Marzia, capitolo quarto

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genere
tradimenti

La sveglia suonò puntuale alle 6.30 annunciando l’inizio del lunedì e della nuova settimana lavorativa.
Gianni era uscito presto per lavoro e Carlo sarebbe tornato nel primo pomeriggio, aveva nuovamente dormito fuori.
Marzia si alzò e fece colazione, andò in bagno e si preparò come si consueto.
Mentre si guardava allo specchio, intenta a truccarsi, nella sua testa fece di nuovo capolino la vocina tentatrice:” di la verità… stanotte hai scopato con Gianni solo per sentirti meno in colpa, vero? In verità avresti voluto che fosse Giorgio. Non è stata una grande scopata come sicuramente sarebbe stata con lui. Il suo enorme cazzo ti farebbe godere come mai hai provato… immaginalo mentre ti sfonda tutti i tuoi buchi, ti faresti fare di tutto vero? E gli faresti anche tu qualunque cosa lui voglia.
Ti eccita quel giovane uomo dotato vero? Ti fa bagnare come una cagna in calore”.

Marzia mise giù il rossetto e si fermò a guardare il suo volto riflesso allo specchio per alcuni secondi e poi dalla sua bocca uscirono le parole “ si è tutto vero quello che dici, a lui darei anche il culo se lo volesse e farei qualsiasi cosa mi chiedesse, mi sento arrapata e in calore”.

Indossò la sua divisa e uscì, ma questa volta non si mise né il reggiseno, né le mutandine e nemmeno le calze.
Al lavoro si accorse che qualche collega aveva notato quelle “mancanze”, mutande a parte, il resto era facile da vedere che mancava.
Ad ogni movimento le sue tette ballavano e i suoi capezzoli strusciavano contro la camicetta, diventando duri e dandole piacere. Stare senza mutandine con la sua parte intima scoperta la faceva sentire libera e trasgressiva, una bella sensazione a cui cominciava ad abituarsi.

Non aveva ancora acceso il cellulare dalla sera prima, non sapeva se Giorgio l’avesse cercata e con una certa sensazione di ansia si dedicò alle attività lavorative fino a quando arrivò l’ora di pranzo.

Seduta al suo solito tavolino continuava a fissare l’ingresso con il timore, o forse la speranza che lui arrivasse.
“ Se viene cosa farà? Verrà da me e mi farà delle avance allungando poi le mani su di me? Mi chiederà di andare in bagno a scopare? “ Erano questi i pensieri che le riempivano la mente ed in fondo era quello che avrebbe voluto che accadesse.
Finì il suo pranzo e di Giorgio nemmeno l’ombra.

“ Forse è stato meglio che non sia venuto, non so se sarei stata capace di andare oltre… o forse la verità è che non sarei semplicemente capace di dirgli di no!” pensò mentre andava verso la sua postazione di lavoro.

Un minuto dopo che aveva preso posto, fu raggiunta dalla sua collega Katia che le disse” ciao bella… oggi ti sta da dio la camicetta” facendole un occhiolino. “Scherzi a parte, Mario la guardia ci ha detto che un signore ha avuto problemi nel bagno, quello in fondo al centro commerciale, quello che non viene mai usato da nessuno per capirci. Dice che vuol parlare con qualcuno… puoi andarci tu per favore?”..
“ Adesso mi occupo anche dei cessi?.. va bene ma mi devi un favore” le risposte Marzia.
Katia le mandò un bacio con la mano.

Il bagno in questione si trovava al lato opposto di dove era lei e ci mise un po' a fare il percorso.
Quando arrivò trovò Mario, il guardiano ad aspettare.
“Ciao Mario allora dov'è il signore che ha chiesto di parlare con qualcuno della direzione?”
“ Ciao Marzia in verità non lo so. Eravamo qui insieme poi io mi sono allontanato un attimo e quando sono tornato non c'era più, boh”
Marzia si stava già incazzando, doveva essere una giornata molto diversa secondo i suoi progetti e voglie.
“ Vabbè grazie lo stesso, vado un attimo in bagno io allora e vedo se ci sono problemi” disse la donna.
Mario la salutò e tornò al suo lavoro.

