo. Poi mi gira pancia in su, si tira giù pantaloni e mutande e mi mette il suo cazzo in bocca. Vedo le sue palle davanti agli occhi. Ora ci stiamo leccando a vicenda il cazzo e la fica. Facciamo una 69.
Gli lecco il cazzo, glielo succhio. Lui mi lecca e succhia la fica. Alla fine mi sborra in bocca. Mi tolgo il cazzo di bocca e sputo la sborra sulla mia mano. Lui continua a leccare.
Poco dopo vengo anch'io.
Mio fratello mi gira in pancia in giù sul letto. — Che vuoi fare? — ho chiesto.
— Te lo voglio mettere nel culo.
— Cosa!? No!
Faccio per alzarmi, ma mio fratello si mette sopra di me. — Non te lo posso mettere davanti. Se resti incinta è un casino.
— Che cazzo fai!? Non voglio farlo.
— Allora perché hai sollevato il culo, se non vuoi.
— Non è vero.
Mi mette una mano nella fica. — Cazzo, sei più bagnata di prima. Non vedi l'ora che ti sfondi il culo, vero?
— Tu sei fuori di testa!
— Pure tu!
Sento il suo cazzo penetrarmi nel culo. Urlo dal dolore e piacere. Lui mi mette una mano sulla bocca mentre me lo sfonda di brutto. Colpi veloci e secchi che mi fanno tremare la fica. Il peso del suo corpo mi schiaccia sul letto.
Il mio fratellone mi mi sta scopando il culo, me lo sta aprendo.
— Federica — dice nostra madre dietro la porta chiusa a chiave. — Tutto bene?
Mio fratello smette di scoparmi e sposta la mano dalla mia bocca. — Rispondi.
— Sì, mamma — dico.
— Perché hai chiuso la porta a chiave? — chiede mia madre.
Mio fratello ride e riprende a scoparmi il culo
Ansimo. — Perché... perché sennò Valeriano entra e mi dà fastidio... devo... devo studiare.
Mio fratello mi scopa forte, mi trapana il culo mentre è sopra di me e mi tiene la testa ferma sul letto.
— Va bene — dice nostra madre e se ne va.
Mio fratello avvicina la bocca al mio orecchio. — Ti piace farti sfondare il culo dal tuo fratellone?
— Sì... — rispondo di getto
— Sei una sorellina cattiva.
— Sì...
— Hai bisogno che il tuo fratellone ti sfondi il culetto per rimetterti a riga...
— Sì, rimettimi a riga...
— Hai fatto la monella con il tuo fratellone ultimamente.
– Sì, sono cattiva... Puniscimi...
Mio fratello continua a sfondarmi il culo senza sosta. Il suo cazzo me lo sta allargando. Sono così eccitata che ho anche le fica allargata e che mi pulsa.
Mio fratello mi sborra nel culo. Si alza e mi mette il suo cazzo in bocca. — Lavalo con la lingua.
— Sì... — Glielo pulisco con la lingua e ingoio un po' della sua sborra.
Mio fratello mi accarezza la testa. — Sorellina, sei la migliore.
— Non la passerai liscia!
Mi afferra per la gola. — Ti scoperò a sangue tutte le volte che vorrò! Perché è questo che vuoi, no? Farti sfondare il culo dal tuo fratellone. E farti leccare la fica.
— Sei uno stronzo!
Luis e ne va.
Resto sul letto con il culo trapanato e gocciolante di sborra. Non mi fa più schifo.
L'indomani mio fratello mi raggiunge mentre sto lavando i piatti. Nostra madre è seduta davanti a noi girata di spalle.
Mio fratello mi abbassa pantaloni e mutandine e mi sditalina mentre mi tappa la bocca con una mano. Nostra madre comincia a parlarci mentre gioca con il cellulare.
Poi il mio fratellone mi fa voltare, si abbassa e mi lecca e succhia il clitoride. Ansimo in silenzio. Lui mette una mano sotto il reggiseno e mi palpa le tette. Mette due dita nella mia fica e le muove con colpi veloci e secchi. Il rumore risuona nella cucina mentre squirto intensamente.
