Ipnosi Sesto episodio
di
Davide Sebastiani
genere
dominazione
Rebecca era ancora nuda dopo aver fatto l'amore con suo marito, stanca e
soddisfatta. Le era piaciuto tantissimo, c'era stato qualcosa di nuovo tra
loro che non riusciva a decifrare con attenzione. Ma quello non era il momento di
soffermarsi troppo su certi particolari. Era affamata e voleva fare colazione.
Scivolò fuori dal letto e poi si rivolse a suo marito
" Io vado a lavarmi e a mettermi qualcosa. Tu intanto prepara la colazione,
ho una fame da lupo" Daniel rimase per qualche secondo interdetto. Non era un
ordine ma una normale richiesta, eppure era ugualmente anomala per sua moglie,
abituata a servirlo come un principe. Sospirò nervosamente. Era evidente che
il comportamento di Rebecca era cambiato. Poco, ma era cambiato. Prima il suo
abbigliamento la sera precedente, poi quel sesso un po' più spinto rispetto a
prima e ora quella richiesta di prepararle la colazione. ma evidentemente
quel mutamento era troppo lieve per i suoi desideri e c'era bisogno di un
aiuto da parte sua. Osservò quindi sua moglie e rispose
" Io dovrei andare a preparare la colazione? E perché? L'hai sempre fatto tu
e pertanto continuerai a farlo. Anzi, sbrigati perche' ho fame anch'io" Era
stato volutamente scortese. Non ci sarebbe stato niente di male se lui si
fosse alzato e avesse preparato un buona colazione dopo aver fatto l'amore in
modo così appassionato, ma doveva assolutamente stimolare Rebecca a reagire
se voleva che entro quella settimana lei diventasse la dominatrice che
agognava. Si alzò anch'egli andando di fronte a lei. Malgrado fossero tutti e
due a piedi nudi Rebecca era ancora lievemente più alta di lui. Possedeva
veramente un fisico eccezionale sotto tutti i punti di vista e lui se la
godette con gli occhi. Il seno di sua moglie spingeva contro il suo petto ed
il suo pene contro il sesso di Rebecca in una situazione piuttosto eccitante,
ma quello che cercava era altro. Provò a metterla sul gioco, come aveva fatto
centinaia di altre volte nella speranza di una sua reazione. Afferrò le mani
di sua moglie e sorridendo proseguì "Allora? Sei ancora qui? Ti ho detto che
ho fame!"
Rebecca si lasciò stringere i polsi da suo marito. Lui lo faceva spesso,
cercando un gioco manesco che lei non si era mai sentita di assecondare, ma
stavolta sentiva che Daniel si meritava una lezione. Lei era stata così
carina con lui, avevano appena fatto l'amore e per una volta che gli chiedeva
una cortesia lui reagiva in malo modo. Arcuò la spalla destra e poi, con un
rapido movimento e senza nemmeno sforzarsi di togliere la presa che suo marito
aveva su di lei, si girò e catapultò Daniel sopra il letto. Una mossa estremamente
facile per una campionessa come lei. Rimase una frazione di secondo interdetta
sul da farsi e poi decise di proseguire l'opera. Si gettò anche lei sul letto
e stavolta fu proprio lei ad impossessarsi dei polsi di suo marito mettendosi
sopra di lui. Piegò il ginocchio destro spingendolo sul petto di suo marito
e, senza neanche sforzarsi più di tanto, lo ridusse nell'impossibilità di
muoversi
" Allora? Chi prepara la colazione?" disse sorridendo a suo marito. In fondo
era solo un gioco, un gioco anche considerevolmente eccitante in quanto Daniel
in quella posizione, con lei nuda sopra di lui, si era anche nuovamente
eccitato.
