Era molto timida
di
Panny
genere
prime esperienze
Oggi vi volevo raccontare una delle mie prime esperienze con una mia amica.
Quando andavo in quinta al liceo avevo una vicina di casa di nome Aurora della mia stessa età entrambi maggiorenni.
Era la tipica ragazza che nessuno si filava, era bionda, con un viso un po’ carino sempre con un rossetto bello rosso accesso da puttana, con un fisico molto tondo per farvi capire aveva una quinta di seno da quanto era grossa.
Cominciammo a scriverci finché un giorno parlammo in chat di cose più intime e spinte scoprendo che nessuno dei due aveva esperienze anche se io fingevo di averle.
Scopri anche che lei non aveva mai provato a toccarsi e da lì presi la palla in balzo per dirgli di provarci.
Così ci toccammo al telefono in chiamata , ma questa è un’altra storia.
Dopo la chiamata ci fermammo lì, senza sentirci per qualche giorno fino a quando presi coraggio e qualche giorno dopo le chiesi se le andava di farsela leccare da me e se poi volesse ricambiare.
Lei accettò subito , dovevamo solo decidere il giorno per trovarsi.
Decidemmo il giovedì verso le 17:00 perché lei tornava dalla scuola che aveva dei rientri e anche perché casa sua ara libera visto che i suoi stavano ancora a lavoro.
Ci trovammo davanti casa sua e un po’ impacciati ci salutammo con un bacio sulla guancia e ci avviammo dentro casa.
Entrammo in casa e mi portò in camera sua, tanto i giubbotti non sapevamo cosa fare allora decisi di cominciare io.
Eravamo in piedi uno di fronte all’altro quando le dissi che cominciavo io e cominciai a sbottonarle il bottone del jeans che aveva e feci molta fatica però alla fine ci riuscì.
Sbottonato il bottone e abbassata la zip vidi delle mutandine rosse molto carine, mi inginocchiai abbassandole completamente il pantalone e le tolsi.
Le dissi di sedersi sul letto , una volta seduta le sfilai anche le mutandine , e quello che vidi mi lasciò senza parole , aveva una bella figa bella grossa con delle grandi labbra tutta depilata e completamente bagnata.
Appena avvicinai il viso vidi che fra le sue labbra c’erano proprio delle gocce stava proprio sgocciolando da quanto fosse eccitata, e potevo sentire un buon profumo di figa che mi entrava dentro di me.
Presi coraggio e cominciai a leccare senza mai fermarmi e nel mentre ogni tanto infilavo la mano sotto la sua maglia per toccare i suoi seni enormi.
Mentre muovevo la lingua potevo vedere che per la timidezza girava il viso verso destra o sinistra per non farsi vedere mentre ansimava , dopo un po’ prese confidenza e comincio a tenermi la testa e a spingerla sempre più verso di lei quasi facendomi togliere il respiro.
Avevo tutta la faccia fra le sue gambe e anche il naso , ero quasi senza aria e lei continuava a tenermi per i capelli per non farmi scappare.
Mi chiese di usare anche le dita e così la accontentai, mi prese anche la mano e mi lecco le dita per assaggiarsi e dalla espressione che fece penso proprio che le piacesse.
Una volta venuta arrivo il suo turno , lei si rivestì e mi abbasso i pantaloni per poi spingermi sul letto.
Lei non sapeva come fare e qui di comincio toccandomelo , mi chiese se si dovesse togliere il rossetto ma le dissi di tenerlo.
Era davvero timida infatti la feci avvicinare con il viso e gli infilai io il pisello in bocca e lei subito soffoco dicendomi che non sapeva farlo entrare tutto , io la feci riprovare e prendendola dalla nuca glie lo spinsi in gola , si sentivano i conati era super eccitante come situazione.
Comincio a segarmi anche se non era capace e per prenderlo in bocca dovevo sempre spingerlo dentro io e pian piano arrivai quasi al culmine, la avvisai e lei comincio a succhiare appena venni cambiò espressione dal viso.
Pensando che avessi finito si stacco ma presi il mio cazzo in mano e le dissi che ce ne fosse ancora allora si avvicinò a bere tutto , lei ingoiò fino all’ultima goccia anche se si vedeva che le faceva schifo.
Mi feci passare un fazzoletto per pulirmi per bene e passandolo su tutto il mio cazzo notai che il colore bianco del tovagliolo diventò un po’ rosso per colpa del rossetto.
Finito di pulirmi la abbracciai e tornai a casa , ma prima di andare via lei mi ringraziò.