Nostra madre sembra non sentire.
Poi mio fratello mi fa abbassare e mi mette il cazzo in bocca. Lo succhio con gusto, la fica che pulsa e mi gocciola. Affonda tutto il suo cazzo nella mia gola fino a farmi quasi soffocare. Boccheggio per riprendere aria.
— Cos'è questo rumore? — chiede nostra madre girata verso di noi.
— Il rubinetto — risponde mio fratello. — Il risucchio.
Nostra madre torna a giocare con il cellulare.
Lecco la punta del cazzo di mio fratello. Lui mi mette le palle in bocca. Le succhio e le lecco finché mi rimette il cazzo in bocca.
Poggia il retro della mia testa contro l'anta del ripiano, me la tiene ferma con le mani e mi scopa la bocca di brutto.
Il rumore della saliva schiocca nella cucina. Nostra madre non ci fa caso perché pensa sia lo scarico del lavabo.
Mio fratello mi sborra in bocca. — Ingoia — dice.
Ingoio e gli mostro la lingua.
Lui mi accarezza la guancia. — Brava la mia sorellina.
Ho la fica tutta bagnata. Dentro di me so di fare schifo. Ho appena ingoiato la sborra del mio fratellone.
Lui mi fa alzare, mi gira e mi mette il suo cazzo nel culo mentre con una mano mi sditalina e con l'altra mi tappa la bocca. Fisso mia madre, ignara di ciò che sta succedendo alle sue spalle. La cosa mi fa bagnare ancora di più.
Mio fratello mi apre il culo se senza pietà. — Sei la mia troia, sorellina?
— Sì... Sono... la tua... troia...
— Vuoi baciare il tuo fratellone?
— Sì... ti prego... baciami...
Mio fratello mi bacia e mi mette la lingue in bocca. Mi bagno ancora di più fino a squirtare. Faccio schifo! Ma sono così eccitata che mi sembra di prendere fuoco.
Il mio fratellone mi sborra nel culo. Il suo cazzo mi pulsa dentro e la sborra mi cola giù dal culo.
Nostra madre si alza e noi ci fiondiamo nel corridoio per non farci vedere.
La sera stessa ho di nuovo il cazzo di mio fratello in bocca. E ho voglia di farmela leccare e di farmi sfondare il culo dal mio fratellone. Lo so, sono una sorellina schifosa. Ma voi fatevi i cazzi vostri. Amo il mio fratellone e il suo cazzo. Così come amo la sua sborra nella mia bocca e nel mio culo. Proprio ora la sto ingoiando di nuovo mentre il mio fratellone mi accarezza il viso.
— Che cazzo fai? — ha chiesto mio fratello.
Non riuscivo a parlare.
— Ou!
— Il caricabatterie — ho detto rossa in viso. — Devo prenderlo.
— Mi stavo guardando mentre mi segavo?
— No!
— Certo, come no. Comunque il caricabatterie te l'ho lasciato in camera.
— Ok.
Me ne sono andata in camera mia. Per tutta la notte non ho pensato che al cazzo di mio fratello. Non mi eccitava. E solo che era la prima volta che lo vedevo masturbarsi. Certo, avevo già visto il suo cazzo quando nostra madre ci faceva il bagno insieme, quindi ero scioccata solo per averlo beccato.
La sera dopo sono passata di nuovo da lì e di stava segando di nuovo con la porta socchiusa. Questa volta si stava segando su una foto di una tipa su Instagram. Non vedevo su chi fosse. Ho guardato il mio fratellone per alcuni secondi, poi me ne sono andata perché mi faceva schifo. Ho ripensato di nuovo al suo cazzo, ma non mi sono eccitata.
Il mattino dopo mio fratello mi ha chiesto se ieri l'ho visto mentre si segava.
— Ma sono domande che si fanno!? — ho chiesto incazzata.
— La fai tragica.
— Sono tua sorella!
— E beh?
— Come beh?
— Non ti si può dire niente.
— Stai scherzando?
— Sei tu quella che mi guarda mentre mi sego, non io.
— Ma che cavolo dici?
— Vuoi guardarmi mentre mi sego?