Quando Marzia entrò in bagno lo trovò praticamente intonso, era più pulito ed ordinato di quello di casa sua.
Quel bagno era talmente lontano che praticamente non veniva usato da nessuno, ci entravano solo quelli delle pulizie a sistemarlo.
“ Intanto che sono qui faccio pipì allora” si disse.
Entrò in una delle toilette si alzò la gonna, si sedette sul water e si lasciò andare in una minzione liberatoria, per tutto il bagno si sentiva solo il rumore della sua pipì che usciva schizzando forte dalla sua vagina.
“ Ora si che sto bene” disse.
Rimase un minuto seduta per essere sicura che qualche goccia non uscisse più, in fondo era senza mutandine e non voleva fare la strada…
Prese un po' di carta igienica, si asciugò la vagina e poi uscì.
Appena fuori dalla porta del wc lo vide lì in piedi che la guardava, quasi le venne un infarto.
“Giorgio” uscì dalla sua bocca tremante.
“ Ciao Marzia ti ho cercato al telefono molte volte, non mi hai mai risposto… ti ho fatto qualcosa?”
Con il cuore che le batteva forte in petto e il respiro accelerato, prese il suo telefono in mano e si accorse che era in modalità aereo.
“ No” disse” non mi hai fatto proprio nulla, il telefono era scollegato e non ho visto le chiamate.
In realtà a pranzo ti aspettavo ma non sei arrivato.
Da quando ti ho visto e abbiamo iniziato con i nostri giochi via telefono, mi sono sentita bella, desiderata, viva e tutto questo grazie a te, ma fra noi non può esserci nulla, io sono sposata e ho anche un figlio che ha quasi la tua età. Non posso e non devo andare oltre, mi spiace”.

Giorgio abbassò lo sguardo verso terra e rimase qualche secondo in silenzio come se stesse pensando bene a cosa dirle, poi si mosse verso Marzia e fermandosi a pochi centimetri da lei, la guardò negli occhi e disse” scusami se ti dico che non me ne frega nulla se sei sposata e hai un figlio quasi della mia età, non mi interessa se sei moglie e madre, io davanti a me vedo solo una donna bellissima, sensuale, erotica che desidero fare mia… io ti desidero!!!, come ti ho anche scritto… voglio SCOPARTI!!!”.
Fece un effetto strano a Marzia, averlo davanti a lei a pochi centimetri di distanza dal suo viso.
Era come se conoscesse quel ragazzo da una vita ma in realtà erano passati solo pochi giorni dal loro primo incontro.
Marzia rimase per alcuni secondi fissandolo negli occhi senza respirare, quelle parole le tolsero il fiato e la parola SCOPARTI iniziò a rimbombare nella sua testa. Le immagini del video di Giorgio e la foto del suo bel cazzo le passarono davanti agli occhi e senza nemmeno rendersene conto si ritrovò con la lingua dentro alla bocca di lui.
Per una frazione di secondo Giorgio rimase un po' spiazzato, ma poi la strinse contro di sé e si lasciò andare in quel bacio passionale.
Le loro lingue si intrecciarono scambiandosi le reciproche salive e facendo crescere in loro l’eccitazione. Marzia poté fisicamente sentire quella di Giorgio, il suo cazzo stava diventando duro e le batteva contro la coscia facendola eccitare.
“ È il tuo momento, forza fai vedere a questo ragazzo quanto sei essere brava a letto… quanto sei puttana, lui ti DESIDERA e tu desideri lui, il suo bel cazzo” disse la vocina a Marzia nella testa.
Marzia divenne arrapata come non mai, fece scivolare una mano fra le gambe di Giorgio e glielo afferrò da fuori i pantaloni della tuta.
Giorgio le bloccò la mano con la sua lasciandola un po' di stucco.
Il giovane si staccò dalla sua bocca e guardandola fissa negli occhi, le disse con voce calda e con tono autoritario “Inizio io”
Per un attimo a Marzia parve di vedere un fuoco negli occhi di lui e la famosa faccia da timidone scomparve dal suo volto.
Le sfilò la giacca e la fece cadere a terra, le aprì la camicetta strappandole i bottoni, il gesto fu così irruento che le tette di lei balzarono. Gliela sfilò dalle braccia e con impeto si gettò con la faccia fra i suoi seni iniziando a leccarli e tastarli freneticamente.
Marzia emise un gemito di piacere mentre lui le succhiava i capezzoli turgidi, bagnandole il petto con la saliva.
Palpava le sue mammelle con decisione, un misto di piacere e dolore, mentre lei cercava ancora di tirargli fuori il cazzo dai pantaloni; lo bramava da morire.
“Aspetta” disse lui mentre scendeva a baciarle e leccarle la pancia.Si soffermò sul suo ombelico andando a stuzzicarlo con la lingua, si mise in ginocchio, alzò lo sguardo verso Marzia e senza mai distogliere i suoi occhi da quelli di lei, con un rapido gesto aprì la cerniera della sua gonna facendola scivolare a terra.
“ Togliti anche le scarpe, voglio vedere i tuoi piedi” disse Giorgio.
Marzia ubbidì rimanendo completamente nuda.
“ Così ti piaccio? Tutta nuda?” chiese Marzia al suo giovane amante.
“ Sei stupenda!!! Ogni centimetro del tuo corpo è perfetto ed emana erotismo… voglio assaggiarlo tutto, fino a succhiarti le dita dei piedi così belli e sexy” le rispose lui mentre con la bocca stava iniziando ad esplorare la sua figa.
Marzia provò un brivido intenso appena la lingua del giovane le sfiorò il clitoride e quando Giorgio iniziò a fare sul serio, lei gemette di godimento, "Oh si così, leccamela tutta” le uscì dalla bocca.
“ Siediti lì sopra” le disse Giorgio indicandole un mobiletto.
Marzia si sedette dove lui aveva chiesto, mentre il ragazzo si spoglia completamente dei vestiti rimanendo davanti a lei nudo con il suo grosso uccello in tiro .
“ Bellissimo” pensò lei.
Per un istante Marzia tornò con la mente a pensare a suo marito Gianni, ebbe un attimo di esitazione ma la diabolica vocina nella sua testa le disse” no cara, nessun ripensamento, quel grosso cazzo è lì davanti a te pronto a farti godere.
Non pensare a Gianni, pensa solo a te stessa”.