Daniel Goldring provò a liberarsi dalla morsa di sua moglie che gli teneva i
polsi. Era impossibile. La forza di Rebecca era nettamente superiore alla sua
e si godette quella straordinaria sensazione. Oh si, era questo ciò che lui
desiderava e la sua eccitazione lo stava a testimoniare. Si sentiva alla
mercé di sua moglie, proprio come lui aveva sperato e come aveva sempre
sognato e pensò che, evidentemente, l'ipnosi cominciava a funzionare. Rebecca
intanto, continuava a stringere i suoi polsi in modo piuttosto doloroso per
lui. La donna si stava chiedendo fin dove potesse arrivare. Non voleva certo
far del male a suo marito, ma stava cominciando a provare qualcosa di
indecifrabile. Non voleva ammetterlo neanche a sé stessa, ma quella posizione,
il fatto che suo marito era sotto di lei impossibilitato a liberarsi malgrado
si agitasse come un ossesso, le stava regalando delle sensazioni sconosciute
ma decisamente piacevoli. Si stava eccitando. Nonostante avesse appena
terminato di fare sesso, desiderava farlo nuovamente
" Allora Daniel? Ti ho fatto una domanda? Chi prepara oggi la colazione?"
" Io amore. La preparo io" si arrese finalmente Daniel, sempre più eccitato
dalla piega che stava prendendo quella mattinata. Rebecca lo guardò, ma senza
lasciare i suoi polsi, tolse il ginocchio dalla pancia di Daniel e si sdraiò
completamente su di lui
" Dopo tesoro. La preparerai dopo" gli rispose baciandolo appassionatamente.
Piegò le gambe in modo da trovarsi con il suo sesso in posizione ottimale
sopra l'erezione di suo marito e si fece penetrare di nuovo, sempre tenendogli
strettamente i polsi. Daniel cominciava a non credere ai propri occhi. Quella
splendida donna sopra di lui era proprio sua moglie che lo stava cavalcando
con frenesia. Chiuse gli occhi e si lasciò pervadere da quella magia mentre
Rebecca non aveva più pensieri. L'unico suo intento era di raggiungere
lentamente l'orgasmo e si muoveva sopra di lui alternando momenti di passione
ad altri più lenti che le servivano per assaporare completamente il membro di
suo marito dentro di lei. Poi gridò, come non aveva mai fatto in vita sua,
come non credeva che avrebbe mai potuto fare. Quello era sesso, non ciò che
avevano fatto fino ad allora. Era stato un orgasmo pazzesco, sublime. Reclinò
la testa soffiando sui capelli che le si stavano appiccicando sulla fronte
sudata e che le stavano coprendo gli occhi e finalmente vide suo marito che
sembrava quasi che stesse soffrendo sotto di lei
" I polsi, Becca. Ti prego, lasciami i polsi. Me li stai stritolando" Rebecca
lasciò suo marito scoppiando a ridere. Nell'enfasi del momento amatorio si
era completamente dimenticata che li teneva stretti ed anzi, nel momento
conclusivo, aveva addirittura forzato la presa col rischio di spezzarglieli
" Tutto a posto tesoro? " si sincerò
" Oh si amore mio, tutto a posto" rispose Daniel euforico. In realtà i polsi
gli stavano dolendo, ma non era forse questo ciò che lui voleva? E che sesso
che aveva appena fatto ... Rebecca raddrizzò la schiena e lui alzò la
testa per baciarle a turno i seni. Che belli che erano. Non si sarebbe mai
stancato di ammirare quella visione paradisiaca. Rebecca intanto si alzò
andando davanti allo specchio per guardarsi e Daniel si infilò un pantalone
senza neanche mettersi i boxer
" Vado a preparare questa benedetta colazione, amore"
" Si vai, fra dieci minuti arrivo" fece la donna congedando il marito che si
avviò verso la cucina, rimanendo in silenzio davanti allo specchio. C'era
qualcosa che stava cambiando in lei. Non sapeva esattamente cosa, ma sentiva
che strane sensazioni si agitavano dentro di lei, a cominciare dal rapporto
che avrebbe dovuto tenere con suo marito. Lo aveva mandato a preparare la
colazione e ne era pienamente soddisfatta. Forse, avrebbe dovuto cominciare ad
essere meno servizievole nei confronti di suo marito e a cercare invece il
proprio tornaconto. Che diamine! Lei era in grado di obbligare Daniel ad avere
un rapporto più paritario. Pensava che fosse giusto e che il tempo della
mogliettina tutta dedita a lui e alla casa stesse per terminare. In fondo,
cosa chiedeva? Niente di più di ciò che già veniva attuato in tutte le
altre famiglie e da tutte le altre coppie che conosceva. Voleva semplicemente che lui l'aiutasse in alcune faccende, proprio a cominciare dalla colazione. Non gli sarebbe venuto un malanno se ogni tanto l'avesse preparata lui.