— Sei impazzito!?
— E che sarà mai?
Mi sono alzata e sono andata via schifata. Mio fratello è un coglione. Fin da piccolo pensava al sesso. Ed è rimasto lo stesso. Non è un fissato o un pervertito, ma gli piace.
La sera sono passata di nuovo dalla sua camera. L'ho visto che si segava di nuovo. Stavolta ho guardato meglio il suo cazzo. È grosso, ma non lungo. Mi ha guardata e si è fermato. Tutta la spavalderia di questa mattina è sparita di colpo.
— Ma sei una pervertita! — ha detto.
Me ne sono andata in camera.
Poco dopo mi ha raggiunto, chiudendosi la porta alle spalle.
— Pensavo ti stessi segando — ha detto.
— Non sono come te!
— Perché mi guardi mentre mi sego?
— Non è vero.
— Prima mi stavi guardando.
— Non è così.
— Sei malata.
— Tu lo sei. Non fai altro che segarti.
— E tu mi vedi.
— No! Mi fai schifo.
Mio fratello sorride e si abbassa i pantaloni. — Vuoi che mi sego qui?
— Che schifo! Vattene via! Sparisci!
— E dai.
— Ora chiamo la mamma!
— Non c'è.
— Vattene!
Il mio fratellone comincia a segarsi, ma non mi guarda. Forse gli si ammoscia, visto che sono la sua sorellina. Io lo osservo schifata.
Lui sborra sulla mano e me la mostra.
— Che schifo, cazzo! — ho gridato.
Lui si è messo a ridere. — Fammi vedere mentre ti masturbi.
— Ma sei scemo?!
— Lo so che ti masturbi anche tu.
— Non è vero!
— Non ti ho mai vista, ma so che è così. Dai, fammi vedere.
Mi alzo e lo spingo fuori dalla camera. Si è sborrato sulla mano davanti a me. Che schifo!
Il giorno dopo il mio fratellone si è seduto accanto a me sul divano e mi ha chiesto se voglio vederlo mentre si sega.
Gli mollo un pugno sul braccio. — Fai schifo!
Lui se la ride e si abbassa i pantaloni e le mutande col cazzo già duro come marmo. — Non c'è nessuno in casa.
Mi volto dall'altra parte schifata. — Rimettiti le mutande.
Lui comincia a segarsi. — Vuoi toccarlo.
— No!
Mi mette una mano sulla coscia. Gli tiro uno schiaffo.
— Ahia! — ha gridato.
— Non mi toccare con quella mano schifosa!
— Tanto lo so che fai solo finta. Dai, toccalo.
— Vatti a segare in camera tua!
— Oh, che cazzo. Sei pesante.
Mi volto incazzata verso di lui e gli mollo un ceffone. Quello si mette a ridere.
Mi prende la mano e se la mette sul cazzo. Avverto un calore attorno alle mie dita. Ho toccato il cazzo del mio fratellone. Che schifo!
Lui comincia a segarsi con la mia mia mano e mi sorride eccitato. Resto pietrificata. Non so cosa fare.
Mio fratello sborra sulla mia mano. Sento il liquido appiccicoso sulle dita, l'odore di sperma. Mi viene da vomitare, ma mi trattengo.
Mio fratello si mette a ridere. — Ora ti sego io.
— Ehi! Che fai?!
— Ti infilo due dita dentro.
Lo guardo scioccato.
Lui mi mette una mano sulla bocca e un'altra sulla fica. Sento le sue dita premere contro. Chiudo istintivamente le gambe con uno spasmo di piacere. Ma non sono eccitata. È il riflesso del mio corpo.
Lui fa scivolare la mano dentro le mutande, due dita mi entrano dentro. Ansimo. Non sto capendo più niente. Mi abbassa i pantaloni e le mutande e comincia a segarmi. I suoi colpi di mano sono veloci e intensi. Comincio a fremere tutta eccitata. Sento il rumore della mia fica bagnata, le sue dita dentro di me che scivolano e battono veloci. Alla fine squirto senza capire niente.
