Danzatrici effimere
di
Yuko
genere
sentimentali
Rosso Tiziano.
Decorazioni cinesi tra il giallo e il blu di Prussia: mani raccolte intorno alla bevanda dalle riminiscenze orientali.
La sfumatura scura nasconde il fondo della porcellana in questa stanza buia come un'anima al tramonto.
Sentori di spezie e bucce di mandarino esalano dalla superficie impassibile del liquido caldo in vapori evanescenti: la luce grigia che si insinua dalle finestre ne delinea la vaga presenza.
Ombre blu strisciano con circospezione tra i vuoti della stanza e lambiscono i miei pensieri, soggiogati dalla tazza che palpita di tiepida presenza.
La sfumatura dei tuoi capelli in vividi lampi quando, sorridendo maliziosa, ti muovi in una cauta danza intorno a me.
Vapori aromatici sublimano, azzurri sulla superficie ambrata, come nebbie da anonimi laghi scozzesi in cui il grigio contende il dominio al gelido verde muschiato dell'autunno.
I movimenti inquieti di essenze di chiodi di garofano e agrumi si plasmano alzandosi in una dimessa, silente coreografia.
Una donna danza avvolta da profili sinuosi di giochi di fumi cinerini sull'orlo di un recipiente orientale.
Fantasie grigio-azzurre sul profondo confine di un oscuro oceano cremisi.
La mia anima si inabissa.
Sfuggendo ai gelidi artigli delle livide ombre della stanza, si lascia risucchiare dalle calde sfumature dell'infuso di camelia per raggiungerne il fondo: una fuga verso un oblio senza pensieri, senza spazi né tempi.
Un abisso si arrende a un altro abisso, mentre riemergo trasformata e redenta al cospetto delle tue curve danzanti.
Oscillazioni incerte, i tuoi profili che ballano, forme in continua evoluzione lungo movimenti spettrali.
Fragili prospettive che al debole soffio si dissolvono, per riprendere forma quando anche l'alito si quieta.
La tua figura si delinea ostinata sulle fluida superficie e il mio pensiero ne sfiora i contorni.
Lo sguardo evoca i ricordi della mie dita che sfiorano le tue vertebre, le coste sporgenti del tuo petto sottile.
I moti imprevedibili dello scorrimento dei fumi si trasformano nei gemiti del tuo piacere mentre le mie dita esplorano il tuo corpo, si soffermano tra le tue pieghe, si insinuano nella tua intimità.
E tu danzi leggiadra e impalpabile, sfidando il realismo di sogni inconfessati.
Dolce cremisi, sospiri in sfumature opposte, impalpabile silhouette adorna di profumi speziati.
Dall'irreale regno di audaci metafore ti condensi, accessibile ai sensi, in forme, contorni, profumi e suoni, per poi scivolarmi tra le dita e stimolare i miei pensieri.
Le mie labbra sfiorano il tuo piccolo seno, carezze accennate sui tuoi capezzoli sensibili, le tue braccia si stringono ai miei fianchi e le tue gambe mi circondano spingendo il mio sesso sul tuo.
Affondo il viso tra i tuoi capelli soggiogata dal profumo del tuo collo, piccoli umidi baci si inchinano alla tua pelle liscia.
Sfumature rosso Tiziano: contemplo la ballerina che mi sorride sull'orlo di una tazza di te.
Decorazioni cinesi tra il giallo e il blu di Prussia: mani raccolte intorno alla bevanda dalle riminiscenze orientali.
La sfumatura scura nasconde il fondo della porcellana in questa stanza buia come un'anima al tramonto.
Sentori di spezie e bucce di mandarino esalano dalla superficie impassibile del liquido caldo in vapori evanescenti: la luce grigia che si insinua dalle finestre ne delinea la vaga presenza.
Ombre blu strisciano con circospezione tra i vuoti della stanza e lambiscono i miei pensieri, soggiogati dalla tazza che palpita di tiepida presenza.
La sfumatura dei tuoi capelli in vividi lampi quando, sorridendo maliziosa, ti muovi in una cauta danza intorno a me.
Vapori aromatici sublimano, azzurri sulla superficie ambrata, come nebbie da anonimi laghi scozzesi in cui il grigio contende il dominio al gelido verde muschiato dell'autunno.
I movimenti inquieti di essenze di chiodi di garofano e agrumi si plasmano alzandosi in una dimessa, silente coreografia.
Una donna danza avvolta da profili sinuosi di giochi di fumi cinerini sull'orlo di un recipiente orientale.
Fantasie grigio-azzurre sul profondo confine di un oscuro oceano cremisi.
La mia anima si inabissa.
Sfuggendo ai gelidi artigli delle livide ombre della stanza, si lascia risucchiare dalle calde sfumature dell'infuso di camelia per raggiungerne il fondo: una fuga verso un oblio senza pensieri, senza spazi né tempi.
Un abisso si arrende a un altro abisso, mentre riemergo trasformata e redenta al cospetto delle tue curve danzanti.
Oscillazioni incerte, i tuoi profili che ballano, forme in continua evoluzione lungo movimenti spettrali.
Fragili prospettive che al debole soffio si dissolvono, per riprendere forma quando anche l'alito si quieta.
La tua figura si delinea ostinata sulle fluida superficie e il mio pensiero ne sfiora i contorni.
Lo sguardo evoca i ricordi della mie dita che sfiorano le tue vertebre, le coste sporgenti del tuo petto sottile.
I moti imprevedibili dello scorrimento dei fumi si trasformano nei gemiti del tuo piacere mentre le mie dita esplorano il tuo corpo, si soffermano tra le tue pieghe, si insinuano nella tua intimità.
E tu danzi leggiadra e impalpabile, sfidando il realismo di sogni inconfessati.
Dolce cremisi, sospiri in sfumature opposte, impalpabile silhouette adorna di profumi speziati.
Dall'irreale regno di audaci metafore ti condensi, accessibile ai sensi, in forme, contorni, profumi e suoni, per poi scivolarmi tra le dita e stimolare i miei pensieri.
Le mie labbra sfiorano il tuo piccolo seno, carezze accennate sui tuoi capezzoli sensibili, le tue braccia si stringono ai miei fianchi e le tue gambe mi circondano spingendo il mio sesso sul tuo.
Affondo il viso tra i tuoi capelli soggiogata dal profumo del tuo collo, piccoli umidi baci si inchinano alla tua pelle liscia.
Sfumature rosso Tiziano: contemplo la ballerina che mi sorride sull'orlo di una tazza di te.
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