La colazione appagò lo stomaco di entrambi e alla fine Rebecca si alzò con
un sorriso particolare, un sorriso che prometteva chissà cosa agli occhi di
Daniel che la osservava
" Tesoro, tu aspettami qui. Io devo fare delle cose in città"
" In città? E cosa vai a fare fino lì?"
" Diciamo che sarà una sorpresa e credo che per te sarà una piacevole
sorpresa" proseguì enigmatica la donna" Sarò di ritorno nel pomeriggio. Tu
intanto riposati, gioca al computer, fai quello che vuoi e aspettami" Rebecca
si chinò per baciare suo marito e scomparve dalla sua vista camminando
sensualmente verso la porta d'uscita. Goldring notò che anche la camminata di
sua moglie era diversa, Pensava che l'ipnosi alla quale l'aveva costretta
Weiss stesse facendo effetto, ma si chiedeva se avrebbe fatto in tempo a
goderne tutti i benefici entro quella settimana. Con quell'andazzo molto lento
forse non ci sarebbe riuscito. Sospirò mentre sentì l'auto di Rebecca
mettersi in moto. Aveva davanti a se diverse ore di solitudine e ne avrebbe
approfittato per fare alcune telefonate di lavoro e poi avrebbe trascorso un
po' di tempo sul computer, proprio come gli aveva consigliato sua moglie.
Sarebbero state comunque ore interminabili senza di lei, senza la sua
bellissima moglie. Si osservò i polsi ancora lievemente indolenziti e
sorrise. Solo il pensiero di Rebecca che lo aveva ridotto all'impotenza mentre
stavano facendo l'amore gli fece venire una nuova erezione. Dio, che donna che
era! Si, sarebbero state ore interminabili senza di lei.
soddisfatta. Le era piaciuto tantissimo, c'era stato qualcosa di nuovo tra
loro che non riusciva a decifrare con attenzione. Ma quello non era il momento di
soffermarsi troppo su certi particolari. Era affamata e voleva fare colazione.
Scivolò fuori dal letto e poi si rivolse a suo marito
" Io vado a lavarmi e a mettermi qualcosa. Tu intanto prepara la colazione,
ho una fame da lupo" Daniel rimase per qualche secondo interdetto. Non era un
ordine ma una normale richiesta, eppure era ugualmente anomala per sua moglie,
abituata a servirlo come un principe. Sospirò nervosamente. Era evidente che
il comportamento di Rebecca era cambiato. Poco, ma era cambiato. Prima il suo
abbigliamento la sera precedente, poi quel sesso un po' più spinto rispetto a
prima e ora quella richiesta di prepararle la colazione. ma evidentemente
quel mutamento era troppo lieve per i suoi desideri e c'era bisogno di un
aiuto da parte sua. Osservò quindi sua moglie e rispose
" Io dovrei andare a preparare la colazione? E perché? L'hai sempre fatto tu
e pertanto continuerai a farlo. Anzi, sbrigati perche' ho fame anch'io" Era
stato volutamente scortese. Non ci sarebbe stato niente di male se lui si
fosse alzato e avesse preparato un buona colazione dopo aver fatto l'amore in
modo così appassionato, ma doveva assolutamente stimolare Rebecca a reagire
se voleva che entro quella settimana lei diventasse la dominatrice che
agognava. Si alzò anch'egli andando di fronte a lei. Malgrado fossero tutti e
due a piedi nudi Rebecca era ancora lievemente più alta di lui. Possedeva
veramente un fisico eccezionale sotto tutti i punti di vista e lui se la
godette con gli occhi. Il seno di sua moglie spingeva contro il suo petto ed
il suo pene contro il sesso di Rebecca in una situazione piuttosto eccitante,
ma quello che cercava era altro. Provò a metterla sul gioco, come aveva fatto
centinaia di altre volte nella speranza di una sua reazione. Afferrò le mani
di sua moglie e sorridendo proseguì "Allora? Sei ancora qui? Ti ho detto che
ho fame!"