Mio fratello si mette a ridere. — Manca poco che squirti come una dannata. Chi cazzo pensava che fossi una tale pervertita. Ti piace farti fare i ditalini dal tuo fratellone?
— Stai zitto!
Mio fratello ride e se ne va.
E io mi accorgo solo adesso di aver fatto una sega a mio fratello e di essere venuta con le sue dita.
Il mattino dopo vado in bagno, ma ci trovo mio fratello che si sta lavando la faccia. — Hai finto? — ho chiesto. — mi serve il bagno.
— Ti è piaciuta la sega ieri?
Sbuffo irritata. — Non rompere. Mi serve il bagno.
— Vuoi che te ne faccio una ora?
Lo spingo fuori dal bagno. Lui mi spinge dentro e chiude la porta.
— Che stai facendo!?
Il mio fratellone si abbassa i pantaloni, il cazzo durissimo impenna. — Hai mai fatto un pompino?
— Cosa!?
— Fammi un pompino. Dopo te la lecco.
Mi metto una mano sulla bocca per non vomitare. — Ma tu sei tutto scemo!
— Dai, non ricominciare. Mettilo in bocca.
— Che!?
Mio fratello si avvicina e mi fa arretrare finché sbatto le spalle contro il muro. Allora sento il suo cazzo premere contro la mia coscia.
Lo spingo via e afferrò il phon. — Se ti avvicini, giuro che te lo spacco in testa!
Mio fratello sospira con fare frustrato. — Certo che per farmi un cazzo di pompino la mandi per le lunghe.
— Lo dirò alla mamma!
— E dillo! Sai quanto cazzo me ne frega!?
— Esci!
Mio fratello si avvicina con un scatto e mi guarda negli occhi. — Lo vuoi succhiare, non è vero?
— Non è...
Mi prende la testa e mi fa abbassare in ginocchio. Vedo il cazzo del mio fratellone a un centimetro dalla mia faccia, le vene gonfie sotto la pelle.
Me lo mette contro la bocca. — Dai, apri la bocca.
— Che schifo.
— Ma perché continui a fare storie quando è chiaro che me lo vuoi succhiare?
— Non è co-
Il suo cazzo scivola nella mia bocca. È grosso. La mia bocca fatica a tenerlo dentro. Il mio fratellone muove il cazzo dentro la mia bocca, mi tiene ferma la testa con le mani. Mi sta scopando la faccia!
Sento il rumore della mia saliva, i suoi gemiti di piacere.
Mi sborra bocca. Avverto la sua sborra calda sulla mia lingua. Faccio per muovere la testa, ma mio fratello la tiene ferma mentre ansima e fa uscire altra sborra dal cazzo. Poi mi molla.
Sputo la sborra sul pavimento. — Giuro che ti ammazz-
Mi fa alzare in piedi, mi tira giù i pantaloni e le mutandine con foga e affonda la sua lingua nella mia fica. Sento un brivido di piacere tra le gambe e un fuoco che mi avvampa il corpo. La sua lingua scivola nella mia fica, si muove intorno e fuori. Lecca e risucchia il clitoride, le grandi labbra. Le mie gambe fremono, ansimo. Gli afferrò la testa per i capelli e la affondo contro la mia fica fino a farlo quasi soffoccare. Il mio fratellone continua a leccare e succhiare senza sosta.
Alla fine gli squirto in faccia.
Lui ride e riprende a leccare mentre mi mi sditalina il clitoride.
Vengo di nuovo e affondo la fica nella sua faccia in preda a spasmi eccitati.
Mio fratello si alza e mi guarda divertito. — Non te l'ha mai leccata nessuno, vero?
Distolgo lo sguardo con aria irritata. — Prima mi sei venuto in bocca!?
— È solo l'inizio.
Gli mollo uno schiaffo sul braccio. — Stronzo!
Lui mi sfiora la fica con un dito. — Merda, sei tutta bagnata. — E se ne va.
Mi precipito al lavandino, mi sciacquo la bocca con il colluttorio e mi lavo i denti in modo maniacale. Sento ancora il sapore di sperma in bocca. Vomito nel lavandino per lo schifo. Che cazzo ho fatto!? Ho fatto un pompino a mio fratello e me la sono fatta anche leccare.
