Marzia, capitolo terzo.

di
genere
tradimenti

Marzia si svegliò con un bel sorriso sulle labbra, aveva fatto un bel sogno porno e questa volta se lo ricordava molto bene.
Sognò di essere scopata da Giorgio nel bagno del centro commerciale ed il sogno fu talmente realistico che si ritrovò bagnata.
“ Dovrò mettere i pannolini se vado avanti così” pensò con un sorriso malizioso sulle labbra.

Cercando di non svegliare suo marito che dormiva di fianco a lei, infilò la mano dentro al pigiama, sotto le mutande e subito sentì sulle dita il bagnato dei suoi umori.
Fece poi una cosa che non aveva mai fatto ma che aveva visto fare nei film porto, portò alla bocca le sue dita sporche del suo sesso e le succhiò avidamente.
“ Agrodolce…buono” pensò.

Quel giorno era domenica e lei non sarebbe dovuta andare a lavorare. Si preparò per fare la sua consueta corsetta al parco sotto casa.
Si mise una maglietta a maniche corte, dei pantaloncini attillati da jogging, scarpe da ginnastica e via.
Salutò suo marito che ancora dormiva e con gli auricolari nelle orecchie e la sua playlist musicale preferita che suonava, Marzia uscì di casa in direzione del parco.

La giornata era perfetta, il cielo era limpido ed un caldo sole le scaldava il viso mentre con andatura tranquilla correva sulla pista che faceva il giro del parco.
Il suo corpo era rilassato ma la sua mente non proprio, le immagini del sogno e del video di Giorgio le continuavano ad apparire davanti agli occhi, il cazzo di lui era sempre nei suoi pensieri.
Pensò anche a quanto aveva goduto nel toccarsi e di quella nuova esperienza mai fatta prima, lo squirting.
“ Fantastico!” pensò.

Dopo una mezz'ora di corsetta, Marzia si fermò a riposare su una panchina e a godersi il caldo tepore del sole sul suo corpo sudato e all' improvviso la sua amica vocina si fece sentire.
“ Dai forza, mandagli un messaggio, digli che hai visto il video e che ti è piaciuto tanto.. il numero ce l'hai no?”.

Certo che lo aveva, se l'era scritto su un bigliettino che aveva nascosto nella cover del cellulare.
La donna prese il suo telefono, rimosse la cover e tirò fuori il bigliettino con il numero di Giorgio, lo guardò per alcuni istanti e poi
compose il numero selezionando l' opzione ‘invia messaggio WhatsApp’.
Rimase a pensare per alcuni minuti a quello che stava per fare, sapeva che non avrebbe dovuto farlo, era già andata troppo oltre con quel gioco un po' pericoloso ma ne aveva troppa voglia, così semplice scrisse:” Ciao sono Marzia, ho visto il video”.
Premette invio.
Rimase ad osservare il display del cellulare per almeno cinque minuti con il cuore che le batteva forte e un senso di costrizione allo stomaco e poi mentre lo stava per mettere via, le arrivò una notifica di WhatsApp… era Giorgio.
“ Ciao bellissima Marzia, finalmente conosco anche il tuo nome, sono contento che hai visto il video.. ti è piaciuto?, ti sei masturbata come ho fatto io con la tua foto?”

Marzia rilesse due volte quel messaggio, il cuore le batteva forte, quelle parole la destabilizzaroni “ti sei masturbata?"le aveva chiesto con tanta semplicità e eccessiva confidenza.
Non sapeva se rispondere o meno e fu in quel momento che arrivò un nuovo messaggio da Giorgio con allegata una foto ” io ogni volta che guardo la foto della tua figa mi ritrovo così” e nella foto lei poté vedere un ravvicinato primo piano del pene di Giorgio in erezione.
“ Che uccello grosso che ha” disse a bassa voce.
Rimase a fissare quel grosso membro depilato, studiandone ogni singolo centimetro, dalla punta del glande fino alle palle, era perfetto.
Come ormai di consuetudine negli ultimi due giorni, Marzia sentì un calore crescere in mezzo alle sue gambe e la solita sensazione di umido si fece strada fra le sue cosce, si stava bagnando ancora.
“ Forza dai che aspetti… continua a giocare con il tuo giovane spasimante, fallo impazzire di desiderio” disse la vocina nella sua testa.
Un sorriso malizioso apparve sul volto di lei.
Con uno stato d'animo difficile da poter spiegare, Marzia si alzò e andò verso l’interno del parco dove c'era un piccolo gruppo di alberi che potevano nasconderla.