Giorgio si mise nuovamente in ginocchio, le prese un piede e iniziò a leccarlo e a succhiare avidamente le dita una a una, infilando la lingua fra un dito e l'altro.
Leccò entrambi i piedi di lei e
Marzia provò piacere mentre sentiva quella lingua calda e umida, muoversi fra le dita.
La cosa la feceva godere fisicamente e mentalmente, si sentiva come la padrona con lo schiavo, tutta eccitata iniziò a toccarsi da sola.
“ Brava toccati, datti piacere che adesso arrivo anche io” le disse Giorgio.
“ Ti piace vedere che mi masturbo, vero? mio giovane porco” le disse lei.
Lui risalì leccandole le gambe, Marzia capì cosa voleva farle e così si afferrò le gambe tenendole ben aperte lasciando spazio a Giorgio che era già con la faccia sulla sua vulva matura.
Iniziò a leccarle con intensità ogni centimetro della sua vagina, dal clitoride fino a dentro al suo buco. Marzia sentiva chiaramente la lingua di lui toccare le pareti interne della sua figa bagnata, l' idea che fosse ancora umida della sua urina la fece eccitare ancora di più “ ti piace il sapore della mia figa?” disse Marzia.
“ Mi piace da morire, il suo sapore intenso mi eccita come un porco, sei l'erotismo in persona” rispose Giorgio mentre con la lingua andava a stuzzicare il suo buco del culo.
“ Che buon sapore hai”, le disse mentre cercava di infilarle la lingua dentro l'ano.
Marzia stava godendo da impazzire di quel gioco di lingua, il suono dei suoi gemiti di piacere echeggiavano in quel bagno vuoto.
Giorgio le leccò la figa ed il culo per svariati minuti, gustandosi il sapore e l'odore di quella donna così sexy.
“ Ora tocca a me assaggiare il tuo sapore” disse Marzia.

Giorgio si mise in piedi “ allora vieni a succhiarmelo mia bella puttana” rispose.
La parola puttana fece eccitare Marzia che scese dal mobiletto, si inginocchiò davanti a lui e prese il suo cazzo in mano. Guardandolo dritto negli occhi gli disse “ ora ti faccio vedere quanto sono veramente una puttana in calore!!”
In un secondo si mise quel grosso membro in bocca fino a sentire la cappella contro il fondo della sua gola.
Era veramente grosso, faceva fatica a prenderlo tutto.
Iniziò a spompinarlo lentamente per poi aumentare il ritmo. Leccava le sue palle mentre con la mano lo masturbava e poi ancora in bocca e poi tutto da capo.
La bocca di Marzia produceva un'infinità di saliva, il cazzo di Giorgio era completamente lavato, lei sentiva un odore intenso di uomo eccitato mischiato a quello della sua saliva, un afrodisiaco che la mandava fuori di testa.
Giorgio ansimava di piacere e le diceva di non smettere “ siii cosi brava continua, non era quello che volevi è? Non lo desideravi tanto?.
“ Si lo desideravo tanto questo bel cazzo grosso” rispose lei con voce calda e sensuale.
Quel gioco di bocca durò qualche minuto, per Giorgio era arrito il momento di scoparla.
Si prese il cazzo in mano e lo tolse dalla bocca di lei, la fece alzare e la baciò con passione. Poi la fece sedere nuovamente sul mobiletto con le gambe ben alzate e aperte, in un colpo solo la penetrò con tutto il suo membro fino a sbattere le palle contro le sue chiappe.
“Ohhh siiiii!!!! Cosiii!” gridò Marzia.
Iniziò a scoparla con movimenti lenti ma decisi, aumentando sempre di più la velocità per poi tornare lento. Marzia godeva da morire, quel grosso pene riempiva totalmente la sua figa dandole un piacere intenso mai provato, ebbe il primo orgasmo dopo soli pochi minuti. Il cazzo di Giorgio si sporcò dei suoi densi umori bianchi.
“ Che brava la mia troia è già venuta” disse il giovane.
“ Siiiii sono già venuta come una cagna in calore… ti prego continua non ti fermare, sfondami la figa con il tuo grosso cazzo, spaccamela “ urlò Marzia con voce soffocata dal piacere ormai fuori controllo.
La donna riusciva a vedere il membro di lui muoversi come uno stantuffo dentro la sua figa e la cosa la eccitava da impazzire, quel grosso arnese la stava deflorando per bene.