La sera mio fratello entra in camera mia e chiude la porta a chiave.
— Che stai facendo? — ho chiesto.
— Mamma è di là.
— Apri la porta.
Lui si siede accanto a me sul letto e mi tocca una coscia. — Vuoi che te la lecco?
— Eh!? — Mi spinge sul letto e mi allarga le gambe. — Smettila!
Lui se la ride e mi mette le dita contro la fica coperta dal tessuto. — Non vedi l'ora che te la lecchi, no?
Faccio per alzarmi, ma mio fratello mi tiene incollata sul letto. — Se non la smetti, mi metto a gridare.
— Allora grida. Mamma è di là. Grida. Fatti sentire.
Lo incenerisco con lo sguardo. — Vedi che lo faccio davvero.
Lui sorride con aria furba. — Fallo.
Lo spingo via, ma mio fratello si mette sopra di me. Mi gira in pancia in giù, mi toglie pantaloni e mutandine e affondo le lingua nella mia fica. Sento la sua faccia contro il mio sedere, il suo naso contro il mio ano, la sua lingua leccare la mia fica
Stringo le coperte con le dita e mi bagno tutta. Lui mi tira uno schiaffo sul culo. Grido.
— Non urlare — dice mio fratello. — La mamma ti sentirà.
Percepisco la sua voce e il suo respiro sulla mia fica. Una sensazione calda che mi fa eccitare.
Mio fratello continuo a leccare e tirare schiaffi sul mio culo. Poi mi gira pancia in su, si tira giù pantaloni e mutande e mi mette il suo cazzo in bocca. Vedo le sue palle davanti agli occhi. Ora ci stiamo leccando a vicenda il cazzo e la fica. Facciamo una 69.
Gli lecco il cazzo, glielo succhio. Lui mi lecca e succhia la fica. Alla fine mi sborra in bocca. Mi tolgo il cazzo di bocca e sputo la sborra sulla mia mano. Lui continua a leccare.
Poco dopo vengo anch'io.
Mio fratello mi gira in pancia in giù sul letto. — Che vuoi fare? — ho chiesto.
— Te lo voglio mettere nel culo.
— Cosa!? No!
Faccio per alzarmi, ma mio fratello si mette sopra di me. — Non te lo posso mettere davanti. Se resti incinta è un casino.
— Che cazzo fai!? Non voglio farlo.
— Allora perché hai sollevato il culo, se non vuoi.
— Non è vero.
Mi mette una mano nella fica. — Cazzo, sei più bagnata di prima. Non vedi l'ora che ti sfondi il culo, vero?
— Tu sei fuori di testa!
— Pure tu!
Sento il suo cazzo penetrarmi nel culo. Urlo dal dolore e piacere. Lui mi mette una mano sulla bocca mentre me lo sfonda di brutto. Colpi veloci e secchi che mi fanno tremare la fica. Il peso del suo corpo mi schiaccia sul letto.
Il mio fratellone mi mi sta scopando il culo, me lo sta aprendo.
— Federica — dice nostra madre dietro la porta chiusa a chiave. — Tutto bene?
Mio fratello smette di scoparmi e sposta la mano dalla mia bocca. — Rispondi.
— Sì, mamma — dico.
— Perché hai chiuso la porta a chiave? — chiede mia madre.
Mio fratello ride e riprende a scoparmi il culo
Ansimo. — Perché... perché sennò Valeriano entra e mi dà fastidio... devo... devo studiare.
Mio fratello mi scopa forte, mi trapana il culo mentre è sopra di me e mi tiene la testa ferma sul letto.
— Va bene — dice nostra madre e se ne va.
Mio fratello avvicina la bocca al mio orecchio. — Ti piace farti sfondare il culo dal tuo fratellone?
— Sì... — rispondo di getto
— Sei una sorellina cattiva.
— Sì...
— Hai bisogno che il tuo fratellone ti sfondi il culetto per rimetterti a riga...
— Sì, rimettimi a riga...
— Hai fatto la monella con il tuo fratellone ultimamente.
– Sì, sono cattiva... Puniscimi...
