Feticismo

Le ultime storie per adulti del genere feticismo

Il Feticismo in etnologia si definisce come una forma di religiosità che prevede l'adorazione di feticci ritenuti dotati di poteri magici o addirittura sacri. In ambito sessuale il feticismo è l'adorazione, con una medesima intensità, del partner o di una parte di esso. Spesso il feticismo riguarda i piedi o le mani, ma ogni parte del corpo è potenzialmente un soggetto possibile per un feticista.

1.3K racconti erotici del genere feticismo e sono stati letti 8.6M volte.

Come una caduta cambia la vita p.2In quel momento entra Giulia, ha addosso una camicetta bianca e delle mutande molto ordinarie, si siede sul letto ed indossa i collant "non guardarmi con quella faccia - esclama - ti ho detto che la gonna non la metto, ma voglio mettere i pantaloni di lino ed i tacchi ed ho paura di aver freddo " ormai sono eccitato, la raggiungo davanti al suo armadio ed inizio a strusciarle il cazzo gonfio tra le cosce e sul sedere coperto di nylon nero, dopo qualche secondi mi ferma " amore dai non ne ho vog... tempo di lettura 4 minscritto il
2025-09-16
di
Alatriste
Mica sono un feticista io! 2 parte Passarono un paio di giorni e Laura mi inviò un messaggio per dirmi di passare al suo studio a firmare delle carte relative al ricorso che stava facendo,così le risposi che la sera avrei finito a lavoro intorno alle 7 e che ci saremmo sentiti per sapere se fosse ancora in studio. Trascorsi la giornata fantasticando su ciò che sarebbe successo la sera,se mi avrebbe quasi sottomesso ai suoi piedi come la volta precedente o se fossi riuscito a resistere alle sue provocazioni. Alle 19 esatte le invi... tempo di lettura 5 minscritto il
2025-09-15
di
Penna magica
La cerimonia zen della degradazione estremaAbbiamo trovato su internet qualcuno veramente schifoso che promette di coinvolgerci in uno sviluppo spirituale della nostra degradazione. Io e mia sorella simao incuriosite e andiamo all'appuntamento concordato. Ci ritroviamo in unappartamento minimalista dove il proprietario ci accoglie vestito in un kimono, altre persone maschi e femminne vestite in kimono si aggirano per la casa. Veniamo invitate a spogliarci e ad inginocchiarsi nude al centro della stanza. Eseguito il padrone di casa che si... tempo di lettura 3 minscritto il
2025-09-13
di
Maktero
Mangiatrici di liquameFinalmente dopo molto tempo di ricerca su internet, io e mia sorella abbiamo trovato qualcosa che soddisfa le nostre depravazioni. Un piccolo gruppo di pervertiti che si eccita assistendo a cose molto particolari, e quelle cose particolari ci attraggono e piacciono molto. Ci prepariamo per l'incontro prendendo le medicine che ci avrebbero preservate dai problemi medici della pratica a cui volevamo sottopporci. In macchina ci avviammo verso la nostra destinazione, con l'animo pieno di entusiasmo ... tempo di lettura 4 minscritto il
2025-09-13
di
Maktero
Leccare lo sporcoCon mia sorella godiamo da un particolare feticismo. Ci piace leccare la sporcizia. Impazziamo quando la nostra lingua lecca e la nostra bocca ingoia delle schifezze. Amiamo la sera andare fuori nude a leccare l'asfalto dei marciapiedi e delle strade. Ci piace assaparorare quelle superfici, le lecchiamo accuratamente se poi quelle sono coperte di piscio di cani e di merda di cani, o di sputi e catarri godiamo a leccare anche quelli. Per questa nostra pratica scegliamo una serata; ci spogliamo nu... tempo di lettura 2 minscritto il
2025-09-10
di
Maktero
Sotto la calzaIl pomeriggio era lento, di quelli in cui il sole bussa tiepido alle vetrine e il silenzio dentro i negozi sembra più profondo del solito. Luigi stava sistemando una pila di scatole nell'angolo della saletta, quando il suono acuto del campanello della porta lo fece voltare. Non era preparato a lei. Entrò come chi conosce perfettamente il proprio effetto sull’ambiente. Paola. Forse sulla quarantina, forse un po’ meno, ma il tempo con lei era un accessorio. Indossava un tailleur beige sartoriale... tempo di lettura 5 minscritto il