Giorgio si scopò la donna in quella posizione per svariati minuti e lei venne una seconda volta, poi la fece scendere e mettere nuovamente in ginocchio e le sbattè in bocca il suo cazzo.
Quel modo rude di essere presa la faceva impazzire” puliscilo per bene che non ho ancora finito con te” le disse il giovane toro.
Marzia succhiò quel cazzo sporco di lei fino a togliere tutti i segni dei suoi orgasmi, il sapore intenso di quel cazzo la mandava in estasi.
“ Quanto mi piace il tuo cazzo, è fantastico” disse Marzia mentre continua a tirarlo dentro e fuori dalla sua bocca.

Giorgio fece appoggiare Marzia al lavandino a pecorina, andò dietro di lei e la penetrò nuovamente ma stavolta iniziò a scoparla subito con un ritmo veloce.
Attraverso lo specchio di fronte a lei, Marzia riusciva a vedere Giorgio che la pompava forte e sul suo volto vide chiaramente che anche lui stava godendo.
“Ahhh ahhh ahhh si si siiii!!! così così scopami scopami!!!” continuava a gridare Marzia.
“ Fattelo mettere anche nel culo sai che lo vuoi” disse la vocina nella testa di lei e mentre continuava a guardare Giorgio riflesso allo specchio, dalla sua bocca le uscirono le parole ” scopami il culo… voglio sentirlo anche nel mio culo stretto, sfondamelo” .
Il giovane sgranò gli occhi sentendo quelle parole ed un sorriso apparve sul suo volto.
“ Lo vuoi nel culo mia bellissima donna sexy? Vuoi che di scopi il tuo stretto sedere da porca?”
“ Si lo voglio tutto dentro al sedere, aprimelo per bene, sfondamelo con il tuo grosso cazzo” gridò Marzia.

Giorgio uscì da lei e si mise in ginocchio, le allargò le chiappe e mettendo bene in mostra il suo ano ci sputò sopra. Iniziò a leccarlo disegnando dei cerchi con la punta della lingua intorno allo sfintere… "Oh Dio siii, così, bravo il mio porco” ansimò Marzia mentre sentiva che il suo buchino posteriore si stava rilassando e aprendo leggermente, permettendo così a quella lingua di farsi strada dentro al suo sfintere.
Riusciva a sentirla chiaramente muoversi contro le pareti interne del suo ano, provò una sensazione incredibile di piacere ed iniziò a toccarsi nuovamente la figa.
“ Si brava la mia puttana, toccati” disse Giorgio.
Marzia era eccitata e arrapata come mai in vita sua lo era stata.Si toccava la figa freneticamente, infilandosi quasi tutta la mano dentro, mentre lui le metteva un dito, poi due ed infine tre dita nel buco del culo.
“ Ohhh siii cosììì” urlo Marzia sentendo il suo ano aprirsi.
Provò un piacevole dolore mentre quelle dita si muovevano dentro il suo sedere.