Rebecca si lasciò stringere i polsi da suo marito. Lui lo faceva spesso,
cercando un gioco manesco che lei non si era mai sentita di assecondare, ma
stavolta sentiva che Daniel si meritava una lezione. Lei era stata così
carina con lui, avevano appena fatto l'amore e per una volta che gli chiedeva
una cortesia lui reagiva in malo modo. Arcuò la spalla destra e poi, con un
rapido movimento e senza nemmeno sforzarsi di togliere la presa che suo marito
aveva su di lei, si girò e catapultò Daniel sopra il letto. Una mossa estremamente
facile per una campionessa come lei. Rimase una frazione di secondo interdetta
sul da farsi e poi decise di proseguire l'opera. Si gettò anche lei sul letto
e stavolta fu proprio lei ad impossessarsi dei polsi di suo marito mettendosi
sopra di lui. Piegò il ginocchio destro spingendolo sul petto di suo marito
e, senza neanche sforzarsi più di tanto, lo ridusse nell'impossibilità di
muoversi
" Allora? Chi prepara la colazione?" disse sorridendo a suo marito. In fondo
era solo un gioco, un gioco anche considerevolmente eccitante in quanto Daniel
in quella posizione, con lei nuda sopra di lui, si era anche nuovamente
eccitato.
Daniel Goldring provò a liberarsi dalla morsa di sua moglie che gli teneva i
polsi. Era impossibile. La forza di Rebecca era nettamente superiore alla sua
e si godette quella straordinaria sensazione. Oh si, era questo ciò che lui
desiderava e la sua eccitazione lo stava a testimoniare. Si sentiva alla
mercé di sua moglie, proprio come lui aveva sperato e come aveva sempre
sognato e pensò che, evidentemente, l'ipnosi cominciava a funzionare. Rebecca
intanto, continuava a stringere i suoi polsi in modo piuttosto doloroso per
lui. La donna si stava chiedendo fin dove potesse arrivare. Non voleva certo
far del male a suo marito, ma stava cominciando a provare qualcosa di
indecifrabile. Non voleva ammetterlo neanche a sé stessa, ma quella posizione,
il fatto che suo marito era sotto di lei impossibilitato a liberarsi malgrado
si agitasse come un ossesso, le stava regalando delle sensazioni sconosciute
ma decisamente piacevoli. Si stava eccitando. Nonostante avesse appena
terminato di fare sesso, desiderava farlo nuovamente
" Allora Daniel? Ti ho fatto una domanda? Chi prepara oggi la colazione?"
" Io amore. La preparo io" si arrese finalmente Daniel, sempre più eccitato
dalla piega che stava prendendo quella mattinata. Rebecca lo guardò, ma senza
lasciare i suoi polsi, tolse il ginocchio dalla pancia di Daniel e si sdraiò
completamente su di lui
" Dopo tesoro. La preparerai dopo" gli rispose baciandolo appassionatamente.