Se avete curiosità o volete parlare di questi argomenti lascio la mia e-mail
possoavereiltuonumero39@gmail.com
Quando andavo in quinta al liceo avevo una vicina di casa di nome Aurora della mia stessa età entrambi maggiorenni.
Era la tipica ragazza che nessuno si filava, era bionda, con un viso un po’ carino sempre con un rossetto bello rosso accesso da puttana, con un fisico molto tondo per farvi capire aveva una quinta di seno da quanto era grossa.
Cominciammo a scriverci finché un giorno parlammo in chat di cose più intime e spinte scoprendo che nessuno dei due aveva esperienze anche se io fingevo di averle.
Scopri anche che lei non aveva mai provato a toccarsi e da lì presi la palla in balzo per dirgli di provarci.
Così ci toccammo al telefono in chiamata , ma questa è un’altra storia.
Dopo la chiamata ci fermammo lì, senza sentirci per qualche giorno fino a quando presi coraggio e qualche giorno dopo le chiesi se le andava di farsela leccare da me e se poi volesse ricambiare.
Lei accettò subito , dovevamo solo decidere il giorno per trovarsi.
Decidemmo il giovedì verso le 17:00 perché lei tornava dalla scuola che aveva dei rientri e anche perché casa sua ara libera visto che i suoi stavano ancora a lavoro.
Ci trovammo davanti casa sua e un po’ impacciati ci salutammo con un bacio sulla guancia e ci avviammo dentro casa.
Entrammo in casa e mi portò in camera sua, tanto i giubbotti non sapevamo cosa fare allora decisi di cominciare io.
Eravamo in piedi uno di fronte all’altro quando le dissi che cominciavo io e cominciai a sbottonarle il bottone del jeans che aveva e feci molta fatica però alla fine ci riuscì.
Sbottonato il bottone e abbassata la zip vidi delle mutandine rosse molto carine, mi inginocchiai abbassandole completamente il pantalone e le tolsi.
Le dissi di sedersi sul letto , una volta seduta le sfilai anche le mutandine , e quello che vidi mi lasciò senza parole , aveva una bella figa bella grossa con delle grandi labbra tutta depilata e completamente bagnata.
Appena avvicinai il viso vidi che fra le sue labbra c’erano proprio delle gocce stava proprio sgocciolando da quanto fosse eccitata, e potevo sentire un buon profumo di figa che mi entrava dentro di me.
Presi coraggio e cominciai a leccare senza mai fermarmi e nel mentre ogni tanto infilavo la mano sotto la sua maglia per toccare i suoi seni enormi.
Mentre muovevo la lingua potevo vedere che per la timidezza girava il viso verso destra o sinistra per non farsi vedere mentre ansimava , dopo un po’ prese confidenza e comincio a tenermi la testa e a spingerla sempre più verso di lei quasi facendomi togliere il respiro.
Avevo tutta la faccia fra le sue gambe e anche il naso , ero quasi senza aria e lei continuava a tenermi per i capelli per non farmi scappare.
Mi chiese di usare anche le dita e così la accontentai, mi prese anche la mano e mi lecco le dita per assaggiarsi e dalla espressione che fece penso proprio che le piacesse.
Una volta venuta arrivo il suo turno , lei si rivestì e mi abbasso i pantaloni per poi spingermi sul letto.
Lei non sapeva come fare e qui di comincio toccandomelo , mi chiese se si dovesse togliere il rossetto ma le dissi di tenerlo.
Era davvero timida infatti la feci avvicinare con il viso e gli infilai io il pisello in bocca e lei subito soffoco dicendomi che non sapeva farlo entrare tutto , io la feci riprovare e prendendola dalla nuca glie lo spinsi in gola , si sentivano i conati era super eccitante come situazione.
Comincio a segarmi anche se non era capace e per prenderlo in bocca dovevo sempre spingerlo dentro io e pian piano arrivai quasi al culmine, la avvisai e lei comincio a succhiare appena venni cambiò espressione dal viso.
Pensando che avessi finito si stacco ma presi il mio cazzo in mano e le dissi che ce ne fosse ancora allora si avvicinò a bere tutto , lei ingoiò fino all’ultima goccia anche se si vedeva che le faceva schifo.
Mi feci passare un fazzoletto per pulirmi per bene e passandolo su tutto il mio cazzo notai che il colore bianco del tovagliolo diventò un po’ rosso per colpa del rossetto.
Finito di pulirmi la abbracciai e tornai a casa , ma prima di andare via lei mi ringraziò.
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