Quel trattamento durò alcuni minuti e poi arrivò il momento per Giorgio di godere anche lui.
Prese in mano la sua mazza e la puntò sul buco del culo di lei. Lentamente, senza esitazione, spinse il cazzo dentro a quel paradiso e Marzia poté sentire ogni millimetro di quel grosso pezzo di carne entrarle dentro.
“Aaahhh siiii lo sento tutto!!" gridò provando dolore e piacere contemporaneamente.
Ad ogni spinta il membro di lui entrava sempre più in fondo fino ad arrivare ad appoggiare il suo pube contro le chiappe di lei.
Il ritmo di quella inculata aumentò gradualmente e ben presto il dolore cedette posto ad un piacere estremo che toglieva il fiato a Marzia, facendola godere come una pazza. “siii, sii sii inculami più forte, tutto dentro” gridava lei mentre con una mano si masturbava.
Nella sua vita Marzia aveva già provato il sesso anale, anche la sera prima con Gianni, ma non era mai stato così piacevole ed intenso come in quel momento.
Sentiva chiaramente quel grosso pene riempirle il suo ingresso posteriore mandandola in estasi.
“ Fammi sentire il sapore del tuo cazzo sporco di me” disse Marzia con voce strozzata al giovane stallone.
Giorgio uscì da lei che si girò e prese il suo cazzo tutto in bocca. Per un istante Marzia ebbe un senso di disgusto nel sentire l'odore ed il sapore di quel cazzo, ma poi glielo succhiò come se fosse la cosa più buona di questo mondo.
Giorgio le spingeva la testa fino a farglielo ingoiare tutto fino alle palle.
Poi alzò una gamba e appoggiandola al lavandino le disse “ leccami anche il buco del culo, mia bella troia”.
Marzia ormai era posseduta dal demone della lussuria, il tono rude e le parole di lui la mandavano fuori di testa. Senza farselo ripetere due volte, iniziò a leccare il sedere di Giorgio mentre con la mano gli faceva una sega.
Leccò quel sedere per alcuni minuti , gustandone il sapore forte e poi Giorgio la fece mettere nuovamente seduta a gambe aperte sul lavandino e glielo sbattè ancora tutto nel suo culo ormai ben aperto e lubrificato.
“ Fottimi come una porno star” gridò lei.
Giorgio la scopò in quella posizione per una decina di minuti, passando dal culo alla figa e dalla figa al culo, per poi sbatterglielo ancora in bocca.
” Mi sento come una troia non ti fermare” continuava a gridare Marzia in preda a molteplici orgasmi.
Ormai non stavano solo scopando ma girando una vera scena da film porno.
Nel bagno risuonavano le loro urla di piacere e l'aria era satura dell'odore dei loro corpi sudati, dei loro sessi sporchi di liquidi organici.
“Ohhh sì dai dai dai dai ahhh siiii" urlò Marzia squirtando.
Giorgio, con le palle gonfie di sperma, venne dentro al suo buco del culo.
“ Vengo Marzia vengooo!!!” urlò.
La donna sentì quel getto di sperma riempirla fino a colare fuori dal sedere, cadendo sul pavimento, un'eiaculazione da cavallo.

“ Dio che scopata” disse Marzia ancora ansimante e con il corpo che le tremava tutto.
Giorgio, tenendole le gambe aperte, mise la faccia in mezzo alle sue cosce e le leccò la figa ed il culo sporco come un animale assetato, la pulì tutta dal sul stesso sperma.
Quel gesto oltre a darle un nuovo piacere fisico la fece uscire nuovamente di testa, eccitata come mai venne nuovamente schizzando nella bocca del ragazzo. Lui ingoiò tutto.
Lei si alzò e lo baciò intensamente con la lingua, andando a gustarsi il sapore della sua bocca sporca di lei.

Con ancora i cuori che battevano come tamburi nei loro petti, si ripulirono e sistemarono al meglio possibile.
“ Mi dispiace di averti rotto la camicetta, adesso come farai a tornare al lavoro così?”chiese Giorgio a Marzia.
Lei con la serenità e l'appagamento stampati in volto rispose semplicemente “a me non dispiace di nulla di quello che mi hai fatto oggi, anzi. Vorrà dire che metterò solo la giacca” e poi lo baciò appassionatamente con la lingua per l' ultima volta.

“ Sei una vera cagna in calore” disse la vocina nella testa di Marzia.
Lei con sorriso malizioso rispose a se stessa” si è vero lo sono proprio, sono una desiderabile cagna in calore e mi piace esserlo” disse mentre si avviava verso il suo ufficio sculettando.

Marzia e Giorgio non si incontrarono più per alcune settimane, ci fu solo uno scambio di video e foto porno ma niente di più. Marzia non ne fu poi così delusa in quanto tutto era servito in fondo, a fare riscoprire in lei il piacere di essere DESIDERABILE.


“ C'è un ragazzo che ti cerca” le disse Katia un lunedì mattina.
Un istante dopo le si presentò Giorgio davanti agli occhi.
Lei sorridendo gli disse” hanno rifatto il bagno in fondo al centro commerciale, vuoi vederlo?
“ Certo” rispose lui mettendosi una mano sul cazzo.
di
scritto il
2024-12-12
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