2025-09-10
di
JM
Rosa tra gli alberi - 6Il sole stava scivolando oltre gli alberi, dipingendo ombre lunghe sull’erba, e il telo sotto di loro conservava ancora il calore dei corpi, dei respiri intrecciati, dei gesti che avevano parlato senza mai dire troppo. Elena era stesa sul fianco, la testa appoggiata al braccio piegato, il vestito fucsia appena accarezzato dal vento. Paolo le era accanto, una mano tra i capelli, l’altra sulla pancia nuda di lei, che ancora si sollevava lentamente a ogni respiro. Non c’era più nulla da dire. Non... tempo di lettura 2 minscritto il
2025-09-10
di
JM
Rosa tra gli alberi - 5Il respiro di Paolo si era fatto più regolare, ma dentro di lui qualcosa era ancora in fiamme. Elena era lì, stesa accanto, il vestito salito oltre la coscia, il piede nudo appoggiato sulla sua gamba come se fosse una firma silenziosa. Le dita dei piedi si muovevano appena, lente, rilassate, eppure così vive. Ogni piccola contrazione sembrava parlare una lingua che solo lui poteva capire. La guardò. Lei aveva gli occhi chiusi. Ma sorrideva. Come se sapesse che stava per succedere. Paolo si gi... tempo di lettura 3 minscritto il
2025-09-10
di
JM
Rosa tra gli alberi - 4Il parco sembrava essersi svuotato. Forse erano solo le voci che si erano fatte più lontane, o forse erano loro che, in quel piccolo angolo nascosto, si erano disconnessi dal resto del mondo. Nessuno avrebbe saputo dire con certezza dove cominciava il silenzio e dove finiva l’attesa. Il telo steso sull’erba era ancora tiepido del sole di settembre, e sopra quel rettangolo di tessuto, due corpi si fronteggiavano senza toccarsi ancora. Ma il contatto era già in atto. Negli sguardi. Nel ritmo del ... tempo di lettura 4 minscritto il
2025-09-08
di
JM
Rosa tra gli alberi - 3[Paolo] La riconobbi prima ancora che lo capissi. Il corpo lo sapeva. La memoria della pelle era più veloce della coscienza. Quel profumo, quell’odore sottile di pelle riscaldata, infradito, aria e femmina… mi colpì come uno schiaffo gentile. Mi voltai, ed eccola. Elena. Con lo stesso sguardo di quella sera. Quello che non ti chiede il permesso di entrare, ma che si siede dentro di te come se ci fosse sempre stato. Era come se il tempo non fosse passato. O forse lo era, ma non importava. Sen... tempo di lettura 4 minscritto il
2025-09-08
di
JM
Rosa tra gli alberi - 2Il chiosco dei gelati era immerso in quella calma pomeridiana che profuma di zucchero e aria ferma. Paolo era in piedi davanti al bancone, la mente altrove. Il parco era il suo rifugio nei pomeriggi vuoti, e il gelato un’abitudine lenta. Pistacchio o mandorla? Ancora non lo sapeva. Il suo sguardo correva distratto tra i gusti scritti con il gesso e i bambini che giocavano poco più in là. Poi successe qualcosa. Non fu un suono, né una voce. Fu un odore. Subtle. Intimo. Inconfondibile. Una misc... tempo di lettura 3 minscritto il
2025-09-08
di
JM
Rosa tra gli alberiIl parco era immerso nella quiete pomeridiana. Le foglie degli alberi oscillavano lievi, proiettando ombre mobili sul vialetto di ghiaia chiara. Una brezza gentile accarezzava i rami, e il profumo dell’erba tagliata si mescolava a quello dolciastro del glicine lì vicino. Elena camminava senza fretta. Indossava un vestito fucsia leggero, che ondeggiava ad ogni passo accarezzandole le cosce, lasciando scoperte le gambe pallide e lisce, appena baciate dal sole. Il tessuto, morbido e sottile, evid... tempo di lettura 3 minscritto il
2025-09-07
di
JM
NylonQuella domanda mi bruciava in gola da mesi.