Mio fratello continua a sfondarmi il culo senza sosta. Il suo cazzo me lo sta allargando. Sono così eccitata che ho anche le fica allargata e che mi pulsa.
Mio fratello mi sborra nel culo. Si alza e mi mette il suo cazzo in bocca. — Lavalo con la lingua.
— Sì... — Glielo pulisco con la lingua e ingoio un po' della sua sborra.
Mio fratello mi accarezza la testa. — Sorellina, sei la migliore.
— Non la passerai liscia!
Mi afferra per la gola. — Ti scoperò a sangue tutte le volte che vorrò! Perché è questo che vuoi, no? Farti sfondare il culo dal tuo fratellone. E farti leccare la fica.
— Sei uno stronzo!
Luis e ne va.
Resto sul letto con il culo trapanato e gocciolante di sborra. Non mi fa più schifo.
L'indomani mio fratello mi raggiunge mentre sto lavando i piatti. Nostra madre è seduta davanti a noi girata di spalle.
Mio fratello mi abbassa pantaloni e mutandine e mi sditalina mentre mi tappa la bocca con una mano. Nostra madre comincia a parlarci mentre gioca con il cellulare.
Poi il mio fratellone mi fa voltare, si abbassa e mi lecca e succhia il clitoride. Ansimo in silenzio. Lui mette una mano sotto il reggiseno e mi palpa le tette. Mette due dita nella mia fica e le muove con colpi veloci e secchi. Il rumore risuona nella cucina mentre squirto intensamente.
Nostra madre sembra non sentire.
Poi mio fratello mi fa abbassare e mi mette il cazzo in bocca. Lo succhio con gusto, la fica che pulsa e mi gocciola. Affonda tutto il suo cazzo nella mia gola fino a farmi quasi soffocare. Boccheggio per riprendere aria.
— Cos'è questo rumore? — chiede nostra madre girata verso di noi.
— Il rubinetto — risponde mio fratello. — Il risucchio.
Nostra madre torna a giocare con il cellulare.
Lecco la punta del cazzo di mio fratello. Lui mi mette le palle in bocca. Le succhio e le lecco finché mi rimette il cazzo in bocca.
Poggia il retro della mia testa contro l'anta del ripiano, me la tiene ferma con le mani e mi scopa la bocca di brutto.
Il rumore della saliva schiocca nella cucina. Nostra madre non ci fa caso perché pensa sia lo scarico del lavabo.
Mio fratello mi sborra in bocca. — Ingoia — dice.
Ingoio e gli mostro la lingua.
Lui mi accarezza la guancia. — Brava la mia sorellina.
Ho la fica tutta bagnata. Dentro di me so di fare schifo. Ho appena ingoiato la sborra del mio fratellone.
Lui mi fa alzare, mi gira e mi mette il suo cazzo nel culo mentre con una mano mi sditalina e con l'altra mi tappa la bocca. Fisso mia madre, ignara di ciò che sta succedendo alle sue spalle. La cosa mi fa bagnare ancora di più.
Mio fratello mi apre il culo se senza pietà. — Sei la mia troia, sorellina?
— Sì... Sono... la tua... troia...
— Vuoi baciare il tuo fratellone?
— Sì... ti prego... baciami...
Mio fratello mi bacia e mi mette la lingue in bocca. Mi bagno ancora di più fino a squirtare. Faccio schifo! Ma sono così eccitata che mi sembra di prendere fuoco.
Il mio fratellone mi sborra nel culo. Il suo cazzo mi pulsa dentro e la sborra mi cola giù dal culo.
Nostra madre si alza e noi ci fiondiamo nel corridoio per non farci vedere.
La sera stessa ho di nuovo il cazzo di mio fratello in bocca. E ho voglia di farmela leccare e di farmi sfondare il culo dal mio fratellone. Lo so, sono una sorellina schifosa. Ma voi fatevi i cazzi vostri. Amo il mio fratellone e il suo cazzo. Così come amo la sua sborra nella mia bocca e nel mio culo. Proprio ora la sto ingoiando di nuovo mentre il mio fratellone mi accarezza il viso.
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