Piegò le gambe in modo da trovarsi con il suo sesso in posizione ottimale
sopra l'erezione di suo marito e si fece penetrare di nuovo, sempre tenendogli
strettamente i polsi. Daniel cominciava a non credere ai propri occhi. Quella
splendida donna sopra di lui era proprio sua moglie che lo stava cavalcando
con frenesia. Chiuse gli occhi e si lasciò pervadere da quella magia mentre
Rebecca non aveva più pensieri. L'unico suo intento era di raggiungere
lentamente l'orgasmo e si muoveva sopra di lui alternando momenti di passione
ad altri più lenti che le servivano per assaporare completamente il membro di
suo marito dentro di lei. Poi gridò, come non aveva mai fatto in vita sua,
come non credeva che avrebbe mai potuto fare. Quello era sesso, non ciò che
avevano fatto fino ad allora. Era stato un orgasmo pazzesco, sublime. Reclinò
la testa soffiando sui capelli che le si stavano appiccicando sulla fronte
sudata e che le stavano coprendo gli occhi e finalmente vide suo marito che
sembrava quasi che stesse soffrendo sotto di lei
" I polsi, Becca. Ti prego, lasciami i polsi. Me li stai stritolando" Rebecca
lasciò suo marito scoppiando a ridere. Nell'enfasi del momento amatorio si
era completamente dimenticata che li teneva stretti ed anzi, nel momento
conclusivo, aveva addirittura forzato la presa col rischio di spezzarglieli
" Tutto a posto tesoro? " si sincerò
" Oh si amore mio, tutto a posto" rispose Daniel euforico. In realtà i polsi
gli stavano dolendo, ma non era forse questo ciò che lui voleva? E che sesso
che aveva appena fatto ... Rebecca raddrizzò la schiena e lui alzò la
testa per baciarle a turno i seni. Che belli che erano. Non si sarebbe mai
stancato di ammirare quella visione paradisiaca. Rebecca intanto si alzò
andando davanti allo specchio per guardarsi e Daniel si infilò un pantalone
senza neanche mettersi i boxer
" Vado a preparare questa benedetta colazione, amore"
" Si vai, fra dieci minuti arrivo" fece la donna congedando il marito che si
avviò verso la cucina, rimanendo in silenzio davanti allo specchio. C'era
qualcosa che stava cambiando in lei. Non sapeva esattamente cosa, ma sentiva
che strane sensazioni si agitavano dentro di lei, a cominciare dal rapporto
che avrebbe dovuto tenere con suo marito. Lo aveva mandato a preparare la
colazione e ne era pienamente soddisfatta. Forse, avrebbe dovuto cominciare ad
essere meno servizievole nei confronti di suo marito e a cercare invece il
proprio tornaconto. Che diamine! Lei era in grado di obbligare Daniel ad avere
un rapporto più paritario. Pensava che fosse giusto e che il tempo della
mogliettina tutta dedita a lui e alla casa stesse per terminare. In fondo,
cosa chiedeva? Niente di più di ciò che già veniva attuato in tutte le
altre famiglie e da tutte le altre coppie che conosceva. Voleva semplicemente che lui l'aiutasse in alcune faccende, proprio a cominciare dalla colazione. Non gli sarebbe venuto un malanno se ogni tanto l'avesse preparata lui.
La colazione appagò lo stomaco di entrambi e alla fine Rebecca si alzò con
un sorriso particolare, un sorriso che prometteva chissà cosa agli occhi di
Daniel che la osservava
" Tesoro, tu aspettami qui. Io devo fare delle cose in città"
" In città? E cosa vai a fare fino lì?"
" Diciamo che sarà una sorpresa e credo che per te sarà una piacevole
sorpresa" proseguì enigmatica la donna" Sarò di ritorno nel pomeriggio. Tu
intanto riposati, gioca al computer, fai quello che vuoi e aspettami" Rebecca
si chinò per baciare suo marito e scomparve dalla sua vista camminando
sensualmente verso la porta d'uscita. Goldring notò che anche la camminata di
sua moglie era diversa, Pensava che l'ipnosi alla quale l'aveva costretta
Weiss stesse facendo effetto, ma si chiedeva se avrebbe fatto in tempo a
goderne tutti i benefici entro quella settimana. Con quell'andazzo molto lento
forse non ci sarebbe riuscito. Sospirò mentre sentì l'auto di Rebecca
mettersi in moto. Aveva davanti a se diverse ore di solitudine e ne avrebbe
approfittato per fare alcune telefonate di lavoro e poi avrebbe trascorso un
po' di tempo sul computer, proprio come gli aveva consigliato sua moglie.
Sarebbero state comunque ore interminabili senza di lei, senza la sua
bellissima moglie. Si osservò i polsi ancora lievemente indolenziti e
sorrise. Solo il pensiero di Rebecca che lo aveva ridotto all'impotenza mentre
stavano facendo l'amore gli fece venire una nuova erezione. Dio, che donna che
era! Si, sarebbero state ore interminabili senza di lei.
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