Ma ogni volta si spegneva, come un fiammifero nell’acqua. — Se incontrassi un uomo che ti ama e che tu ricambiassi… Avresti il coraggio di lasciarti tutto alle spalle? La tua tradizione, la tua famiglia, il tuo mondo? Non era una curiosità oziosa, né una provocazione, ma una ferita sanguinante. Un cruccio segreto che mi consumava. Quando Yasmin era entrata in azienda, mi aveva colpito subito. Non solo per una bellezza innegabile, del resto mai ostentat... tempo di lettura 8 minscritto il
2025-09-06
di
rotas2sator
I piedi della migliore amica della mia exMi ero lasciato da poco con Alessia, la mia ragazza. Una sera ero piuttosto in crisi, e chiamai così Laura, la sua migliore amica. Durante tutta la relazione con Alessia, Laura era sempre stata un po’ il nostro “punto di appoggio”, infatti sia io che Alessia, quando litigavamo o avevamo dei problemi, chiedevamo sempre “aiuto” e consigli a Laura. Laura infatti, nonostante avesse l’età di Alessia, due anni meno di me, era molto più matura di entrambi, molto intelligente, dava consigli spesso molto... tempo di lettura 11 minscritto il
2025-09-06
di
piedilove94
Colazione con Sguardo - FINALEIl tempo, nell’abitacolo, aveva smesso di esistere. Non c’erano più rumori, parole, messaggi da leggere o appuntamenti da rispettare. C’era solo pelle, fiato e un respiro che cresceva come marea. Le gambe di lei si erano aperte con lentezza, senza forzature. Una danza silenziosa. Paolo l’accarezzava, l’assaporava, l’ascoltava. Ogni centimetro era un linguaggio, ogni reazione una frase sussurrata in una lingua che solo loro due sembravano parlare. Il contatto non era violento. Era necessario. ... tempo di lettura 3 minscritto il
2025-09-06
di
JM
Colazione con Sguardo - 5Il piede di lei era ancora lì, poggiato sul petto di Paolo, come un sigillo. Lui sentiva il battito del cuore pulsare contro la pianta morbida e calda, come se il suo corpo cercasse di comunicare attraverso il contatto. Lei lo teneva lì, ferma, in una posa che conteneva tutta la sensualità del mondo, senza bisogno di nient’altro. Il silenzio dell’auto era denso, come ovattato. I vetri leggermente appannati. Il profumo della sua pelle ormai permeava l’aria, una fragranza profonda, femminile, ch... tempo di lettura 3 minscritto il
2025-09-06
di
JM
Colazione con Sguardo - 4Nell’abitacolo dell’auto sembrava che il tempo si fosse accartocciato su se stesso. Fuori, il mondo andava avanti, ignaro. Dentro, i respiri si inseguivano come onde lente, come se ogni battito di ciglia fosse un gesto studiato, carico d’intenzione. Paolo teneva ancora il piede nudo di lei tra le mani. Non lo stringeva, lo accarezzava con lentezza, come se volesse impararne la forma a memoria. Passava il pollice sul tallone, sulle dita, sull’arco morbido e cedevole. Ogni centimetro era una scop... tempo di lettura 4 minscritto il
2025-09-06
di
JM
Un viaggio qualunqueSi incontravano ogni due settimane, circa. Vivevano lontano, avevano due vite, si desideravano profondamente. Un desiderio che non nasceva dalla sintonia sessuale intensa, ma dalla sintonia mentale intensa. Sembravano fatti l’uno per l’altra, ma non erano mai riusciti a rendere il loro rapporto esclusivo e stabile. Una instabilità pericolosa. Tutto poteva finire improvvisamente, ma il senso di precarietà rendeva ogni incontro assoluto. Riuscivano ad escludere il resto del mondo dai loro incontri... tempo di lettura 6 minscritto il
2025-09-04
di
stendhal
Colazione con Sguardo - 3La donna fece un passo indietro, infilando di nuovo la sneaker sinistra con una naturalezza studiata. Paolo la seguì in silenzio verso il parcheggio tranquillo dietro al bar: poche auto, aria frizzante, niente che chiamasse attenzione fuori da loro due. Lei si fermò davanti a una station wagon grigio scuro, aprì la portiera del passeggero e si voltò a guardarlo con calma: «Sali». Fu la prima parola. Paolo non rispose; salì, e il portellone si chiuse con un clic delicato, isolandoli nel mondo so... tempo di lettura 2 minscritto il