Si spogliò completamente da tutti i suoi indumenti rimanendo nuda come la mamma l’aveva fatta, il suo corpo era completamente bagnato di sudore che le colava fra i seni.
Appoggiò il telefono a terra con la telecamera per i selfie avviata alla registrazione, si posizionò davanti all'obiettivo leggermente piegata e con le gambe aperte, controllo che la sua figa fosse perfettamente inquadrata e iniziò il suo spettacolo.
Con movimenti decisi iniziò a strofinarsi il clitoride, ad ogni passaggio delle sue dita lo sentiva diventare sempre più gonfio e sensibile, i primi gemiti di piacere uscirono dalla sua bocca.
“ Ohhh siii così!”.
Pian piano iniziò ad infilare le dita dentro la figa muovendole dentro e fuori, prima una, poi due e infine tre il numero perfetto.
Il piacere di quella masturbazione cresceva di intensità ogni secondo in più mentre aumentava il ritmo con cui si penetrava la vagina, ben presto una densa crema bianca iniziò a colare fuori dalla sua figa e sporcare la sua mano.
Eccitata come una porca e con la voce soffocata dal piacere, Marzia iniziò a parlare verso il cellulare rivolgendosi a Giorgio:” ti piace quello che stai vendendo mio bel porcellino? guarda come sono bella aperta e bagnata, sto immaginando che al posto delle mie dita ci sia il tuo bel cazzo grosso a farmi godere, mi sembra di sentirlo tutto dentro di me fino alle palle…. Ohhh siii così.. spingimelo tutto dentro… siii mi fai godere… godo… ohhh siii godo, godo godooooo!!!"
Tolse di colpo la mano dalla sua figa e per la seconda volta nella sua vita venne squirtando, il getto fu meno intenso della prima volta e andò a finire sul display del cellulare.
Marzia fece molta fatica a rimanere in quella posizione fino a che il liquido trasparente prodotto dal suo corpo non fu finito.
Le gambe le tremavano da morire come la sera prima e finalmente quando l’ultima goccia uscì dalla sua figa, lei poté lasciarsi cadere sull’erba.
Seduta a gambe aperte, con la figa aperta e il cuore che pompava velocemente, Marzia si godette gli ultimi scarichi di piacere che attraversavano il suo corpo.
Si sdraiò sulla schiena e con la mano cerco il cellulare, lo prese e spense la registrazione.
Non guardò il video prima di inviarlo ma semplicemente lo spedì al suo spasimante con un messaggio in allegato:” per te e per il tuo bel cazzo grosso”.

Si rivestì così velocemente, per paura di essere vista da qualcuno, che si sarebbe accorta solo a casa di non aver più le mutandine.

Mentre camminava si sentiva come una ragazzina che aveva mandato il bigliettino al compagno di banco che le piaceva ma allo stesso tempo un senso di rimorso la opprimeva.
“ Non sentirti in colpa con tuo marito, in fondo una donna bella e sensuale come te merita di vivere momenti di eccitazione come quelli che stai vivendo tu con il tuo giovane porcellimo. Non è colpa tua se senti di aver bisogno di vivere tutto questo.
Ti senti DESIDERATA giusto? Bella cosa” disse la vocina.
“ Hai ragione!!!” pensò Marzia.

Arrivata a casa si fece una bella doccia e provò piacere nello strofinare il suo corpo con la spugna, soprattutto in mezzo alle gambe, sentire la sua vulva gonfia.

Quella domenica sarebbe stata completamente sola a casa, Gianni era andato a pescare con amici e sarebbe tornato tardi, mentre suo figlio avrebbe dormito fuori.
Decise di girare per casa nuda,
non si sentiva più così “brutta” anzi si trovava bella e sexy, era felice.
Per tutto il giorno pensò al video che aveva mandato a Giorgio chiedendosi quale sarebbe stata la sua reazione, ogni tanto guardava il cellulare in attesa di una sua risposta ma non arrivò nulla.

Si addormentò nel primo pomeriggio e verso le 16 si svegliò, guardò il cellulare e vide che c'era una notifica di WhatsApp.. era Giorgio.
Aprì il messaggio con una certa eccitazione e lo lesse:” quanto sei bella e sexy, mi fai impazzire!!! Tutto di te esprime erotismo e sensualità… sei stupenda e ti desidero da morire, desidero la tua figa… ho voglia di SCOPARTI!!!”.
Marzia lesse varie volte quel messaggio e la parola SCOPARTI le rimase impressa nella mente.
Quel ragazzo le stava scombussolando la mente e non solo.
Anche lei desiderava essere scopata dal sul cazzo ma si sarebbe trasformata in una traditrice se fosse successo,
avrebbe varcato un confine da cui non si poteva tornare indietro, le conseguenze sarebbero state potenzialmente devastanti per lei ed il suo matrimonio.
Non poteva e non voleva farlo….. o forse si!
“ Certo che lo vuoi.. tu vuoi quel bel pene grosso dentro di te, vuoi sentirlo muoversi nella tua figa e godere come una troia.. sì perché un po' troia lo sei no?” disse la vocina.
Marzia spense il cellulare.

Gianni tornò a casa verso le 7 di sera e lei gli fece trovare il suo piatto preferito per cena.
“ Tesoro stasera voglio fare l’amore” gli disse Marzia a tavola.
Lui rimase per un attimo come imbambolato per poi rispondere “ certo tesoro”.
Marzia si fece trovare a letto con indosso un completino molto sexy e Gianni apprezzò molto la cosa.
Fecero sesso e Marzia si concedette più del solito, volle fare anche del sesso anale, ma non fu come se l'era immaginato, non che non avesse provato piacere ma alla fine si senti poco appagata, le mancava qualcosa.
“ Lo hai fatto solo perché ti senti in colpa con tuo marito per quello che stai facendo” le disse la vocina nella testa.
Mentre cercava di prendere sonno capì cosa le era mancato, essere scopata dal grosso cazzo di Giorgio.

di
scritto il
2024-12-11
2 . 7 K
visite
3 5
voti
valutazione
5.3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Marzia, capitolo secondo

racconto sucessivo

Marzia, capitolo quarto
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.