2025-09-03
di
JM
Colazione con Sguardo - 2La donna uscì con passo lento, bicchiere in mano, lo sguardo dritto davanti a sé. Ma prima di varcare la soglia, si voltò appena verso Paolo. Un attimo. Un gesto minimo, come una chiamata silenziosa. E poi scomparve dietro la vetrina. Lui esitò. Guardò il telefono, poi il caffè ormai freddo. E infine si alzò. Fuori l’aria era più frizzante del previsto, ma lei era lì, appoggiata con un fianco al muro accanto all’entrata, ancora con una sneaker sfilata, il piede sinistro nudo che toccava il sel... tempo di lettura 2 minscritto il
2025-09-03
di
JM
Colazione con SguardoEra una di quelle mattine calme, in cui il mondo si muove con lentezza. Il bar profumava di brioche calde, caffè appena macinato e parole di passaggio. La gente entrava e usciva con la testa ancora mezza dentro i sogni. Paolo era seduto in fondo al locale, vicino alla vetrata, intento a sorseggiare un espresso ristretto. Il telefono tra le mani, scorreva distrattamente qualche notizia, forse un messaggio. Niente di urgente. Un altro giorno uguale agli altri. Finché non entrò lei. La vide con ... tempo di lettura 2 minscritto il
2025-09-03
di
JM
Il cane che si annamora della vicina di casaRacconto di una donna e le sue fantasie vere o presunte le racconta un parente coetaneo Nella speranza di essere aiutata e sfogare i suoi desideri più intimi. Per le persone nomali non e un raconto per tutti, ma solo per appassionai del genere animali Come si inizia a raccontare una breve storia di amore tra un cane e un amica della padrona. Diciamo che non e facile poi la passione per l’amore canino nelle donne e una cosa rara in generale. Poi trovare qualcuno che ti racconta le cose e anco... tempo di lettura 18 minscritto il
2025-08-23
di
MKiawinsky
Mica sono un feticista io!! La storia che vi racconto risale a circa tre anni fa .All’epoca avevo 39 anni,sposato con Roby che ne aveva 32. La nostra comitiva di amici è abbastanza numerosa tra uomini e donne siamo più di 20 persone e ci vediamo abbastanza spesso soprattutto nel periodo estivo.Ci piace fare grigliate in campagna o uscire nei locali e spesso capita che si esageri con l’alcol. Una sera dopo una delle nostre grigliate eravamo già abbastanza alticci e si inizia un discorso al riguardo dei piedi femminili e de... tempo di lettura 6 minscritto il
2025-08-23
di
Penna magica
Insolita perversione È risaputo che il feticismo dei piedi sia una perversione di gran lunga più maschile che femminile. Tuttavia, ci sono anche alcune donne che amano le estremità inferiori. Di altre donne o dei maschi. A me è capitato di incontrarne una per caso, perché sono un fotografo compulsivo e spessissimo posto i miei scatti su qualche social. Un giorno ho postato la foto di un mio piede, con lo sfondo della Tour Eiffel. Era una foto ironica, ovviamente, scattata alla fine di una giornata faticosissima pas... tempo di lettura 6 minscritto il
2025-08-19
di
john coltrane
Sara cap. 6La prima volta che vidi Danilo fu ad una festa in casa d’amici comuni, e pensai che fosse un gay uscito dalla copertina di una rivista degli anni ‘90. Il suo look alla Freddy Mercury un po’ ciociaro mi faceva ridere, ma ancor più lo fece quando ci provò con una mia amica prendendo un due di picche di dimensioni spaziali, tanto che passò il resto della serata quasi in silenzio. Da allora c’eravamo incontrati un paio di volte, sempre grazie ai soliti amici, riuscendo a scambiare anche qualche paro... tempo di lettura 11 minscritto il
2025-08-18
di
Miss Serena
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